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Dal 9 all’11 ottobre Green Blue Days torna con un’edizione itinerante a Taranto. Il primo forum sulla sostenibilità sistemica guarda al Sud come laboratorio d’idee per la Generazione Z, accogliendo al suo interno i massimi esperti in sostenibilità a livello nazionale ed internazionale e progettualità speciali in chiave sostenibile nell’area dedicata alle Exhibition. Ambasciatrice anche per la II edizione la conduttrice TV Veronica Maya.

L’iniziativa si svolgerà in due location d’eccezione – Ex Caserma Rossarol, Sede del Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Castello Aragonese - dove avranno inizio i talk sulla sostenibilità, in modalità agorà, raccontati anche attraverso un percorso educational costruito con progetti speciali realizzati dal Politecnico di Bari, dall’Ordine degli Architetti di Taranto, dall’Enea, da designer indipendenti e da aziende produttrici.

La città di Taranto diventa il luogo giusto in cui narrare la transizione, evidenziando le realtà virtuose territoriali, portate avanti da giovani start up, associazioni, collettivi ed aziende, partendo dalla parola Vento, che aprirà i lavori il 9 ottobre con una Veleggiata con oltre quaranta imbarcazioni. L’iniziativa è coordinata dalla Sezione della Lega Navale Italiana di Taranto e dalla Marina Militare in sinergia con le Università Aldo Moro di Bari - Dipartimento Jonico ed il Politecnico di Bari. Ospiti d’onore, Nave Magnaghi e Nave Palinuro della Marina Militare. Con un approccio multidisciplinare, la veleggiata rappresenta un’opportunità di confronto tra atleti, docenti, giovani su come lo sport sia vettore trainante a livello economico, sociale ed ambientale.

Il 10 ottobre si terrà la cerimonia inaugurale del Forum alla presenza di numerose autorità civili e militari. Il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, Amm. Donato Marzano, interverrà con un indirizzo di saluto.

Creare condizioni di incontro tra tanti soggetti, coinvolgendo in particolar modo i giovani attraverso azioni concrete, sono questi alcuni degli obiettivi principali che le fondatrici della manifestazione Sonia Cocozza, Rosi Fusillo ed Elisabetta Masucci attivamente impegnate a diffondere la sostenibilità sistemica, mettono in moto in ogni edizione, facendo rete, sostenendo le progettualità di giovani start up, di designer indipendenti, di produttori.

L’obiettivo è quello di promuovere, divulgare e di sensibilizzare, con un linguaggio accessibile e trasversale, giovani e meno giovani alla cultura della sostenibilità, intimamente connessa al territorio. Una direzione concreta, che ha già visto tanti di loro a lavoro lo scorso 27 settembre con il Taranthon, il primo Hackathon per la città di Taranto firmato Green Blue Days che ha coinvolto aziende nazionali nel lancio di alcune sfide sostenibili. Otto sfide per otto gruppi e più di cinquanta ragazzi a lavoro.

Gli studenti del progetto biennale "Erasmus Ka229 InteGREATing stories", che coinvolge l’Istituto Tecnico Deffenu di Olbia e quattro scuole partner di diversi paesi europei: Danimarca, Portogallo, Romania e Turchia, sono stati ospitati dalla Sezione della Lega Navale Italiana di Olbia per un pomeriggio di mare a bordo dei palischermi, imbarcazioni a dieci remi lunghe otto metri e mezzo.

I 35 studenti provenienti dai diversi paesi coinvolti nell'iniziativa hanno navigato nelle acque antistanti l'antico porto romano della città sarda, guidati dai soci LNI Benedetto Cristo ed Eugenio Degortes con la collaborazione di Alessandro Nespolini.

Il progetto biennale Erasmus Ka229 mira a sensibilizzare i bambini sui temi dell'accoglienza e dell’integrazione dei rifugiati. Gli studenti sono al lavoro per realizzare un libro illustrato per piccoli lettori. Quindici storie che, alla conclusione del progetto, verranno presentate e consegnate agli alunni delle scuole elementari di Olbia.

Durante la settimana di permanenza a Olbia oltre a lavorare al progetto, i ragazzi e i loro insegnanti, sono stati coinvolti in varie attività per conoscere il luogo, la cultura e la bellezza della Sardegna.

 

FOTO: Unione Sarda

Mercoledì 5 ottobre alle ore 11:30 presso il Circolo Canottieri Aniene a Roma si terrà il convegno “Un ponte per superare insieme le barriere. Persone al servizio delle persone”. L’incontro, organizzato da Salvatore Cimmino, attivista e nuotatore con disabilità, ideatore del progetto Per un mondo senza barriere e senza frontiere, intende coinvolgere i rappresentanti del mondo sportivo, accademico, industriale e politico per supportare la Proposta di Legge sull’equiparazione degli infortuni nella vita con gli infortuni sul lavoro, nata con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti delle persone con disabilità e sulla necessità di azioni concrete per liberare il mondo dalle barriere fisiche, sociali e culturali.

La Lega Navale Italiana, da tempo sostenitrice delle iniziative promosse da Salvatore Cimmino, supporterà a livello organizzativo tramite la Sezione LNI di Ostia l’iniziativa “Roma-Ostia a nuoto”, nuova tappa del viaggio di Cimmino in programma domenica 9 ottobre.

“L’obiettivo è ambizioso, ricordare al Mondo che oggi la disabilità, grazie alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, non è più un fatto privato a carico dei singoli ma è finalmente diventato (o per lo meno dovrebbe) una realtà di cui è
necessario che la collettivitàtutta si faccia carico”, cosìSalvatore Cimmino presentando le iniziative che lo vedranno protagonista in questi giorni.

Il convegno sarà aperto dai saluti di Massimo Fabbricini, Presidente del Circolo Canottieri Aniene di Roma, di Giovanni Malagò, Presidente del CONI, dell’Amm. Donato Marzano, Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana e di Luciano Buonfiglio, Presidente della Federazione Italiana Canoa e Kayak.

L’incontro prevede la proiezione del video A nuoto nei mari del globo, dedicato al progetto di Cimmino. Insieme a quest’ultimo, che presenterà per l’occasione la Proposta di Legge di cui è promotore, interverranno Fabrizio Marignetti, docente di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale; Stefano De Lillo, vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Roma; Dario Capotorto, docente di Diritto Amministrativo all’Università La Sapienza di Roma; Laura Campanacci, segretaria dell’Associazione Mario Campanacci di Bologna; Luigi Tarani, docente di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile all’Università La Sapienza di Roma; Carmen Di Penta, direttrice generale dell’Associazione Marevivo; Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap. A moderare i lavori saràGianluca Semprini, giornalista e conduttore televisivo della RAI.

 

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Lo scorso 20 settembre a bordo del catamarano “Lo Spirito di Stella”, ormeggiato al Porto Turistico di Roma ad Ostia, si è tenuta una riunione informale tra Andrea Stella e i rappresentanti del Ministero della Difesa, della Lega Navale Italiana (LNI), del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e della Federazione Italiana Vela (FIV).
 
Tra i temi al centro dell’incontro, le possibili attività congiunte nell’ambito della nautica solidale e il supporto nel tour mondiale di Andrea Stella, “Wow 2023 - Wheels on World”, iniziativa sostenuta dal Ministero della Difesa.
 
Hanno partecipato all'incontro il Vice Capo di Gabinetto del Ministero della Difesa, Amm. Carmelo Bonfiglio, il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, Amm. Donato Marzano, la Presidente della Sezione della Lega Navale di Ostia, Carola De Fazio, la Vicepresidente del Comitato Zona IV Lazio della Federazione Italiana Vela, Angela Cattaneo Tarricone e la delegata provinciale del Comitato Italiano Paralimpico Lazio, Alessandra Mosci.
 
 
“Difficile che ci sia innovazione se non c’è una problematica da risolvere”, ha affermato Andrea Stella ospitando i presenti a bordo del primo catamarano al mondo privo di barriere architettoniche, realizzato seguendo i principi dello Universal Design sia in termini di regole per i membri dell’equipaggio che di progettazione accessibile, sicura e uguale per tutti. Nel corso della riunione, Stella ha parlato di alcuni dei progetti e delle attività sportive inclusive svolte negli anni dall’associazione “Lo Spirito di Stella”, da lui fondata nel 2003 per sensibilizzare sulle disabilità, con istituzioni, enti e federazioni intervenuti all’incontro. 
 
"Il Ministero della Difesa, da sempre attento verso i militari disabili e coerentemente con la policy da sempre adottata di “non lasciare indietro nessuno” dei suoi dipendenti, intende condividere l’iniziativa intravedendo l’opportunità di rendere omaggio e ringraziare tangibilmente tutti coloro che, al servizio delle rispettive Nazioni, nell’adempimento del proprio dovere, in Patria o all’estero, hanno subito traumi e lesioni permanenti nell’assolvimento di compiti a tutela della pace e della sicurezza dell’intera collettività", ha dichiarato il Vice Capo di Gabinetto del Ministero della Difesa, Amm. Carmelo Bonfiglio.
 
"Un rapporto di stima ed amicizia quello tra Andrea Stella e la LNI che si traduce in tante iniziative e progetti che vedono a fattore comune la possibilità di vivere il mare compiutamente a prescindere da barriere fisiche, mentali e sociali”, ha affermato il Presidente Nazionale della LNI, Amm. Donato Marzano. 
 
 
"Condividiamo pienamente l’iniziativa proposta da Andrea Stella con il suo catamarano. Del resto il nostro comitato collabora con “Lo Spirito di Stella“ per diverse iniziative ed attività in quanto condividiamo moltissimi valori e finalità. Non possiamo far altro che essere vicini a questa iniziativa, per quanto ci possa competere, nella speranza che si diffonda sempre più, il messaggio di di uguaglianza e di pari opportunità per le persone con disabilità, nella nostra società. Lo Spirito di Stella può essere uno dei veicoli di questo importante valore, così che tutti si possano convincere che anche se affetti da disabilità è possibile fare tante cose meravigliose, come ad esempio il giro del mondo in barca a vela", ha dichiarato il Presidente del CIP Lazio, Armando Marco Iannuzzi.
 
"Lo Spirito di Stella, uno splendido catamarano. Un'iniziativa appassionante che merita tutta l’attenzione, l’appoggio e il successo", ha commentato la Vicepresidente del Comitato Zona IV Lazio della FIV, Angela Cattaneo Tarricone.
 

Venerdì 30 settembre, in occasione della "Notte dei Ricercatori” a Matera presso la sede della Lega Navale Matera-Castellaneta, si è tenuto un importante confronto sui cambiamenti climatici ed i suoi effetti sulle spiagge, a partire da uno studio sull’area pilota di Metaponto, nonché sul tema della difesa e della valorizzazione delle coste della Basilicata.

La ricerca sul territorio lucano è stata portata avanti dall’Università della Basilicata grazie alla preziosa direzione scientifica del Prof. Michele Greco, con la collaborazione della Lega Navale Italiana e della Società Nazionale di Salvamento. Lo studio sull’indice di sicurezza del litorale di Metaponto diventerà un progetto pilota negli standard di sicurezza per la balneazione.

Ambiente, ricerca, innovazione e contrasto ai cambiamenti climatici, sfide europee a cui si può rispondere con progetti all’avanguardia e con le linee di investimento del PNRR sono i temi trattati dal Sottosegretario agli affari europei, On. Enzo Amendola.

L’impatto dei cambiamenti climatici sulle comunità e sull’economia costiera rappresenta un ambito di particolare interesse perché l’esistenza stessa della costa è sensibilmente legata alle dinamiche del mare, che può creare opportunità ma anche forti criticità. Questo è stato l’approfondimento proposto nella relazione scritta inviata dal Presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI), Antonio Decaro.

L’Assessore all’Ambiente, al Territorio e all’Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico si è soffermato sull’innalzamento del livello del mare che a seguito per l’appunto dei cambiamenti climatici in atto, soprattutto per le nostre realtà del Mediterraneo e specificatamente per la Basilicata, significa da subito perdita di habitat naturali ed antropici, stravolgimento delle economie costiere e perdita di suolo, costringendo l’ambiente antropico e le città costiere a doversi allontanare lasciando luoghi e valori.

La “Notte dei Ricercatori” è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea dal 2005 che coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei, con l’obiettivo principale di creare occasioni di incontro tra mondo della ricerca e le comunità di cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante.

L’incontro è stato organizzato dall’Università di Basilicata, dalla Sezione della Lega Navale di Matera-Castellaneta e dalla Società Nazionale di Salvamento con la volontà di diffondere e divulgare la conoscenza condividendola nella maniera più diretta ed immediata, rendendo quanto mai accessibili alcuni temi, anche difficili, che spesso occupano le prime pagine dei notiziari e che richiamano l’attenzione e la curiosità del cittadino comune, così come stimolare i giovani ad osservare in maniera critica ciò che accade intorno a loro e nel mondo.

Il convegno è stato moderato dal giornalista Francesco Bianchi e coordinato dal dirigente del Centro di Educazione Ambientale della locale Sezione della Lega Navale, Marco Pagano. Hanno partecipato: Michele Greco dell’Università degli Studi di Basilicata; Enzo Amendola, Sottosegretario di Stato per gli affari europei (da remoto); Francesco Arbia, vice presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata; Cosimo Latronico, Assessore all’Ambiente della Regione Basilicata e Francesco Simonetti della Società Nazionale di Salvamento. È stato letto un intervento scritto di Antonio Decaro, Presidente Nazionale ANCI e portato il saluto della Delegata della Lega Navale Italiana per la Puglia e la Basilicata, Francesca Zei, che si è fatta promotrice di questo evento per la Presidenza Nazionale della LNI.

L’obiettivo dell’Università, della Lega Navale e della Società Nazionale di Salvamento, condiviso dalla Regione Basilicata, è di coinvolgere i sindaci, le comunità e gli operatori economici del territorio costiero affinché lo studio pilota sugli indici di sicurezza delle spiagge possa essere ampliato all’intera Regione.

 

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L’Associazione Italiana Vele d’Epoca (AIVE) e la Lega Navale Italiana (LNI) insieme per la diffusione della cultura nautica e la valorizzazione dell’arte marinaresca.

Il 13 settembre, nella sede della Lega Navale di Napoli, iI Presidente di AIVE, Dott. Giancarlo Lodigiani e il Presidente Nazionale della LNI, Amm. Donato Marzano hanno sottoscritto un accordo di collaborazione alla presenza di autorità civili, militari e rappresentanti delle federazioni sportive.

Nell’ambito dell’intesa, AIVE e LNI si impegnano a promuovere eventi culturali e iniziative di divulgazione congiunte sullo yachting classico. I soci AIVE, inoltre, potranno ricevere il “Notiziario CSTN”, la prestigiosa rivista mensile del Centro Studi Tradizioni Nautiche della Lega Navale Italiana, istituito presso la Sezione LNI di Napoli con la finalità di raccogliere e custodire importanti documenti sulla storia della cultura e delle tradizioni marinare, con una biblioteca di oltre 2500 titoli e la raccolta completa dei numeri della rivista “Lega Navale” dal 1897, anno di fondazione della LNI.

Tra gli obiettivi dell’accordo, le parti si impegnano a sostenere la pratica da diporto quale strumento solidale e inclusivo per la formazione giovanile, favorendo per i giovani soci LNI le opportunità di imbarco in occasione di raduni e regate veliche su imbarcazioni d’epoca e la possibilità di entrare in contatto con gli armatori iscritti all’AIVE.

“Siamo onorati di poter inviare ai nostri soci il Notiziario CSTN perché verte su temi che a noi stanno a cuore, come la diffusione delle tradizioni nautiche. Il lavoro di raccolta e divulgazione di materiale sulla storia e le tradizioni nautiche fatto dal Direttore del CSTN Paolo Rastrelli, in questo senso, è stato egregio. A livello operativo, la collaborazione con Lega Navale Italiana e la possibilità entrare in contatto con dei giovani formati come istruttori velici da imbarcare sulle nostre unità è un’opportunità magnifica. Sono certo che questo accordo darà vita a molte iniziative congiunte”, ha dichiarato il Presidente di AIVE, Dott. Giancarlo Lodigiani.

“L’accordo di oggi sottolinea l’importanza di mettere a sistema le sinergie tra le attività del Centro Studi Tradizioni Nautiche della Lega Navale Italiana e l’AIVE, che porta operativamente avanti il messaggio di tramandare le tradizioni nautiche con delle bellissime barche d’epoca con cui i soci regatano in tutto il mondo. L’intesa consentirà di fare imbarcare i nostri allievi istruttori sulle loro barche. Una collaborazione fondamentale per tramandare la cultura del mare e l’arte marinaresca, uno dei compiti della missione istituzionale della Lega Navale Italiana da 125 anni”, ha affermato il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, Amm. Donato Marzano.

Nel corso dell’evento, introdotto dal saluto del Presidente della Lega Navale di Napoli, Avv. Alfredo Vaglieco, sono intervenuti il Direttore del Centro Studi Tradizioni Nautiche della Lega Navale Italiana, Dott. Paolo Rastrelli e il Comandante del Comando Logistico della Marina Militare, Amm. Giuseppe Abbamonte.

 

Fondata nel 1982 da un gruppo di appassionati di vela, l'Associazione Italiana Vele d’Epoca ha il fine di preservare il patrimonio storico, artistico e tecnico degli yacht d'epoca varati prima del 1950 e di quelli classici varati fino al 1975. L'AIVE sostiene la ricerca e la conservazione delle tradizioni nautiche, della loro storia e della tecnica di costruzione delle imbarcazioni da diporto e da regata in legno o in metallo. L'AIVE diffonde la cultura della manutenzione e del restauro per conservare l'originalità delle imbarcazioni, ripristinare la solidità strutturale ed il valore storico ed estetico degli yacht d'antan.

La Lega Navale Italiana, fondata nel 1897, è un ente pubblico non economico, senza fine di lucro, a carattere associativo. Ad oggi si presenta costituita da oltre 51 000 soci ordinari, 80 basi nautiche e 250 strutture periferiche tra sezioni e delegazioni, con un parco imbarcazioni sociali a vela e a motore che raggiunge le 14 000 unità distribuite lungo tutta la costa nazionale. L'azione della LNI si articola in quattro aree di riferimento: sport per tutti, salvaguardia dell'ambiente marino, cultura marittima e nautica solidale.