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Dopo il rinvio dell’evento per domenica 2 giugno, il forte scirocco ha impedito la realizzazione della 3ª edizione della “Regata delle Rondini”, riprogrammata per domenica 9 giugno.

Dopo il benvenuto da parte del gruppo organizzatore, composto dalla Dr.ssa Paola Bellardini (Presidente del Comitato di Latina dell’ANDOS) e dal Dr. Franco Bordò (Presidente del Circeo Yacth Vela Club), è stato studiato e prontamente attivato un lato B per fronteggiare le avverse condizioni metereologiche. I presenti, infatti, hanno potuto partecipare ad una scuola di vela a bordo

Le socie ANDOS sono state accolte a bordo delle barche ormeggiate nel porto di San Felice Circeo, dove gli armatori hanno offerto un corso di base sulla vela, spiegando nomenclature principali, andature in base al vento, attività di un equipaggio in crociera ed in regata, oltre a storie ed aneddoti legati al mare, il tutto accompagnato da simpatici aperitivi.

La soddisfazione delle socie ANDOS è stata palese e grazie a questa inaspettata iniziativa molte di loro hanno manifestato interesse nell’avviarsi a corsi di vela per sè stesse e per i loro familiari.

Il clou della giornata è stato quando una coppia di simpaticissimi velisti austriaci, giunti la sera prima nel porto del Circeo, ha raccontato ai presenti la loro incredibile avventura su una piccola barca a vela di soli sette metri, partita dall’Austria e giunta nel tirreno attraversando prima i fiumi di mezza Europa e poi i mari della Turchia e della Grecia. Una incredibile coincidenza era il colore delle maglie che vestivano: l’arancio, lo stesso colore rappresentativo dell’ANDOS e dei guidoni che sventolavano tra i pontili del porto.

L’evento si è concluso con un momento conviviale nel piazzale del porto, dove tutti i presenti hanno potuto degustare cibi sani del nostro territorio, sapientemente preparati da un gruppo di volontari appartenenti alla famiglia Celebrin di B.go Vodice, una piccola comunità pontina che non ha mancato di sponsorizzare l’evento con cibo e bevande.

La 4ª edizione della “Regata delle Rondini” è prevista nel mese di maggio 2025, sperando che il tempio sia più clemente.

È in programma domenica 9 giugno la 3ª edizione della “Regata delle Rondini”, organizzata dal Comitato ANDOS di Latina OdV, in collaborazione con il Circeo Yacht Vela Club e con la Cooperativa Circeo Primo, con partenza dal porto di San Felice Circeo.

Inizialmente in programma per lo scorso 2 giugno, ma rinviata a causa delle avverse condizioni meteo, la regata porterà di nuovo in mare le donne associate ANDOS sulle barche a vela messe a disposizione dagli armatori locali.

La veleggiata sportiva prevede di raggiungere una boa a poche miglia dalla linea di partenza ed il rientro in porto. Alle ospiti imbarcate non verranno ovviamente chiesti compiti tecnico/velistici, ma verrà altresì offerta la possibilità di passare qualche ora di serenità a bordo di una barca a vela, comprendendo in modo semplice e diretto come una imbarcazione a vela si muove con il vento e come può raggiungere qualsiasi meta, a prescindere dalla direzione del vento.

Tutte le imbarcazioni saranno fornite di un drappo di colore arancio rappresentativo dell’Associazione, che sventolerà come segno di partecipazione e solidarietà.

Nell’area portuale, inoltre, sarà presente un gazebo dell’ANDOS con le volontarie che accoglieranno il pubblico che desideri essere informato sia sulle attività dell’Associazione, che sui programmi di screening regionali.

A fine regata avrà luogo un momento conviviale.

 

L’ANDOS è presente in Italia con 52 Comitati e a Latina è attiva dal 2010. La mission dell’Associazione è prendersi cura delle donne operate di tumore della mammella attraverso varie attività: sostegno psicologico, linfodrenaggio del braccio coinvolto, percorso nutrizionale e attività motoria di gruppo, attività occupazionale di gruppo, fornitura gratuita delle parrucche, attività culturali e ricreative.
L'ANDOS si impegna, inoltre, ad informare la popolazione per aumentare la consapevolezza sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria e l'adesione ai programmi di screening oncologici regionali oltre a raccomandare il percorso multidisciplinare di cura del tumore della mammella presso le Breast Unit.
Le Volontarie, donne già coinvolte nella malattia e non, si adoperano giornalmente con entusiasmo per garantire le attività su riportate, in completa gratuità.
Per perseguire gli obiettivi di cui sopra ed accogliere le donne in ogni fase del proprio percorso diagnostico e terapeutico, l’ANDOS organizza e promuove ogni anno eventi solidali coinvolgenti e talvolta emozionanti come quello del prossimo 9 Giugno nel Porto del Circeo.

È stata presentata alla Spezia la prima scuola di vela rivolta a persone con diverse disabilità, risultato di un accordo attuativo di collaborazione stipulato il 20 luglio 2023 tra Marina Militare, Comando Interregionale Marittimo Nord, e Lega Navale Italiana, sezione della Spezia.

Con quest’intesa, la Marina Militare e la Lega Navale Italiana si impegnano a collaborare per la promozione degli sport acquatici a carattere marinaresco a favore di persone diversamente abili, organizzate in gruppi e coinvolgendo anche associazioni di tutela delle categorie protette.

La neonata scuola di vela propone infatti dei corsi di formazione nautica per persone di età superiore ai 14 anni, con disabilità fisica, intellettiva e psichica. I corsi verranno svolti a bordo delle Hansa 303, imbarcazioni, particolarmente adatte per consentire a tutti di avvicinarsi al mare e alla vela senza barriere. Le Hansa, infatti, sono un tipo di deriva estremamente stabile e maneggevole, che si caratterizza per le vele colorate ed è in grado di assicurare massima libertà e sicurezza nella pratica dello sport velico e nel contatto con l’acqua.

Per effettuare le attività formative il polo Hansa 303 della Spezia impiegherà due barche della sezione velica della Marina Militare e una imbarcazione della locale sezione della Lega Navale Italiana. I partecipanti ai corsi saranno seguiti da istruttori Marina Militare e LNI, con la collaborazione scientifica di un’équipe di ricercatori e studenti dei dipartimenti di Medicina Sperimentale e Clinica e di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze, che ne monitoreranno i progressi socio-comportamentali.

L’obiettivo perseguito è quello di offrire strumenti concreti, sia logistici sia personali, per consentire la frequentazione di corsi di vela in totale sicurezza divulgando la cultura, i principi e i valori della Forza Armata grazie alle strutture tecnico-logistiche della Marina Militare come sistemi automatizzati di imbarco e sbarco dei disabili e grazie al supporto del personale militare preparato ad attività di vela para sailing.

“La Marina Militare, per sua natura legata al mare e a tutte le attività che sul mare si svolgono, partecipa sempre con entusiasmo alle iniziative realizzate al fine di promuovere lo sviluppo dello sport velico. Ciò è particolarmente valido nel caso di questa importante sinergia promossa insieme alla Lega Navale che ha l’obiettivo di offrire l’opportunità di vivere il mare e la vela a persone in condizioni di fragilità o disabilità. I nostri Hansa 303, gli istruttori militari qualificati e le nostre Sezioni Veliche sono pronti a supportare nel miglior modo possibile queste attività solidali confermando che, anche in questo settore, la Forza Armata non intende lasciare indietro nessuno”- ha dichiarato il capitano di vascello Giuseppe Cannatà, capo ufficio vela Marina Militare.

“Siamo lieti di dare avvio a questo primo progetto di avvicinamento al mare senza barriere frutto della collaborazione e dei valori condivisi tra Lega Navale Italiana e Marina Militare. L'attenzione verso i più fragili e l'inclusione di tutti nelle attività sociali e sportive, a prescindere da disabilità e condizione di svantaggio socio-economico, è uno dei compiti statutari della Lega Navale Italiana, fondata proprio alla Spezia 127 anni fa. L'associazione ha creduto molto sulla formazione di istruttori esperti di “nautica solidale” ed ha investito risorse sulle Hansa 303, derive di cui la LNI è ad oggi il maggior possessore in Italia. Vorremmo esportare questa importante collaborazione anche nelle altre città dove vi sono basi nautiche della Lega Navale Italiana e Sezioni veliche della Marina Militare” ha dichiarato l'ammiraglio di squadra Donato Marzano, presidente della Lega Navale Italiana.

Torna sabato 9 dicembre a Napoli il Trofeo Telethon, giunto quest’anno alla 26ᵃ edizione. La regata, organizzata dalla Lega Navale Italiana Sezione di Napoli, rientra tra le molte inziative promosse dall’associazione in tutta Italia a sostegno della prevenzione sanitaria e della ricerca scientifica. I proventi raccolti attraverso le quote d'iscrizione e le donazioni saranno devoluti alla Fondazione Telethon per la ricerca contro le malattie genetiche.

"Il Trofeo Telethon - sottolinea Michele Sorrenti, commissario della Lega Navale Italiana Sezione di Napoli -  è uno di quegli appuntamenti irrinunciabili torniamo in mare per offrire un aiuto concreto alla Fondazione Telethon e alla ricerca. I nostri velisti sono sempre molto sensibili ad iniziative di carattere sociale".

A collaborare con la Lega Navale di Napoli nell’organizzazione della regata solidale ci sono la Sezione Velica della Marina Militare, il Circolo Canottieri Napoli, l'Associazione dei Circoli Nautici della Campania, il Circolo Nautico di Torre del Greco, il Club Nautico della Vela e la Lega Navale Italiana Sezione di Castellammare di Stabia.

La regata, aperta a tutti monoscafi con lunghezza fuoritutto di almeno 6 metri, si svolgerà lungo un suggestivo percorso con partenza nello specchio d'acqua antistante il Castel dell'Ovo, che costeggia via Caracciolo fino alla collina di Posillipo.

I partecipanti sono suddivisi nelle categorie Orc regata/crociera, Orc Gran Crociera, Sport boat, Monotipi e Classe Metrica. Al primo classificato Overall del gruppo più numeroso sarà assegnata la coppa challenge "Trofeo Telethon".

L'imbarcazione "Our Dream", confiscata alla criminalità organizzata e assegnata alla Lega Navale Italiana per lo svolgimento di attività di interesse istituzionale, diventerà ancora più accessibile alle persone con disabilità grazie al progetto congiunto dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo e dell’Università di Palermo in collaborazione con la Lega Navale Italiana Sezione di Palermo. 

Al seminario "Metodologie di progettazione integrato in ambito velico" che si è svolto ieri, presieduto dal Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo Vincenzo Di Dio, sono intervenuti i professori Giuseppe Marannano e Antonio Mancuso, docenti dell’Università di Palermo, il neo-presidente della Sezione LNI di Palermo Nicola Vitello e Giuseppe Tisci, ex presidente e consigliere della Lega Navale di Palermo. I tre progetti realizzati e presentati ieri dagli studenti del corso di laurea di Disegno industriale serviranno a far scendere le persone con disabilità dal piano di coperta al piano di sotto coperta. Gli studenti hanno elaborato dei modelli tridimensionali per apportare le modifiche necessarie e rendere idonea e funzionale l'imbarcazione. 

"Siamo orgogliosi e felici - ha spiegato il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Palermo, Vincenzo Di Dio - di aver collaborato con la Lega Navale a questo progetto ambizioso e dal forte valore sociale e ringrazio gli studenti e i docenti dell'Università di Palermo per aver dato seguito allo sviluppo del progetto che consentirà l'utilizzo dell'imbarcazione a vela anche alle persone affette con disabilità". "Realizzeremo grazie a questo progetto una pedana mobile che permetterà ai disabili di scendere sotto coperta e tra gli obiettivi che abbiamo - ha affermato Giuseppe Tisci, consigliere della Lega Navale di Palermo - c'è quello di partecipare alla prossima regata Palermo-Montecarlo e alla Barcolana a Trieste". 

Ad illustrare il funzionamento dei futuri assetti da installare sull’imbarcazione, sono stati Francesco Lo Cascio e Gabriele Azza, studenti di Disegno industriale che hanno spiegato a BlogSicilia.it il meccanismo con il quale le persone con disabilità potranno accedere alla barca: “Sarà una pedana dove la persona salirà con la carrozzina. La stessa scenderò perpendicolarmente alla pavimentazione. Il progetto è stato realizzato in maniera tale che la struttura, arrivata all’altezza del pavimento, sparisce e si allinea con il suolo. L’abbiamo progettata così in modo da apportare il minor numero di modifiche all’esistente. Tanto è vero che le modifiche che andrebbero fatte sarebbero molto poche. Si dovrebbero eliminare soltanto un paio di pezzi per modificarli con quelli che abbiamo progetto noi. Per il resto, sarebbe solo componentistica aggiuntiva che sarebbe alimentabile con il sistema elettrico della nave”.

Al termine dei lavori, è stata consegnata una coppa al team dell'Ordine degli Ingegneri, che si è piazzato al secondo posto durante i campionati nazionali di vela, che si sono svolti a settembre.

Trentacinque miglia in barca a vela per contribuire a fare informazione, sensibilizzare e creare consapevolezza su una patologia che colpisce il 10% della popolazione femminile in età fertile. 

Nella giornata di venerdì 6 ottobre si è svolta la veleggiata “Endo Wave: Endometriosi sull’onda della consapevolezza”, partita dalla banchina della Capitaneria di Porto di Catania e conclusasi con l’approdo al Porto di Siracusa. 

La veleggiata, organizzata dall’Associazione Progetto Endometriosi (A.P.E.) in collaborazione con la Lega Navale Italiana, ha coinvolto numerosi medici ginecologi specializzati nella patologia, provenienti da tutta Italia, che si sono confrontati sabato in un convegno sui progressi della ricerca scientifica sull’endometriosi.

La LNI è stata partner di questo progetto socio-solidale, portando all’attenzione del pubblico anche un messaggio di legalità con l’impiego di imbarcazioni sequestrate alla criminalità organizzata e assegnate alla Lega Navale per attività di interesse istituzionale. “Abbiamo voluto condividere questa iniziativa che ben si sposa con le linee direttrici della LNI secondo le quali, come in un solido equipaggio, nessuno deve rimanere indietro”, ha dichiarato Agatino Catania, Delegato Regionale della Lega Navale Italiana per la Sicilia orientale, sottolineando: “Per consentire lo svolgimento di questa manifestazione, le strutture periferiche della LNI di Pozzallo, Siracusa, Brucoli-Augusta, Catania e Aci Trezza, hanno messo a disposizione le imbarcazioni confiscate dall’Autorità Giudiziaria”. 

 

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