L’imbarco sulle navi scuola della Marina Militare rappresenta un’esperienza di formazione unica per i giovani soci della Lega Navale Italiana.
Questa estate trenta ragazze e ragazzi della LNI hanno avuto l’opportunità di imbarcarsi sul Vespucci, veliero della Marina Militare che svolge nell’ambito delle Campagne di istruzione attività formative-addestrative per gli Allievi ufficiali.
La possibilità per tanti giovani appassionati di mare di vivere questa esperienza è resa possibile dall’accordo di collaborazione tra Lega Navale Italiana e Marina Militare, rinnovato nel 2021 con la comune finalità di valorizzare la cultura del mare e la formazione marinaresca nella popolazione giovanile.
Di seguito saranno proposti degli estratti dai diari di bordo di tre giovani soci LNI che si sono imbarcati sul Vespucci questa estate.
Davide Signoria, socio della Sezione della Lega Navale Italiana di Milano, racconta:
L’imbarco sulla Nave Scuola “Amerigo Vespucci” è stato per me un'esperienza unica nel suo genere e che rifarei senza pensarci due volte. Siamo partiti da Livorno il 25 settembre e siamo arrivati a Venezia il 2 Ottobre dopo aver percorso 1119 miglia in 159 ore di moto. Sulla nave abbiamo provato la vita di un marinaio per una decina di giorni. Abbiamo infatti fatto i turni, timonato, lucidato gli ottoni e molto altro ancora. [...] Di giorno si aiutava sul ponte della nave, lucidando oppure issando le vele al bisogno, mentre la notte ci si dedicava alla pulizia del ponte. Lavori un po’ faticosi ma che in buona compagnia non sono per niente pesanti. Di vele sfortunatamente non abbiamo potuto aprirne molte perché il vento veniva spesso di trasverso, obbligandoci ad andare prevalentemente a motore e quando possibile con un paio di vele aperte, giusto in Puglia siamo riusciti ad aprirne otto, issando tutte le vele di uno dei tre alberi. Inoltre altrettanto fantastici sono stati gli scenari di questo affascinante viaggio: il mare increspato dal forte vento, i paesaggi costieri di tutta Italia dal nord al sud, tramonti, albe, cieli stellati e soprattutto la bellezza di questa nave unica al mondo con i suoi ottoni scintillanti. È un'esperienza che lascia davvero senza parole, grazie anche ai miei compagni con cui ho avuto un fantastico rapporto. Non la dimenticherò mai e mi è dispiaciuto molto che sia finita questa affascinante avventura.
Paolo Francesco Macchitella della Sezione LNI di Ostuni parla così della sua esperienza:
Qui si inizia a respirare il lavoro di squadra, sia tra noi che con i marinai; ed a posteriori posso ben affermare che si accrescerà di giorno in giorno. Il lunedì notte in piena navigazione si inizia a meglio chiarire la dinamica che ci attende: ovvero 4 gruppi di guardia da sei o sette ragazzi che affiancheranno i gruppi ufficiali dei marinai, in turni di guardia in coperta da 4 ore. Il secondo turno è il mio, ovvero 4:00-8:00. La campana che suona ogni mezz’ora di guardia se tutto va bene mi attira così tanto che al rintocco terzo del mio turno chiedo l’onore di poterlo dare e, con enorme sorpresa, mi viene concesso. L’emozione di prendere parte a quella vita così attivamente è forte. […] Si passa lo stretto di Messina!!! Alla sera il cielo si apre completamente e così si ammira un firmamento senza inquinamento luminoso, così da scorgere chiaramente la via lattea che infrangendosi s’intrappola tra il sartiame dell’albero maestro! Il mercoledì, già giunto purtroppo poiché il tempo sembra anch’esso sospinto dal vento, ci vede trattati alla pari dai marinai chi più si cimenta nei suddetti lavori, così da essere quasi integrato nella loro grande famiglia… [...] Nuovo appuntamento in plancia, sorretto dalla magia della navigazione a vela! Di giovedì, come tutti gli altri giorni, è bene pulire gli ottoni ed il ponte… Però oggi vediamo l’impegno militare nel contributo alla scienza, dove un gruppo di ricercatrici necessitano di mezzi e manovalanza per raccogliere 120 litri d’acqua per punto da analizzare […] Di venerdì finisce settembre, si avvicina lo sbarco e cresce la tristezza: quale metodo migliore per consolarci se non la pulizia approfondita dell’intero ponte a ramazza, e poi io personalmente faccio la lavatrice del gruppo; scoprendo così una realtà, la lavanderia, ignorata ma affascinante per le dimensioni anormali rispetto a quelle di casa. Oggi, a posteriori, è l’ultima mia venuta in plancia: però si conclude in bellezza! Un mercantile si trovava in rotta d’intercettazione con noi, quindi ho assistito alla chiamata al mercantile con conseguente aggiustamento reciproco di prora. […] Di domenica quasi a Venezia per l’approdo, bisogna preparare la nave all’accoglienza dei visitatori, delle autorità eccetera: quale occasione migliore per ramazzare tutto e lucidare meticolosamente gli ottoni e gli oblò?! La tristezza di lasciare la barca si inizia a far sentire… Nel pomeriggio si approda e, per nostra mancanza o voglia di uscire, a cena siamo sulla terra ferma e si sperimenta poi la corsa per rientrare prima del coprifuoco, ad onor di cronaca con esito positivo. Lunedì mattina il sole asciuga le lacrime di chi vede finire l’avventura; abbiamo, per concludere in grandezza, la consegna dell’attestato di imbarco dal capitano e poi gli arrivederci con tutto l’equipaggio, dove ben si vede quanto noi ci siamo affezionati a loro e viceversa! Ultimo, ma non per importanza, il saluto ai tutor, accompagnatori d’eccellenza per tutta l’avventura; che sia con le loro esperienze passate in marina, sia con la sapienza degli istruttori ci hanno guidato al meglio nell’esperienza! Finita l’avventura, ognuno torna lentamente alle proprie faccende; però restando in contatto: fratelli una volta, fratelli per sempre!
Il socio della Sezione LNI di Mola di Bari Ernesto Borraccesi scrive nel suo diario di bordo:
Sono stato chiamato dall’ufficiale di rotta, in plancia per timonare il Vespucci, le sensazioni che ho provato in quel momento sono indescrivibili, non capita tutti i giorni di poter timonare la nave più bella del mondo. Calato il sole, subito dopo cena, mentre preparavamo le cime per l’ormeggio del giorno seguente a Procida e pulivamo il ponte di coperta, con i suoi 101 metri, calcolando l’estensione del bompresso, abbiamo incontrato il Palinuro una nave scuola della Marina Militare Italiana. Di notte sia il Vespucci che il Palinuro si illuminano con i colori della nostra bandiera. […] La mattina del 15 giugno, eravamo quasi arrivati al porto di Procida, dopo aver usato il sestante e fatto un po' di carteggio con gli ufficiali, Victor, uno dei Nocchieri, ci ha fatto riunire in cerchio e ci ha illustrato alcuni dei nodi che ci sarebbero potuti tornare utili durante la navigazione, dopo poco tempo abbiamo attraccato a Procida. Siamo rimasti a Procida per un’intera giornata, abbiamo approfittato del tempo libero che ci è stato concesso per poterla visitare per poi salpare la mattina seguente verso Napoli. Abbiamo avuto l’onore di ospitare a bordo del Vespucci Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare. […] Durante la giornata di navigazione verso la Maddalena, incorniciata dal tramonto più bello che abbia mai visto, abbiamo avuto l’opportunità di cenare con l’allora comandante del Vespucci, Massimiliano Siragusa, non ce lo saremmo mai aspettati, l’emozione era palpabile nell’aria e abbiamo passato una splendida serata ascoltando la sua storia e chiedendogli alcuni consigli. Il giorno 18 giugno attracchiamo alla Maddalena. Appena arrivati abbiamo visitato la scuola sottoufficiali della Marina Militare Italiana e dopo averla visitata ci è stato fatto utilizzare il simulatore di una nave militare che era presente in quella scuola. […] Il 20 giugno 2022 molliamo gli ormeggi dalla Maddalena per affrontare la successiva navigazione verso Portofino. Durante la navigazione, ci viene illustrato come indossare correttamente l’imbragatura, per poi farci salire sul trinchetto. Un’esperienza che mi ha lasciato senza fiato, soprattutto per il rollio del Vespucci, che a quell’altezza di 50 metri dal livello del mare, si sentiva abbastanza. Il 21 giugno ore 18.00 arriviamo a Portofino dove siamo alla fonda, in meno di 20 minuti ci siamo trovati circondati da tantissime imbarcazioni da diporto e yatch che ammiravano la maestosità ed eleganza della nave più bella del mondo. Arrivata la sera, con l’ordine di oscurare la nave, partiamo verso quella che sarebbe stata l’ultima tappa della nostra avventura, la Spezia. Il 22 giugno attracchiamo al porto della Spezia. I 12 giorni dell’imbarco con 616 miglia percorse e 159 ore di moto erano terminati, l’arrivo alla Spezia ha sancito la fine di una bellissima avventura a bordo della nave più bella del mondo. Abbiamo salutato tutti i membri dell’equipaggio e il Vespucci, sperando che quello fosse solo un arrivederci e non un addio. […] Ringrazio la Lega Navale Italiana per questa fantastica opportunità che mi ha dato.
FOTO: Davide Signoria (Socio LNI)