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Partito a fine ottobre, il progetto “MetaSea”, finanziato dal MISE, vede capofila l’azienda “Digital Atom”, startup innovativa fondata nel 2016 da studenti di Architettura e di Economia dell'Università di Catania e specializzata nello sviluppo di applicazioni per la realtà virtuale, insieme, tra agli altri, alla Sezione della Lega Navale Italiana di Aci Trezza e all’Università di Catania. 

Il progetto “MetaSea” consiste nella riproduzione di un museo marino virtuale contenente interazioni ed informazioni sull’ecosistema marino, utilizzando strumenti ed attrezzature altamente tecnologici e sofisticati, quali visori che consentano la fruizione dei contenuti immersivi in realtà virtuale, oltre agli innovativi dispositivi informatici per la realizzazione di questo tipo di contenuti, come software di modellazione, renderizzazione, macchine fotografiche e videocamere impermeabili con una massima risoluzione, in grado di catturare incredibili immagini a 360°.

La Lega Navale di Aci Trezza è impegnata nel progetto a fornire supporto logistico, in particolare per la parte relativa alle attività in mare come immersioni e rilievi fotogrammetrici.

Frutto di contributi accademici e di esperti, legati alla valorizzazione dei musei marini, il progetto mira alla realizzazione di molteplici obiettivi:

  • Un portale web per la fruizione del Museo Virtuale dell’Archeologia Subacquea e degli Organismi Marini, dove sono illustrati attraverso immagini/schede e ricostruzioni 3D i reperti di provenienza subacquea presenti nei Musei;
  • Un sistema di esplorazione virtuale e ricostruzione dei siti archeologici sommersi coinvolti nel progetto;
  • Una rete di nodi sensori sottomarini innovativi, dispiegabili in modo flessibile per il monitoraggio ambientale, funzionale alla verifica dello stato di conservazione dei siti, e alla localizzazione dei subacquei, il tutto finalizzato alla definizione di best practice per promuovere la conoscenza e il tessuto dell’archeologia subacquea;
  • Percorsi di visita sia reali che virtuali in ambienti sommersi e subacquei.

A fine ottobre sono ufficialmente iniziate le immersioni e le riprese nei fondali antistanti Capo Mulini (Acireale). Il team ha completato per la prima volta le attività di allestimento del sistema SUEX SINAPSI per la mappatura del sito del “Relitto della Timpa". Successivamente, sono state effettuate le prime immersioni e riprese nei fondali nelle acque antistanti Aci Trezza per la documentazione del sito al fine di individuare e pianificare, insieme al team tecnico-scientifico, l'acquisizione delle immagini. Il progetto potrà operare anche su altre aree oltre a quelle sopra citate, come il Parco Marino delle Egadi, di concerto con la Soprintendenza del Mare della Regione Sicilia.

 

FOTO: Puccio Di Stefano

È partito il monitoraggio della gazza marina (Alca torda), un'iniziativa nata da un progetto promosso dalla Sezione della Lega Navale Italiana di Napoli in collaborazione con i ricercatori della Stazione Zoologica "Anton Dohrn". Presso la Lega Navale di Napoli si stanno tenendo dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) che si concretizzano in alcuni corsi di biologia marina per studenti delle scuole di Napoli svolti dai ricercatori della SZN.

La Stazione Zoologica "Anton Dohrn" è un Ente Pubblico di Ricerca e la sua missione primaria è la ricerca sui processi fondamentali della biologia, con specifico riferimento agli organismi marini e alla loro biodiversità, in stretto legame con lo studio della loro evoluzione e della dinamica degli ecosistemi marini. Questo progetto vuole infatti cogliere l’occasione per monitorare una specie particolarmente sensibile nonché “testimone” dei cambiamenti climatici. 

La gazza marina (Alca torda) è un uccello marino simile ad un pinguino che non ha perso la possibilità di volare, di abitudini pelagiche, nidifica sulle coste e sulle isole dell’Europa nord-occidentale, Groenlandia e America nord-orientale. In inverno si allontana dalla costa e si disperde nell’Atlantico settentrionale, giungendo a sud fino alle Canarie ed entrando con pochi individui nel Mediterraneo occidentale. È una specie ittiofaga e può raggiungere le sue prede fino a 120 metri di profondità. In Italia la si osservava sporadicamente nel Mar Ligure, soprattutto da fine novembre ad inizio marzo.

In questi ultimi giorni si stanno susseguendo numerose osservazioni di gazza marina nei mari italiani che fanno supporre ad un’anomala migrazione “di invasione” da parete di questa specie artica. Di norma nei mari italiani si registrano un paio di osservazioni l’anno nella maggioranza dei casi nel Mar Ligure. Alla data del 27 novembre, sono stati censiti in Liguria ben 450 individui, una presenza tanto massiccia quanto anomala che la specie non aveva mai fatto registrare prima d’ora. Oltre ai numeri record nel Mar Ligure, vari altri individui sono stati osservati sulla costa ovest dell’Italia fino in Calabria, con ben 11 individui nel Golfo di Napoli il 25 novembre (dove la specie non veniva segnalata dal 1928). Varie presenze sono state segnalate anche intorno alle isole maggiori (Sardegna e Sicilia). Al momento gli individui più ad est rilevati si sono spinti fini al Mar Ionio, esattamente a Taranto e Porto Cesareo (Lecce).

 

Come partecipare al monitoraggio

I soci LNI che desiderino contribuire al monitoraggio possono segnalare questa particolare presenza ornitologica, inviando i dati attraverso QUESTO FORM tramite cui sarà semplice comprendere come riconoscere la specie, fornire i dati pregressi delle ultime due settimane e continuare a inviare segnalazioni nel futuro, per tutta la durata dell’inverno.  Il form è concepito nel pieno rispetto delle leggi sulla privacy non richiedendo al socio alcun dato sensibile.

Viene illustrata nella parte iniziale la specie e le caratteristiche che ne semplificano l’identificazione. Si prosegue con una domanda tesa a comprendere se chi compila il form si è fatto un’idea dell’aspetto della gazza marina rispetto ad altre specie acquatiche. Si chiede al socio la sede di riferimento, questo campo non è obbligatorio in quanto il socio potrebbe avere fra i conoscenti dei non soci che hanno effettuato delle osservazioni interessanti, a cui è invitato ad invitare il form per recuperare questi dati. Si chiede a chi compila il questionario di ubicare nel tempo e nello spazio la propria osservazione, fornire il numero di individui e se possibile il materiale fotografico. 

Nel form viene fornito l’indirizzo mail che il socio può contattare in caso di dubbi o difficoltà della compilazione.

In occasione delle celebrazioni per i 50 anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace, il 26 novembre nella Biblioteca comunale di Gioia Tauro si è tenuto un evento culturale realizzato in collaborazione, tra gli altri, con la Delegazione della Lega Navale Italiana di Gioia Tauro e la Sezione LNI di Campomarino di Maruggio.

L’intento della manifestazione, all’interno della programmazione seminariale del Premio Internazionale Colonie Magna Grecia “Arialdo Tarsitano”, è stata quella di diffondere e riflettere sulla pregnanza del patrimonio culturale subacqueo. Un omaggio doveroso per festeggiare i cinquant’anni del ritrovamento dei due eroi venuti dal mare, rinvenuti il 16 agosto 1972 nei pressi di Riace Marina, in provincia di Reggio Calabria e diventati tra le sculture antiche più celebri al mondo, ma anche un’occasione per scoprire aspetti della cultura millenaria calabrese, dei suoi tesori subacquei e la ricchezza storico-culturale dei territori come Gioia Tauro narrati nei contenitori museali. Si è parlato inoltre di comunicazione culturale come risorsa inclusiva per tutti i livelli di pubblico. Una riflessione sulla partecipazione al patrimonio culturale estesa a tutti i cittadini in accordo alla Convenzione di Faro, adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa nel 2005 ed entrata in vigore nel 2011, con l’obiettivo di promuovere una comprensione più ampia del patrimonio culturale e della sua relazione con le comunità e la società, riconoscendo che gli oggetti e i luoghi non sono, di per sé, ciò che è importante del patrimonio culturale; essi sono importanti per i significati e gli usi che le persone attribuiscono loro e per i valori che rappresentano.

Presenti all’evento diverse autorità civili e militari. Sono intervenuti per la Lega Navale Italiana il Delegato Regionale per la Calabria, Arch. Sandro Dattilo e la presidente della Delegazione LNI di Gioia Tauro, Prof. Miryam Costa e il presidente della Sezione LNI di Campomarino di Maruggio, Ing. Antonio Gigante.

 

FOTO: Maria Rita Acciardi

Il progetto “nauticAttiva”, nato dalla collaborazione tra la Lega Navale Italiana e l’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, mira a raccogliere informazioni e segnalazioni sui rifiuti in mare e sull’avvistamento di specie marine di interesse conservazionistico. L’approccio citizen science, basato sulle attività di monitoraggio di cittadini formati, integrato con l’uso di una app per smartphone, ha consentito di sviluppare un metodo innovativo per raccogliere osservazioni fotografiche georeferenziate sulla presenza di plastiche e microplastiche nell’ambiente marino e costiero del Sud Italia.

L’app iNaturalist-nauticAttiva, disponibile per iOS e Android, è stata sviluppata dai ricercatori dell’Università di Bari e quattro Sezioni pugliesi della Lega Navale Italiana (Brindisi, Mola di Bari, Taranto e Trani) hanno fornito il loro contributo nella fase di monitoraggio. L'app ha permesso di ottenere automaticamente immagini georeferenziate e di classificare gli elementi catturati nelle foto. Questo approccio è stato sviluppato come fase preparatoria per la pianificazione di successive attività di monitoraggio e strategie di bonifica per l'inquinamento da plastica.

Un primo studio è stato pubblicato negli scorsi giorni sulla rivista scientifica internazionale Marine Pollution Bulletin. L'attività di raccolta dati è iniziata a gennaio di quest’anno e da marzo a giugno sono state raccolte osservazioni da parte di circa 20 soci delle Sezioni LNI di Brindisi, Mola di Bari, Taranto e Trani, con un centinaio di osservazioni complessive in Puglia, Sicilia e Sardegna. Grazie al contributo dei soci LNI è stato possibile ottenere i dati immediatamente, aumentando la qualità delle informazioni raccolte in termini di tempestività.

I risultati del progetto “nauticAttiva” mostrano come i polimeri più abbondanti siano relativi ad attività ricreative svolte direttamente sulle coste, che determinano l'accumulo di materiali di plastica come tappi e coperchi di bottiglie di plastica inferiori o uguali a mezzo litro. I secondi polimeri in termini di abbondanza sono invece relativi alle attività oceaniche e fluviali, come pezzi di rete e boe.

 

Per approfondire, la versione originale dell’articolo è disponibile qui: https://drive.google.com/file/d/1HduPaNxFwNwPeV2Sh3BhnGLnmvdgVpCX/view?usp=sharing

 

 

 

Nelle ultime settimane i velisti della Sezione della Lega Navale Italiana di Mandello del Lario hanno ottenuto diversi riconoscimenti a livello locale, nazionale e internazionale.

Nel campionato italiano femminile 420 & November Race Trofeo B. Marsi, disputato dal 30 ottobre al 1 novembre presso la Società Nautica Laguna a Duino-Aurisina (Trieste), Camilla Michelini e Margherita Bonifaccio, già campionesse europee, si sono classificate seconde ad un solo punto di distacco dal primo equipaggio, ottenendo il primo posto nella classifica Under 19. Terzo posto nella classifica della November Race per Tommaso Comelli e Sara Rolle, secondi nella classifica Under 19.

Gli equipaggi del 470 Mixed sono stati impegnati negli scorsi giorni in due importanti appuntamenti nazionali e internazionali: la 470 World Championship di Sdot Yam (Israele) e il Campionato Italiano delle Classi Olimpiche (CICO) a Formia. Al Mondiale disputato in Israele, il velista mandellese Bruno Festo ed Elena Berta (Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare) hanno ottenuto un 17° posto assoluto, con un primo posto nelle prove della Gold Fleet. Buon piazzamento nella Silver Fleet con due primi e un terzo posto per Francesco Padovani e Benedetta di Salle (Gruppo Sportivo della Marina Militare), che chiudono il Mondiale al 34° posto. Al CICO, nella Classe 470 Misto, chiudono al secondo posto Elena Berta e Bruno Festo, mentre si piazzano terzi con tre vittorie di manche Andrea Totis e Alice Linussi (Società Velica Barcola e Grignano). Quarto posto per Francesco Padovani e Benedetta Di Salle (GS Marina Militare).

Registrati risultati importanti anche per i giovanissimi della squadra agonistica Optimist che ha partecipato il 22 e 23 ottobre alla decima edizione dell’Interlaghina Optimist – Trofeo Galletto Vallespluga. Nella Divisione A (per i nati fino al 2011) tutto il podio è stato dominato dalla Lega Navale di Mandello del Lario con Anna Merlo sul gradino più alto (due vittorie parziali e un secondo posto), seguita da Marco Rolle e Giovanni Balestrieri. Nella Divisione B (nati nel 2012 e 2013), Roberto Itocchi si è aggiudicato il secondo posto. La Sezione LNI di Mandello ha vinto il trofeo Interlaghina Optimist, con i migliori tre piazzamenti nella classifica finale in entrambe le divisioni.

Il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, Amm. Donato Marzano, insieme ai rappresentanti di diverse associazioni del cluster marittimo nazionale, ha sottoscritto la richiesta avanzata da Marevivo al governo in merito alla rapida promulgazione dei decreti attuativi della "Legge Salvamare", pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 10 giugno scorso.

La "Legge Salvamare" si presenta come uno strumento efficace e concreto, sostiene Marevivo nella lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei ministri Meloni, al Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin e al Ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Lollobrigida, che “avrà un impatto ambientale immediato e concreto sulla salute dei nostri mari, laghi e fiumi, contribuendo a un ulteriore sviluppo dell’economia circolare e riconoscendo il ruolo dei pescatori nella raccolta dei rifiuti dal mare.”

Tra gli aspetti principali, la "Legge Salvamare" consente ai pescatori che recuperano rifiuti in mare di poterli portare a terra e provvedere allo smaltimento senza doverne sostenere i relativi costi o rischiare di essere denunciati penalmente per trasporto illegale di rifiuti. La legge mira, inoltre, a promuovere attività di sensibilizzazione sul riciclo dei rifiuti e di formazione nelle scuole.

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