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Gli atleti del gruppo sportivo della Marina Militare Bianca Caruso e Giacomo Ferrari, cresciuto sportivamente nella Sezione della Lega Navale di Ostia, hanno conquistato la medaglia di bronzo nella classe olimpica mista 470 ai Campionati europei che si sono conclusi domenica scorsa a Cesme, in Turchia. 

“Abbiamo lavorato per performare in questi momenti. Prendere una medaglia al Campionato Europeo era un nostro obiettivo e ci siamo riusciti. Con il nostro allenatore Andrea Mannini stiamo facendo un percorso di miglioramento e i risultati si stanno vedendo. Siamo molto soddisfatti del nostro bronzo!”, ha dichiarato Giacomo Ferrari. 

Gli azzurri hanno concluso la Medal Race finale in quarta posizione e conquistato il bronzo continentale. Il titolo europeo è andato agli svedesi Dahlberg-Karlsson che hanno preceduto gli spagnoli Xammar-Brugman.

Tra gli italiani in gara, Marco Gradoni (Tognazzi MV) e Alessandra Dubbini (Fiamme Gialle) si sono piazzati al 15° posto, Elena Berta (Aeronautica Militare) e Bruno Festo (LNI Mandello del Lario) hanno raggiunto il 16° posto, Benedetta Di Salle (Marina Militare) e Francesco Padovani (LNI Mandello del Lario) il 21° e Andrea Totis (LNI Mandello del Lario) e Alice Linussi (SV Barcola Grignano) il 29° posto. 

Lo scorso 23 giugno, Giacomo Ferrari e Bianca Caruso sono stati tra gli ospiti del concerto di beneficenza per i 125 anni della Lega Navale Italiana, dove hanno raccontato dei loro successi sportivi a livello internazionale e della preparazione in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024.

Lo scorso 3 settembre si è chiusa la XXII edizione del Trofeo del Mare – Uomini e Storie, organizzato dall’omonima associazione culturale, retta dal presidente Domenico Pedriglieri, in collaborazione con la Lega Navale Italiana. Presenti per l'occasione il Direttore Generale della LNI, C.A. (a) Gabriele Botrugno e il Presidente della Sezione LNI di Pozzallo, Ing. Luigi Tussellino.

A condurre la serata il giornalista della redazione Scienze ed Ambiente del TG2, Alessandro Filippini, e la professoressa Isabella Papiro. Premiati con l’opera simbolo “Lo studio del mare” dell’artista sciclitana Federica Tomasello il fotoreporter subacqueo Roberto Rinaldi, l’esploratrice subacquea (insieme al marito Enrico Gargiulo) Maria Rosaria Di Natale, i Cacciatori di Reti Fantasma che hanno ispirato la serie televisiva DMAX prodotta da Sunrise Film Production, il pescatore toscano Paolo Fanciulli, Carmelo La Rocca, sub professionista e istruttore per persone con disabilità, e l’Ufficiale Generale dei bersaglieri, Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia.

Una rosa di nomi di livello eccelso, alla quale si è giunti al termine del meticoloso lavoro del comitato tecnico scientifico presieduto dalla Soprintendente Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo Barbara Davidde e composto da Rosalba Giugni, Eleonora De Sabata, Monica Blasi, Andrea Barbera e dallo stesso Alessandro Filippini.

Accanto ai sei premiati ufficiali dell’edizione XXII del Trofeo, un ricchissimo parterre di ospiti. Tra gli altri, il Prefetto Giuseppe Ranieri, il Vescovo Mons. Giuseppe La Placa, il presidente dell’Ente Turismo Maltese Gavin Gulia, il Colonnello Gabriele Gainelli, Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Ragusa, in rappresentanza dei Carabinieri del Mare, e il Contrammiraglio della Capitaneria di Porto Giancarlo Russo, Direttore Marittimo della Sicilia Orientale, accompagnato dal nuovo comandante della Capitaneria di Porto di Pozzallo, il Capitano di Fregata Stefania Milione. E ancora l’ANMI, i volontari del progetto COMREL della Stazione Aeronavale della Marina USA di Sigonella, il direttore dell’Area Marina Protetta dell’Isola dei Ciclopi Riccardo Strada e la prof.ssa Grazia Dormiente.

A coordinare il tutto è stato il direttore di scena Germano Martorana, mentre la parte tecnica e la regia sono state affidate all’Agenzia Zero – Comunicazione Integrata. Pietro Carnemolla, Facility Manager per la società Porto Turistico Marina di Ragusa SpA, ha curato la parte relativa all’accoglienza.

 

FOTO: Ufficio Stampa Trofeo del Mare

Inaugurata il 1 settembre alla Biblioteca Universitaria di Genova “Vivere a fumetti”, la prima mostra antologica del velista e fumettista Davide Besana, che ha recentemente portato a termine con la sua Midva la “Cento Giorni nel Tirreno”, iniziativa velico-culturale patrocinata dalla Lega Navale Italiana.

In occasione della presentazione della mostra, sono intervenuti, tra gli altri, l’Ammiraglio Sergio Liardo, Direttore Marittimo e Comandante del Porto di Genova, e il Delegato Regionale della Lega Navale Italiana per la Liguria, Ammiraglio Roberto Camerini.

L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 18 ottobre, è l’epilogo dell’ultima impresa di Besana: 100 giorni di navigazione nel Mar Tirreno, con duemila miglia di navigazione in solitaria, nel corso dei quali ha partecipato a regate, tenuto conferenze e insegnato i rudimenti della vela e del disegno ai giovani della Lega Navale e di Save The Children nei diversi approdi toccati.

A Genova, il 20 settembre prossimo, Besana prenderà parte in mattinata ad un’uscita in mare con le imbarcazioni della Sezione LNI di Genova Sestri Ponente e nel pomeriggio terrà una lezione di disegno per cento ragazzi nei locali della mostra.

Lo scorso 26 agosto è scomparso prematuramente a soli 61 anni il velista e giornalista Luca Bontempelli. Commentatore di lungo corso e sportivo agonista, Bontempelli era da anni una delle firme più note del giornalismo nautico.

Campione mondiale sui 12 metri Stazza Internazionale nel 1984, Bontempelli aveva corso la Louis Vuitton Cup 1985/86 su Italia dello Yacht Club Italiano di Genova e partecipato alle selezioni olimpiche del 1987/88 sul Soling.

Nel corso della sua carriera giornalistica, ha lavorato in televisione e per la carta stampata. Divenuto celebre per il motto “che bella la vela” durante le dirette su Telemontecarlo da Auckland all’America’s Cup del 2000 e poi su La7, è stato direttore per due anni del Giornale della Vela e collaboratore per decenni della Gazzetta dello Sport, testata per cui curava il blog Vento e Vele.

La Lega Navale Italiana si unisce al ricordo dei tanti sportivi e giornalisti che ne piangono in queste ore la prematura scomparsa.

 

FOTO: Giornale della vela

Il prossimo 3 settembre si celebrerà la XXII edizione del Trofeo del Mare nella splendida cornice del Porto Turistico di Marina di Ragusa.

Il Trofeo del Mare - Premio Internazionale Uomini e storie è un evento riconosciuto a livello locale e nazionale, capace di ispirare grazie alle sue storie di tutela dell’ecosistema marino, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Premio, da 22 anni, intende valorizzare territori, personalità, organizzazioni, istituzioni, oltre alla cultura ed il rispetto dell'ambiente. Il Trofeo mira a promuovere stili di vita che siano d'esempio per le nuove generazioni, ispirati a esperienze di mutualità, solidarietà, e tutte quelle forme di impegno individuale e collettivo finalizzate al superamento di situazioni di degrado umanitario, sociale e ambientale.

Da anni la Lega Navale Italiana è al fianco del Trofeo del Mare e ha confermato il suo impegno come partner istituzionale al fine di contribuire alla crescita del Premio e ad affermarne la fama, lavorando insieme ad altri enti per farlo diventare l’evento di punta dell’estate italiana dedicato al mare. È prevista la partecipazione alla serata di premiazione anche del Presidente Nazionale LNI, Amm. Donato Marzano.

I vincitori nell'edizione di quest'anno sono: il documentarista subacqueo Roberto Rinaldi, gli esploratori subacquei Enrico Gargiulo e Maria Rosaria Di Natale, la serie documentaristica “Cacciatori di reti fantasma”, il pescatore e guida escursionistica Paolo Fanciulli, l'istruttore Carmelo La Rocca e il Comandante Militare dell'Esercito in Sicilia Maurizio Scardino.

 

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La Società Nazionale di Salvamento di Basilicata, in collaborazione con il Gruppo di Idraulica Marittima della Scuola di Ingegneria dell’Università degli studi della Basilicata e la Lega Navale Italiana, hanno condotto studi specifici sulla sicurezza alla balneazione sulle aree pilota lucane del litorale di Metaponto Lido, tra le foci dei fiumi Bradano e Basento, e sugli invasi di Montecotugno e Pertusillo.

I primi risultati sono stati oggetto due tesi di laurea della Scuola di Ingegneria dell’Ateneo lucano e rappresentano uno dei primi dimostratori nazionali circa la valutazione della sicurezza alla balneazione in ambiente costiero e lacustre. Gli studi dei laureandi mettono in evidenza due risultati diversi: mentre sulle spiagge di Metaponto la classificazione della sicurezza della balneazione è riconosciuta come buona, la valutazione dell’Indice di sicurezza per gli invasi di Montecotugno e Pertusillo è considerata bassa.

Nel 2003 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato le Linee guida per la sicurezza degli ambienti acquatici nei quali vengono svolte attività ricreative, acque costiere ed interne, che sono state utilizzate come base scientifica per l’elaborazione della Direttiva europea sulle acque di balneazione. Secondo l’OMS la qualità delle acque di balneazione viene classificata in 4 categorie (eccellente, buona, sufficiente, scarsa).

Dopo aver classificato le acque di balneazione in base alla loro qualità, quindi, è necessario anche valutare la sicurezza alla fruizione di dette acque integrando l’aspetto qualitativo con le caratteristiche sistemiche dell’ambiente fisico dove si pratichi la balneazione.

È stato possibile rilevare questi risultati grazie all’applicazione della norma 11745:2019 dal titolo: “Sicurezza della società e del cittadino – Qualificazione delle aree di balneazione ai fini della sicurezza dei bagnanti” ai siti pilota lucani.

La norma fa riferimento alle aree marine, lacustri e fluviali, nelle quali si può fare il bagno, censite dal Portale delle Acque del Ministero della Salute di libero accesso al pubblico. Esse sono precisamente delimitate da punti di inizio e di fine, misurano in media 1000 metri di lunghezza, presentano una sostanziale omogeneità per caratteristiche geo-morfologiche e per di tipo di pressione antropica. Dunque attraverso la misurazione dei fattori di rischio di natura geomorfologica e di natura fisica, come:

  • la ripidità della battigia superiore al 5%, che comporta una pendenza particolarmente ripida del fondale antistante;
  • gli elementi del fondale, naturali o antropici (barre, pennelli, scogliere parallele, ecc.), che favoriscono il formarsi di correnti concentrate o "rip current" che sviluppandosi alla superficie dell’acqua, trasportano i bagnanti verso il largo;
  • l’analisi delle buche o dislivelli improvvisi del fondale, insieme alla valutazione delle misure di sicurezza (boe, bagnini, kit per primo soccorso, defibrillatori..).

In definitiva questi studi rappresentano uno strumento utile per fare ripartire una interlocuzione con le istituzioni competenti e per fare in modo che questi indici siano al servizio di una comunicazione turistica delle spiagge.

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