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Ottobre è stato il mese del nuovo progetto ideato dalla Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana: “I Paladini del mare”. Tale piano ha come scopo quello di diffondere tra Soci e simpatizzanti (in particolare i più giovani), la cultura del rispetto dell’ambiente marino nella sua fruizione secondo comportamenti corretti e sostenibili. Il progetto, inoltre, pone l’obiettivo di mappare l’inquinamento dei litorali italiani, degli specchi d’acqua interni, dei fondali marini, oltre a prevedere la raccolta di rifiuti, quali plastiche, reti ed altri agenti inquinanti rimovibili, ma anche quelli non gestibili per natura o dimensioni (macchie oleose, idrocarburi, rifiuti speciali o ingombranti), segnalando tali situazioni alle Autorità competenti. Il progetto, inoltre conferisce estrema importanza alla ricerca, monitoraggio e localizzazione di specie protette ai sensi della Direttiva Europea 92/43/CEE, meglio nota come Direttiva Habitat. Tra questi cetacei, tartarughe della specie Caretta caretta, e della Pinna nobilis, il mollusco bivalve più grande del Mediterraneo (raggiunge un metro di lunghezza), ormai quasi a rischio estinzione.

“I paladini del mare” ha attualmente visto come protagonisti nei week-end di ottobre le Sezioni di Ostia, Fiumicino e Pomezia, che hanno coinvolto non solo i loro soci ma anche i relativi familiari (bambini, ragazzi ed adulti), soci esperti in materia ambientale, istruttori sportivi ed anche sostenitori esterni. Un mese di prova prima di estendere tale progetto a tutta Italia.

Il bilancio della mobilitazione effettuata dalla Sezione di Ostia lungo il litorale romano e nel Canale dei Pescatori comprende circa 150 pezzi di plastica recuparati in mare, tra scatole di polistirolo, i classici bastoncini dei lecca lecca, tappi e bottiglie di plastica, bottiglie di vetro, reti da pesca e cotton fioc.

Kayak e derive sono invece state utilizzate per la raccolta dei rifiuti dalla Sezione di Pomezia lungo il fosso “della Crocetta” che costeggia la spiaggia antistante la sezione, e sulla spiaggia stessa. L’inventario dei rifiuti effettuato dalla Sezione di Pomezia prevede la presenza  di oggetti del tutto simili a quelli ritrovati ad Ostia, con l’eccezione di alcuni materiali ingombranti quali: parti di barche, “scheletri” di ombrelloni, aste arrugginite.

L’ultima giornata dedicata al progetto è stata effettuata il giorno 18 ottobre u.s dalla Sezione di Fiumicino, in concomitanza con alcuni volontari di Marina di Cerveteri, stesso luogo dove è stata prevista la pulizia della battigia. Sommariamente i rifiuti sono gli stessi delle altre due Sezioni della LNI, ma da non sottovalutare il ritrovamento di Dispositivi di Protezione Individuale, ovvero le mascherine, che stiamo utilizzando da circa un anno a questa parte per l’emergenza sanitaria da CoVid - 19.

Tuttavia, “I Paladini del mare” è solo all’inizio: un progetto pilota che ci auspichiamo di poter applicare a tutte le 218 Sezioni e 49 Delegazioni della Lega Navale Italiana.

Grande appuntamento in streaming per la sezione di Milano della Lega Navale Italiana, che lunedì 30 novembre (alle ore 18:00) accoglierà virtualmente nella propria sede il velista Giovanni Soldini.

Non essendo stato possibile organizzare, vista l’emergenza covid, le solite conferenze stampa in presenza, la sezione della LNI ha chiesto a Soldini – grande velista, nonché socio e amico della sezione – di realizzare tale incontro virtuale per parlare di vela e mare.

Grazie anche al supporto del Giornale della Vela, lunedì 30 novembre andrà in scena un incontro imperdibile, trattando i temi vela e futuro grazie ai tanti spunti di Giovanni Soldini.

Il 2020, si sa, ormai è da definirsi un anno molto particolare. Non solo a causa dell’ormai noto virus che imperversa in tutto il mondo creando notevoli disagi, ma anche per le temperature miti, se non calde, che stiamo continuando ad avere, nonostante la stagione autunnale sia già sul finire, pronta a lasciare spazio all’inverno. Questo, come già accennato, è da attribuire al riscaldamento globale, altra grande problematica di questo secolo, che però continuiamo ad ignorare.

Tuttavia, le alte temperature che hanno accompagnato i mesi di ottobre e novembre, portando magnifiche giornate di sole, hanno consentito di usufruire a pieno dei week-end autunnali.

C’è chi ne ha approfittato per andare in montagna a fare qualche scampagnata e per poter accalappiarsi il titolo di miglior fotografo di foliage autunnale, chi invece ha continuato e continua ad andare per mare (ovviamente basandosi sugli ultimi DPCM Novembre).

Ne sono un caso le Sezioni della Lega Navale Italiana, che hanno approfittato di queste giornate del tutto primaverili per affrontare corsi, preparare ragazzi a gare di vela, o semplicemente per fare delle navigate alla ricerca di un po' di sano relax, trasformato, a volte, in adrenalina pura. Come è successo, ad esempio, alla Sezione di Chiavari Lavagna, che durante un allenamento di atleti diversamente abili, si è  trovata impegnata nella liberazione di un delfino rimasto incastrato nella cima di una boa.

A Livorno invece, è tornata in acqua Merope, storica imbarcazione da regata concessa dalla Marina Militare in comodato d’uso, al fine di realizzare un progetto europeo in materia ambientale.

Non si fermano invece i corsi di vela, o le veleggiate, in molte delle Sezioni della Lega Navale Italiana, come per esempio a Giulianova o a Trieste.

La Sezione Lido di Ostia, negli ultimi due mesi, ha ospitato grandi eventi tra cui Allwave cup 2020 Campionato italiano ocean racing, ovvero una gara di surfski, kayak da mare progettati per la velocità in acque libere. Non solo, sono stati protagonisti della Sezione di ostia anche il Campionato IV zona della classe Windsurfer, altre regate veliche e progetti ambientali, tra cui “I Paladini del Mare”, al quale hanno partecipato anche le sezioni di Civitavecchia, Fiumicino e Pomezia.

In ultimo, ma non per importanza, verso la metà del mese scorso è stata effettuata l’operazione Delphis per la ricerca e il monitoraggio di mammiferi marini che popolano le nostre acque, alla quale hanno partecipato alcune Sezioni della LNI, tra cui la Sezione di Sciacca, che purtroppo non è riuscita ad individuare i simpatici animali marini, bensì solo tanti rifiuti, debitamente rimossi dalle acque del Mare nostrum.

Ormai l’inverno è alle porte e sicuramente tutte queste attività inizieranno a rallentare, ma ci auspichiamo che possano riprendere in piena libertà nella primavera del 2021.

Siamo a novembre ed passato quasi un anno dal primo caso accertato di CoVId-19 in Italia, che ha cambiato notevolmente il nostro stile di vita.

Abbiamo passato quasi tre mesi chiusi in casa, senza mai uscire se non per esigenze particolari, per poi fare timidamente capolino nelle città deserte.

Città, parchi, laghi ed oceani che erano abituati alla nostra assenza, sono tornati ad essere popolati dall’essere umano. Finalmente ci siamo riappropriati, più o meno, delle nostre vite. Il tutto con mascherine e guanti, i cosiddetti dispositivi di protezione individuali (dpi), sempre al seguito.

Abbiamo sperato di poter passare la nostra estate al mare e così è stato. Questo, però, ha generato – probabilmente, a causa di mancati controlli –una nuova condizione di semi lockdown, ed un eccessivo rilascio di mascherine nell’ambiente, terrestre e marino.

Se da un lato il CoVId-19 ha permesso che la natura si riappropriasse dei propri spazi, dall’altro ha causato notevoli danni.

Non a caso, è stato recentemente lanciato l’allarme per il ritorno alla tanto temuta plastica monouso, messa al bando per il suo forte potere inquinante. Sembra assurdo che tutto questo sia accaduto ora, proprio nel momento in cui si stava facendo breccia nel cuore e nella mente della gente, nel far comprendere l’importanza vitale del mare e dell’utilizzo di oggetti monouso o plastic free. Attualmente  gli oceani e i mari, che già prima del 2020 erano tra i principali punti di accumulo dei rifiuti di plastica, sono costellati di mascherine e guanti.

A tal proposito sono già state fatte – anche dalle Sezioni della Lega Navale Italiana – opere di pulizie delle spiagge e dei fondali. Fa male sapere che in soli 100 metri di battigia sono state ritrovate circa 70 mascherine monouso, che si stima abbiano un periodo di smaltimento di circa 450 anni.Fa male pensare che questa pandemia, purtroppo, durerà ancora per qualche tempo, e che con lei si protrarrà anche l’uso delle mascherine e, di conseguenza, anche l’inquinamento dell’ambiente.

Basterebbero davvero poche accortezze per evitare di inquinare il nostro Pianeta, già fin troppo martoriato, gettando le mascherine monouso in recipienti appositi o utilizzandone modelli in tessuto e lavabili.
Basterebbe essere solamente un po' più responsabili e meno indifferenti a tutto ciò che ci circonda.

Merope, storica imbarcazione da regata concessa dalla Marina Militare in comodato d’uso alla sezione di Livorno della Lega Navale Italiana, è tornata finalmente in acqua, in piena forma e dotata di un nuovo fiocco e di una nuova randa su cui campeggia il logo di “Science Net”, un progetto europeo cui la sezione aderisce in seguito ad un recente accordo con ISPRA e CNR.

Vele che, con grande soddisfazione, sono state testate in questo fine settimana: aiutata anche da una carena perfetta Merope ha mostrato il suo vero carattere, di cavallo da corsa, con prestazioni esaltanti, a dispetto dell’età, e che promettono davvero bene per la prossima campagna sportiva (Covid permettendo) e per i corsi di regata d’altura, in fase di organizzazione.

Nell’occasione sono state registrate immagini, a cura di ISPRA, che verranno poi utilizzate in un servizio su RAI EDUCATIONAL (la data non è ancora nota).

Questa non sarà l’unica apparizione da vera star televisiva di Merope: la vedremo, il giorno 14 Novembre, alle ore 1220, su RAI UNO, nel programma Linea Verde Life.

Un’ancora monumento ai marinai a Vico Equense. L’Amministrazione comunale, in collaborazione con la sezione cittadina della Lega Navale Italiana, intende preservare la memoria della sua marineria. A seguito di uno scambio di missive tra il Sindaco Andrea Buonocore e lo Stato Maggiore della Marina, la richiesta di un’ancora dismessa da adibire a uso monumentale è stata accolta. Questa mattina, la catenaria tipo Hall a base quadra del 1940, del peso di 5 tonnellate, ceduta a titolo gratuito dal Comando Stazione Navale La Spezia, è arrivata in Città.

Questa grande ancora, donata dalla Marina Militare, era  il sogno che da tempo era accarezzato dal Presidente Giuseppe Vanacore.

Dopo un lungo e tenace lavoro diplomatico, finalmente questo sogno ha cominciato a prendere forma. Tutta la  Sezione ha contribuito alla organizzazione del  trasporto e della temporanea messa a deposito  della gigantesca ancora  e della relativa catena avvenuto in questi giorni.

Ma adesso si lavora per dare a questo monumento la  giusta luce , a cominciare dalle parole che ricorderanno ai cittadini il valore simbolico di questo eccezionale monumento.  Per coinvolgere i giovani, lo scritto che verrà inciso nella targa commemorativa sarà oggetto di un concorso tra gli studenti delle scuole superiori.

Le migliori parole saranno selezionate da una commissione di docenti e di Soci della Sezione e verranno  premiate  con  danaro e con un corso completo  di vela presso la Sezione.

In questi mesi verranno avviati i lavori per la costruzione del  basamento che sarà posto alle porte  della cittadina su una piazzola panoramica di fronte al golfo, lungo la  strada statale . Questo monumento ai marinai verrà , salvo imprevisti , inaugurato in primavera, alla presenza delle più alte Autorità Civili e Militari e con la folta partecipazione degli studenti del territorio.

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