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L’Ice Rib Challenge, l'affascinante traversata in gommone da Palermo a New York iniziata lo scorso 21 giugno con consueta partenza dal Marina Arenella da parte Sergio Davì, è giunta a termine.

Quasi 7000 miglia nautiche in solitaria a bordo di un gommone di serie lungo appena 11 metri, motorizzato con due fuoribordo benzina da 350 cavalli ciascuno ed allestito con elettronica di bordo ed equipaggiamenti d'eccellenza .

La missione ha anche risposto a precisi obiettivi di carattere scientifico. Primo tra tutti la lotta contro l’inquinamento da microplastiche e a tal proposito, si segnala la co-partecipazione del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e IZS Sicilia (Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Sicilia) che, a partire dai dati raccolti dallo stesso Davì durante l’intero viaggio, condurranno specifiche ricerche per misurare lo stato di salute dei nostri mari.

Davì, eletto Tedoforo degli Oceani per la Peace Run, ha infatti consegnato al suo arrivo la torcia della Pace: l’ha portata in giro per il mondo, lungo tutto il suo viaggio, dalla Sicilia alle Baleari, poi Spagna, Portogallo, Francia, Regno Unito e Irlanda e ancora Isole Faroe, Islanda, Groenlandia per poi toccare il Canada e finalmente gli Stati Uniti. Senza alcun dubbio Sergio Davì, ancora una volta, ha scritto una nuova pagina nella storia della nautica mondiale.

Ripartono gli incontri della rassegna Uomini e Navi organizzata dalla Lega Navale Italiana Sezione di Chiavari e Lavagna con il patrocinio del  Comune di Chiavari e la collaborazione di Marina Chiavari, Acquario di Genova e C.S.T.N. (Centro Studi Tradizioni Nautiche) della Lega Navale Italiana. 

Primo appuntamento del 2024 sarà sabato 13 gennaio alle ore 17 nella sede della LNI al porto turistico di Chiavari (box numero 51) con Guido Gnone, biologo e coordinatore scientifico dell’Acquario di Genova e della Fondazione Acquario di Genova, che parlerà de “Le sirene del mondo animale”.

Muto come un pesce, si dice comunemente, ma è proprio così? Davvero il mondo acquatico è così silenzioso? In realtà l’acqua è in grado di trasmettere i suoni con grande efficacia e sono molti gli animali marini che utilizzano il canale acustico per la comunicazione: balene, delfini, foche, pesci e perfino crostacei. Alcuni sono diventati veri e propri virtuosi del gorgheggio, proprio come gli uccelli, e riempiono le profondità buie dell’oceano con i loro canti misteriosi. Forse sono proprio queste creature che hanno ispirato il mito delle sirene. Gnone ci condurrà in questo mondo di suoni, per scoprire le vere sirene del mondo animale.

L’appuntamento di sabato 13 gennaio è il quinto evento all’interno della rassegna, come sempre l’ingresso è gratuito e aperto a tutti.

 

 

Lo scorso 10 aprile si è tenuto a Roma il XVI Comitato Scientifico e Tecnico dell’Accordo Pelagos.

La riunione si è svolta presso la sede dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), alla presenza del Segretariato permanente dell’Accordo Pelagos, dei rappresentanti delle Delegazioni di Francia, Italia e Monaco, dei coordinatori dei Gruppi di Lavoro dell’Accordo, dei consulenti scientifici e degli osservatori provenienti da diverse organizzazioni nazionali ed internazionali.

Durante la riunione, la Presidenza dell’organo consultivo dell’Accordo Pelagos è passata, per il biennio 2024-2025, dal Dott. Éric Béraud, ricercatore presso il Centro Scientifico di Monaco, alla Dott.ssa Caterina Fortuna, primo ricercatore presso l’ISPRA.

La riunione tecnica ha permesso alle tre delegazioni di discutere il Programma di Lavoro per il biennio 2024-2025 approvato nel corso della IX Riunione delle Parti (Nizza, 25 & 26 gennaio 2024) e l’attivazione delle azioni prioritarie con il supporto dei Gruppi di Lavoro Pelagos e degli stakeholder pertitenti.

Inoltre, gli interventi tecnici hanno riguardato diverse tematiche prioritarie per l’Accordo quali l’aggiornamento delle attività di cooperazione nel quadro della PSSA (Particularly Sensitive Sea Area) del Meditrerraneo Nord Occidentale nonchè i primi risultati dei sei progetti tecnico-scientifici finanziati dall’Accordo nell’ambito di tematiche di interesse prioritario per il Santuario, quali le mappe di distribuzione delle specie; la valutazione del traffico marittimo e del rumore sottomarino; la presenza di inquinanti chimici e biologici; lo stato degli effetti patogeni degli inquinanti stessi; i porti sostenibili; e gli effetti delle attività legate alla pesca.

 

L’Accordo Pelagos

L'Accordo Pelagos per la creazione di un Santuario per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo, è stato sottoscritto da Francia, Italia e Principato di Monaco ed è entrato in vigore nel 2002. Il Santuario Pelagos è l’unica area internazionale transfrontaliera dedicata alla protezione dei mammiferi marini nel Mar Mediterraneo. Si tratta infatti di una zona caratterizzata da una straodinaria biodiversità, nella quale sono regolarmente osservate otto specie di cetacei e nella quale può essere avvistata anche la Foca monaca. L'Accordo è stato creato con lo scopo di migliorare la conservazione dell’ambiente marino, valutando e gestendo l'impatto dell’uomo sulle specie e sull’habitat dei mammiferi marini. Il Santuario è un’“Area Specialmente Protetta d'Importanza Mediterranea” (SPAMI) riconosciuta dalla Convenzione di Barcellona del Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite ed è recentemente stato dichiarato “Particularly Sensitive Sea Area” (PSSA) assieme al “Corridoio dei Cetacei Spagnolo”.

 

FOTO: Accordo Pelagos

Il progetto di citizen science SeaPaCS (acronimo di Participatory Citizen Science against Marine Pollution), sostenuto con fondi europei, si avvia alla conclusione dopo 6 mesi di attività nella città di Anzio. Tra i suoi obiettivi, l'iniziativa mira ad aumentare la consapevolezza sulle conseguenze dell’inquinamento marino da plastica sulla biodiversità locale e innescare un’azione locale trasformativa per comportamenti orientati alla sostenibilità nella città costiera laziale. Il progetto è stato coordinato dalle ricercatrici Chiara Certomà dell’Università di Torino e Luisa Galgani del GEOMAR Helmholtz Centre for Ocean Research di Kiel (Germania) e dell'Università degli Studi di Siena con la collaborazione di Federico Fornaro e Alberto Romano della Lega Navale Italiana Sezione di Anzio, che ha garantito il supporto operativo e logistico.

I risultati di SeaPaCS saranno discussi nel corso di un “Aperitivo Scientifico” in programma il 25 novembre dalle 17:30 presso la sede della Sezione LNI di Anzio. Durante la serata, aperta a tutta la cittadinanza e ai cittadini volontari del progetto, saranno illustrate le attività portate avanti negli ultimi mesi con la collaborazione della cittadinanza, come “Pescando plastica” a bordo di un peschereccio, il laboratorio didattico "PreciousPlastic" e le uscite di campionamento della microplastica a bordo di una barca a vela per la successiva analisi chimiche e biologiche su di essa.

In tale occasione, il team di progetto presenterà anche le attività sul territorio legate all’efficientamento della raccolta della plastica in mare da parte dei pescatori, grazie alla fornitura di cassette da pesce riutilizzabili in luogo delle cassette in polistirolo. La serata sarà introdotta dalla proiezione del video finale girato durante le attività di SeaPaCS, grazie alla collaborazione dei videomaker Federico Fornaro e Giuseppe Lupinacci dell’agenzia RawNews, dal titolo “SeaPaCS_The Video. Participatory Citizen Science Against Marine Pollution”. Attraverso il linguaggio documentaristico viene raccontata la ricerca scientifica ma anche l’impegno della popolazione per monitorare e migliorare la salute del mare e con esso degli ecosistemi globali.

Nel corso del suo svolgimento, SeaPaCS ha coinvolto una varietà di gruppi di cittadini, dai pescatori ai subacquei, dagli studenti ai ricercatori e insegnanti e a professionisti della comunicazione in un processo partecipativo che ha combinato discipline sociali e biologiche per pianificare, co-creare conoscenza sull’ecosistema marino attraverso attività collaborative di analisi scientifica e documentazione visiva degli ecosistemi naturali emergenti sui detriti marini di plastica in mare.

Una serata che parla di mare questa che vedrà l’intervento di un ospite d’eccezione: il velista oceanico e pluripremiato Matteo Miceli, recordman di traversate in solitaria e di navigazione sostenibile attraverso la completa autosufficienza energetica (con pannelli solari, generatori eolici ed idroturbine in grado di alimentare tutti i servizi di bordo) di Eco40, da lui progettato per il giro del mondo da Roma a Roma nel 2014. Appena rientrato da una traversata atlantica, Miceli racconterà le sue ultime avventure.

Durante la serata sarà presentato, grazie alla collaborazione del Rotary Club Costa Neroniana, della Lega Navale Italiana di Anzio, dell’Università di Torino e dell’Università di Siena, il progetto follow-up di SeaPaCS, chiamato “L.A.D.I. & The Sea”, che vedrà la partecipazione dei ragazzi della scuola vela della LNI nel campionamento delle microplastiche utilizzando una speciale rete di campionamento autocostruita durante SeaPaCS, denominata appunto L.A.D.I. (Low-tech Aquatic Debris Instrument). Durante il progetto SeaPaCS si è, infatti, definito un protocollo di campionamento della plastica attraverso l’uso degli strumenti autocostruiti disponibile in open access.

 

CLICCA QUI per il diario delle attività di progetto realizzate

CLICCA QUI per l’open access con le Policy Suggestions di SeaPaCS per la raccolta della plastica in mare su Zenodo

CLICCA QUI per il video teaser di RawNews

 

Foto: Chiara Certomà e Giuseppe Lupinacci

Marevivo e Lega Navale Italiana hanno siglato a Roma, presso la sede della Fondazione ambientalista sul Tevere, un accordo di collaborazione nazionale per la salvaguardia del mare e delle acque interne. A firmare l’intesa, Rosalba Giugni, presidente della Fondazione Ambientalista Marevivo e l’ammiraglio Donato Marzano, presidente della Lega Navale Italiana.

L’accordo mira a sensibilizzare i cittadini, con particolare attenzione agli studenti e ai giovani, sui temi della tutela degli ambienti marini, lacustri e fluviali e sulla protezione delle specie protette, anche attraverso attività di monitoraggio e raccolta dati con università ed enti di ricerca. Tra gli obiettivi della collaborazione, la realizzazione di pubblicazioni divulgative congiunte sui temi della cultura del mare e della protezione ambientale e un rafforzamento delle sinergie sul territorio tra le Delegazioni di Marevivo e le Sezioni e Delegazioni della Lega Navale Italiana.

Le parti sosterranno reciprocamente due importanti campagne: “Only One” di Marevivo e “Mare di Legalità” della Lega Navale Italiana.

La campagna internazionale “Only One”, realizzata da Marevivo in collaborazione con la Marina Militare Italiana e la Fondazione Dohrn, è dedicata alla transizione ecologica ed ha l’obiettivo di trasmettere il messaggio sull’urgenza di intervenire a favore del cambiamento richiesto dalla crisi climatica che colpisce il nostro Pianeta.

Con il programma “Mare di Legalità”, la Lega Navale Italiana impiega delle barche a vela sequestrate alla criminalità organizzata e assegnate dall’autorità giudiziaria all’associazione ed ente pubblico per lo svolgimento di attività di interesse generale, tra cui delle iniziative di protezione e monitoraggio ambientale.

Nella settimana della Giornata nazionale del mare e della cultura marinara (11 aprile), la collaborazione mira a dare un nuovo impulso all’approvazione dei Decreti attuativi della Legge Salvamare (Legge 7/5/2022, n. 60), in particolare l’Articolo 9 che prevede la realizzazione di attività volte a rendere gli studenti consapevoli dell'importanza della conservazione del mare e delle acque interne ed informati sulle corrette modalità di conferimento dei rifiuti.

Istituita nel 2014, l’8 luglio si celebra la Giornata internazionale del mar Mediterraneo, nata con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sullo stato di salute del nostro “mare in mezzo alle terre”, culla di alcune delle più antiche civiltà del mondo e scrigno di biodiversità, oggi gravemente minacciato dall’inquinamento. 

La Lega Navale Italiana è presente con le sue strutture lungo tutta la costa nazionale e rappresenta un presidio di sicurezza in mare e di salvaguardia dell’ambiente.

Nella missione istituzionale della Lega Navale Italiana, la protezione dell’ambiente marino, costiero e delle acque interne gode di un’attenzione particolare che, nel corso di oltre mezzo secolo, si è consolidata con periodiche attività di pulizia dei fondali e delle spiagge, con progetti di formazione ambientale nelle scuole e nelle strutture periferiche e con la partecipazione ad iniziative di monitoraggio in collaborazione con enti, associazioni e università.

La Lega Navale Italiana è da sempre impegnata nel consentire a tutti di poter vivere compiutamente il mare, sensibilizzando sull’accesso e il comfort per tutti nelle strutture nautiche, alla base del supporto dell’associazione all’iniziativa dei Timonieri Sbandati Giro d’Italia a vela “Navigare senza barriere” e con interventi di adeguamento nelle strutture della LNI grazie all’accordo siglato con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri per il superamento delle barriere in mare, a bordo e nelle infrastrutture. La Lega Navale, inoltre, è in Italia l’associazione che possiede il maggior numero di Hansa 303, derive estremamente stabili che consentono anche a persone con gravi disabilità e ad equipaggi misti di poter vivere pienamente il mare.

La LNI supporta l’iniziativa del disegnatore e marinaio Davide Besana in favore di Save The Children. “Sail the Children” mira a coinvolgere ragazzi e ragazze in difficoltà tutelati da Save the Children presso alcuni dei loro ‘Punti Luce’, spazi ad alta densità educativa che sorgono nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate delle città per offrire opportunità formative ed educative gratuite a bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni. L'iniziativa, patrocinata e sostenuta a livello organizzativo dalla Lega Navale Italiana con le sue Sezioni, mira a potenziare l’autostima di questi giovani, il lavoro di gruppo, la fiducia nelle istituzioni e nella società civile tramite l’insegnamento dei rudimenti dell’arte della navigazione e del disegno, con workshop nelle sedi LNI e uscite in mare su Midva, la barca di Besana.

Un impegno a livello sociale e ambientale che verrà sempre più portato avanti nei prossimi anni anche con l’impiego della “flotta della legalità”, imbarcazioni sequestrate alla criminalità organizzata e assegnate dall’autorità giudiziaria all’ente pubblico Lega Navale Italiana per lo svolgimento di attività di interesse collettivo.

Nelle giornate del 25 e 26 gennaio 2024 si è svolta la IX Riunione ordinaria delle Parti dell’Accordo Pelagos (MOP9) presieduta dall’Ambasciatore Olivier Poivre D’Arvor che ha aperto i lavori e moderato gli interventi. La riunione, ospitata dalla Parte francese, che assicura la Presidenza della Riunione delle Parti per il biennio 2024-2025, si è tenuta presso l’Hotel de Ville di Nizza.

Ai lavori hanno partecipato oltre ai membri e ai capi delegazione dei 3 Paesi firmatari dell’Accordo, il Presidente del Comitato scientifico e tecnico, i coordinatori dei Gruppi di Lavoro Pelagos e alcuni stakeholder provenienti da diverse organizzazioni nazionali ed internazionali in qualità di osservatori.

L’evento si è aperto con il discorso di benvenuto del Vicesindaco di Nizza, il Dott. Richard Chemla e dell’Ammiraglio Biodevezi della Prefettura marittima, oltre ad una appassionata testimonianza di François Sarano, invitato d’onore che ha portato la sua esperienza di subacqueo e videomaker da molti anni impegnato nella protezione dell’ambiente marino e dei sui abitanti.

La riunione di lavoro ha affrontato diverse tematiche quali i resoconti di attività svolte nel biennio di lavoro 2022-2023 sia a livello nazionale che internazionale, nonchè l’esame del Programma di lavoro per il biennio 2024-2025 e la relativa discussione sul bilancio a sostegno dello svolgimento delle attività stesse.

Il biennio di lavoro conclusosi con la MOP9 ha portato diverse novità nell’Accordo Pelagos come la revisione dei Regolamenti interni dell’Accordo, la revisione della Carta di Partenariato Pelagos con i Comuni litoranei, una nuova futura collaborazione con l’Accordo RAMOGE per il tramite della firma di un Protocollo d’intesa, lo sviluppo del “Fondo volontario Pelagos” nonchè la ricostruzione del sito internet tripartito dell’Accordo e la creazione di sturmenti di comunicazione per le giovani generazioni. 

La MOP9 ha infine redatto le risoluzioni che delineano il lavoro dell’Accordo Pelagos nel corso del biennio 2024-2025.

L'Accordo Pelagos per la creazione di un Santuario per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo, è stato sottoscritto da Francia, Italia e Principato di Monaco ed è entrato in vigore nel 2002. Il Santuario Pelagos è l’unica area internazionale transfrontaliera dedicata alla protezione dei mammiferi marini nel Mar Mediterraneo. Si tratta infatti di una zona caratterizzata da una straodinaria biodiversità, nella quale sono regolarmente osservate otto specie di cetacei e nella quale può essere avvistata anche la Foca monaca. L'Accordo è stato creato con lo scopo di migliorare la conservazione dell’ambiente marino, valutando e gestendo l'impatto dell’uomo sulle specie e sull’habitat dei mammiferi marini. Il Santuario è un’“Area Specialmente Protetta d'Importanza Mediterranea” (SPAMI) riconosciuta dalla Convenzione di Barcellona del Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite ed è recentemente stato dichiarato “Particularly Sensitive Sea Area” (PSSA) assieme al “Corridoio dei Cetacei Spagnolo”.

 

FOTO: Ville de Nice/Pascal Segrette

Dopo quasi un mese di navigazione, la campagna velica di LIFE A-MAR NATURA2000 (LIFE20 GIE/IT/001352) organizzata e coordinata da Triton Research, con il supporto operativo della Lega Navale Italiana, arriva alla sua tappa conclusiva alla scoperta delle meraviglie dei siti marini della Rete Natura 2000 della Campania e del Lazio: si parte il 23 giugno dall’Area marina protetta Regno di Nettuno per proseguire, il 26,  alla scoperta del Parco Nazionale del Circeo e delle coste vicine a Ostia, per concludersi il 28 giugno dalle ore 11, con un importante evento presso la sede della Lega Navale Italiana Sezione Lido di Ostia.

Tra immense praterie di Posidonia oceanica, foreste di Cymodocea nodosa, Gorgonie bianche e rosse si sviluppa lo straordinario mondo subacqueo che circonda per decine di chilometri quadrati le tre isole dell’AMP Regno di Nettuno, Ischia, Procida e Vivara. Qui è possibile immergersi in fondali marini di singolare bellezza per la natura vulcanica dell’isola che ha generato splendide grotte sottomarine con uno spettacolo di colori, tra aree di coralligeno, alghe rosse, madrepore, coralli e una distesa del raro “falso corallo nero” (Gerardia savalia), caratteristico di Ischia e presente lungo il costone della torre di S. Angelo. Ad animare questo meraviglioso giardino sommerso una grande ricchezza ittica: cernie dorate, pesci pappagallo, castagnole rosse e donzelle pavonine, ma anche totani, calamari, tutte le specie del pesce azzurro e dei piccoli tunnidi. Le acque del Regno sono anche frequentate da un gran numero di cetacei: il Canyon di Cuma ospita la più importante famiglia presente nel Mediterraneo di delfino comune (Delphinus delphis), nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.

“Spyros”, una delle cinque imbarcazioni recuperate dall’attività criminosa e messe a disposizione di questo progetto dalla Lega Navale Italiana, proseguirà quindi alla scoperta del fascino incontaminato del Parco Nazionale del Circeo alla scoperta delle creature nel tratto di mare compreso tra Anzio e Terracina. Una zona umida che offre il rifugio ideale per molte specie di uccelli acquatici, come aironi guardabuoi, gru, pavoncelle, ma anche un’enorme varietà di pesci e la possibilità di incontrare esemplari della testuggine palustre (Emys orbicularis), ormai a rischio di estinzione in Italia. Due gli incontri partecipativi (il 23 a ischia e il 26 al Circeo) che accompagnano le ultime tappe della campagna velica.

Due appuntamenti organizzati da Lipu, uno dei partner del progetto, saranno inoltre dedicati a conoscere l’eccezionale biodiversità nel tratto di mare compreso tra la Zsc Secche di Tor Paterno e il litorale ostiense. Le secche di Tor Paterno sono un’area marina protetta che forma come un’isola sul fondo del mare, tra coralli rarissimi, come gli Alcionari, dove tantissime specie faunistiche hanno costruito la propria tana, come murene, gronchi, triglie e la pregiata rana pescatrice; mentre in superficie è facile avvistare i voli di rare specie di uccelli marini, come le sule e i labbi, e nel mare i cetacei, in particolare i delfini.

Siti marini e costieri Natura 2000 più rilevanti:

 

  • IT6000010 Secche di Tor Paterno
  • IT6000009 Secche di Torre Flavia
  • IT6000008 Secche di Macchiatonda
  • IT6000007 Fondali antistanti S. Marinella
  • IT6030048 Litorale di Torre Astura
  • IT6000011Fondali tra Torre Astura e Capo Portiere
  • IT6040015 Parco Nazionale del Circeo
  • IT6000013 Fondali tra Capo Circeo e Terracina
  •  IT8010028 Foce Volturno - Variconi
  • IT6040019 Isole di Ponza, Palmarola, Zannone, Ventotene e S. Stefano
  • IT8030010 Fondali marini di Ischia, Procida e Vivara

 

LIFE A-MAR NATURA2000 è un progetto finanziato dal Programma LIFE dell’unione Europea nato con l’obiettivo di valorizzare e promuovere i siti marini della rete Natura 2000. Il progetto ha Federparchi - Europarc Italia come capofila; partner attivi sono Triton Research, Lipu e Fundación Biodiversidad. Inoltre, partecipano come co-finanziatori: il Parco nazionale dell’Asinara, il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e il Parco nazionale delle Cinque Terre.

Tutte le attività promosse nell’ambito del progetto LIFE A-MAR NATURA2000 hanno l’obiettivo di promuovere nei confronti di tutti gli “utenti del mare” una fruizione consapevole e responsabile di questo straordinario scrigno di biodiversità rappresentato dai siti marini Natura 2000, perché solo attraverso la conoscenza e l’amore per l’ambiente si può contribuire attivamente alla sua tutela.