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Il 7 e 8 giugno “Lady Marianna”, una delle imbarcazioni sequestrate alla criminalità organizzata e assegnate alla Lega Navale Italiana per attività di interesse collettivo, ha fatto tappa a Portoferraio nell'ambito della campagna velica del progetto LIFE A-MAR NATURA 2000. Presso la locale Capitaneria di Porto, che ha messo a disposizione un posto d'ormeggio e ospitato un evento in sede, si è tenuto un incontro sui temi della sensibilizzazione al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente marino e sugli obiettivi della campagna velica 2023 che la LNI supporta a livello operativo.

Lo skipper di “Lady Marianna” Antonio Cuscona e il suo equipaggio hanno fatto salire a bordo gli studenti dell’ISIS Foresi e dell’ITCG Cerboni, che hanno partecipato al progetto "Vela a scuola" in collaborazione con la Lega Navale Italiana di Portoferraio nel corso di questo anno scolastico, spiegando come questa imbarcazione sequestrata alla malavita e assegnata alla LNI sia risorta a "nuova vita" grazie all'impegno e allo spirito di servizio dei soci della Lega Navale Italiana di Riposto. Gli studenti, accolti dal comandante della Capitaneria di Porto di Portoferraio Santo Altavilla e dai suoi collaboratori, hanno partecipato ad una lezione speciale sulla sicurezza in mare e in navigazione. In seguito hanno preso la parola Raffaele ed Edoardo Grandi di Triton Research, uno dei soggetti partner del progetto LIFE A-MAR NATURA 2000, per parlare dell'importanza di tutelare e valorizzare le risorse marine.

LIFE A-MAR NATURA2000 è un progetto finanziato dal Programma LIFE dell’Unione Europea nato con l’obiettivo di valorizzare e promuovere i siti marini della rete Natura 2000 ancora poco conosciuti al grande pubblico. Il progetto è coordinato da Federparchi - Europarc Italia. I partner sono Triton Research, Lipu e Fundación Biodiversidad del Ministero dell'Ambiente per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica spagnolo. Inoltre, partecipano come co-finanziatori il Parco nazionale dell’Asinara, il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e il Parco nazionale delle Cinque Terre.

La Lega Navale Italiana supporta a livello operativo la campagna velica del progetto, mettendo a disposizione cinque imbarcazioni sequestrate alla malavita e assegnate alla LNI, gli equipaggi e le basi nautiche e svolgendo attività di interesse scientifico in coordinamento con il proprio Centro Culturale Ambientale, comitato tecnico-scientifico della Presidenza Nazionale.

La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) e la Lega Navale Italiana (LNI) insieme per il V Trofeo Nazionale LILT Dragon Boat in programma sabato 10 e domenica 11 giugno nelle acque di Falconara Marittima. La LILT di Ancona in collaborazione con la Sezione della Lega Navale Italiana di Falconara Marittima organizza questa importante manifestazione sportiva nazionale che coniuga l’aspetto agonistico con il supporto alla piena riabilitazione e al benessere psicofisico delle donne operate di tumore al seno.

La LILT promuove ogni anno un trofeo nazionale itinerante che raccoglie tutte le squadre affiliate ed amiche che praticano il Dragon Boat. Il Dragon Boat è una disciplina sportiva diffusa in tutto il mondo che prevede gare su imbarcazioni con la testa e la coda a forma di dragone. Queste imbarcazioni sono sospinte di solito da 10 o 20 atleti, con pagaie simili a quelle della canoa canadese, al ritmo scandito dal tamburino mentre il timoniere a poppa tiene la direzione con un remo lungo circa tre metri.

La letteratura scientifica internazionale da tempo testimonia l’efficacia del Dragon Boat ad integrazione delle cure delle donne operate di tumore al seno. È un’attività intensa e ripetitiva che coinvolge il tronco e l’arto superiore con un “effetto pompa” sul linfedema; è sicura, non è pesante come la corsa, ed è perciò associata a un basso rischio di danni all’apparato muscolo-scheletrico e cardiovascolare. Inoltre, può favorire un graduale recupero della forza e articolarità dell’arto superiore, un maggior controllo posturale, propriocettivo e cinestesico. In sintesi, consente un approccio completo, sia da un punto di vista fisico, sia da quello psicologico e relazionale.

L’organizzazione della V edizione del Trofeo è stata assegnata alla Sezione di Falconara Marittima della Lega Navale Italiana, che già da qualche anno, grazie ad una collaborazione con la Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona, ha costituito una squadra di entusiaste ed agguerrite vogatrici – la Dragonesse – molto attive sia nell’ambito sportivo, sia come testimonial delle attività che la LILT promuove sul territorio per prevenire e combattere queste gravi patologie.

La manifestazione ha ormai assunto una notevole rilevanza. Parteciperanno alla manifestazione 17 squadre, tra le quali il Dragon Boat della Soc. UGO (Unite Gareggiamo Ovunque) di Padova, recente vincitrice del Campionato Mondiale svoltosi in Nuova Zelanda. Interverranno oltre 450 persone provenienti da tutta Italia, tra equipaggi ed accompagnatori. L’idea della competizione nasce per sensibilizzare tra i partecipanti e nel pubblico un sentimento di nuova e vitale energia che si sprigiona da donne che, con grande forza e coraggio hanno affrontato il male che le ha colpite, dando a sé stesse e a tutti, un segno di possibile vittoria sulla malattia.

Il programma degli eventi prevede un prologo nella serata di venerdì 9 giugno con la commedia in tre atti “Niente da dichiarare”, organizzata dal Rotary Club di Falconara Marittima presso il Castello di Falconara, mentre il giorno successivo (sabato 10 giugno) vedrà l’arrivo delle squadre iscritte, che potranno prendere confidenza con il campo di gara allestito nel tratto di mare antistante la spiaggia di Villanova, dove ha sede la Sezione della Lega Navale Italiana di Falconara (Via Monti e Tognetti, 9).

Le gare avranno luogo domenica 11 giugno a partire dalle ore 9 con le batterie e a seguire le finali verso le 12.30 e, subito dopo, la toccante Cerimonia dei Fiori, durante la quale tutti gli equipaggi usciranno in mare per gettare fiori in ricordo delle Dragonesse che non ci sono più.

Durante l’intera manifestazione sarà allestito un centro mobile per effettuare screening gratuiti di prevenzione senologica a cura del Dipartimento di Senologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria dell’Ospedale di Torrette (AN), in collaborazione con il G.A.S. (Gruppo Amici per lo Sport).

La manifestazione, promossa dalla LILT in collaborazione con la LNI, beneficia del patrocinio delle maggiori istituzioni, tra le quali, la Regione Marche, il Comune di Falconara Marittima e la Lega Navale Italiana - Presidenza Nazionale e costituisce un importante momento di aggregazione, di condivisione e di festa per le partecipanti, nonché un’occasione per conoscere questa disciplina ludico-riabilitativa e le molteplici attività che la Sezione LNI di Falconara Marittima svolge sul territorio a favore della cittadinanza.

L'8 giugno si celebra la Giornata mondiale degli oceani, istituita nel 1992 con la Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro. Un momento di presa di coscienza della necessità di agire con la massima urgenza per tutelare l'ecosistema, la salute degli oceani e, di conseguenza, la nostra stessa sopravvivenza. Senza un’azione drastica, la plastica potrebbe superare in peso tutti i pesci nell’oceano entro il 2050, ha avvertito António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, all’apertura dell’ultima Conferenza dell’Onu sugli Oceani a Lisbona (giugno 2022). Questa previsione è già realtà.

La Lega Navale Italiana è al fianco di Marevivo e degli altri enti e associazioni del mare che chiedono al governo l'immediata emanazione dei decreti attuativi della cosiddetta "Legge Salvamare" (“Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell'economia circolare”), pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 10 giugno 2022.

Le immagini che vediamo quotidianamente urlano la drammatica situazione in cui si trova il mare e ci parlano dei due principali problemi che lo colpiscono: l’eccesso di plastica e la diminuzione drastica dei pesci dovuta all’overfishing. I pescatori di tutto il mondo recuperano ogni giorno nelle loro reti più plastica che pesci. E non è tutto.

I microframmenti che vediamo a occhio nudo sono dispersi nelle acque o già ingeriti dagli stessi animali che poi portiamo sulle nostre tavole. La ricerca scientifica dimostra che la plastica, sotto forma di microplastiche, è entrata nella catena alimentare ed è presente nell’aria che respiriamo e nei cibi che assumiamo.

In questa data simbolica, la Lega Navale Italiana con Marevivo, Alleanza delle Cooperative Italiane - Settore Pesca, Associazione Mediterranea Acquacoltori, Associazione La Grande Onda, AssoSub, CNR, Compagnia della Vela di Venezia, Fondazione Dohrn, Lega Italiana Vela, Legacoop Agroalimentare, Mitilicoltori Basso Lazio, O.P. Mytilus Campaniae, O.P. Produzione Molluschi Regione Campania, Pescaturismo Regione Campania, Ricercatori Università Politecnica delle Marche e Sea Shepherd chiedono al Governo un intervento immediato. È trascorso già un anno dall’approvazione della "Legge Salvamare", faticosamente ottenuta dopo ben quattro anni di battaglie, ma non è ancora operativa perché mancano i decreti attuativi.

Il problema non è risolto, nonostante la buona volontà del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che, di concerto con il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha deliberato uno dei decreti attuativi che premia i pescatori che riportano a terra i rifiuti trovati nei loro attrezzi da pesca.

È necessario considerare l’intera filiera che prevede nei porti il punto di sbarco, con il conseguente smaltimento dell’enorme quantità di materiale che dal mare viene riportato in banchina.  Questa Legge, quindi, che consente ai pescatori di depositare nei porti la plastica recuperata con le reti, invece di ributtarla in mare, e di poter installare sistemi di raccolta di rifiuti alle foci dei fiumi, non è ancora attuabile.

La plastica rappresenta l’80% dei rifiuti presenti negli oceani, dalle acque superficiali fino ai fondali marini. Nel Mar Mediterraneo finiscono più di 200.000 tonnellate di plastica all’anno, cioè il contenuto di oltre 500 container al giorno. È incalcolabile quanta plastica in questi cinque anni sia finita in acqua o non abbiamo potuto recuperare a causa della mancanza di questi decreti attuativi.

“Sappiamo – ha dichiarato Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo – che l’attuazione della legge non risolverà tutti i problemi dell’inquinamento da plastica, ma rappresenta uno strumento concreto per ridurne la presenza in mare. Purtroppo le microplastiche sono ovunque: nella pioggia, nel sale e ne ingeriamo anche in grandi quantità. Le ultime scoperte scientifiche dimostrano che sono presenti anche nel nostro corpo, sono entrate nei tessuti della placenta delle donne, luogo sacro dove ha origine la vita, nel latte materno e persino nel liquido seminale. Non sappiamo ancora quali siano gli effetti sul corpo umano ma conosciamo quelli sugli animali. I biologi marini nei loro studi hanno rilevato anche una trasformazione del loro ciclo vitale, il cambio di sesso e l’infertilità. Altra conseguenza terribile è il ritrovamento di nanoplastiche negli occhi dei pesci, che è causa di cecità. E se succedesse anche agli uomini? Cosa dobbiamo ancora scoprire per capire che è giunto il tempo di cambiare rotta e di pensare che la salute del mare dipende dalla nostra e viceversa?”.

È un paesaggio unico e straordinario quello che circonda il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano: un’area marina ricca di biodiversità che abbraccia il tratto di mare esteso tra Livorno e il promontorio dell’Argentario, con i suoi numerosi siti Natura 2000 presenti al suo interno. Saranno proprio questi mari cristallini ad accogliere l’eleganza di “Lady Marianna”, una delle cinque imbarcazioni assegnate dall’autorità giudiziaria alla Lega Navale Italiana per attività di interesse collettivo e impiegate nella campagna velica del progetto LIFE A-MAR NATURA2000 (LIFE20 GIE/IT/001352), volto alla riscoperta dei siti marini della Rete Natura 2000.

Partita il 15 maggio dalla Liguria e dopo ben due settimane in Sicilia veleggiando dall’area marina protetta Isole Egadi a quella di Capo Milazzo, l’iniziativa approda in uno dei luoghi più belli della Toscana, dove sarà in tour da oggi fino l’11 giugno, alla scoperta dei fondali più incontaminati e delle bellezze del paesaggio marino di questo tratto della costa tirrenica.

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, uno dei tre parchi cofinanziatori del progetto, è inserito nel Santuario Internazionale per la promozione dei Mammiferi Marini e, all’interno dei suoi oltre 614 km2 di estensione a mare, racchiude ben 18 siti NATURA 2000 di cui 6 anche marini a cui si è recentemente aggiunta l’area dedicata alla tutela del tursiope (Tursiops truncatus). In questo paradiso tra praterie di Posidonia oceanica, scogliere coralline e grotte sottomarine trovano il loro ambiente ideale numerose specie - sia tra gli invertebrati che i vertebrati - tra cui merita particolare attenzione la foca monaca Monachus monachus, la cui presenza è stata riconfermata a Capraia solo nel 2020 grazie a un avvistamento casuale e a successivi monitoraggi e fototrappolaggi nelle cavità sommerse.

Oltre ai tursiopi di notevole interesse per la conservazione segnaliamo in queste acque la presenza della tartaruga marina Caretta caretta, della berta maggiore (Calonectris diomedea), del gabbiano corso (Larus audouinii) e del gabbiano corallino (Larus melanocephalus) a cui si aggiungono numerosi rapaci e altri uccelli che nidificano o sostano su queste isole durante le loro migrazioni.

Siti marini e costieri Natura 2000 più rilevanti:

  • IT5160002 Isola di Gorgona
  • IT5160006 Isola di Capraia
  • IT5160013 Isola di Pianosa 
  • IT5160014 Isola di Montecristo e Formica di Montecristo
  • IT5160021 Tutela del Tursiops truncatus
  • IT51A0024 Isola di Giannutri        
  • IT5160019 Scoglietto di Portoferraio     

Tra le attività a terra organizzate da Federparchi-Europarc Italia in collaborazione con il Parco dell’Arcipelago Toscano, ci sono tre visite guidate gratuite il 6, 7 e 9 giugno dove, fra bellissime scogliere a picco sul mare, verrà circumnavigata l’isola dalla costa settentrionale a quella meridionale per ammirare alcuni dei tratti più affascinanti e incontaminati; e due incontri partecipativi, previsti rispettivamente il 6 a Marciana e l’8 giugno a Lacona, alle 18, gratuiti e aperti al pubblico, su tematiche di interesse per il territorio allo scopo di sensibilizzare i cittadini su una fruizione più responsabile ed etica delle meraviglie del nostro Mediterraneo.

Il calendario della campagna velica proseguirà poi in Sardegna (14-20 giugno), tra il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, il Parco Nazionale dell’Asinara e Oristano, per concludersi nel Lazio (22-28 giugno), alla scoperta del Parco Nazionale del Circeo e delle coste più vicine a Ostia, dove il 28 giugno si terrà l’evento conclusivo presso la sede della Lega Navale Italiana.

LIFE A-MAR NATURA2000 è un progetto finanziato dal Programma LIFE dell’unione Europea nato con l’obiettivo di valorizzare e promuovere i siti marini della rete Natura 2000 ancora poco conosciuti al grande pubblico. Coordina il progetto Federparchi - Europarc Italia. Partner attivi sono Triton Research, Lipu e Fundación Biodiversidad del Ministero dell'Ambiente per la Transizione Ecologica e la Sfida Demografica. Inoltre, partecipano come co-finanziatori: il Parco nazionale dell’Asinara, il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e il Parco nazionale delle Cinque Terre.

Tutte le attività promosse nell’ambito del progetto LIFE A-MAR NATURA2000 hanno l’obiettivo di promuovere nei confronti di tutti gli “utenti del mare” una fruizione consapevole e responsabile di questo straordinario scrigno di biodiversità rappresentato dai parchi marini Natura 2000, perché solo attraverso la conoscenza e l’amore per l’ambiente si può contribuire attivamente alla sua tutela.

Con la corrente a favore e condizioni del mare davvero perfette per l’occasione, si è conclusa in meno di 12 ore la traversata a nuoto a staffetta tra la Corsica e l’Isola di Capraia, co-organizzata dalla Lega Navale Italiana - Delegazione di Capraia Isola e Abbracciamoli Onlus, con la collaborazione e il supporto di Greenpeace che ha accompagnato l’evento con la magnifica imbarcazione Isla Negra, nell’ambito della spedizione “C’è di mezzo il mare”.

Partiti il 3 giugno da Macinaggio (Rogliano), alle 5.30 i 18 nuotatori Alex Rossi, Gianni Lastrico, Roberta Mauri, Fabio Donati, Luisa Ferrarini, Sabrina Peron, Stefano Sarao, Paola Salvini, Stefano Allegri, Silvia Bernini, Anna e Paolo Sanguettola, Paola Lancia, Alberto Cervi, Giuseppe Arrabito, Donatella Cerasi, Massimiliano Amirfeiz e Cristina De Tullio hanno letteralmente ”volato sulle acque”, alternandosi ogni 25 minuti per attraversare i 32 km (20 miglia) del canale di Corsica che divide le due isole, realizzando un’impresa unica e mai condotta prima d’ora.

Gli staffettisti sono stati accolti da acque meravigliose, con un mare liscio e non troppo freddo, sostenuti anche da alcune delle creature più iconiche dei nostri mari: un banco di centinaia di tonni rossi, alcuni di dimensioni superiori ai 2 metri, li ha accompagnati per un lunghissimo tratto insieme a oltre una decina di delfini del genere Stenella e, da ultimo, anche un esemplare adulto di Caretta caretta, la tartaruga più comune dei nostri mari.

“Oltre al contributo insostituibile dei nuotatori che hanno autofinanziato l’evento, più di 22 persone di staff hanno consentito di portare a termine un’impresa ambiziosa, oltre che particolarmente complessa essendo condotta in mare aperto”, ha affermato Cristina De Tullio vicepresidente di Abbracciamoli Onlus.  “Tra loro, vogliamo ringraziare in particolare i quattro kajakers Lorenzo Castellani, Giorgio Mingarelli, Luisa Ferrarini e Paola Salvini (anche staffettiste), il medico, Dott. Tessarolo Andrea, e la responsabile del salvamento Maria Melai, oltre ai comandanti delle quattro imbarcazioni che accompagnato i nuotatori, rendendo possibili i cambi e la sicurezza: Fabio Guidi al comando del Rais Dragut, Moreno Soldi, al comando dell’imbarcazione di Greenpeace Isla Negra, Martina Buzio, al comando di Akuna Matata e Massimo Tennennini che ha capitanato  King Kong”.

“Il mare unisce i paesi che separa” è il motto dell’evento che, coniugando sport, ambiente e solidarietà, ha avuto come obiettivo quello di veicolare importanti messaggi per la tutela dell’ambiente marino, in particolare contro l’inquinamento da plastiche e microplastiche, attraverso l’impresa sportiva delle persone che amano il mare.

La nuotata, infatti, è stata organizzata proprio mentre a Parigi si è appena concluso il secondo round di negoziati internazionali delle Nazioni Unite per ottenere un trattato globale sulla plastica.

“I nuotatori – ha dichiarato Massimiliano Amirfeiz della Lega Navale Italiana di Capraia Isola - hanno traportato con loro una bottiglia di vetro contenente una Carta di intenti per ridurre l’utilizzo dei prodotti in plastica usa e getta e incentivare politiche associate alla riduzione degli imballaggi in plastica”. Il documento, messo a punto da Chimica Verde Bionet e CNR-IAS, è stato sottoscritto dai Sindaci dei due Comuni Patrice Quilici (Rogliano-Macinaggio) e Lorenzo Renzi (Capraia Isola), come impegno delle rispettive Amministrazioni. “L’inquinamento da plastica è uno dei problemi ambientali più gravi dei nostri tempi e il Trattato globale sulla plastica offre ai leader mondiali l’opportunità di intervenire, seguendo le raccomandazioni della comunità scientifica”, ha affermato Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. “È prioritario mettere un freno alla produzione di plastica e ridurre fin da subito la dipendenza da petrolio e gas fossile da cui la plastica viene prodotta. Parallelamente bisogna mettere in atto misure concrete per difendere il mare con l'istituzione di una rete efficace di aree marine protette pari al 30% dei nostri mari entro il 2030”.

Hanno sostenuto sin da subito l’iniziativa CNR-IAS, Capraia Smart Island, Club Nautique de Macinaggio, LAMMA Meteo, CMCC Foundation, Distribuzione Defibrillatori e Società Nazionale Salvamento fornendo risorse logistiche e tecniche indispensabili.

 

La spedizione di Greenpeace “C’è di mezzo il mare” fa tappa nel Santuario dei Cetacei per un evento inedito. Sabato 3 giugno la Lega Navale Italiana-Delegazione di Capraia Isola e Abbracciamoli Onlus hanno organizzato una traversata a nuoto a staffetta non competitiva durante la quale nuotatrici e nuotatori si alterneranno per attraversare il canale di Corsica, da Macinaggio al Porto dell’Isola di Capraia. La manifestazione si svolgerà nelle acque del Santuario dei Cetacei con la collaborazione di Greenpeace, che ha sostenuto sin da subito l’iniziativa, oltre a CNR-IAS, Club Nautique de Macinaggio, LAMMA Meteo, CMCC Foundation, Distribuzione Defibrillatori e Società Nazionale Salvamento che hanno fornito risorse logistiche e tecniche indispensabili.

I 18 nuotatori e nuotatrici coinvolti, tra cui atleti e semplici appassionati, si alterneranno durante la staffetta che si svolgerà lungo un tratto di mare di circa 20 miglia (circa 32 chilometri), garantendo un passo di nuoto di 25 minuti/km, sempre affiancati da un kajak che ne guiderà la rotta: la partenza è prevista sabato mattina alle ore 5.00, con arrivo a Capraia entro le ore 21.00.


“Oltre ad essere un momento unico e aggregante per i partecipanti, l’evento ha come obiettivo quello di veicolare alcuni importanti messaggi come la tutela dell’ambiente marino, in particolare dall’inquinamento da plastiche e microplastiche, promuovere l’inclusività nello sport e rappresentare un ponte tra due terre, dando corpo alla celebre frase “Il mare unisce i paesi che separa””, ha dichiarato Massimiliano Amirfeiz, che cura l’organizzazione dell’evento per conto della Lega Navale di Capraia Isola.


“L’evento, interamente autofinanziato dai partecipanti alla nuotata, ha richiesto un’organizzazione complessa per consentire agli atleti di nuotare in sicurezza in alto mare ed è stato possibile grazie all’entusiastica partecipazione di più di ventidue persone di staff tra kajakers, imbarcazioni di appoggio, medico e persone per il salvamento e comandanti dei mezzi”, ha affermato Cristina De Tullio, vice-presidente di Abbracciamoli Onlus e co-organizzatrice della staffetta, sostenuta anche grazie al patrocinio di numerosi enti, tra i quali i Comuni di Capraia Isola e Rogliano, Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e il Parc Natural Marin de Cap Corse et Agriate.


A questa staffetta, mai realizzata prima d’ora, sarà inoltre collegata una serie di eventi che si svolgeranno sull’isola toscana già a partire da oggi, 1° giugno, e fino a domenica 4 giugno. In programma questa mattina, presso l’istituto scolastico locale, plesso di Capraia Isola “C. Nolli”, un incontro di sensibilizzazione delle studentesse e degli studenti sul tema dell’inquinamento da plastica. 

Domani, venerdì 2 giugno, è prevista invece alle ore 9.00 la pulizia dai rifiuti di un tratto di litorale presso Cala del Ceppo, a cura di Greenpeace, Lega Navale Italiana-Delegazione di Capraia Isola e Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Ancora, la consegna di una carta di intenti volta a ridurre la produzione di rifiuti in plastica ai sindaci dei comuni di Capraia Isola e Macinaggio, coinvolti dalla staffetta.


La staffetta unirà simbolicamente le isole di Capraia e Corsica in una nuotata non competitiva che sarà anche occasione per lanciare un messaggio in difesa del mare minacciato dall’inquinamento da plastica, proprio mentre a Parigi è in corso il secondo round di negoziati dell’ONU per ottenere un Trattato globale sulla plastica.

“L’inquinamento da plastica è uno dei problemi ambientali più gravi dei nostri tempi e il Trattato globale sulla plastica offre ai leader mondiali l’opportunità di intervenire, seguendo le raccomandazioni della comunità scientifica”, ha dichiarato Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. “È prioritario mettere un freno alla produzione di plastica e ridurre fin da subito la dipendenza da petrolio e gas fossile da cui questo materiale viene prodotto. Parallelamente, bisogna mettere in atto misure concrete per difendere il mare con l’istituzione di una rete efficace di aree marine protette pari al 30% dei nostri mari entro il 2030”. 

 

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