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Sullo sfondo di uno degli ultimi weekend estivi della stagione, sabato 14 Settembre, si è svolta l’ottava edizione della Regata delle Aree Marine Protette "Palermo -Ustica 2019" che da quest’anno attribuisce il Trofeo Challenge Sebastiano Tusa in ricordo dell’archeologo morto nell’incidente aereo del volo dell’Ethiopian airlines precipitato il 10 Marzo 2019 ad Addis Abeba. Assessore ai Beni Culturali della Regione siciliana, Sebastiano Tusa era in viaggio per lavoro ed era stato per anni alla guida della Soprintendenza del Mare e profuso un grande impegno per la valorizzazione del mare e dei beni ad esso collegati, un impegno che resta come eredità morale da portare avanti.

Per ragioni di ormeggio sull’isola di Ustica la regata è stata organizzata a numero chiuso e ha portato a mare 14 barche in categoria Crociera Regata e Gran Crociera.

Partiti poco dopo le ore 10, i segnali sono stati dati con 7-8 Kn da NNE per garantire alle barche di usufruire del massimo del tempo disponibile (tempo limite di arrivo a Ustica h 20), viste le previsioni della giornata che davano venti leggeri da nord ma salterini e con onda da diversa direzione. Cosa che, effettivamente si è verificata.

Bellissimo testa a testa per le due barche di punta della flotta in categoria Crociera/Regata: QQ7, di Michele Zucchero e Gioia di Vivere di Vincenzo Todaro - con a bordo Francesco Siculiana e Giuseppe Leonardi – le cui strategie diverse determineranno il risultato. Gioia di Vivere, potendo contare su un “Code Zero” non deve cambiare continuamente vela stante i continui salti di vento da e fa bordi più larghi ma QQ7 resta molto più stretto sul bordo di sinistra e, dopo un gran recupero, già al primo incrocio conduce di 6 minuti, fino a tagliare il traguardo alle 17:50, con mezz’ora di scarto rispetto al secondo. Il piazzamento in reale resta lo stesso in compensato, facendo aggiudicare a Michele Zucchero oltre al primo posto nella sua categoria anche il trofeo Challenge Sebastiano Tusa, in overall.

Di sorte opposto il risultato in categoria Gran Crociera dove l’arrivo di Wireless di Federico Denaro, 12 minuti prima di Regina, di Nino Ciccia, non sarà sufficiente per lasciarle il podio e dovrà accontentarsi del secondo posto. Li segue La Cicala di Italo Tripi al terzo posto. Infine, solo metà della flotta (7 barche) riesce comunque ad arrivare in tempo utile ivi compresa Bestabea di Vincenzo Autolitano che oltre a classificarsi terzo in C/R ottiene un premio speciale per il suo equipaggio speciale con a bordo l’atleta disabile Alberto Bilardo.

La premiazione si è svolta, a seguire, a Ustica in un clima di festa e tempo d’estate e con grande commozione per la presenza di Valeria Patrizia Li Vigni, già direttrice del Museo d’arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo ed oggi Soprintendente del Mare della Regione Siciliana, che ha consegnato il Trofeo Challenge intitolato al marito.

Anche quest’anno oltre 120 partecipanti sabato 27 gennaio 2024 hanno riempito la sala conferenze del Palace Grand Hotel di Varese in occasione della nona edizione di “Tra Legno e Acqua”. Il Convegno Nazionale sul Recupero e la Valorizzazione delle Imbarcazioni d’Epoca e Storiche è stato organizzato da AVEV, l’Associazione Vele d’Epoca Verbano (www.veledepocaverbano.com) presieduta dal piacentino Paolo Sivelli insieme alla Fondazione Officine dell’Acqua, il multiprogetto dedicato alla cultura nautica tradizionale con sede sul lago Maggiore a Laveno Mombello.

Ritrovarsi in pieno inverno a parlare di barche d’epoca si è rivelata anno dopo anno una scelta vincente. La manifestazione si è potuta realizzare grazie al contributo della Regione Lombardia, Cantiere Ernesto Riva di Como, Veleria Zaoli, Agricole Gussalli Beretta, Studio Giallo, Cromatura Cassanese e Fondazione Comunitaria del Varesotto onlus. La municipalità cittadina era rappresentata dall’assessore Raffaele Catalano. Tra gli esponenti delle istituzioni che hanno voluto sostenere con la loro partecipazione l’importante evento il Presidente della Camera di Commercio Mauro Vitiello e quello della Provincia, Marco Magrini, il Consigliere della Regione Lombardia Emanuele Monti e l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, che ha sottolineato l’importanza della dimensione volontaristica con la quale da anni l’AVEV organizza questo genere di eventi. Per il Rotary Club Sesto Calende Angera era presente il presidente Marco Feller e per la Marina Militare il Capitano di Corvetta Alessandro Carpitella e il Nostromo Michele Renna.   

 

FONTE e FOTO: AVEV-Maccione

Ricorre oggi la “Domenica del mare”, giornata internazionale istituita ufficialmente nel 1975 dalla Chiesa cattolica e dedicata al lavoro dei marittimi. Quest’anno la Chiesa ha celebrato questa giornata a Lampedusa a partire da venerdì per ricordare il 10° anniversario del Viaggio Apostolico di Papa Francesco sull’isola – il primo del suo pontificato – l’8 luglio 2013, per portare conforto ai migranti e ai rifugiati approdati sull’isola e vicinanza alla comunità lampedusana.

Questa ricorrenza è anche l’occasione per un richiamo alla responsabilità di chi opera in mare, portatore di valori e maestro di vita, con particolare attenzione verso l’inclusione sociale e il rispetto dell’ambiente marino, princìpi alla base di un impegno concreto che caratterizza la missione istituzionale della Lega Navale Italiana, che ogni giorno si adopera con i suoi soci affinché in mare non rimanga indietro nessuno, “dando prova di solidarietà e di condivisione” come richiamato dal pontefice nel suo messaggio per questa ricorrenza.

Ogni anno, nella seconda domenica di luglio, le comunità cattoliche celebrano la “Domenica del Mare”, una giornata di preghiera per i marittimi e le loro famiglie, ma anche per coloro che nella Chiesa offrono loro supporto, come i cappellani e i volontari che si dedicano all’Apostolato del Mare, l’opera con cui si assistono spiritualmente i lavoratori del mare fin dal 1920.

 

 

19/06/2019 In occasione dell'udienza del mercoledì in Piazza San Pietro, Papa Francesco riceve una statua di "Maria che scioglie i nodi" dai marinai della Squadra Navale della Marina Militare

È iniziato il conto alla rovescia per l’inizio di "Sport senza barriere", l’evento volto a favorire l’inclusione attraverso la pratica sportiva, superando barriere ideologiche, emotive e psicologiche grazie a un contenitore di tornei che metterà alla pari sportivi con disabilità e normodotati. Mancano infatti pochi giorni all’invasione pacifica di atleti, amatori e visitatori che vedrà rappresentate oltre 20 discipline sportive e laboratori didattici tra cui vela, windsurf, rafting, nuoto ma anche ciclismo, arrampicata, rugby, tennis tavolo, badminton e beach volley alla manifestazione che si terrà a Luino (Varese) da venerdì 6 a domenica 8 settembre e il 28 e 29 settembre 2019.

L’evento, patrocinato dalla Regione Lombardia, FIV (Federazione Italiana Vela), CIP (Comitato Italiano Paralimpico), CONI (Comitato della Regione Lombardia), Federazione Italiana Rafting, Comune di Luino ed una serie di altre istituzioni del territorio, è stato inserito nel programma della Settimana Europea dello Sport, iniziativa promossa dalla Commissione Europea per stimolare i cittadini dell’Unione ad una corretta e consapevole attività fisica, indipendentemente dall'età o dal livello di forma.

Il Lago Maggiore sarà dunque protagonista con prove in acqua dedicate ai più piccoli che potranno cimentarsi a bordo di Optimist e Laser messi a disposizione dal Circolo Velico AVAV (Associazione Velica Alto Verbano). Sul lungolago di Luino verrà inoltre posto un simulatore per consentire ai principianti di prendere confidenza con lo sport della vela.

Sport senza Barrieresi articola in due momenti: una tre giorni, 6-7-8 settembre, dedicata agli sport che si svolgono sia su terra sia agli sport acquatici. Per questi ultimi la sicurezza sarà garantita dalle aquabike da soccorso del K38 Rescue Team di Fabio Annigoni, campione nazionale di moto d’acqua, in collaborazione con S.O.G.IT. (Soccorso dell’Ordine di San Giovanni Italia) sezione di Gaggiano, e dal dispositivo di galleggiamento personale Kingii, Water Safety Partner dell’evento.

La manifestazione sarà sostenibile e plastic free: verranno infatti usati piatti, bicchieri e bottiglie compostabili e posate in legnoriciclato a dimostrazione che salvare il pianeta passa anche da un semplice bicchiere d’acqua e da ogni singola scelta che facciamo.

L’evento sarà anche teatro di un tentativo del Guinness World Records con il BLSD Marathon Day: la maratona di rianimazione cardio-polmonare a staffetta più lunga al mondo che vedrà per 13 ore consecutive darsi il cambio ogni due minuti esecutori professionali e del pubblico per mettere in pratica le manovre BLS (Basic Life Support) che consentono il sostegno alle funzioni vitali in caso di arresto cardio-circolatorio. La corretta esecuzione senza interruzione su un manichino di addestramento organizzata dalla Croce Rossa Italiana, sezione di Luino e Valli con il sostegno della Centrale Operativa 118 di Varese determinerà il superamento del record.

Associare lo sport al mondo dei disabili è un’azione consapevole volta a sradicare le barriere costituite dagli atteggiamenti e dalle motivazioni del soggetto con disabilità che può avere una scarsa consapevolezza delle proprie capacità e un basso livello di considerazione di sé. Questa mancanza di sicurezza che si traduce nel sentirsi inadatto alla pratica sportiva può accadere ed accade quotidianamente anche alle persone senza alcuna disabilità. La volontà del corpo di esprimersi, soprattutto in soggetti con problemi motori, è determinante per quei soggetti che, avendone la possibilità, possono effettuare percorsi di recupero.

Il valore aggiunto dell'iniziativa è proprio questo: far sperimentare da un lato un'esperienza motoria "diversa" che faccia capire a chi non deve quotidianamente sfidare anche le difficoltà oggettive di una disabilità nel praticare sport quale fortuna sia essere “normodotati” e dall'altro mettere in condizione atleti con disabilità di confrontarsi "alla pari" con altri sportivi. Atleti che sfidano atleti in un sistema come quello odierno che esalta la ricerca della perfezione proprio nell’ambito sportivo. “Questo progetto – sottolinea Marco Massarenti, fisioterapista, ideatore dell’evento e Presidente Nazionale Federazione Sport e Tempo Libero di Unimpresa - è un chiaro esempio di come si possa creare inclusione attraverso la pratica sportiva e di come sia possibile superare barriere ideologiche, emotive e psicologiche.”

A corollario dei momenti più action non mancheranno occasioni di riflessione con gli sportivi e con i testimonial che hanno aderito in maniera importante alla manifestazione.

Un’opportunità di “sport per tutti”, dove all'integrazione sociale si accompagna quella generazionale facendo incontrare persone dai 3 anni in su unite nel divertimento attraverso attività che rendono tutti uguali e creando lo scenario ideale per trattare il tema non meno importante dell’impossibilità da parte di alcune persone di praticare sport a causa di barriere fisiche e architettoniche in impianti sportivi non accessibili.

Ritorna la rassegna culturale “Uomini e Navi”, quest’anno alla sua sedicesima edizione. Il ciclo di dieci incontri è curato come sempre dalla Lega Navale Italiana Sezione Chiavari-Lavagna guidata dalla presidente Monica Corte e si avvale del Comune di Chiavari, con la partecipazione di Marina Chiavari, Acquario Costa e C.S.T.N. (Centro Studi Tradizioni Nautiche) della Lega Navale Italiana.

Come sempre, al centro degli incontri ci saranno l’uomo e il mare osservati da diversi punti di vista: fatti, immagini e racconti di naviganti nella storia e contemporanei. Non solo parole e proiezioni, alcuni appuntamenti avranno anche una loro esposizione e i presenti potranno toccare con mano quanto a loro raccontato.

Gli eventi si svolgeranno al porto turistico di Chiavari, box numero 51, e si svolgeranno il sabato alle ore 17. L'ingresso è libero e aperto a tutti. Si parte sabato 11 novembre, com’è tradizione, con l’esperto di storia culturale territoriale Giorgio “Getto” Viarengo.

«La Rassegna U&N da sempre apre la stagione culturale della sezione territoriale della Lega Navale – ricorda la presidente LNI Monica Corte - e per la sua stessa calendarizzazione, novembre-febbraio, che unisce l’anno in corso con quello che verrà, la si può considerare a ragione un ponte tra passato e presente, tradizione e contemporaneità. A maggior ragione quest’anno in cui nel corso della rassegna verrà aperto il Magazzino culturale della sede, distaccato al box 36 sempre al Porto Turistico di Chiavari. ll Magazzino nasce appunto con l’obiettivo di raccogliere il percorso storico e associazionistico della nostra sezione dando spazio ai cimeli, allo sport e al suo legame con il territorio. Qui la narrazione e la divulgazione della cultura del mare in tutte le sue declinazioni potrà diventare un viaggio di scoperta che ci muoverà attraverso la storia, l’economia, la società e le arti di ogni epoca plasmando dei Marinai della cultura per navigare non solo lungo un percorso di conoscenza teorica e pratica ma come opportunità per riflettere, conoscere meglio noi stessi e gli altri».

Anche quest'anno, inoltre, il ciclo “Uomini e Navi” è gemellato culturalmente al Centro Studi Tradizioni Nautiche, istituto culturale della Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana con sede a Napoli riconosciuto dalla FIV quale Istituzione culturale di interesse federale.

IL PROGRAMMA

Sabato 11 novembre 2023, ore 17

Giorgio Getto Viarengo - Societatis Nautarum, un documento sulla storia delle attività nautiche in Chiavari

Per comprendere la cultura del mare e le attività nautiche del nostro territorio è necessario ricercare le documentazioni d'archivio. “Da anni studio il mito di Sant'Erasmo, il protettore della gente di mare, e la sua diffusione nel Tigullio”, dice Getto Viarengo. Una importante documentazione che apre una nuova visione, in particolare le attività della "Società", una specifica confraternita fondata nei primi anni del Seicento nella costruenda Cattedrale di Nostra Signora dell'Orto. Nomi e attività della gente di mare, una pagina di fondamentale storia della nostra città e del suo rapporto col mare e l'intero Mediterraneo.

Sabato 18 novembre 2023, ore 17

Elena Di Capita - Gyotaku Levante. La traduzione ligure della tecnica giapponese di stampa di pesci veri

Elena di Capita rende iconiche le sue acciughe gyotaku esportandole in tutto il mondo. Classe 1985, di Lavagna, dopo un passato da restauratrice inizia a fare gyotaku nel 2018, apre il suo studio nel 2019. Nel corso di questi anni Di Capita partecipa a Mostre e a Progetti volti all’Empowerment femminile in Africa, battaglie ecologiche e mostre varie; nel 2023 le sue acciughe diventano il simbolo del Festival della Scienza di Genova. Collabora con Università e Istituti di ricerca stampando specie di difficile reperibilità. Sono le acciughe, però, il suo brand vincente che la distingue da tutto il panorama mondiale dei gyotaku. I banchi di acciughe, che creano atmosfere subacquee ricche di dinamismo e fluidità, si sono da subito distinte tra la produzione dell’artista che le ha rese una sorta di icona ligure.

Sabato 2 dicembre 2023, ore 17

Giovanni Minali – La cura del mare

“La cura del mare” è un giallo ambientato per larghi tratti nelle acque tra Sardegna, Corsica e Cannes. La narrazione, tuttavia, non è tanto e solo intesa al disvelamento del colpevole (in questo di caso di rapimento, non di omicidio), ma si pone l’obiettivo di “far salire a bordo” il lettore disvelando un’esperienza di navigazione unica. Giovanni Minali nasce a Bergamo l’11 maggio 1962. Dirigente sindacale, sin da giovane coltiva innumerevoli passioni: astronomia, montagna, corsa. Da circa quindici anni, appena possibile si sposta in Liguria dove raggiunge Mediterranea, una barca a vela che gli permette di vivere il mare con una filosofia che privilegia curiosità e contemplazione.

Sabato 9 dicembre 2023, ore 17

Claudio Vergano – Immagini ed emozioni sulla Amerigo Vespucci, la “Nave più bella del mondo”

Una carrellata di immagini ed aneddoti sulle emozioni e le tradizioni della Amerigo Vespucci. L’occasione per condividere insieme le emozioni che solo una Nave unica al mondo come l’Amerigo Vespucci può donarci. Una Nave che non è solo uno splendido veliero ma un’idea, un pensiero. Dicono che è la nave dei cadetti dell’Accademia, certamente la sua maggiore ragione d’essere è condurre verso il mare chi il mare ha scelto come lavoro e vita. È la Nave di chi la elegge a simbolo di un modo diverso di vivere il mare, nel quale si sente il vento come propria forza e non come un avversario. È la Nave di chi vede realizzato un sogno dopo aver visto mille immagini di vascelli e velieri solcare mari di carta e celluloide. Eppure è anche la Nave di ogni uomo e donna del suo equipaggio passato, presente e futuro.

Sabato 13 gennaio 2024, ore 17

Guido Gnone - Le sirene del mondo animale

Muto come un pesce, si dice comunemente, ma è proprio così? Davvero il mondo acquatico è così silenzioso? In realtà l’acqua è in grado di trasmettere i suoni con grande efficacia e sono molti gli animali marini che utilizzano il canale acustico per la comunicazione: balene, delfini, foche, pesci e perfino crostacei. Alcuni sono diventati veri e propri virtuosi del gorgheggio, proprio come gli uccelli, e riempiono le profondità buie dell’oceano con i loro canti misteriosi. Forse sono proprio queste creature che hanno ispirato il mito delle sirene. Guido Gnone, coordinatore scientifico dell’Acquario di Genova e Della Fondazione Acquario di Genova, ci condurrà in questo mondo di suoni, per scoprire le vere sirene del mondo animale.

Sabato 20 gennaio 2024, ore 17

Ammiraglio Roberto Camerini – La leggenda di Salvatore Todaro, il cavaliere dell’oceano

Relatore di questa conferenza sarà l’ammiraglio sommergibilista Roberto Camerini, delegato per la Regione Liguria della Lega Navale Italiana. Quella di Salvatore Todaro è la storia di un giovane che sceglie di intraprendere la carriera nella Regia Marina Militare. Lo fa con dedizione e curiosità di sperimentare situazioni sempre nuove. La sua vita è contrassegnata da scelte coraggiose e gesti clamorosi che, alla fine, lo coronano come un Eroe, e lo rimbalzano nelle cronache internazionali. Ma quel che più impressiona di questo personaggio sono i valori morali che lo animano anche nella brutalità della guerra: «Il marinaio combatte contro le navi nemiche - afferma - non contro gli uomini».

Sabato 27 gennaio 2024, ore 17

Franco Casoni - L’arte dei maestri d’ascia

Un artigiano che parla di... artigiani: il noto intagliatore chiavarese percorrerà con i presenti l'antica arte dei maestri d'ascia, portando gli attrezzi del mestiere e mostrandoli in tutto il loro fascino. Sarà dedicato anche uno spazio ai cantieri di Chiavari e di Lavagna, dai Gotuzzo ai Topazio sino ai giorni nostri: luoghi di un piccolo mondo antico che per anni hanno rappresentato il centro della marineria.  Non mancheranno foto d'epoca e illustrazioni, vere e proprie chicche sul nostro territorio.

Sabato 3 febbraio 2024, ore 17

Angelo Maria Belloni Jr e Niccolò Belloni - La vita speciale e avventurosa di Angelo Belloni (1882-1957), progettista e sperimentatore di innovative apparecchiature navali

50 anni di mare attraverso il '900, zeppi di avventura e di vicende rocambolesche, di spirito marinaresco e amore per l'Italia. La figura di Angelo Belloni, ufficiale della Regia Marina, è molto nota in ambito subacqueo per aver inventato innovative apparecchiature subacquee, tra cui respiratori di vario tipo, mute subacquee, sistemi per l'uscita degli operatori da sommergibili immersi (la Vasca Belloni), apparati molto noti ed apprezzati dalla Marina per lo sviluppo dei mezzi insidiosi che scrissero le più audaci imprese belliche nel corso del secondo conflitto mondiale. Mente fervida e sempre accesa, alla fine della guerra percorre proprio nel Tigullio lo studio di innovativi apparati per lo sfruttamento energetico delle onde.

Sabato 10 febbraio 2024, ore 17

Luigi Giannitrapani, a cura di Editore Termanini – Shakespeare e il mare

Spunti e appunti di geografia poetica. William Shakespeare nacque a Stratford-Upon-Avon nel 1564 un piccolo paese posto al centro di una delle zone ad intensa coltivazione agricola e lontano dal mare, e vi rimase fino all’età di circa 23 anni quando, lasciando la sua famiglia, si recò a Londra per intraprendere la sua avventura nel mondo del teatro, sia come attore che come drammaturgo. Londra, in quel tempo, era un grande porto dove arrivavano centinaia di velieri provenienti da tutto il mondo, portando stoffe preziose, gioielli, spezie, tesori, ma soprattutto storie incredibili di scoperte di nuove terre, di nuovi popoli, di avventura fantastiche. Il giovane Shakespeare fu affascinato da quel mondo che lui conobbe dai racconti che i marinai, reduci dalle loro navigazioni, facevano nelle taverne di Londra che lui frequentava, e inserì il mare, le navi, le tempeste, i marinai, e le loro avventure, in tutte le sue opere sia come elementi naturali che come allegoria delle passioni umane. Così, con il fascino della sua poesia, Shakespeare trascinava con l’ausilio dell’immaginazione, il suo pubblico dal povero teatro in cui recitava sul ponte di una nave in alto mare, in navigazione verso luoghi lontani. Ma quei luoghi Shakespeare non li conosceva e per descriverli fa ampio ricorso alla “geografia poetica”.

Sabato 17 febbraio 2024, ore 17

Antonio Parodi, CIMA Foundation – Il progetto I-CHANGE

L’incontro presenterà i risultati delle principali attività condotte dal progetto I-CHANGE nell’area del Tigullio nei primi due anni di attività con particolare attenzione alle frane mediante web app, nonché alle collezioni di dati con i sensori Meteo-Tracker e al monitoraggio di eventi meteo-idrologici estremi mediante la rete di stazioni open hardware citizen science ACRONET.

Oggi, 4 novembre, ricorre la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, tale data fu scelta perché la stessa dell'entrata in vigore dell'armistizio di Villa Giusti (firmato il 3 novembre 1918), che sancì la resa dell'Impero austro-ungarico all'Italia.

 

FOTO: Marina Militare

Il simbolo ufficiale della Lega Navale Italiana è costituito dallo stemma. 

L’adozione del primo stemma della LNI risale al 1897, anno di fondazione dell’Associazione sancito dalla costituzione del Comitato Centrale, avvenuta alla Spezia il 2 giugno 1897 su intuizione dello scrittore, giornalista e marinaio Augusto Vittorio Vecchij, noto anche come “Jack La Bolina”, che auspicava da tempo la creazione di una struttura associativa per, sono sue parole, “creare una corrente spirituale nel pubblico italiano, richiamando l’attenzione e suscitando l’amore per le cose navali e la grande, multiforme attività che sul mare si svolge”. 

Nel tempo, lo stemma della Lega Navale Italiana si è adattato alle mutate esigenze istituzionali e, pur mantenendo intatta la struttura di base, ha subito diverse modifiche, fino a raggiungere la configurazione attuale adottata negli anni ’60.

Gli elementi che caratterizzano lo stemma in vigore sono i seguenti:

  • Un’ancora di tipo ammiragliato, disegnata con il “ceppo” parallelo alle “marre”;
  • Una stella “a cinque punte”, una delle quali verso l’alto, sovrapposta al centro dell’ancora;
  • Un salvagente stilizzato, sovrapposto alla stella e all’ancora, che riporta la scritta “LEGA NAVALE ITALIANA” in maiuscolo;

La sigla LNI, in carattere maiuscolo e corsivo, riportata all’interno del salvagente con le lettere intrecciate.

L’ancora, la stella e il salvagente sono di colore Bianco. I contorni e le ombreggiature dell’ancora, della stella e del salvagente, nonché le scritte sono di colore Giallo oro. La parte interna del salvagente è di colore Blu. 

 

Scopri di più sulla storia della Lega Navale Italiana e sulle nostre attività su www.leganavale.it e www.leganavalenews.it.  

 

Se quel giorno foste stati tra gli spettatori, il 22 febbraio 1931, presso il Regio Cantiere di Castellamare di Stabia, avreste visto autorità militari, civili e religiose e una grande nave-scuola pronta al varo: l’Amerigo Vespucci. Una nave-scuola destinata a navigare il mare e il tempo formando generazioni di ufficiali della Marina Militare. Consegnata alla Regia Marina il 26 maggio 1931, entrò in servizio come nave-scuola il successivo 6 giugno, aggiungendosi alla gemella Cristoforo Colombo, di tre anni più anziana, e costituendo con essa la Divisione Navi Scuola al comando dell'Ammiraglio Domenico Cavagnari.


Alla “nave più bella del mondo” la Lega Navale Italiana fa i suoi più sentiti auguri!

 

 

Un po’ di storia


Dalla sua entrata in servizio la Nave ha svolto ogni anno attività addestrativa (ad eccezione del 1940, a causa degli eventi bellici, e degli anni 1964, 1973 e 1997, per lavori straordinari), principalmente a favore degli allievi dell'Accademia Navale, ma anche degli allievi del Collegio Navale, ora Scuola Navale Militare "Francesco Morosini", degli allievi nocchieri, nonché di giovani facenti parte di associazioni veliche, quali la Lega Navale Italiana, la Sail Training Association - Italia ed anche l’ANMI.

La nave porta il nome del celebre navigatore, in onore del quale il "Nuovo Mondo" fu chiamato America. Amerigo Vespucci nacque a Firenze il 9 marzo 1454, da famiglia nobile e ricca (il padre, Nastagio, era notaio), e da giovane ricevette un'educazione di tipo umanistico sotto la guida dello zio Giorgio Antonio, frate domenicano. Dopo un'esperienza commerciale in proprio, Vespucci entrò al servizio dei Medici, per conto dei quali alla fine del 1491 si recò in Spagna, prima a Cadice e poi a Siviglia, dove la famiglia fiorentina possedeva un'agenzia la cui attività principale era quella di equipaggiare le navi.


I viaggi di Amerigo Vespucci furono di fondamentale importanza nella storia delle scoperte, perché convinsero gli studiosi del momento che le terre recentemente scoperte non facevano parte dell'Asia, come riteneva Colombo, ma erano realmente un "Nuovo Mondo". Inoltre, a differenza delle scoperte di Colombo, tenute gelosamente celate dalla Spagna, i viaggi di Vespucci furono da egli stesso resi noti al mondo scientifico e culturale dell'epoca. Il nome di Vespucci entrò quindi prima di quello di Colombo nell'immaginario collettivo dell'epoca, quale scopritore del "Nuovo Mondo"; per questo motivo, il geografo tedesco Waldseemüller propose, nella sua opera Cosmographiae introductio, pubblicata nel 1507, il nome di "America" per le nuove terre scoperte.

 

Le caratteristiche


Lo scafo è del tipo a tre ponti principali, continui da prora a poppa (di coperta, di batteria e di corridoio), più vari ponti parziali (copertini); la nave possiede due sovrastrutture principali, il castello a prora e il cassero a poppa, che si elevano sul ponte di coperta ma che idealmente ne sono la continuazione. Il caratteristico colore bianco e nero sottolinea il richiamo al passato: le fasce bianche in corrispondenza dei ponti di batteria e corridoio ricordano infatti le due linee di cannoni del vascello ottocentesco alla cui tipologia il progettista si era ispirato.

 

 


A prora della nave si trova la polena, che rappresenta Amerigo Vespucci, realizzata in bronzo dorato. Caratteristica della nave sono i fregi di prora e l'arabesco di poppa, in legno ricoperti di foglia d'oro zecchino. Il fasciame è composto da lamiere di acciaio di vario spessore (da 12 a 16 mm.), collegate mediante chiodatura alle costole, che costituiscono assieme alla chiglia e ai bagli l'ossatura della nave. Tale sistema garantisce la necessaria flessibilità al trave nave; l'impermeabilità del tutto è assicurata dallo stretto contatto fra metallo e metallo, fortemente compressi dalla fitta chiodatura, che deve essere quindi realizzata a regola d'arte.


Per quanto attiene la randa, il boma è in acciaio mentre il picco è in legno. Molte altre parti della nave sono in legno, diversificato a seconda delle caratteristiche richieste: teak per il ponte di coperta, la battagliola e la timoneria, mogano, teak e legno santo per le attrezzature marinaresche (pazienze, caviglie e bozzelli), frassino per i carabottini, rovere per gli arredi del Quadrato Ufficiali e per gli alloggi Ufficiali, mogano e noce per la Sala Consiglio.


La lunghezza della Nave al galleggiamento è di 82 metri, ma tra la poppa estrema e l'estremità del bompresso si raggiungono i 101 metri. La larghezza massima dello scafo è di 15,5 metri, che arrivano a 21 metri considerando l'ingombro delle imbarcazioni, che sporgono dalla murata, e a 28 metri considerando le estremità del pennone più lungo, il trevo di maestra. L'immersione massima è pari a 7,3 metri.


Se mai avrete la fortuna di salire sulla Vespucci vivrete un’esperienza unica e avrete la fortuna di vedere dal vivo una delle targhe più iconiche del mondo marinaresco italiano: “Non chi comincia ma quel che persevera”.

 

 

 

 

 

Si è svolta lo scorso 28 ottobre a Torvaianica, presso la sede della Lega Navale Italiana Sezione di Pomezia, una mostra con l’esposizione di una cinquantina di modelli di idrovolante storici, risalenti al periodo tra la Prima e la Seconda guerra mondiale.

In occasione dell’evento inaugurale, è stata consegnata alla Sezione di Pomezia una seconda Hansa 303, barca inclusiva che consente a tutti di vivere il mare in sicurezza, acquistata grazie all’iniziativa del Rotary Club Pomezia Lavinium. Accolti da Mauro Zecca, ex presidente della LNI di Pomezia e istruttore Hansa 303, hanno presenziato all’evento il sindaco di Pomezia Veronica Felici, il Generale di Divisione Aerea Alessandro De Lorenzo, comandante della 46ª Brigata Aerea Divisione Sperimentazione Aeronautica e Spaziale di Pratica di Mare, il Presidente del Rotary Club Pomezia Lavinium Daniela Pecorari e, in rappresentanza della Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana, il responsabile sport e agonismo Giuseppe Perrini.

La mostra, curata da Maurizio Randazzo, profondo conoscitore di mezzi, aviogetti e storia del territorio che ha anche realizzato personalmente alcuni modelli, ha visto opere create grazie all’impegno e la dedizione di artigiani e volontari che hanno saputo riproporre, in miniatura, autentici modelli nati dall’ingegno aeronautico e meccanico italiano.

“Ringrazio gli espositori, eccezionali artisti, la Lega Navale e il Rotary Club Pomezia Lavinium. Si tratta di una splendida iniziativa, che sposa la passione per il modellismo e per il volo a quella per il mare, a scopo benefico – ha dichiarato il sindaco Veronica Felici – Grazie a questa imbarcazione e a quella simile, di colore rosso, donata sempre dal Rotary qualche anno fa, molte persone potranno superare barriere che, come dimostrano queste iniziative, non sono impossibili. È inoltre importante avere sul territorio una realtà importante come la Lega Navale, sempre attiva in ambito sociale, sportivo, ambientale e culturale: grazie alle loro attività i giovani di Pomezia e Torvaianica hanno raggiunto importanti risultati di cui siamo fieri”.

 

FOTO: Comune di Pomezia

Un’ancora monumento ai marinai a Vico Equense. L’Amministrazione comunale, in collaborazione con la sezione cittadina della Lega Navale Italiana, intende preservare la memoria della sua marineria. A seguito di uno scambio di missive tra il Sindaco Andrea Buonocore e lo Stato Maggiore della Marina, la richiesta di un’ancora dismessa da adibire a uso monumentale è stata accolta. Questa mattina, la catenaria tipo Hall a base quadra del 1940, del peso di 5 tonnellate, ceduta a titolo gratuito dal Comando Stazione Navale La Spezia, è arrivata in Città.

Questa grande ancora, donata dalla Marina Militare, era  il sogno che da tempo era accarezzato dal Presidente Giuseppe Vanacore.

Dopo un lungo e tenace lavoro diplomatico, finalmente questo sogno ha cominciato a prendere forma. Tutta la  Sezione ha contribuito alla organizzazione del  trasporto e della temporanea messa a deposito  della gigantesca ancora  e della relativa catena avvenuto in questi giorni.

Ma adesso si lavora per dare a questo monumento la  giusta luce , a cominciare dalle parole che ricorderanno ai cittadini il valore simbolico di questo eccezionale monumento.  Per coinvolgere i giovani, lo scritto che verrà inciso nella targa commemorativa sarà oggetto di un concorso tra gli studenti delle scuole superiori.

Le migliori parole saranno selezionate da una commissione di docenti e di Soci della Sezione e verranno  premiate  con  danaro e con un corso completo  di vela presso la Sezione.

In questi mesi verranno avviati i lavori per la costruzione del  basamento che sarà posto alle porte  della cittadina su una piazzola panoramica di fronte al golfo, lungo la  strada statale . Questo monumento ai marinai verrà , salvo imprevisti , inaugurato in primavera, alla presenza delle più alte Autorità Civili e Militari e con la folta partecipazione degli studenti del territorio.