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Durante il periodo del lockdown, dalla delegazione di Pistoia e della Sezione di Firenze e Prato, nasce l'idea del progetto “Le vele del Cuore” per offrire un’esperienza gratuita in barca a vela agli operatori sanitari che si sono adoperati nel contrasto all’epidemia e che hanno operato nei reparti interessati. Il progetto è stato accolto in modo favorevole dal comune di Pistoia e la ASL Toscana, dove i soci armatori hanno offerto un imbarco gratuito per un giorno o un weekend, mettendo a disposizione le loro imbarcazioni ed esperienza agli ospiti.

L’iniziativa si e’ articolata in più settimane e conclusa con la fine della bella stagione. Notevole l’interesse e l’entusiasmo mostrato dai numerosi medici e infermieri che hanno aderito a questa esperienza, nuova per molti.

La delegazione di Pistoia e della Sezione di Firenze e Prato ci tengono a ringraziare tutti coloro che si sono messi a disposizione e che hanno permesso la riuscita del progetto. Gabriele, medico che ha partecipato al progetto "Le Vele nel Cuore", ha lasciato una bella testimonianza: “Stamani sono rientrato in ospedale dopo un fine settimana veramente bello che ho passato in barca grazie all'iniziativa. Intanto, per me come medico, questa è stata l'unica iniziativa promossa in segno di riconoscenza di un lavoro svolto . Non mi era mai successo! E poi ho trovato una disponibilità tale da farmi sentire non tanto un ospite, ma un amico! Sono stato messo a mio agio in un ambito a me sconosciuto, dandomi la possibilità di conoscere la vita in barca! Ringrazio tanto gli organizzatori ed in particolare Alessandro e sua moglie ,che hanno reso possibile questo. Un saluto ed un grande ringraziamento.”

 

Decine di pneumatici abbandonati sul fondale di Cala Rossa, sono stati recuperati in una vera e propria discarica abusiva, in uno dei mari più belli della Sicilia.

Grazie all’impegno di diversi volontari-sommozzatori della Lega Navale di Castellammare del Golfo, una parte dei pneumatici e dei rifiuti presenti sul fondale sono stati rimossi.

“Abbiamo recuperato – commenta Giuseppe Stabile, Presidente della Lega Navale di Castellammare del Golfo – quasi quaranta copertoni. La nostra è stata un’azione simbolica, a seguito di diverse segnalazioni che ci sono arrivati, ma siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare. Ringrazio di cuore – conclude Stabile – i tanti volontari e subacquei che hanno collaborato”.

L’iniziativa è stata promossa dalla Lega Navale di Castellammare del Golfo, in collaborazione con la Capitaneria di Porto, Comune di Castellammare del Golfo, Flag, Europe Direct, Fareambiente e l’IISS Mattarella Dolci.

L’amm. Gabriele Botrugno (Direttore Generale della Lega Navale Italiana) ha incontrato a Firenze – nel corso della seconda edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile che si sta svolgendo nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio – Sergio Costa (Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare della Repubblica Italiana) e Leonardo Becchetti (Direttore del festival).

 

Il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, Donato Marzano, è stato intervistato da Sandro Addario per la testata online “OsservatoreLibero.it” al fine di conoscere il nuovo Presidente della LNI e sul mandato triennale al timone della storica istituzione italiana.

Ammiraglio, che cosa vuol dire essere dei ‘paladini’?
Identificarsi nello spirito con cui la Lega Navale nacque a La Spezia 123 anni fa. Mettersi al servizio degli altri e attivarsi costantemente per la tutela del mare a 360 gradi, ovvero, per l’ambiente marino, per iniziative sociali ed economiche, per lo sviluppo delle attività sportive marinaresche, soprattutto tra i giovani. In particolare (ma non solo) vela, canoa e canottaggio, dove i migliori che frequentano i nostri corsi possono successivamente essere selezionati dalle varie Federazioni sportive del Coni.

Iscriversi alla Lega Navale non è dunque un punto di arrivo ma di partenza?
Esattamente. Abbiamo circa 60.000 soci e oltre 250 sezioni in tutta Italia. Un grande «equipaggio» ideale che abbina la passione per il mare ad attività anche a carattere sociale.


Qualche esempio?
Quello di sensibilizzare alle non facili leggi del mare i soggetti deboli, come giovani disadattati e in carenza di valori. Ma anche promuovere – grazie anche alla collaborazione dei soci che dispongono di una imbarcazione – uscite in mare e attività sportive per scolaresche e soggetti diversamente abili. Come pure favorire soggetti volenterosi di apprendere una disciplina marinaresca ma non in grado di sopportarne i costi. In sintesi, diffondere la cultura e l’importanza del mare in tutti i suoi aspetti.


La Lega Navale è un ente pubblico. Riceve pertanto sovvenzioni statali?
Precisiamo. È un Ente Pubblico preposto a servizi di pubblico interesse che opera sotto la vigilanza dei ministeri della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti. Come tale non ha fini di lucro e comunque non riceve alcun contributo pubblico.


In altre parole, dovete fare da voi?
Le nostre uniche entrate sono le quote sociali, peraltro molto contenute anche per favorire la maggiore aggregazione possibile.


Ammiraglio Marzano, lei ha lasciato il servizio attivo in Marina dopo 44 anni di carriera arrivando fino al prestigioso e strategico incarico di Comandante in capo della Squadra Navale. Come si sente ora al timone della Lega Navale Italiana?
Non mi sento cambiato. Sono il marinaio di sempre che va avanti sulla sua rotta, rispettando il mare e le sue regole, ma in particolare preoccupandosi di far conoscere quanto il mare sia strategico per il nostro Paese e funzionale al nostro benessere.


Qual è l’agenda dei suoi prossimi impegni da Presidente nazionale?
Visitare più sezioni possibile della Lega Navale per rendermi conto di persona della realtà dell’Associazione. Caratterialmente le cose preferisco non farmele raccontare. Lo scopo è di sviluppare tutta la potenzialità che i nostri 60.000 soci sono sicuramente in grado di assicurare, per conseguire gli obiettivi per cui la Lega Navale esiste da oltre un secolo.


E sul piano operativo?
Sviluppare la collaborazione con gli organismi preposti alla tutela della marittimità, degli sport marinaresche dell’ambiente marino. Gli equipaggi della Lega Navale possono essere ottime «sentinelle ambientali» per monitorare, ad esempio, gli avvistamenti di fauna marina e/o segnalare anomalie lungo le coste.

Non sempre è possibile contare sui giovani. Tra il lavoro e lo studio non tutti hanno la disponibilità di tempo che servirebbe...
Questo è vero solo in parte. Dimentica che ci sono tanti «giovani sessantenni», appena pensionati, che sono sicuramente in grado di entrare a far parte della famiglia della Lega Navale. Purché naturalmente desiderosi di fare volontariato attivo. La nostra, ripeto, è una missione di servizio. Non un circolo ricreativo.

È la salvaguardia dell’ambiente, soprattutto quello marino, la tematica principale al centro dell’incontro tenutosi ieri nella sezione di Taranto della Lega Navale Italiana. Alla riunione hanno partecipato i presidenti delle diverse sezioni della regione Puglia, il delegato regionale della Lega Navale Italiana, l’ingegner Andrea Retucci, ed il Presidente Nazionale, l’ammiraglio Donato Marzano.

L’incontro è stato l’occasione per presentare le linee guida proposte dal neopresidente.

Tra i punti principali, la necessità di riscoprire l’identità e le radici da cui è nato l’ente  pubblico ben 123 anni fa. Marzano, inoltre, ha ricordato il ruolo della Lega Navale Italiana composta oggi da 250 sezioni dislocate in tutta Italia e che operano sul territorio nazionale con il preciso scopo di difendere il mare.

La cultura del mare, in tutte le sue sfaccettature, dovrà essere diffusa soprattutto tra i giovani, che sono i cittadini del domani. Si darà grande importanza alle collaborazioni con gli enti scolastici ed il territorio circostante. Obiettivo primario: fare rete. Nessuno sarà escluso dal piano programmatico proposto da Marzano. Le donne avranno un ruolo cruciale nello svolgimento delle funzioni nelle diverse sezioni, anche a livello dirigenziale. Non solo: ogni sede dovrà essere resa fruibile anche per i portatori di handicap, perché il mare possa essere un diritto di tutti.

Insomma, la LNI d’ora in avanti sarà una vera e propria realtà manageriale, in cui ognuno potrà dare il proprio apporto professionale. Le sezioni pugliesi diventeranno, infine, un punto di riferimento per tutti i cittadini che amano il mare.

Incontri come questo saranno periodicamente riprogrammati per una maggiore condivisione delle linee guida e degli obiettivi del piano programmatico.

La Sezione di Trani della Lega Navale Italiana ha ottenuto la cittadinanza benemerita «Ordinamenta maris». La scelta è basata sui provvedimenti approvati dal consiglio comunale lo scorso 13 febbraio 2020. Nella motivazione si legge che il riconoscimento è arrivato «per la meritoria opera profusa sostegno della marittimità, l'impegno nella difesa dell'ambiente, nell'avviamento agli sport nautici, nella promozione sociale e culturale del territorio».

La manifestazione tenutasi presso la corte Davide Santorsola del Palazzo delle arti Beltrani, è così diventata l'occasione per riflettere su quanto si faccia per ridurre il gap che tutt'ora divide i cittadini cosiddetti normodotati da quelli con disagio. Di certo, grazie ad adeguate politiche sociali ed al fatto di favorire da anni manifestazioni e progetti di integrazione, l'amministrazione comunale cerca di non farsi trovare spiazzata e prova a fornire a tutti gli stessi strumenti per affermarsi nel proprio campo.