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Lo scorso 29 ottobre si è celebrato un momento particolarmente significativo per la Lega Navale Italiana Sezione di San Benedetto del Tronto. Sul piazzale Pinguino, davanti a un pubblico numeroso e alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, ha avuto luogo la cerimonia di posa della prima pietra della nuova Base Nautica dell’Associazione rivierasca, seguita subito dopo dalla scopertura di una targa commemorativa in ricordo dei soci benemeriti Alfonso Sgattoni, Filippo Bartolomei, Gabriella Bruni, prematuramente scomparsi.
La mattinata si è conclusa presso i locali dell’Associazione dei Pescatori dove l’assemblea dei soci, al gran completo, ha eletto per acclamazione il nuovo Presidente Onorario della Lega Navale Italiana nella persona di Pietro Bovara, socio storico della Sezione e figura tra le più conosciute e apprezzate tra la gente di mare della città.
“Il futuro ha radici antiche” è stato il filo conduttore dell’intera manifestazione, con l'intento di sottolineare l’importanza assegnata ai valori della memoria e della riconoscenza come premessa e condizione di avanzamento e progresso. Gli esponenti della Lega Navale Italiana hanno sottolineato come passato, presente e futuro siano saldamente legati tra loro, rappresentando la linfa vitale di ogni comunità umana. Gli stessi interventi hanno, quindi, messo in evidenza come la profonda crisi sistemica che interessa la società contemporanea renda sempre più urgente e prezioso il ruolo di associazioni come la Lega Navale Italiana da sempre impegnate in favore del recupero, valorizzazione e difesa dello straordinario patrimonio storico e ambientale legato al mondo del mare.
Il Presidente nazionale della Lega Navale Italiana, l’ammiraglio Donato Marzano è intervenuto con un videomessaggio alla XXXIV Assemblea Generale della Federazione internazionale delle leghe e delle associazioni marittime e navali (Fidalmar), che si è svolta dal 23 al 27 ottobre scorsi a Siviglia in Spagna.
Da quest’anno, la LNI è tornata ad associarsi a Fidalmar, federazione fondata nel 1977 con lo scopo di creare un soggetto internazionale che unisse le diverse leghe navali e associazioni marittime — al momento soprattutto sudamericane, oltre alla Real Liga Naval Española e alla Lega Navale Italiana — intorno ad obiettivi quali la solidarietà tra i popoli per la promozione della cultura del mare e di una coscienza marittima, la difesa dell’ambiente marino e il confronto sui problemi e le questioni marittime, condividendo il comune riconoscimento della centralità del mare per la vita dei paesi dal punto di vista sociale, ambientale, culturale ed economico.
L’assemblea di Siviglia ha rappresentato un momento di confronto significativo tra gli associati dopo gli anni difficili della pandemia e si è conclusa con il rinnovamento dei vertici della federazione. Il presidente uscente di Fidalmar, l’ammiraglio Luís Hernán Espejo Segura, a capo della Liga Marítima de Colombia e alla guida della federazione dal 2019, ha ceduto il timone a Juan Díaz Cano, presidente della Real Liga Naval Española e andrà ricoprire, su richiesta di quest’ultimo, il ruolo di vicepresidente. Tra le principali conclusioni emerse, gli associati hanno convenuto di lavorare al riconoscimento di Fidalmar quale organo consultivo presso l’International Maritime Organization (IMO), di approvare un nuovo statuto con le riforme proposte dai membri della federazione e di organizzare incontri e riunioni online frequenti per confrontarsi sulle attività, sulle problematiche e sui piani d’azione.
«Ringrazio l’ammiraglio Espejo Segura, presidente uscente di Fidalmar, per l’importante attività svolta e auguro buon lavoro al nuovo presidente Díaz Cano. Sono stati loro a voler coinvolgere nuovamente la Lega Navale Italiana in questa prestigiosa federazione. Ne siamo onorati e li ringrazio a nome di tutti i nostri soci. Fidalmar rappresenta un’occasione di confronto internazionale sulle questioni che riguardano il nostro amato mare, dove mettere a sistema esperienze e peculiarità di ciascuna delle leghe navali e delle associazioni marittime affiliate. Per noi che siamo marinai, il mare è la ragione di vita, ma è anche un’opportunità per i nostri paesi e per le nostre comunità. Credo sia questo, in definitiva, il messaggio che Fidalmar deve dare alle istituzioni e farlo tutti insieme, in un momento così critico a livello internazionale, consentirà di dare ancora maggiore impulso all’importanza del mare come fattore di inclusione sociale, soprattutto nei contesti più difficili, e portare avanti azioni concrete in favore della salvaguardia dell’ambiente marino», ha affermato il Presidente Marzano commentando gli esiti dell’assemblea.
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FOTO: Fidalmar
L'ammiraglio di squadra in ausiliaria Donato Marzano è stato confermato alla guida della Lega Navale Italiana per il triennio 2023-2026. La nomina del Presidente Nazionale della LNI è stata formalizzata lo scorso 25 ottobre con Decreto del Presidente della Repubblica, in corso di registrazione.
«Ringrazio le istituzioni, in particolare il Ministro della Difesa e il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare che mi hanno proposto per un secondo mandato, per l'opportunità di poter proseguire nel coordinamento dei progetti e delle iniziative che questa autorevole istituzione, ente pubblico non economico ed al contempo associazione, porta avanti con spirito di servizio da 126 anni nei confronti del mare e delle acque interne», ha dichiarato il Presidente Marzano, tracciando alcune delle principali linee d’indirizzo per il triennio 2023-26: «Nel prossimo triennio continuerò ad incentrare l’azione della Presidenza Nazionale sul rafforzamento della coesione interna all'associazione e su una azione esterna ancora più incisiva verso le istituzioni nazionali e locali, la scuola e l’università, il cluster marittimo, le federazioni sportive, la cittadinanza, l'associazionismo, le imprese e i media nell'ambito delle aree della nostra missione istituzionale. Mi riferisco alla cultura del mare e alla diffusione dei valori marinareschi, allo sport per tutti, alla formazione marittima ed al diporto, all'inclusione sociale e alla protezione dell'ambiente marino e delle acque interne. Il nostro impegno sarà anche quello di lavorare insieme per risolvere alcune delle problematiche con cui la LNI si trova a confrontarsi oggi e che potrebbero pregiudicarne l’esistenza stessa, quali l'applicazione della cosiddetta “Direttiva Bolkestein” alle concessioni demaniali, il riconoscimento del ruolo dei Centri d'Istruzione Nautica (CIN) e le conseguenze della legge di riforma dello sport. Un'attenzione specifica sarà dedicata alle attività di inclusione sociale, con particolare riguardo alla promozione della nautica solidale e dell'avvicinamento al mare e alle acque interne per tutti, abbattendo le barriere fisiche e sociali e promuovendo i valori della legalità e dell'integrazione in contesti sociali difficili. Ancora maggiore impulso verrà dato alla sostenibilità e alla salvaguardia ambientale, con progetti scientifici in collaborazione con le università, gli enti di ricerca e le associazioni, la formazione verso i giovani nelle scuole e l'organizzazione di campagne di monitoraggio e di raccolta dei rifiuti, in aderenza ai valori che ci caratterizzano».
Fondata nel 1897 alla Spezia, la Lega Navale Italiana è un ente pubblico non economico a carattere associativo, senza scopo di lucro, vigilato dal Ministero della Difesa e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L’associazione ha lo scopo di diffondere nella popolazione, quella giovanile in particolare, lo spirito marinaro, la conoscenza dei problemi marittimi, l'amore per il mare e per lo sport, l'impegno in favore dell’inclusione sociale delle persone in condizione di disagio o con disabilità, la tutela dell'ambiente marino e delle acque interne. La LNI si presenta oggi costituita da oltre 55000 soci, 255 strutture periferiche tra Sezioni e Delegazioni su tutto il territorio italiano e 4 Centri Nautici Nazionali. Dipendono, inoltre, dalla Presidenza Nazionale, che ne supervisiona e coordina le attività, il Centro Culturale per la Formazione Nautica, il Centro Culturale Ambientale e il Centro Studi Tradizioni Nautiche. La Lega Navale Italiana non riceve fondi pubblici e si autofinanzia dai contributi dei propri soci.
Il progetto di CARDIOTEAM - UNA VELA PER IL CUORE, la campagna di screening del cuore unica promossa da Cardioteam Foundation Onlus in collaborazione con la Lega Navale Italiana, sbarca in Toscana.
L’obiettivo del progetto è girare l’Italia promuovendo l’importanza della prevenzione nel ridurre il numero di decessi causati da attacchi cardiaci e ictus che rappresentano tutt’oggi in Italia le principali cause di mortalità e invalidità.
Dulcinea, la barca attrezzata di sonographer ed ecocardiogramma wireless che gira l’Italia e toccherà quasi 30 porti in 12 mesi effettuando oltre 3000 ecocardiogrammi gratuiti a soggetti da 50 a 75 anni, arriverà a Livorno il 30 ottobre per poi spostarsi all’Isola d’Elba (13-18 novembre) e al Monte Argentario (20-25 novembre).
Salire a bordo è facilissimo.
Tutte le persone dai 50 ai 75 anni che saranno sottoposte ad ecocardiogramma riceveranno l’esito del test e una brochure sullo stile di vita da adottare per prevenire infarto e ictus. Nella tenda di Cardioteam Foundation Onlus, allestita per circa una settimana in ogni porto di approdo, si farà formazione su alimentazione, attività fisica, controllo della pressione arteriosa, del diabete e del colesterolo nel sangue.
IL VIAGGIO DI CARDIOTEAM – UNA VELA PER IL CUORE
Sono questi i numeri di Cardioteam - Una vela per il cuore, un progetto unico in Europa che nasce dall’idea del cardiochirurgo Marco Diena, presidente di Cardioteam Foundation Onlus, e che prosegue il grande viaggio di screening svolto dal Cardiovan di Cardioteam. Dal 2014 ad oggi Cardioteam Foundation Onlus, grazie all’aiuto di cardiochirurghi e cardiologi e professionisti non medici che fanno parte della fondazione, ha raggiunto 48 città italiane e sono stati effettuati più di 16.000 ecocardiogrammi gratuiti per informare
A percorrere le oltre tremila miglia nautiche sarà Dulcinea, una barca a vela storica di 14 metri in legno costruita nel 1991 dal cantiere Carlini su progetto di Carlo Sciarelli e iscritta al registro del naviglio della Lega Navale Italiana, che ha vinto diverse regate in Italia e all’estero nella classe “Spirit of Tradition”. Il viaggio di Dulcinea sarà supportato a livello operativo e logistico delle strutture e dei soci della Lega Navale Italiana, da 126 anni impegnata in attività socio-solidali,
Il viaggio di Cardioteam – Una vela per il cuore è diviso in due semestri: nel primo semestre, fino a febbraio, Dulcinea solcherà le coste tirreniche dell’Italia e quelle della Sicilia; da marzo a settembre 2024 Cardioteam – Una vela per il cuore si sposterà sulla costa ionica e adriatica.
Il viaggio è dedicato a due grandi uomini e marinai: l’Avv Gianfranco Putaturo e l’Ing. Sandro Buzzi.
Il programma di Cardioteam – Una vela per il cuore è sostenuto dalla Lega Navale Italiana con il prezioso contributo di Creostudios e grazie alla sponsorizzazione di Fondazione Buzzi Unicem e GSD Foundation.
CARDIOTEAM FOUNDATION ONLUS, nata a Torino nel 2008 grazie all’impegno del Dottor Marco Diena e di coleghi cardiologi, è la prima Fondazione in Italia che si dedica alla ricerca, alla formazione, alla solidarietà e alla prevenzione nel settore delle malattie di origine cardiovascolare. Cardioteam Foundation da anni si batte per la cultura della prevenzione dell’infarto e del’ictus che sono ancora la prima causa di mortalità e di invalidità nel nostro paese. La prevenzione è uno dei principali valori per la salute e il benessere della persona ed è dimostrato che può salvare più persone delle cure abituali.
LEGA NAVALE ITALIANA, fondata alla Spezia nel 1897, è un ente pubblico non economico a carattere associativo che opera nell’ambito della diffusione della cultura marittima e delle tradizioni marinaresche, della formazione nautica, degli sport acquatici, della protezione ambientale e dell’inclusione sociale, con particolare attenzione ai giovani, alle persone con disabilità e in condizione di svantaggio sociale ed economico. L’associazione conta ad oggi oltre 53.000 soci ed è articolata in 255 strutture periferiche presenti su tutto il territorio nazionale.
RETE DEL DONO è la realtà leader nel terzo settore italiano che fa da incubatore per l’innovazione degli Enti del Terzo Settore, attraverso il digitale e il crowdfunding (di tipo donation based e personal fundraising). La piattaforma permette l’incontro e la condivisione delle buone cause delle Organizzazioni non profit con la loro community e i loro sostenitori: individui, personal fundraiser, aziende, enti e istituzioni. L’impegno concreto di Rete del Dono è quello di diffondere la cultura del dono e del personal fundraising, come espressione di impegno civile e di cittadinanza attiva.
LA FONDAZIONE BUZZI UNICEM ETS nasce nel 2003 a Casale Monferrato per volontà di Buzzi Unicem S.p.A. (oggi Buzzi S.p.A.), con lo scopo di promuovere e sostenere interventi rivolti al miglioramento della diagnosi e della cura del Mesotelioma Maligno, un tumore particolarmente aggressivo legato all’esposizione ambientale e professionale all’amianto. Questa grave patologia costituisce un fenomeno sociale con effetti estremamente preoccupanti nel casalese, sede in passato di lavorazioni industriali per la produzione di manufatti contenenti amianto.
GSD Foundation ETS è l'ente non profit del Gruppo San Donato e ne promuove i valori di Umanità, Innovazione e Sostenibilità attraverso progetti dall'alto valore sociale. La sua vision si fonda sulla creazione di sinergie tra le scienze biomediche e l’organizzazione sanitaria, sulla sostenibilità e sull’attenzione al benessere delle persone. La prevenzione delle malattie, la ricerca scientifica d’avanguardia e l’umanizzazione delle cure sono al centro del suo impegno. I fondi raccolti attraverso le iniziative di fundraising sono utilizzati per finanziare le attività di umanizzazione e i progetti scientifici della GSD Foundation ETS.