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Con l’inaugurazione del Villaggio allestito presso il Piazzale delle Feste del Porto Antico, è partita ufficialmente la grande avventura di The Ocean Race Europe, la regata velica internazionale che andrà in scena a Genova fino a domenica 20 giugno. La Città ospita la tappa finale della regata, partita lo scorso 29 maggio da Lorient e gustoso antipasto di The Ocean Race-The Grand Finale 2022-2023, il giro del mondo a vela – tra i massimi eventi sportivi a livello globale – di cui Genova ospiterà fra due anni l’ultima tappa.

Alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci, del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, del presidente dello Steering Committee Genova di Genova The Grand Finale Evelina Christillin, del presidente FIV Francesco Ettorre e del presidente di The Ocean Race Richard Brisius, sono stati tolti i veli all’area del Porto Antico che, fino al 20 giugno, accoglie non soltanto gli appassionati di vela, ma genovesi, visitatori e turisti di ogni età che avranno la possibilità di partecipare a decine di eventi e iniziative all’insegna di sport, cultura, turismo, pesca e sostenibilità ambientale, fra intrattenimento e attività educative.

IL VILLAGGIO

Il Villaggio di The Ocean Race Europe, inaugurato con una grande festa di pubblico e durante il quale il sindaco Bucci ha consegnato le bandiere di The Ocean Race Europe ai circoli FIV-I Zona, si estende su una superficie di 20mila metri quadrati e ospita il villaggio regata, uno spazio Educational & Sail Academy con un’area inclusive per i disabili, un’area food per gustare i tipici prodotti genovesi, la Tor Europe Plaza per inaugurazioni, premiazioni e conferenze, l’area Hospitality & Team riservata agli equipaggi delle barche in gara.

SAIL INCLUSIVE

In occasione della manifestazione genovese, la Lega Navale Italiana ha raccolto l’invito per creare un evento all’interno della manifestazione: Sail inclusive.

L’evento è rivolto alle associazioni genovesi del terzo settore che operano nel mondo della disabilità e del disagio sociale. Per l’evento “Sail inclusive”ranno al porto antico ci sono otto barche a vela Hansa 303 presenti nelle sezioni liguri e piemontesi: LNI Sanremo, LNI Savona, LNI Spotorno, LNI Genova Sestri Ponente, LNI Genova Centro, LNI Chiavari-Lavagna, LNI Arona, LNI Meina.

Grazie all’impegno dei soci LNI, fino al 20 giugno (negli orari 9,30-12,30 e 16-19) si potrà provare l’imbarcazione Hansa.  Verrà presentata anche la barca a remi Happy adattata ed utilizzata per la “voga per tutti”.

 

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FONTE: Comune di Genova

FOTO: The Ocean Race Genova

The Ocean Race, la manifestazione definita il Giro d’Europa della vela, arriva a Genova e la Lega Navale Italiana ha raccolto l’invito per creare un evento all’interno della manifestazione: Sail inclusive.

L’evento è rivolto alle associazioni genovesi del terzo settore che operano nel mondo della disabilità e del disagio sociale. Per l’evento “Sail inclusive” verranno concentrate al porto antico otto barche a vela Hansa 303 presenti nelle sezioni liguri e piemontesi: LNI Sanremo, LNI Savona, LNI Spotorno, LNI Genova Sestri Ponente, LNI Genova Centro, LNI Chiavari-Lavagna, LNI Arona, LNI Meina.

Grazie all’impegno dei soci LNI, dal 17 al 20 giugno (negli orari 9,30-12,30 e 16-19) si potrà provare l’imbarcazione Hansa.  Verrà presentata anche la barca a remi Happy adattata ed utilizzata per la “voga per tutti”.

Sport e inclusione alla Lega Navale Italiana di Trapani. Presso la sezione siciliana, infatti, sono iniziati dei corsi di vela dedicati a persone disabili di ogni età.

I corsi, organizzati dalla LNI di Trapani, sono iniziati a giugno e constano di tre appuntamenti settimanali con le imbarcazioni Hansa 303, anche grazie al coinvolgimento della cooperativa Voglia di Vivere e dall’associazione Sos Autismo.

“Questa iniziativa – ha commentato Massimo Sparta, Vicepresidente della sezione trapanese della LNI – sta ottenendo grandi risposte. Le barche sono mono e biposto, il ché permette di veleggiare con coloro i quali riportano delle disabilità agli arti. Le imbarcazioni (Hansa 303, ndr), infatti, non hanno un classico timone bensì un joystick, dal quale è possibile manovrare l’andatura. Il nostro scopo – ha concluso Sparta – è quello di diffondere l’inclusione e la socialità».

La Lega Navale Italiana di Messina entra a scuola. Nei giorni scorsi, infatti, è stata stipulata una convenzione tra la sezione LNI e gli istituti “Caio Duilio” ed “Elio Vittorini” per la promozione di iniziative in favore degli studenti.

Il memorandum d’intesa a tre – finalizzato ad arricchire l’offerta formativa sia curriculare che extracurriculare degli studenti che potranno così accedere, a condizioni agevolate, a servizi e attività idonei a favorirne l’aggregazione – è stato firmato alla presenza di Giuseppe Soraci (Presidente LNI Messina) e della Dirigente scolastica professoressa Maria Schirò.

Sia Il “Caio Duilio” che la “Vittorini”, in qualità di partership, potranno aderire a progetti formativi e didattici finanziati dagli enti di promozione sportiva operanti nel settore nautico come la FIV Federazione Italiana Vela, la Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana, il CONI, Sport e Salute S.P.A.

I due istituti, inoltre, potranno aderire con le proprie classi al Progetto VelaScuola 2020/2021 promosso dalla FIV e dalla Lega Navale Italiana ed al Progetto di Sport&Salute S.P.A. denominato “SportdiTuttiInclusione”.

Nuova importante iniziativa sociale presso la sezione di Ostia della Lega Navale Italiana, che a partire dal 14 giugno (e fino alla fine dell’estate) consentirà a 50 ragazzi in situazione di disagio a usufruire dei corsi vela settimanali gratuiti.

“Tutti sulla stessa barca”, questo il nome del progetto di inclusione sociale, nasce dalla sinergia tra la LNI di Ostia e il gruppo scout FSE Roma 12. L’idea è maturata  gradualmente tra gli scout, che contano una sezione nautica, grazie all’esperienza dei corsi vela e dal loro desiderio di far salire a bordo i tanti bambini incontrati nelle esperienze di servizio vissute in questo anno.

La sezione di Napoli della Lega Navale Italiana, con una nota, ha sottolineato come sia "da sempre, impegnata in progetti di forte valenza sociale. Più che un l'obbligo statutario, una vera e propria vocazione: aiutare i più fragili, offrire pari opportunità, sviluppare progetti di inclusione e di diffusione della cultura del mare. Negli anni, tante le iniziative lanciate in tal senso: da una Vela per sperare, nata con l'obiettivo di avvicinare i ragazzi dei quartieri a rischio al mare a Velatamente, progetto di riabilitazione psicosociale realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della ASL Napoli 1 Centro per pazienti con grave disagio mentale".

In tale quadro, prosegue la nota, "si inquadra anche la richiesta, presentata dalla Lega al Comune di Napoli, per ottenere l'autorizzazione a realizzare una piattaforma al fine di abbattere le barriere architettoniche e consentire l'avvicinamento agli sport nautici delle persone aventi mobilità ridotta o diversamente abili. Grazie alla costruzione di questa pedana, sarà possibile promuovere la pratica della vela, in maniera ancora più efficace e immediata, tra quanti soffrono di un problema fisico o pschico".

Per la Lega Navale Italia di Napoli "è ormai universalmente riconosciuta, infatti, l'importanza di un forte coinvolgimento della persona disabile o socialmente svantaggiata in una stimolante attività di gruppo. Nel caso della vela, si va ben oltre la semplice partecipazione ad una routine quotidiana, ed il coinvolgimento emozionale, la gratificazione ed il senso di autostima vengono senz'altro amplificati. Proprio la vela, negli ultimi anni, è sempre più considerata tra gli interventi riabilitativi innovativi in grado di stimolare ed esaltare le doti dei singoli affetti da disabilità fisiche e mentali, per l'entusiastica risposta di chi ha potuto sperimentarla, dimostrando di essere un'alternativa valida per promuovere un incremento della qualità della vita dei soggetti coinvolti".

Da qui la richiesta per chiedere al Comune di Napoli "l'autorizzazione a realizzare uno "strumento" che potrà, concretamente, aiutare i soggetti disabili a partecipare, dando una risposta fondamentale alla loro necessità di socializzazione e relazionalità.

"Voglio ringraziare il Comune di Napoli che, concedendoci l'autorizzazione, ci ha messo nelle condizioni di poter aiutare i più fragili – ha detto l'avvocato Alfredo Vaglieco, presidente della Lega Navale Italiana di Napoli - La sfida è portare la persona disabile o socialmente svantaggiata a vivere la realtà della vela, così apparentemente "dura" anche per i cosiddetti "normodotati", come un'esperienza da condividere insieme ai compagni dell'equipaggio, in un clima di arricchimento personale enorme e non riproducibile. Ora tocca a noi realizzare, nel più breve tempo possibile, la pedana e lanciare nuovi progetti che ci permettano di coinvolgere il maggior numero possibile di ragazzi."

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