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C'è molto più delle regate: come funziona la complessa macchina organizzativa della vela azzurra ai Giochi Olimpici.

Intorno alle 5:30, il primo bollettino meteo arriva dal meteorologo che si trova in Europa, al DT Michele Marchesini che lo condivide con tutti entro le 6:00. Alle 6:30, si verifica (è cambiato spesso) e si pianifica l’orario dei bus tra il villaggio olimpico al porto, e si avvia anche la macchina dei tecnici che non sono al villaggio. 7:00-8:30, colazione, tamponi, preparazione atleti e tecnici.

Alle 9:00 Team leader meeting online, al quale partecipa il DT Marchesini, a seguire apertura dei container che sono la base ufficiale del team. L’Italia ha due container (ne hanno diritto le nazioni con più di 8 concorrenti), si tratta di strutture hi-tech, dotate di aria condizionata, spinbike e remoergometro e altri attrezzi da palestra, vasca del ghiaccio, lettino per fisioterapia, verande che vengono smontate in questi giorni perché si è in allerta tifone, computer, connessione, cibo, spogliatoio…

Alle 10 briefing meteo col meteorologo della squadra in base al comunicato meteo ufficiale diffuso ai team. Gli altri briefing del mattino sono col medico Giacomo Cappè sullo stato degli atleti, e con lo shore-man Mauro Zamichele, l’attrezzista, per fare il punto sugli interventi da fare sulle barche, stabilire le priorità, eventuali sistemazioni richieste per motivi di stazza.

Entro le 10:55 tutti devono depositare il proprio tampone nella borsa frigo in container, perché entro le 11 va consegnato per avere i risultati entro le 19, altrimenti si hanno il giorno dopo, e in caso di una positività si evita una notte in più insieme a un altro atleta. Bisogna pensarle tutte, prima che loro pensino a te…

Ciascuno ha il proprio schedule del giorno, differenziato in base al periodo tra allenamento, stazze, giorno pre-regata, regate, e secondo l’orario stabilito ciascuno fa capo alla base, cioè i container con la bandiera italiana. Se qualcuno è schedulato per arrivare più tardi dell’orario di consegna del tampone, deve consegnarlo a un collega che arriva prima.

Dopo il team leader meeting, il DT manda un messaggio-briefing al gruppo whatsapp della squadra con i punti salienti emersi dalla riunione. Gli atleti iniziano ad armare le barche e prepararsi per l’uscita in mare. A seconda degli orari di ciascuno e soprattutto in caso di impegno agonistico si alimentano gli atleti secondo tabelle minuziose studiate da mesi anche in base alle analisi cliniche personalizzate e ai fabbisogni per prestazione. Molta attenzione all’introduzione dei carboidrati, la dieta personalizzata è frutto di un lavoro importantissimo fatto nell’ultimo anno e mezzo e partito sulle tavole.

I tecnici preparano i materiali per l’uscita in gommone, si fa un check delle radio. Chi ha un programma fisico fa remo ergometro, pesi, corpo libero o quant’altro, secondo programma gestito tra atleti e il preparatore Parisi in Italia. Questa attività è resa possibile proprio perché sono stati previsti gli attrezzi, non potendo frequentare le palestre causa Covid. I container per trasportare le attrezzature in Giappone sono partiti a marzo, e già da novembre si è iniziato a caricarli.

Poi si esce in mare, tutti gli allenatori escono con il proprio gommone. Non sono consentite barche spettatori, in mare i tecnici non possono portare telefonini o altri mezzi di comunicazione, ma solo il VHF. Di solito, salvo diverse esigenze, il DT resta a terra e monitora lo svolgimento delle regate, in contatto con il PRO. In presenza di episodi “dubbi” e motivo di potenziali proteste, scarica il file della regata incriminata dal broadcasting e prepara il materiale in caso di udienza.

Al rientro atleti e tecnici si ritrovano sullo scivolo per un primo debriefing, poi gli atleti devono passare per la Mixed Zone dove possono rilasciare interviste su richiesta di tv e media e torna a lla base, dove fanno la routine di defatigamento anche con il medico/fisioterapista Giacomo Cappè. Quest’ultimo in caso di atleti che non siano venuti alla base perché rimasti al villaggio, si reca da loro per fare i trattamenti previsti. Ogni viaggio tra il villaggio olimpico e Enoshima richiede circa 45 minuti, sia con l’auto che con il bus. Il CONI ha messo a disposizione due auto con autisti, una la usa il presidente e l’altra è usata per le necessità logistiche come quest’ultima.

Interessante la routine tecnica prevista sulle barche al rientro. Un check-up completo di scafo, appendici, attrezzature, vele. Lavaggio e lucidatura, un ciclo di prodotti studiati per ridurre l’attrito delle superfici sull’acqua, è una fase che per alcune barche più complesse, come il Nacra 17, puo’ richiedere fino a due ore! In quest’ultimo caso uno dei controlli più delicati riguarda le due derive “foil”, che nel dopo regata vengono controllate nei minimi dettagli, e quasi sempre serve un piccolo intervento, basta un granello di sabbia a rigare il carbonio. In caso di intervento, va avvisato lo stazzatore che deve controllare il lavoro e ristazzare i foil.

Alla base dopo le regate si completa il debriefing anche tra i tecnici con esame di eventuali episodi dubbi. Gli atleti appena finite le terapie e la routine sulla barca post regata prendono il bus e tornano al villaggio olimpico a Oiso. La qualità della mensa al villaggio è ottima.

Della routine di ciascun singolo allenatore, poi, fa parte il rapporto con l’atleta anche dal punto di vista della gestione psicologica, sia prima di andare in acqua che al rientro da una regata, anche in base all’andamento della giornata, e anche in costante rapporto con gli psicologi degli atleti. Cena al villaggio e a letto abbastanza presto. La vita sociale non è il punto forte dei Giochi al tempo della pandemia.

IN CASO DI MEDAL – Dopo quattro o cinque giorni di regate e uno di riposo, tutte le discipline arrivano alla Medal Race tra i primi dieci in classifica, una vera e propria Finale olimpica. Anche qui regole e passaggi. La vigilia della medal è di riposo per gli atleti, ma generalmente gli italiani hanno preferito fare delle brevi uscite di defatigamento e distrazione. Il pomeriggio prima della Medal poi, gli equipment (barche, vele appendici) devono essere portati in un’area di quarantena, dove non possono più essere toccate. Questo comporta un ulteriore check del mezzo. La mattina della Medal le barche escono dalla quarantena e sono parcheggiate nella “pit-lane” sullo scivolo davanti alle telecamere e ai fotografi della Mixed Zone, dove saranno armate e da dove saranno varate per disputare la Medal. Il ritorno sullo stesso scivolo sarà con feste o delusione, bandiere e abbracci, altre interviste, prima della Medal Ceremony, seguita dalla press conference delle tre medaglie nel Venue Media Centre.

Arrivati a questo punto, la regata olimpica sarà finita, e se siete in una medal press conference è finita anche bene…

 

 

FONTE e FOTO: FIV

Concluso con successo il Campionato Mondiale Rs Venture Open valevole per l’assegnazione del titolo mondiale para sailing 2021. I due equipaggi italiani infatti concludono al secondo e terzo posto la competizione iridata all’interno della storica regata Travemunde Woche 2021. Tra loro anche Fabrizio Olmi (LNI Milano), che conquista il terzo gradino del podio in coppia con Davide Di Maria (CG Salò). Nuovo risultato importante, quindi, per Olmi, che qualche settimana fa si era imposto nel singolo nel Campionato Italiano 2021 della classe hansa 303, tenutosi a Porto San Giorgio.

L’equipaggio composto da Gianluca Raggi e Emiliano Giampietro, entrambi dello YC Punta Ala, ha concluso il campionato al secondo posto sfiorando l’oro ( 7-ocs-4-3-4-6), serie identica agli avversari gli svizzeri Moerch-Amiguet che conquistano il gradino più alto  grazie alla migliore prestazione nell’ultima prova.

Fabrizio Olmi e Davide Di Maria, invece, chiudono l’esperienza tedesca al terzo posto (6-4-7-5-8-10) cedendo il titolo conquistato a Cadiz nel 2019. Un campionato mondiale sui generis visti i soli tre giorni di regate in programma oltre alla poca attenzione dimostrata dagli organizzatori tedeschi  in termini di logistica e facilities per regatanti e accompagnatori. I tecnici presenti a Travemunde erano Filippo Maretti e Fabio Barbieri.

"Ulteriore importante risultato di un nostro atleta ed in un settore strategico come quello del para sailing, dove notevoli sono gli sforzi quotidiani di tante Sezioni e Delegazioni impegnate nell'avvicinare tutti, incluso le persone con disabilità, al mare e all'attività agonistica. Per il para sailing il 2021 è un anno determinante che culminerà con il campionato mondiale della classe hansa 303 a Palermo nel prossimo mese di ottobre" ha commentato il Presidente Nazionale della LNI, l'ammiraglio Donato Marzano.Il tecnico Maretti dichiara: "Ottimo il rientro di Raggi dopo 3 anni di assenza che trova un ottimo feeling con il compagno di equipaggio Giampietro. L’equipaggio ha regatato bene mantenendo alta la concentrazione nei tre giorni. Peccato per l’OCS che ha compromesso il risultato finale. Un po’ di rammarico  per l’equipaggio Olmi- Di Maria che partivano da favoriti ma non sono riusciti a esprimere il loro potenziale in particolare nelle fasi di partenza".

Il responsabile del settore Para Sailing FIV, Fabio Colella, dichiara: "Dopo un periodo veramente difficile per il settore e per questa classe, per le ovvie problematiche sanitarie e per quelle tecniche accorse durante la stagione degli  allenamenti, chiudiamo con ottimi risultati la stagione Rs Venture. Questo dimostra l’impegno e le capacità degli atleti selezionati per le squadre, con i quali mi congratulo. Un ringraziamento va inoltre ai tecnici federali e ai circoli coinvolti per l’attenzione nelle attività e per i risultati conseguiti".

Altri appuntamenti agonistici internazionali attendono le squadre parasailing FIV: il Campionato Mondiale 2.4 e il Mondiale Hansa 303, quest'ultimo organizzato presso la sezione LNI di Palermo.

 

 

FONTE e FOTO: FIV

La TV che detiene di diritti olimpici, Discovery, ha fatto un accordo con la FIV, per il ramite di World Sailing: come in altri paesi, anche in Italia si possono seguire tutte le regate olimpiche attraverso il sistema tracking di SAP Sailing

Una straordinaria occasione per seguire le regate e tifare i nostri velisti olimpici. Guardare le regate col tracking garantisce l'aggiornamento real-time del risultato (attenzione: nel corso di una regata i piazzamenti possono cambiare molto spesso) e l'osservazione di molti parametri tecnici. Si puo' usare come strumento aggiuntivo alle regate viste in tv, oppure da solo.

Si entra nel link (CLICCA QUI). Si apre una pagina speciale con i bottoni di tutte le prove in programma per tutte le classi. I bottoni gialli sono le regate disputate (che si possono rivedere) o in corso. Il sitema SAP Sailing fornisce oltre la posizione delle barche anche la classifica aggiornata in tempo reale, l'intensità del vento, le sue oscillazioni, la velocità delle barche in gara, i grafici di ogni singolo concorrente, e altro ancora.

 

FONTE e FOTO: FIV

L’Associazione Vele Storiche Viareggio e il Club Nautico Versilia annunciano l’apertura ufficiale delle iscrizioni al XVI Raduno Vele Storiche Viareggio, in programma presso la città toscana dal 14 al 17 ottobre 2021. In quella occasione una flotta di barche d’epoca, classiche e tradizionali si affronteranno in occasione di tre appassionanti regate e contemporaneamente daranno vita al primo museo galleggiante della Versilia. Le imbarcazioni potranno essere infatti ammirate gratuitamente dal pubblico, che avrà l’opportunità di informarsi sulla loro storia e caratteristiche indicate su appositi pannelli posti di fronte ad ogni scafo. Da oltre tre lustri l’evento è considerato l’ultimo appuntamento della stagione in Mediterraneo riservato alle barche storiche, prima che ritornino presso i rispettivi porti di stazionamento per la pausa invernale. L’evento è patrocinato dall’AIVE, l’Associazione Italiana Vele d’Epoca fondata nel 1982 e dalla FIV, Federazione Italiana Vela. Come da tradizione, anche quest’anno il raduno sarà dedicato a un’imbarcazione socia di Vele Storiche e la prescelta per il 2021 non a caso è Lo Spray, motorsailer in mogano armato a ketch Marconi che festeggerà 60 anni dal varo. Costruito dal cantiere Picchiotti su un progetto derivato dalle navette scozzesi degli Anni Trenta di Franco Anselmi Boretti, questo motorsailer è stato oggetto di un profondo restauro realizzato nel corso degli ultimi tre anni dal cantiere viareggino Francesco Del Carlo.    

ISCRIZIONI APERTE ANCHE AI “NON ISCRITTI” VSV 

Le barche d’epoca, classiche, storiche e tradizionali, anche se non iscritte alle Vele Storiche Viareggio, possono iscriversi al link https://velestoricheviareggio.org/iscrizione-imbarcazioni-xvi-raduno-vsv/. La flotta verrà suddivisa in una serie di raggruppamenti in base alle loro caratteristiche, che comprenderanno anche imbarcazioni in vetroresina secondo un criterio riconosciuto da Vele Storiche https://velestoricheviareggio.org/come-valutiamo-il-valore-storico-delle-imbarcazioni/. Tre le regate previste nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, al termine delle quali verrà stilata una classifica in tempo reale per tutti i raggruppamenti e una classifica in tempo compensato per le imbarcazioni in regola con il certificato di stazza CIM, curata dall’AIVE. Tutte le iscritte concorreranno all’assegnazione del Trofeo Vele Storiche Viareggio, mentre gli scafi costruiti dal noto cantiere ligure Sangermani si contenderanno il prestigioso Trofeo Challenge a loro riservato. Domenica pomeriggio 17 ottobre si svolgerà la cerimonia di premiazione.

CONFERMATA LA PARTECIPAZIONE DELLA CLASSE 5.5 E PER LA PRIMA VOLTA DEI DINGHY 12’ CLASSICI

Come nelle ultime passate edizioni, anche quest’anno è confermata la presenza di una flotta della storica classe dei 5.5 Metri S.I. (Stazza Internazionale), che regateranno separatamente su un percorso e con una giuria a loro dedicati. Ma l’assoluta novità del 2021 sarà la presenza, seppure limitata a pochi scafi, dei Dinghy 12’ classici, deriva nata nel 1913. Le barche, trainate dalla vicina Torre del Lago, giungeranno a Viareggio attraverso il canale che unisce il lago di Massaciuccoli.

IL “PUNTO PIÙ ALTO” DEL COMANDANTE DEL VESPUCCI E LE RICETTE DI DAVIDE BESANA

Tra le iniziative collaterali organizzate in occasione del raduno, la presentazione di due libri: “Il punto più alto” e “Prezzemolo e vecchi nervetti”. Il primo è il racconto del percorso professionale e di vita del Capitano di Vascello della Marina Militare Gianfranco Bacchi; un viaggio che lo ha portato dagli anni della formazione in Accademia Navale a Livorno al comando dell’Amerigo Vespucci, la più bella nave a vela al mondo. Il secondo descrive con allegria e ironia 108 ricette illustrate con la tecnica dell’acquerello dal cartoonist Davide Besana, autore e disegnatore milanese di origine, ma ligure d’adozione, con un amore sconfinato per il mare, la vela e la cucina. Entrambi i volumi sono editi dalla Edizioni Cinque Terre, piccola casa editrice indipendente ligure con una storia ventennale di pubblicazioni locali. Ogni momento conviviale a terra si svolgerà sempre e comunque nel pieno rispetto delle normative vigenti in quel momento riguardanti l’emergenza sanitaria in corso.

E’ il vento da maestrale, a dominare la prima giornata del Campionato Mondiale di vela classe O’pen Skiff, di scena nelle acque di Calasetta.

L’avvio dell’evento, inserito nella Sail Week, è stato frenato dal forte maestrale, che durante la giornata ha raggiunto i 36 nodi. L’organizzazione ha inizialmente ridotto il programma a due regate per ciascuna flotta, sul classico percorso a bastone più traverso, e previsto l’uscita a turno delle flotte Yellow e Blue degli Under 17, per finire con gli Under 13.

Invece, di fronte alla crescente intensità del maestrale e al mare sempre più formato, ha posticipato per due volte l’uscita delle barche, fino al definitivo annullamento nel primo pomeriggio.

Nulla di fatto quindi per i giovanissimi ed entusiasti concorrenti, che sin dal primo mattino si erano radunati nel villaggio regate, equipaggiati con mute lunghe, lycra colorate e le immancabili mascherine, per armare le loro barche in vista della prima battaglia iridata.

All’edizione sarda del campionato – la terza, in acque italiane - partecipano 205 timonieri, di cui 131 Under 17 e 74 Under 13, in rappresentanza di Italia, Francia, Germania, Polonia, Stati Uniti, Ungheria.

L’ASSEMBLEA DI CLASSE. Durante la presentazione del Campionato Mondiale O’pen Skiff, si è svolta l’assemblea della classe internazionale cui sono intervenuti i rappresentanti delle flotte di Ungheria, Polonia, Germania, Francia, Italia, Stati Uniti e Giappone.

Nel corso dell’incontro, è stata deliberato la modifica dei raggruppamenti, che dal 1° gennaio 2022 saranno: Under 12 (ragazzi dai 9 fino agli 11 anni compiuti) e Under 16 (dai 12 anni ai 15 anni compiuti).

La novità più rilevante è l’adozione, da parte della classe internazionale, di una nuova vela di 3.5 metri quadrati per la categoria Under 12, mentre viene confermata l’attuale vela 4.5 per l’Under 16.

“Siamo di fronte a un cambiamento molto importante per la classe O’pen Skiff”, ha sottolineato il presidente della classe internazionale, Guido Sirolli, “con la nuova vela da 3.5 mq, con albero più corto di quello in uso da 4.5, consentiremo ai ragazzi più leggeri - anche sotto i 30 kg di peso - , di regatare in sicurezza con venti sostenuti. In questi anni, l’attuale vela da 4.5 si era mostrata indicata per ragazzi sopra i 40, 45 kg e aveva creato una difficoltà oggettiva per i ragazzi più leggeri e giovani. Come tutti i cambiamenti”, ha concluso Sirolli, “dovrà essere assestato nel prossimo anno, per consentire alle squadre di conoscere meglio la nuova vela e apprezzarne le sue caratteristiche”.

L’assemblea ha ufficializzato inoltre l’assegnazione del prossimo Mondiale alla Francia. Il campionato si terrà sul Lago di Carcans - Maubuisson, vicino a Bordeaux e sul versante atlantico, dal 17 al 23 luglio 2022.

 

FONTE e FOTO: Open Skiff Italia

Una bella iniziativa a difesa dell’ambiente, quella che vede coinvolta la Lega Navale di Napoli che ha deciso di ospitare, presso il porticciolo del Molosiglio, la famosa imbarcazione di Legambiente Goletta Verde, per l’unica tappa in Campania del suo tour.

Quella della Goletta Verde è una campagna che l’associazione ambientalista porta avanti, da oltre trenta anni, per difendere la bellezza del nostro Paese, promuovendo buone pratiche e comportamenti sostenibili. Una missione contro illegalità, cementificazione, fonti fossili, mala depurazione e rifiuti, che vede l’imbarcazione impegnata a percorrere i nostri mari per effettuare monitoraggi scientifici sulla qualità delle acque e denunciarne l’inquinamento.

E proprio il capoluogo campano sarà la prossima tappa di questo straordinario viaggio,  che prevede quasi 2.000 miglia di navigazione e più di 15 approdi in oltre un mese di navigazione (la Goletta è partita il 3 luglio da Genova e concluderà il suo viaggio il 12 agosto a Trieste).

Oltre a comunicare i dati rilevati nel corso delle attività di monitoraggio, i volontari di Legambiente realizzeranno dei percorsi didattici con i ragazzi. Saranno coinvolte sia le giovani leve che svolgono attività velistica presso la Lega Navale di Napoli che quelle in forza a Mascalzone Latino. Inoltre, anche alcuni dei partecipanti al progetto “Una vela per sperare”, che la Lega Navale di Napoli porta avanti ormai da diversi anni nei quartieri a rischio della Sanità e di San Giovanni a Teduccio verranno reclutati per le attività in programma.

In particolare, venerdì 16 luglio, dalle ore 15:30 alle ore 17:30, i giovani  saranno impegnati nei  laboratori "Mettiamoci in Gioco”, una serie di attività improntate principalmente ai temi della plastica in mare, della raccolta differenziata, del riciclo e riuso. Un piccolo percorso di sensibilizzazione che passerà attraverso il coinvolgimento visivo, l'interazione e la manipolazione dei materiali e che prevede, anche, una visita guidata della Goletta Verde.

“ Siamo sempre disponibili quando si tratta di lavorare in sinergia con Enti ed Associazioni che difendono il mare e promuovono la tutela dell’ambiente – sottolinea l’avv. Alfredo Vaglieco, Presidente della Lega Navale di Navale – Da sempre è uno degli obiettivi principali della Lega Navale e dare l’opportunità, ai nostri giovani, di essere “educati” alla cultura della sostenibilità e del rispetto della natura che ci circonda è una occasione che non vogliamo e non possiamo lasciarci sfuggire. Ben vengano, quindi, queste iniziative che troveranno, sempre, nella Lega Navale di Napoli un partner attento, sensibile e disponibile alla collaborazione”.

 

FOTO: Legambiente

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