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Dopo l'esperienza della “Cento Giorni nel Tirreno” dello scorso anno, il disegnatore e uomo di mare Davide Besana torna a bordo della sua barca Midva per un nuovo progetto educativo solidale, supportato nuovamente dalla Lega Navale Italiana, per regalare “un mare di emozioni” ai ragazzi e alle ragazze dei ‘Punti Luce’ di Save the Children.

La scorsa estate, Davide Besana ha intrapreso un viaggio di oltre duemila miglia chiamato “Cento Giorni nel Tirreno”. Durante i mesi di navigazione, l'autore ha insegnato a dipingere e navigare a circa 300 ragazzi e ragazze di Save the Children e delle Sezioni della Lega Navale Italiana, incontrati a Ostia, Ventotene, Procida, Napoli, Scalea, Tropea, Palermo, Olbia, Castelsardo e Genova.

Sail the Children mira a coinvolgere ragazzi e ragazze in difficoltà tutelati da Save the Children presso alcuni dei loro ‘Punti Luce’, spazi ad alta densità educativa che sorgono nei quartieri e nelle periferie maggiormente svantaggiate delle città per offrire opportunità formative ed educative gratuite a bambini e ragazzi tra i 6 e i 17 anni. L'iniziativa, patrocinata e sostenuta a livello organizzativo dalla Lega Navale Italiana con le sue Sezioni e Delegazioni, mira a potenziare l’autostima di questi giovani, il lavoro di gruppo, la fiducia nelle istituzioni e nella società civile tramite l’insegnamento dei rudimenti dell’arte della navigazione e del disegno, con workshop anche nelle sedi LNI e uscite in mare su Midva.

Tra gli obiettivi dell’iniziativa, il potenziamento dell’autostima, del lavoro di gruppo, della fiducia nelle istituzioni e nella società civile di questi giovani tramite l’insegnamento dei rudimenti dell’arte della navigazione a vela e del disegno.

Ormeggiata nel porto di Lerici, Midva - splendida barca a vela con una lunga storia alle spalle - è quasi pronta a salpare per la seconda edizione di un’importante iniziativa solidale di formazione. Per fronteggiare le spese di manutenzione di Midva, Davide Besana ha avviato una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding solidale Progetti dal Basso.

“Tengo moltissimo a questo progetto. Ci tengo per i tanti ragazzi e ragazze dei Punti Luce di Save the Children e Lega Navale Italiana per i quali voglio organizzare workshop, insegnare i fondamenti del disegno e del fumetto e a cui trasferirò le regole base della sicurezza in mare, della tutela e del rispetto dell’ambiente e i concetti principali della navigazione”, racconta Besana. “Metterò a disposizione Midva per farli navigare accanto me, infondere loro il piacere del lavoro di squadra, confrontarci sulle esperienze vissute e condividendo, come già avvenuto lo scorso anno, molti momenti di sorrisi e spensieratezza”.

A titolo di ringraziamento, Besana citerà sul “Diario di Bordo Illustrato 2023”, che sarà pubblicato alla fine del viaggio, il nome di chiunque vorrà aiutarlo a coronare questo ambizioso progetto attraverso una donazione.

 

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FOTO: Davide Besana

Gli studenti del progetto biennale "Erasmus Ka229 InteGREATing stories", che coinvolge l’Istituto Tecnico Deffenu di Olbia e quattro scuole partner di diversi paesi europei: Danimarca, Portogallo, Romania e Turchia, sono stati ospitati dalla Sezione della Lega Navale Italiana di Olbia per un pomeriggio di mare a bordo dei palischermi, imbarcazioni a dieci remi lunghe otto metri e mezzo.

I 35 studenti provenienti dai diversi paesi coinvolti nell'iniziativa hanno navigato nelle acque antistanti l'antico porto romano della città sarda, guidati dai soci LNI Benedetto Cristo ed Eugenio Degortes con la collaborazione di Alessandro Nespolini.

Il progetto biennale Erasmus Ka229 mira a sensibilizzare i bambini sui temi dell'accoglienza e dell’integrazione dei rifugiati. Gli studenti sono al lavoro per realizzare un libro illustrato per piccoli lettori. Quindici storie che, alla conclusione del progetto, verranno presentate e consegnate agli alunni delle scuole elementari di Olbia.

Durante la settimana di permanenza a Olbia oltre a lavorare al progetto, i ragazzi e i loro insegnanti, sono stati coinvolti in varie attività per conoscere il luogo, la cultura e la bellezza della Sardegna.

 

FOTO: Unione Sarda

Lo scorso 26 agosto è scomparso prematuramente a soli 61 anni il velista e giornalista Luca Bontempelli. Commentatore di lungo corso e sportivo agonista, Bontempelli era da anni una delle firme più note del giornalismo nautico.

Campione mondiale sui 12 metri Stazza Internazionale nel 1984, Bontempelli aveva corso la Louis Vuitton Cup 1985/86 su Italia dello Yacht Club Italiano di Genova e partecipato alle selezioni olimpiche del 1987/88 sul Soling.

Nel corso della sua carriera giornalistica, ha lavorato in televisione e per la carta stampata. Divenuto celebre per il motto “che bella la vela” durante le dirette su Telemontecarlo da Auckland all’America’s Cup del 2000 e poi su La7, è stato direttore per due anni del Giornale della Vela e collaboratore per decenni della Gazzetta dello Sport, testata per cui curava il blog Vento e Vele.

La Lega Navale Italiana si unisce al ricordo dei tanti sportivi e giornalisti che ne piangono in queste ore la prematura scomparsa.

 

FOTO: Giornale della vela

Si celebra oggi la Giornata Mondiale delle Malattie Rare, istituita nel 2008 con il fine di promuovere in tutto il mondo l'inclusione delle persone con una malattia rara e la loro piena partecipazione in società.

La Lega Navale Italiana è da sempre attivamente impegnata nella promozione dell’inclusione sociale, nella sensibilizzazione sulle disabilità e le malattie rare e nell’avvicinamento al mare e agli sport nautici per tutti, senza barriere.

La scorsa estate, la LNI con la Delegazione di Torre Annunziata e la collaborazione di diverse Sezioni della Lega Navale del Tirreno ha organizzato una regata in venti tappe per promuovere la conoscenza e la diagnosi delle malattie rare con diverse iniziative e incontri. Sono partite il 6 giugno 2022 dal porto di Torre Annunziata due barche a vela condotte dai soci LNI Mario Santini e Rosario Gracco che hanno navigato fino a Marsiglia per sensibilizzare sulle cure e sostenere la ricerca scientifica nell’ambito dell’iniziativa “Issiamo le vele! Vento in poppa per la ricerca #thinkrare”, promossa dalla LNI di Torre Annunziata insieme alla Direzione Generale della Tutela della Salute e al Centro di Coordinamento Malattie Rare della Regione Campania con la collaborazione dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e dell’Università di Marsiglia e il supporto di Motore Sanità.

Una malattia si definisce “rara” quando la sua prevalenza, intesa come il numero di casi presenti su una data popolazione, non supera una soglia stabilita. In Europa la soglia è fissata allo 0,05 per cento della popolazione, ossia 5 casi su 10mila persone. Il numero di malattie rare conosciute e diagnosticate ad oggi è di circa 10.000.

Secondo la rete Orphanet Italia, nel nostro Paese i malati rari sono circa 2 milioni e nel 70% dei casi si tratta di pazienti in età pediatrica. In base ai dati del Registro Nazionale Malattie Rare dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), in Italia si stimano 20 casi di malattie rare ogni 10.000 abitanti e ogni anno sono circa 19.000 i nuovi casi segnalati dalle oltre 200 strutture sanitarie diffuse in tutta la penisola. In Europa, secondo i dati della Commissione europea, sono circa 30 milioni le persone con malattie rare.

Mercoledì 5 ottobre alle ore 11:30 presso il Circolo Canottieri Aniene a Roma si terrà il convegno “Un ponte per superare insieme le barriere. Persone al servizio delle persone”. L’incontro, organizzato da Salvatore Cimmino, attivista e nuotatore con disabilità, ideatore del progetto Per un mondo senza barriere e senza frontiere, intende coinvolgere i rappresentanti del mondo sportivo, accademico, industriale e politico per supportare la Proposta di Legge sull’equiparazione degli infortuni nella vita con gli infortuni sul lavoro, nata con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti delle persone con disabilità e sulla necessità di azioni concrete per liberare il mondo dalle barriere fisiche, sociali e culturali.

La Lega Navale Italiana, da tempo sostenitrice delle iniziative promosse da Salvatore Cimmino, supporterà a livello organizzativo tramite la Sezione LNI di Ostia l’iniziativa “Roma-Ostia a nuoto”, nuova tappa del viaggio di Cimmino in programma domenica 9 ottobre.

“L’obiettivo è ambizioso, ricordare al Mondo che oggi la disabilità, grazie alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, non è più un fatto privato a carico dei singoli ma è finalmente diventato (o per lo meno dovrebbe) una realtà di cui è
necessario che la collettivitàtutta si faccia carico”, cosìSalvatore Cimmino presentando le iniziative che lo vedranno protagonista in questi giorni.

Il convegno sarà aperto dai saluti di Massimo Fabbricini, Presidente del Circolo Canottieri Aniene di Roma, di Giovanni Malagò, Presidente del CONI, dell’Amm. Donato Marzano, Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana e di Luciano Buonfiglio, Presidente della Federazione Italiana Canoa e Kayak.

L’incontro prevede la proiezione del video A nuoto nei mari del globo, dedicato al progetto di Cimmino. Insieme a quest’ultimo, che presenterà per l’occasione la Proposta di Legge di cui è promotore, interverranno Fabrizio Marignetti, docente di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione all’Università di Cassino e del Lazio Meridionale; Stefano De Lillo, vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Roma; Dario Capotorto, docente di Diritto Amministrativo all’Università La Sapienza di Roma; Laura Campanacci, segretaria dell’Associazione Mario Campanacci di Bologna; Luigi Tarani, docente di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile all’Università La Sapienza di Roma; Carmen Di Penta, direttrice generale dell’Associazione Marevivo; Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap. A moderare i lavori saràGianluca Semprini, giornalista e conduttore televisivo della RAI.

 

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È partita ieri, 12 luglio, la prima delle due giornate di escursioni inclusive organizzate dalla Sezione di Pozzuoli della Lega Navale Italiana insieme all’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. L’iniziativa mira a far interagire sensorialmente i ragazzi con il mare, i suoi abitanti e i luoghi della storia. I ragazzi faranno il giro del golfo di Pozzuoli fino all'isola di Nisida accompagnati dalle imbarcazioni dei soci che faranno da "voci narranti" ed illustreranno la ricca storia e le peculiarità dei posti dove transiteranno in navigazione.

I giovani conosceranno, interagendo con il tatto, alcuni innocui animali marini e, successivamente, riconosceranno grazie a olfatto e gusto, dolci, vari tipi di frutta e gelati, che verranno serviti in barca. Alcuni ragazzi andranno a vela, imparando i punti cardinali e orientandosi in base al vento e alla posizione del sole. Altri verranno avvicinati alla nobile arte alieutica, pescando e rilasciando i primi pesci.  L'obiettivo alla base di quest’iniziativa è quello di far vivere ai partecipanti due giornate ricche di emozioni positive, nuove e stimolanti che solo il mare sa far sentire stimolando tutti i sensi. Il prossimo appuntamento è in programma per il 19 luglio.

Oltre cento imbarcazioni sono scese in mare, l’8 dicembre, per lo storico appuntamento con la Velalonga e il Trofeo Telethon. Una giornata in mare che è stata, anche e soprattutto, testimonianza di vero impegno sociale. Giunta alla sua 36ª edizione, dopo due anni di stop a causa della pandemia, la manifestazione, organizzata dalla Lega Navale di Napoli e dal Comando Logistico della Marina Militare, si è svolta lungo un suggestivo percorso costiero che ha visto la partenza nello specchio d’acqua antistante il Castel dell’Ovo ed è proseguita lungo via Caracciolo e la collina di Posillipo.

Come da tradizione, la Velalonga è abbinata alla regata delle imbarcazioni composte da equipaggi “Over 60”, che vengono premiati con la Coppa Acton e alla Ladies' Cup, la regata che, dal lontano 1995, è destinata ad equipaggi tutti al femminile (ad eccezione dell’armatore, che non può, comunque, timonare). Entrambi gli appuntamenti si svolgeranno sabato 10 dicembre, mentre la Velalonga, inizialmente in programma per domenica 4, è stata posticipata al giorno dell’Immacolata a causa della presenza di navi militari in mare.

Negli ultimi anni, la Velalonga è diventata uno degli appuntamenti destinati alla raccolta fondi per combattere le malattie genetiche, in sinergia con Fondazione Telethon. Proprio alla Fondazione sono state devolute le quote di iscrizione delle imbarcazioni partecipanti, nonché i proventi della raccolta straordinaria di fondi - che è stata effettuata presso la base nautica della LNI del Molosiglio. Importantissimo, quindi, è stato raggiungere un gran numero di iscrizioni per quella che, da sempre, è considerata la Barcolana del Sud, al fine di offrire un aiuto concreto ai ricercatori di Telethon.

“Anche l’appuntamento con la Velalonga testimonia un ritorno alla normalità di cui tutti sentivamo il bisogno, dopo gli anni orribili del Covid – sottolinea il dott. Gino Filidoro, presidente della Lega Navale di Napoli – Siamo tornati con tanta voglia di regatare e di fare squadra, per offrire un aiuto concreto alla Fondazione Telethon e alla ricerca contro le malattie genetiche. Siamo riusciti a portare in mare tante imbarcazioni, per rimanere fedeli alla tradizione che vede la Velalonga come la Barcolana del Sud. Sicuramente abbiamo offerto uno splendido colpo d’occhio a quanti hanno approfittato del giorno di festa per una passeggiata sul lungomare Caracciolo”.

 
Lo scorso 20 settembre a bordo del catamarano “Lo Spirito di Stella”, ormeggiato al Porto Turistico di Roma ad Ostia, si è tenuta una riunione informale tra Andrea Stella e i rappresentanti del Ministero della Difesa, della Lega Navale Italiana (LNI), del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e della Federazione Italiana Vela (FIV).
 
Tra i temi al centro dell’incontro, le possibili attività congiunte nell’ambito della nautica solidale e il supporto nel tour mondiale di Andrea Stella, “Wow 2023 - Wheels on World”, iniziativa sostenuta dal Ministero della Difesa.
 
Hanno partecipato all'incontro il Vice Capo di Gabinetto del Ministero della Difesa, Amm. Carmelo Bonfiglio, il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, Amm. Donato Marzano, la Presidente della Sezione della Lega Navale di Ostia, Carola De Fazio, la Vicepresidente del Comitato Zona IV Lazio della Federazione Italiana Vela, Angela Cattaneo Tarricone e la delegata provinciale del Comitato Italiano Paralimpico Lazio, Alessandra Mosci.
 
 
“Difficile che ci sia innovazione se non c’è una problematica da risolvere”, ha affermato Andrea Stella ospitando i presenti a bordo del primo catamarano al mondo privo di barriere architettoniche, realizzato seguendo i principi dello Universal Design sia in termini di regole per i membri dell’equipaggio che di progettazione accessibile, sicura e uguale per tutti. Nel corso della riunione, Stella ha parlato di alcuni dei progetti e delle attività sportive inclusive svolte negli anni dall’associazione “Lo Spirito di Stella”, da lui fondata nel 2003 per sensibilizzare sulle disabilità, con istituzioni, enti e federazioni intervenuti all’incontro. 
 
"Il Ministero della Difesa, da sempre attento verso i militari disabili e coerentemente con la policy da sempre adottata di “non lasciare indietro nessuno” dei suoi dipendenti, intende condividere l’iniziativa intravedendo l’opportunità di rendere omaggio e ringraziare tangibilmente tutti coloro che, al servizio delle rispettive Nazioni, nell’adempimento del proprio dovere, in Patria o all’estero, hanno subito traumi e lesioni permanenti nell’assolvimento di compiti a tutela della pace e della sicurezza dell’intera collettività", ha dichiarato il Vice Capo di Gabinetto del Ministero della Difesa, Amm. Carmelo Bonfiglio.
 
"Un rapporto di stima ed amicizia quello tra Andrea Stella e la LNI che si traduce in tante iniziative e progetti che vedono a fattore comune la possibilità di vivere il mare compiutamente a prescindere da barriere fisiche, mentali e sociali”, ha affermato il Presidente Nazionale della LNI, Amm. Donato Marzano. 
 
 
"Condividiamo pienamente l’iniziativa proposta da Andrea Stella con il suo catamarano. Del resto il nostro comitato collabora con “Lo Spirito di Stella“ per diverse iniziative ed attività in quanto condividiamo moltissimi valori e finalità. Non possiamo far altro che essere vicini a questa iniziativa, per quanto ci possa competere, nella speranza che si diffonda sempre più, il messaggio di di uguaglianza e di pari opportunità per le persone con disabilità, nella nostra società. Lo Spirito di Stella può essere uno dei veicoli di questo importante valore, così che tutti si possano convincere che anche se affetti da disabilità è possibile fare tante cose meravigliose, come ad esempio il giro del mondo in barca a vela", ha dichiarato il Presidente del CIP Lazio, Armando Marco Iannuzzi.
 
"Lo Spirito di Stella, uno splendido catamarano. Un'iniziativa appassionante che merita tutta l’attenzione, l’appoggio e il successo", ha commentato la Vicepresidente del Comitato Zona IV Lazio della FIV, Angela Cattaneo Tarricone.
 

Venerdì 8 luglio, presso la Sezione Velica della Marina Militare alla Spezia, è stata organizzata un’attività, a favore delle ragazze e dei ragazzi con disabilità, di acquisizione delle competenze veliche e marinaresche su imbarcazioni della classe Hansa 303.

La giornata, organizzata dalla Sezione LNI della Spezia e dalla Borgata La Spezia Centro, in collaborazione con la Sezione Velica della Marina Militare e della Sezione LNI di Chiavari, ha l’obiettivo di realizzare nel prossimo futuro “Corsi di Vela e voga per tutti”.

I corsi saranno lo strumento concreto volto a far acquisire la competenza dell’andare a vela e a remi, favorendo il miglioramento della coordinazione delle qualità motorie, scaturite dalla stretta interrelazione tra corpo umano, imbarcazione e l’elemento acqueo e di incrementare il senso di padronanza, l’autonomia ed il livello di autostima.

Contribuire, attraverso il coinvolgimento dei familiari, alla diffusione culturale di un’immagine adulta delle persone con disabilità, ed il successivo passaggio dal contesto protetto della famiglia all’autonomia delle relazioni. Promuovere l’autonomia e la piena inclusione sociale e culturale.

Alle attività è stata presente la Sottosegretario al Ministero della Difesa, Sen. Stefania Pucciarelli che ha sottolineato come questo progetto sia fortemente sostenuto sia dal Ministero che dalla Lega Navale Italiana, proprio per i valori particolarmente rilevanti dal punto di vista sociale.

“La Difesa guarda, da sempre, al tema della disabilità con grande attenzione”, afferma il Sottosegretario Stefania Pucciarelli, “c’è continua volontà, da parte mia e del Dicastero, di continuare ad esplorare, sviluppare e sostenere progetti ludico-ricreativi per persone diversamente abili. Questo progetto Scuola di Vela rappresenta un tassello fondamentale che stimola il reinserimento sociale ed il recupero fisico e psicologico delle persone affette da disabilità, è un’attività di carattere sportivo non agonistico estremamente utile e efficace. Una iniziativa sinergica tra la Difesa e altre realtà che hanno a cuore il tema della disabilità per dar vita ad un ulteriore ausilio per portare un sorriso sul volto di uomini e donne direi speciali.”

Il Progetto è strutturato e realizzato con l’ausilio delle competenze tecnico-scientifiche e sportive da un’equipe composta da un sociologo, uno psicologo e istruttori di vela e canottaggio.

Numerose le Autorità, civili e militari, intervenute che hanno espresso il loro plauso e sostegno al progetto.

Dalla tratta dei migranti ad una nuova vita all’insegna della legalità. La barca a vela “Anassa”, costruita negli anni ‘90, è stata sequestrata agli scafisti ad Augusta e assegnata nel 2018 dalla Procura di Siracusa in custodia giudiziale alla Sezione della Lega Navale Italiana di Ortona. “Anassa” è rimasta ferma fino alla definizione del procedimento penale e alla conseguente aggiudicazione definitiva avvenuta quest’anno. Dopo la messa in sicurezza, la barca ha finalmente mollato gli ormeggi per lo svolgimento di attività di nautica solidale, formazione sportiva e tutela ambientale.

Dalla prima uscita ufficiale lo scorso 11 settembre con la regata “Tra vele e trabocchi”, "Anassa" ha percorso molte miglia ed è arrivata fino alla Barcolana. L’equipaggio della Lega Navale di Ortona ha raccontato di aver vissuto un’esperienza unica, piena di emozioni, iniziata con la partenza data dal colpo di cannone dell'Amerigo Vespucci che ha dato il via alla regata più famosa per numero di partecipanti.

Sulla linea di partenza, lunga 4 miglia, si sono presentate circa 1700 imbarcazioni dai 6 ai 30 metri di lunghezza. Il timoniere e tattico Riccardo Putignano, esperto velista e consigliere allo sport della LNI di Ortona, ha dimostrato fermezza nelle decisioni e ha condotto l’imbarcazione e l’equipaggio in modo magistrale. La regata è iniziata con un vento di circa 15 nodi, aumentando pian piano fino a raggiungere raffiche di 35 nodi. L’esperienza del timoniere e la prontezza dell’equipaggio ha fatto in modo che "Anassa" concludesse la regata senza riportare danni e posizionandosi al 430° posto in assoluto e al 57° sui 100 partecipanti alla stessa categoria. L’equipaggio, composto da velisti esperti ma per la prima volta insieme, ha saputo ben coordinarsi e seguire le istruzioni impartite.

Un ringraziamento è andato allo sponsor "Santoleri Crognaleto" che ha finanziato la partecipazione di "Anassa" alla regata. La Barcolana rappresenta un momento di aggregazione importante nel mondo della vela, unendo vari paesi e nazionalità, ed è per questo che la partecipazione di "Anassa" ha avuto anche come obiettivo quello di esprimere solidarietà alle ragazze iraniane uccise nel corso delle recenti proteste popolari in Iran, esponendo un banner con le foto di Masha Amini e Hadith Najafi con il messaggio: “Che il vento accarezzi i vostri capelli”, messaggio che è stato condiviso dai molti velisti e curiosi che passando sulla banchina hanno fotografato lo striscione.

Dalle parole dei partecipanti si può dire che è stata una esperienza “adrenalinica” che tutti i velisti dovrebbero provare almeno una volta nella vita. Successivamente, "Anassa" è stata trasferita verso Venezia dove domenica 16 ottobre ha preso parte alla regata “Veleziana”.

 

Inaugurata il 1 settembre alla Biblioteca Universitaria di Genova “Vivere a fumetti”, la prima mostra antologica del velista e fumettista Davide Besana, che ha recentemente portato a termine con la sua Midva la “Cento Giorni nel Tirreno”, iniziativa velico-culturale patrocinata dalla Lega Navale Italiana.

In occasione della presentazione della mostra, sono intervenuti, tra gli altri, l’Ammiraglio Sergio Liardo, Direttore Marittimo e Comandante del Porto di Genova, e il Delegato Regionale della Lega Navale Italiana per la Liguria, Ammiraglio Roberto Camerini.

L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 18 ottobre, è l’epilogo dell’ultima impresa di Besana: 100 giorni di navigazione nel Mar Tirreno, con duemila miglia di navigazione in solitaria, nel corso dei quali ha partecipato a regate, tenuto conferenze e insegnato i rudimenti della vela e del disegno ai giovani della Lega Navale e di Save The Children nei diversi approdi toccati.

A Genova, il 20 settembre prossimo, Besana prenderà parte in mattinata ad un’uscita in mare con le imbarcazioni della Sezione LNI di Genova Sestri Ponente e nel pomeriggio terrà una lezione di disegno per cento ragazzi nei locali della mostra.

Avviata la fase operativa di “Mare senza barriere. A gonfie vele per la solidarietà”, il Progetto di nautica solidale nato dalla collaborazione fra l’Asp di Catania e la Lega Navale Italiana (LNI) di Aci Trezza, con l’obiettivo di promuovere attività di inclusione rivolte a persone con disabilità, finalizzate alla promozione della cultura del mare, alla conoscenza e all’esperienza diretta della vela e della nautica in genere.

Ieri, dal porto di Aci Trezza, hanno mollato gli ormeggi Era ora e Phoenix II, entrambe imbarcazioni registrate al naviglio della Lega Navale Italiana.

Secondo il manager dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza: "Per  i nostri utenti è stata una giornata indimenticabile. Abbiamo raggiunto importanti obiettivi di socializzazione e di riabilitazione. Siamo contenti per il lavoro svolto e puntiamo con ancora maggiore decisione verso nuovi traguardi. Ringrazio il contrammiraglio Catania e i soci della Lega Navale Italiana di Aci Trezza per la grande disponibilità espressa e per il bagaglio di esperienze che hanno condiviso con noi”.

“Siamo molto soddisfatti per l’avvio delle attività – ha affermato il presidente della Sezione della LNI di Aci Trezza, contrammiraglio (a) Agatino Catania -. Siamo solo all’inizio della fase operativa. A luglio le attività in mare saranno maggiormente integrate per consentire ad un consesso più ampio di godere della bellezza e del profumo del mare. Un ringraziamento al direttore generale dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza, e al suo staff per l’impegno e ai soci armatori che con grande slancio hanno messo a disposizione le loro imbarcazioni”.

La prima imbarcazione a salpare ieri è stata Era ora, al comando di Fiorenzo Castiglione, ed equipaggio Domenico Cammilleri e Ivo Cirasa, che ha ospitato 3 utenti del Centro di Salute Mentale di Acireale-Giarre, accompagnati dall’assistente sociale Irene Stevani.

Nel pomeriggio il naviglio impegnato è stato, invece, Phoenix II, al comando di Corrado Ragusa (reduce dal periplo della Sicilia a vela solidale), con equipaggio Sebastiano D’Ambra, che ha ospitato a bordo 4 utenti del Dipartimento di Salute mentale di Catania, accompagnati da Valeria Carulli, tecnico della riabilitazione psichiatrica del Centro Diurno del DSM di Catania e referente progettuale per l’Asp di Catania.

“È stata una esperienza significativa – ha detto Carulli -. Ringraziamo la Lega Navale Italiana di Aci Trezza, i comandanti e gli equipaggi delle due imbarcazioni per la festosa accoglienza e per la competenza con la quale ci hanno accompagnato in questa giornata. I nostri utenti si sono sentiti protagonisti di tutte le attività. La navigazione li ha messi alla prova, incoraggiandoli a intraprendere un ruolo attivo e complementare a quello altrui: prendere decisioni e confrontarsi con problemi da risolvere, eseguire ordini e fare scelte rapide… tutto in vista di un obiettivo comune. È stato un momento di crescita nelle relazioni, di socializzazione e di scambio e condivisione. Per molti dei nostri utenti è stata anche un’esperienza di grande emozione e incredulità”.

A bordo delle imbarcazioni gli ospiti sono stati guidati dai comandati e dall’equipaggio alla conoscenza del mare e delle imbarcazioni. Hanno, inoltre, partecipato a tutte le manovre di navigazione. Garantiti dall’equipaggio e dagli operatori gli standard di sicurezza per le attività realizzate.

“Abbiamo vissuto un’esperienza bellissima che mi ha reso felice – ha detto Matilde, fra gli utenti coinvolti nel programma di ieri -. Amo il mare e andare in barca era uno dei miei sogni nel cassetto. Condividere questa giornata con i miei amici e con l’equipaggio mi ha reso felice. È stato meraviglioso. Mi rimane un altro sogno nel cassetto: un giro in elicottero. Chissà se sarà possibile!”.