Vele d’epoca: Pia, Nembo II, Flora e Shahrazad vincono l’lnternational Hannibal Classic 2019
Due belle giornate di sole, temperature estive e brezze di intensità mai superiori a 7-8 nodi hanno consentito dal 13 al 15 settembre 2019 lo svolgimento della III edizione dell’International Hannibal Classic – Memorial Sergio Sorrentino, la grande regata dell’Adriatico riservata alle imbarcazioni a vela d’epoca e classiche corsa tra Monfalcone e Portorose, in Slovenia. Ventidue le imbarcazioni partecipanti alla manifestazione, valevole come terza tappa della Coppa AIVE dell’Adriatico. L’evento è stato organizzato dallo Yacht Club Hannibal, diretto da Loris Plet, con la partecipazione della Società Nautica Laguna e dello Yacht Club Marina Portorož e il patrocinio della FIV, Federazione Italiana Vela, del C.I.M. (Comité International de la Méditerranée) oltre al patrocinio e la collaborazione tecnica dell’AIVE, Associazione Italiana Vele d’Epoca. Sponsor della manifestazione W-EYE (occhiali da sole e vista in legno), FarecantineWineWorld & Architecture - Brand of Alberto Padovan, Matteo Ragni design, Gianmaria Amatori prodotti cosmetici della Val Badia, Banca Generali, Studio Attuariale Visintin & Associati, Supercar BC, Nord Est (personalizzazioni, ricamo, strass, stampa).
I VINCITORI DELL’INTERNATIONAL HANNIBAL CLASSIC 2019
Pia di Bruno Antonac, sloop bermudiano lungo 11,69 metri costruito in Svezia nel 1947 su progetto del danese Knud Reimers, si è aggiudicato la vittoria tra le ‘Epoca’, precedendo in classifica Ciao Pais (1944) e Serenity (1936). Nembo II del triestino Nicolò de Manzini, un modello Norman lungo 10,16 metri varato nel 1964 dal cantiere Apollonio di Trieste su piani dell’inglese Alan Buchanan, ha vinto sia tra le ‘Classiche’ che il Trofeo Memorial Sergio Sorrentino, assegnato al primo classificato della categoria più numerosa. Nembo II ha superato in classifica Al Na ‘Ir II, un Carlini del 1960, e la pluripremiata Strale del 1967, che in questa occasione si è dovuta ‘accontentare’ di vincere per il terzo anno consecutivo il Trofeo Challenge International Hannibal Classic, assegnato allo yacht che avesse conseguito la minor somma dei tempi reali delle due prove. Tra i ‘Classici FIV’ vittoria di Flora di Andrea Vanini, sloop bermudiano costruito dal cantiere triestino Arrigo Petronio su progetto di Riccardo Pergolis. La barca ha preceduto Capriccio del 1981 e Koala del 1976. Infine nella categoria ‘passere’ vittoria per la sopracitata Capriccio, seguita da Koala e Lucia, splendido cutter aurico lungo 8,30 metri varato nel 1981. A Santa Maria Nicopeja del veneziano Luca Casaril, cutter aurico costruito in Normandia nel 1901 e un tempo appartenuto al conte Nicolò Donà dalle Rose (il co-inventore di Porto Rotondo), è andato il premio per la barca più antica.
ANCHE ‘SAGITTARIO’ DELLA MARINA MILITARE NEL RAGGRUPPAMENTO ‘SCIARRELLI’
Alla manifestazione non poteva mancare il raggruppamento ‘Sciarrelli’, riservato alle barche del geniale progettista triestino scomparso nel 2006. Il cutter Shahrazad del 1970 (il progetto numero 24 sui circa 140 realizzati dal Maestro) dei fratelli Alunni Barbarossa, ha preceduto Sagittario del 1972, lo sloop bermudiano della Marina Militare lungo 15,49 metri che con la sua presenza ha onorato l’edizione 2019 dell’International Hannibal Classic. La barca era stata costruita in soli 78 giorni dal cantiere triestino Craglietto per partecipare alla Ostar del 1972, la traversata atlantica in solitario, con a bordo il capitano di vascello Franco Faggioni. Si calcola che in quasi 50 anni di vita, a bordo si siano addestrati oltre 5.000 marinai. Oggi questa nave scuola, che continua ad essere utilizzata dagli allievi ufficiali, sottufficiali e dagli studenti della scuola navale militare Morosini di Venezia, naviga al comando del Primo Maresciallo Davide Grill. Al terzo posto dopo Sagittario si è piazzata Alema II del 1974, lunga 12,32 metri.
LA CONFERENZA SULLE BARCHE D’EPOCA
Anche quest’anno l’International Hannibal Classic si è distinto come un evento fondato sull’accoglienza riservata ad armatori ed equipaggi. La manifestazione si è aperta nel pomeriggio di venerdì 13 settembre con la conferenza presso il Marina Hannibal dell’architetto padovano Leonardo Bortolami intitolata “Il restauro delle barche d’epoca: riflessioni e prospettive”, moderata dall’Ing. Edino Valcovich. Considerato il tema dell’evento, il memorial dedicato al campione del mondo della classe Dragone Sergio Sorrentino scomparso nel 2017, Bortolami ha descritto il restauro del Dragone Acànto del 1966, oggi navigante sul Lago Maggiore. Presenti anche Carlo Cazzaniga, presidente dello Yacht Club Hannibal e del Marina Hannibal, il Presidente del Consiglio Comunale di Monfalcone Paolo Bearzi, in rappresentanza del sindaco Anna Maria Cisint, e il Capitano di Fregata Giovanni Nicosia, comandante della locale Capitaneria di Porto.