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Con più di 100 barche a vela nel Port Canto, lo Yachting Festival sarà la più grande esposizione al mondo di nuovi grandi velieri in acqua e offrirà, al contempo, una visita senza precedenti per gli appassionati e gli acquirenti di vela.

Port Canto continuerà a ospitare l'area "Brokerage" per imbarcazioni usate da 22 metri e lo spazio "Toys" dedicato ai giochi nautici. Il Vieux Port sarà interamente riservato alle industria della nautica da motore, al lusso e allo stile di vita nella Luxury Gallery.

Un servizio navetta gratuito, marittimo e terrestre, fornirà il collegamento tra i due porti.

L’abbigliamento hi-tech del futuro sara’ realizzato con un super materiale: il grafene. Scoperto dagli scienziati russi Andrej Gejm e Konstantin Novoselov, vincitori del premio nobel per la fisica nel 2010,  questo materiale innovativo e’160 volte più resistente dell’acciaio, può trasferire segnali elettrici 250 volte più velocemente del silicio e conduce anche il calore 10 volte più efficientemente del rame.

Un nuovo prototipo (dimostrativo) di modernissima control room per navi cargo e crociere. Questo è il progetto svelato a Cipro che verrà utilizzato per controllare da terra h24 le imbarcazioni: dai consumi, fino alla scelta delle rotte.

La control room, realizzata basandosi sul software InfoSHIP della IB, permetterà di monitorare in maniera continuativa alcuni parametri vitali delle navi. Un esempio: da questa postazione, in caso di meteo avverso, si potrà decidere di cambiare rotta per far risparmiare carburante alla nave.

Giampiero Soncini, CEO di IB, ha spiegato all’ANSA: "La control room riceve dati direttamente dai sistemi analogici o digitali installati sulle navi, per poi analizzarli, elaborarli e visualizzarli in diagrammi chiari e personalizzabili, garantendo il più alto livello di tempestività al processo decisionale".

This is the FREE version of the most popular vessel tracking app, providing real-time data on the positions and movements of vessels, utilising a large network of terrestrial AIS receivers. VesselFinder Free aims to reveal the comprehensive picture of the global AIS coverage.

Sabato 25 gennaio 2020 – dalle ore 9:30 alle ore 18:30, presso la sede della Lega Navale Italiana di Pistoia (via Porta San Marco, 221) – si svolgeranno i corsi, con relativi esami, per il conseguimento del certificato GMDSS-SRC.
La radio VHF è una delle prime e fondamentali dotazioni di sicurezza a bordo, ed è quindi fondamentale saperla utilizzare correttamente.

Oggi, le nuove apparecchiature VHF, sono dotate di tecnologia DSC (Digital Selective Calling), un sistema (facente parte del più ampio Global Maritime Distress and Safety System) in grado di trasmettere un segnale identificativo dell’imbarcazione e della sua posizione, immediatamente ricevibile da ogni altro apparato DSC situato a distanza utile, ripetuto ogni 4 minuti e codificato, così da eliminare le difficoltà che si hanno nella comunicazione tra soggetti di lingua diversa.

L’utilità di questa tecnologia in caso di emergenza e, parallelamente, la necessità di utilizzarla in modo appropriato e con le dovute cautele, impone all’operatore radio il conseguimento del certificato GMDSS-SRC, la qualifica minima obbligatoria imposta dalle norme internazionali per poter operare su apparecchiature VHF-DSC.

Il certificato GMDSS-SRC, riconosciuto da tutte le autorità italiane e internazionali, è rilasciato dal RYA (Royal Acting Association), previa frequentazione del corso teorico/pratico della durata di sette ore, necessario ad apprendere le procedure obbligatorie d’uso, oltre che il superamento del test finale.

 

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Se non lo siete già, fingete d’essere napoletani, baresi o comunque dei mediterranei doc, in modo da poter esprimere con la tonalità giusta un commento molto azzeccato “questi non sono precisi, ma sono troooppo precisi“ e così avrete reso perfettamente la sensazione di chi “salendo” a Dusseldorf si immerge nel Boot, cioè fa il suo ingresso nel salone nautico più importante d’Europa.

Commander Compass è un toolkit GPS essenziale per la navigazione in ambienti all'aperto e fuoristrada. Ricco di strumenti, questo toolkit funziona da bussola hi-tech con mappe, girobussola, ricevitore GPS, inseguitore punti chiave, tachimetro, altimetro, strumento di rilevamento posizione del sole, della luna e delle stelle, giroscopio orizzonte e convertitore coordinate. Salva tuoi luoghi personalizzati ei punti chiave in un percorso, naviga in maniera precisa verso di loro in un secondo momento, li mostra sulle mappe, visualizza le informazioni dettagliate GPS, misura le distanze, angoli, e fa molto molto di più.

Presentata allo scorso METS la nuova serie E dei correttori di assetto della svedese Zipwake che, insieme all’esistente Serie S, viene distribuita in Italia da Saim Marine.

La nuova serie E di Zipwake è adatta ad imbarcazioni plananti o semiplananti da 50 60 a 100’. Caratterizzati da una risposta immediata ai comandi, i correttori d’assetto Zipwake sono progettati per attenuare in modo efficace il rollio della barca in navigazione, correggere il beccheggio, minimizzare la resistenza al moto ondoso e consentire anche di risparmiare carburante.

La velocità di azione e la corsa della lama sono rispettivamente di 40 mm/secondo e 60mm. Questo significa grande portanza senza ritardo e decuplicazione delle prestazioni di controllo rispetto a un trim tab tradizionale. La progettazione modulare pensata per la produzione in serie assicura resistenza e lunga durata.

La serie E permette inoltre di modificare l’angolo di beccheggio, del rollio e dell’imbardata della barca attraverso il controllo, attivo o inattivomanuale, della portanza di ciascuna coppia – dritta-sinistra – di interceptor. Il funzionamento di una coppia di interceptor può anche essere scambiato indipendente per compensare l’eventuale eccessiva inclinazione della barca nelle manovre di virata e di accostata.

In un’intervista all’AGI, Pierluigi de Felice, del dream team italiano di Luna Rossa, ha raccontato che cosa significa essere a Aukland per l’America’s Cup, lontano dalla sua Napoli. Con lui anche Emanuele Liuzzi, tesserato del Real yacht club Canottieri Savoia. L'uno velista dall'età di 7 anni, prima nella Lega Navale, l'altro canottiere di base, poi avvicinatosi alla vela.


Racconta de Felice: "Io avevo il sogno dell'America’s Cup fin da ragazzo, ma a 18 anni non avevo fondi per affrontare una campagna olimpica con mio fratello lui ha continuato a studiare all'università, io ho bussato alla porta di Mascalzone Latino, e mi venne data opportunità. Sono stato fortunato, perché all'epoca c’erano due sfide italiane. Ed era anche l'inizio di una svolta nel mondo della vela, quella in cui nasceva il professionismo. Mi sono affermato".


Per quanto riguarda il Covid, questo "ha inciso molto nella preparazione di questa Coppa America. Ci siamo dovuti a riorganizzare - spiega de Felice - non solo per l’annullamento delle gare di avvicinamento di Cagliari e Portsmouth solo a dicembre scorso abbiamo avuto modo di confrontarci con i nostri competitor. Abbiamo dovuto fare scelte diverse, ma anche gli altri challanger. Abbiamo lavorato molto con la preparazione virtuale, che ci è servita durante il lockdown, ma anche quando lo scafo non era pronto, in fase di progettazione, per verificare poi i dati sulla barca, e quando non è stato possibile allenarsi con tutti e due gli scafi. Ora resta un tool di allenamento".


Quella che gareggerà all’America’s Cup sarà una squadra che vede new entry nella compagine di Luna Rossa e veterani delle gare dell'America's Cup. Tra questi anche elementi con molte vittorie importanti alle spalle, come Max Sirena, skipper e team director, e James Spithill, skipper alla sua settima avventura per la conquista di una delle coppe storiche della vela, la seconda con Luna rossa.

 

 

Una navigazione nel futuro. E’ questa l’idea del nuovo sistema presentato da Furuno Italia: Envision AR Navigation System (Modello AR-100M) è l’innovativo sistema che costituisce uno strumento in grado di ridurre al minimo l’errore umano grazie alla realtà aumentata.

Tra le principali caratteristiche c’è quella di aiutare a comprendere intuitivamente la situazione circostante grazie alla sovrapposizione delle informazioni necessarie in un’unica schermata. Completamente diversa dalla realtà virtuale la Realtà Aumentata non crea infatti ambienti artificiali ma utilizza l’ambiente esistente e vi sovrappone ulteriori informazioni.

Nella pratica, l’immagine ripresa da una telecamera rivolta verso la prua della nave o dello yacht viene proiettata su un display sul quale sono sovrapposte tutte le informazioni che vengono dai vari apparati di bordo e quindi dai dati forniti dal GPS, a quelli dell’AIS, del radar e del ECDIS, il sistema di navigazione elettronico in tempo reale. In questo modo, anche in condizioni di ridotta visibilità o con condizioni meteo difficili, si ha sempre la navigazione e l’ambiente circostante sotto controllo.

L’impianto fotovoltaico consente, come l’impianto eolico e l’impianto idrogeneratore, di rendere una imbarcazione da diporto autonoma dal punto di vista energetico.
Tale tecnologia permette di produrre energia elettrica, pulita e del tutto rinnovabile, sfruttando i raggi del sole: grazie all’esposizione al sole di un apposito pannello fotovoltaico, è possibile ricavare energia elettrica da immagazzinare nelle batterie dell’imbarcazione.

L’impianto fotovoltaico è composto da tre elementi: il pannello fotovoltaico; i cavi di collegamento dell’impianto; un regolatore di carica (collegato alle batterie da ricaricare).

I pannelli fotovoltaici possono essere di tipo monocristallino, policristallino oppure amorfo.
La tecnologia policristallina è particolarmente diffusa ed indicata nella nautica da diporto, in quanto è in grado di produrre energia anche in condizioni non ottimali (es. foschia).
Dal punto di vista strutturale vi sono pannelli rigidi (pesanti ed ingombranti, adatti a installazioni fisse), flessibili (leggeri e pensati per installazioni temporanee o mobili, possono essere anche arrotolabili e ripiegabili) e calpestabili (adatti a rivestire in maniera permanente l’intera coperta dell’imbarcazione).

I cavi di collegamento rappresentano una parte molto importante di tutto l’impianto: devono essere di sezione generosa, rapportata anche alla lunghezza dei cavi e alla potenza del pannello, nonché di materiale adeguato (solitamente si utilizzano cavi antifiamma con guaina esterna in neoprene, che non temono l’acqua e l’umidità).
È importante ridurre al minimo qualsiasi dispersione di energia al fine di evitare perdite di rendimento dell’intero impianto.
Inoltre, tutte le connessioni devono essere protette da fusibili per prevenire il rischio di incendi.

Il regolatore di carica, vero “cuore pulsante” di tutto l’impianto fotovoltaico, è il componente principale e più importante, che influenza il rendimento complessivo di tutto il sistema.
È collegato al pannello fotovoltaico e alle batterie di bordo da ricaricare, occupandosi di programmare e gestire la ricarica stessa.
Deve essere di altissima qualità affinché l’impianto sia sicuro ed efficiente.
Esistono due diverse tecnologie per i regolatori di carica: PWM e MPPT.
I regolatori PWM sono idonei all’utilizzo per piccoli impianti, solitamente dedicati ad una semplice funzione di “mantenimento” in carica delle batterie (per compensare la naturale e fisiologica “auto-scarica” delle batterie stesse).
I regolatori MPPT, invece, sono più efficienti e programmabili, ottimi sotto tutti i punti di vista e con maggior rendimento, ma hanno costi decisamente più elevati.
Il regolatore dovrà essere dimensionato alla potenza di tutto l’impianto.

Bisogna considerare che la produzione di energia elettrica ad opera dell’impianto fotovoltaico non è costante: più i raggi del sole sono perpendicolari al pannello fotovoltaico, maggiore sarà il rendimento energetico.
Pertanto, in momenti particolari della giornata – alba e tramonto – così come durante tutta la stagione invernale – per via dell’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al sole – la produzione di energia non sarà ottimale.

Altro elemento da tenere in considerazione è la latitudine della zona in cui si naviga: più ci si avvicina ai poli allontanandosi dall’equatore, minore sarà il rendimento dell’impianto.

Scegliendo componentistiche di alta qualità si può ottenere un impianto in grado di produrre un buon quantitativo di energia in qualsiasi condizione ed in qualsiasi periodo dell’anno.

I VANTAGGI

Tra i vantaggi vi è sicuramente la semplicità di progettazione ed installazione, dovuta anche alla capillare diffusione di questa tecnologia: è possibile acquistare un impianto, già predisposto, con componentistiche di qualità e pronto da montare.
Sul mercato vi sono, infatti, moltissime soluzioni adattabili e altamente personalizzabili in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.

Altro vantaggio è la ricarica continua: l’impianto fotovoltaico è adatto a tenere sempre cariche le batterie anche in caso l’imbarcazione non venga utilizzata frequentemente o per lunghi periodi.

Infine, il costo risulta abbastanza basso anche scegliendo componenti di qualità.
L’importante è, per una questione di sicurezza, non risparmiare sui cavi e sul regolatore di carica: questo vi permetterà di poter successivamente apportare migliorie all’impianto – ad esempio aumentando la potenza del pannello fotovoltaico – senza dover stravolgere o riprogettare tutto l’impianto.

GLI SVANTAGGI

Lo svantaggio principale è rappresentato dal fatto che la produzione di energia risulta concentrata nelle ore centrali della giornata: la ricarica delle batterie risulta, dunque, relativamente lenta, soprattutto se il pannello non è molto grande (più il pannello è grande, maggiore è la ricarica).

Un altro svantaggio è che, in assenza di sole, l’impianto non è in grado di produrre energia elettrica.
Per tale motivo, al fine di essere indipendenti dal punto di vista energetico, bisogna dimensionare bene l’impianto fotovoltaico – eventualmente affiancandogli un impianto idrogeneratore oppure un impianto eolico – nonché la capacità delle batterie da ricaricare in base alle proprie esigenze, onde evitare di rimanere “al buio” anche nel caso dovessero esserci diversi giorni in cui l’impianto non potrà ricaricare le batterie.

Infine, bisogna considerare che il pannello fotovoltaico necessita di una ampia superficie, completamente libera, dove poggiarsi: anche una piccolissima ombra può, infatti, incidere notevolmente in negativo sulla produzione di energia.