17 giugno 2017 - Aree Marine Protette: nel blu con il cuore
La manifestazione è stata aperta dal benvenuto da parte del Presidente della Sezione L.N.I. di Crotone, Dott. Giovanni Pugliese
La manifestazione è stata aperta dal benvenuto da parte del Presidente della Sezione L.N.I. di Crotone, Dott. Giovanni Pugliese
Lo scopo di questa giornata è di aprire le porte della nostra Sezione a tutti coloro che sono interessati a provare lo sport della vela
Viene indetta per il 23 Febbraio 2018 ore 16 in prima convocazione e per le 17 in seconda convocazione,l'assemblea dei soci della Lega Navale - Sezione Rieti - Lago del Turano che si terrà in Rieti - Sala dei Cordari - Via Arco dei Ciechi n.22
La sezione di Aspra è stata impegnata con attività veliche su derive
La regata è riservata alle Classi Hansa 303, Azzurra 600, Meteor e Minialtura.
È stata intitolata alla memoria dell’avvocato Nino D’Uva, vittima della mafia, la “barca della legalità” Blue Angel, confiscata alla criminalità organizzata per traffico di migranti e affidata dallo Stato alla Lega Navale Italiana Sezione di Messina per lo svolgimento di attività di pubblico interesse legate al mare.
Intellettuale raffinato, Nino d’Uva è stato uno dei più noti avvocati penalisti del foro messinese della sua generazione. Tra i protagonisti nel secondo maxiprocesso agli esponenti delle cosche messinesi, l'avvocato D'Uva esercitò la difesa degli imputati per associazione mafiosa con rigore morale e professionalità. Su mandato del boss Gaetano Costa, fu assassinato nel suo studio nel centro storico di Messina il 6 maggio 1986, all'età di 61 anni, perché la sua strategia difensiva era stata ritenuta troppo blanda.
La barca a vela Blue Angel, un Bavaria Cruiser 45, da oggi porterà il nome e il ricordo dell’avvocato D’Uva nei diversi approdi. L’imbarcazione entra così a far parte della “flotta della legalità” della Lega Navale Italiana, che annovera 25 unità operative lungo le coste italiane nella campagna “Mare di Legalità”. L’iniziativa è partita il 28 giugno dello scorso anno dal Porto di Ostia (Roma) alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Alla cerimonia d’intitolazione, ospitata nei locali della Base Navale della Marina Militare di Messina, hanno partecipato numerose autorità civili e militari insieme ai figli dell’avvocato D’Uva, Giuseppa e Gennaro.
Il Presidente della Lega Navale messinese, Giuseppe Soraci, ha ringraziato le autorità e gli ospiti presenti e ha ricordato l’impegno profuso dai soci per riportare sulla “rotta della legalità” questa imbarcazione. La barca, lunga 14 metri, era impiegata nel traffico di migranti dalla Turchia ed è stata sequestrata in condizioni critiche nell’agosto 2023 a Pozzallo, prima di essere assegnata dall’autorità giudiziaria alla Sezione di Messina della LNI.
«L’intitolazione di Blue Angel all’avvocato Nino D’Uva segna un nuovo, importante, traguardo raggiunto dalla campagna della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”», afferma Agatino Catania, Delegato regionale della Lega Navale Italiana per la Sicilia orientale, intervenuto all’evento in rappresentanza del Presidente nazionale Donato Marzano, sottolineando: «Tra i nostri obiettivi, c’è quello di promuovere l’educazione alla legalità, in particolare verso i giovani, attraverso la restituzione alla collettività di mezzi utilizzati in passato dal malaffare nel traffico di migranti e nel contrabbando di armi e droga. Grazie al lavoro dei nostri soci volontari e con fondi propri, la Lega Navale Italiana ha reso queste barche testimonianza viva dell’impegno in favore della legalità, nel ricordo dei tanti che hanno sacrificato la propria vita nel contrasto alle mafie e al terrorismo e al servizio di tante persone meno fortunate che non potrebbero permettersi di vivere il mare e la vela».
L’iniziativa ha avuto il supporto del club La Lampara, Rotary Club Nardò, Attiva Servizi, Novembre Arredamenti, Bianco Igiene Ambientale, Protezione Civile di Galatina.
Alla fine dell’ottocento viene ritrovata una carta geografica del 1507 che si riteneva fosse andata perduta. Una emozione immensa per gli studiosi del tempo perché si sapeva che quella carta portava una parola piccola ma immensa: sulla parte dell’attuale Argentina era scritto “AMERICA”.
La Lega Navale Italiana ha intitolato al magistrato Giangiacomo Ciaccio Montalto, ucciso all’età di 42 anni da Cosa Nostra il 25 gennaio 1983 a Valderice (Trapani), la barca a vela Vega. Si tratta di un Beneteau Oceanis 430 confiscato alla criminalità organizzata per traffico di migranti e affidato dallo Stato alla Lega Navale di Trapani, che impiega l’imbarcazione nell’ambito della campagna “Mare di Legalità” per attività nautiche di pubblico interesse, in particolare in favore dei giovani e delle persone con disabilità o in condizione di disagio socio-economico.
Lo sloop affidato alla LNI trapanese è stato sottoposto a interventi di ristrutturazione e rimessaggio grazie al contributo dei soci per destinarlo a progetti sociali, sportivi e di protezione ambientale. A bordo sono state già svolte attività in collaborazione con l’Ufficio Esecuzioni Penali Esterne (UEPE) di Trapani e sono in programma progetti di formazione con gli studenti di ingegneria delle tecnologie per il mare dell’Università di Palermo. La locale Sezione della LNI rafforza così il suo impegno per l’educazione alla legalità e ai valori della solidarietà e dell’impegno sociale nel ricordo del magistrato trapanese, amante del mare e velista. La LNI insieme all’Associazione Nazionale Magistrati gli dedica dal 2018 il Trofeo velico “Giangiacomo Ciaccio Montalto”, che lo scorso anno ha visto anche la partecipazione di Vega.
Ciaccio Montalto è considerato uno dei primi giudici ad essersi occupato della mafia trapanese. Dal 1977 si dedicò ad indagini sui legami dell’associazione criminale con gli imprenditori e i banchieri della città siciliana. Investigava anche sul traffico di droga, sui collegamenti tra la mafia siciliana e quella americana e sul traffico di armi.
Alla cerimonia di intitolazione che si è tenuta nella sede della Lega Navale di Trapani sono intervenuti, tra le numerose autorità e amici del magistrato, la figlia Marene Ciaccio Montalto, la Consigliera del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), Maria Vittoria Marchianò, la Presidente del Tribunale di Trapani, Alessandra Camassa, il Presidente della Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), Antonello Cracolici, il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, il Prefetto di Trapani, Daniela Lupo e il Presidente nazionale della Lega Navale Italiana, Donato Marzano.
“Vega da oggi entra a far parte della nostra ‘flotta della legalità’ che conta al momento 22 imbarcazioni operative del progetto ‘Mare di Legalità’, partito da Ostia con le prime otto barche il 28 giugno 2024 alla presenza del Presidente della Repubblica”, dichiara il Presidente della LNI, Donato Marzano. “Quello di oggi è un punto di partenza, non di arrivo. Vega andrà per mare con a bordo ragazzi fragili, persone con disabilità, allievi in formazione e sarà, nei diversi approdi, il testimone della storia di Giangiacomo Ciaccio Montalto, per farlo conoscere a diportisti, sportivi, studenti e perché soprattutto i giovani possano farne memoria e prenderne esempio. Il mare è di tutti e grazie anche a questa barca potrà essere vissuto appieno e da tutti”, conclude il Presidente Marzano.
“Ringrazio tutti voi, soprattutto per il ricordo personale che ciascuno ha offerto di mio padre”, afferma Marene Ciaccio Montalto, figlia del magistrato, che aggiunge: “Sono pezzi della sua vita che mi mancano e dei quali oggi mi riapproprio, così come la memoria della sua passione per il mare. In casa nostra si parlava poco di mafia, ma io e la mia famiglia siamo stati travolti dalla mafia. Ricordo lo colpì molto l’omicidio del generale Dalla Chiesa. Mio padre da allora spesso si recava altrove a lavorare, la sera, forse per allontanare da noi quel pericolo che presagiva. Sono contenta che questa barca che si chiama Vega, come una delle stelle più luminose del cielo, possa essere stata associata al suo nome. Mio padre è sempre stato la mia stella polare e sono contenta che possa essere anche la stella di qualcun’altro”.
La gara è tappa del circuito F.I.A.N. e si svolgerà domenica 17 giugno 2018, nello specchio acqueo antistante la Sede della Sezione L.N.I.
Giovedì 1 febbraio, una serata nella quale il Socio Massimo Pagliarin affronterà il tema delle emergenze a bordo legate al motore. Come affrontarle e risolverle.
La Lega Navale Italiana Sezione di Palermo ha inaugurato oggi la rinnovata sede sociale in Via Marinai Alliata, 4c, ospitata in una villa confiscata che la mafia impiegava come raffineria di droga.
L’immobile, affidato nel 2005 alla Sezione palermitana della LNI, ha beneficiato in passato di diversi interventi di ristrutturazione, ma i recenti lavori rappresentano l’avvio di un progetto più ambizioso e significativo. Grazie a queste migliorie, realizzate grazie al contributo dei soci della LNI, la struttura è stata resa accessibile alle persone con disabilità e pronta ad accogliere attività inclusive rivolte ai cittadini di Palermo, oltre ad ospitare eventi e iniziative sportive, culturali e formative per atleti e appassionati di mare provenienti da tutta Italia.
Accolti del Presidente della Lega Navale di Palermo, Nicola Vitello e dal consiglio direttivo della Sezione, hanno partecipato alla cerimonia in rappresentanza della città di Palermo l’Assessore allo Sport, Alessandro Anello e l’Assessore all’Ambiente, Pietro Alongi. Per la LNI sono intervenuti il Presidente nazionale Donato Marzano, il Delegato regionale per la Sicilia occidentale, Giuseppe Tisci e quello della Sicilia orientale, Agatino Catania e Carlo Bruno, socio e istruttore, già Delegato regionale siciliano, che da Presidente della Sezione di Palermo ha preso in affidamento il bene. La cerimonia si è conclusa con il consueto taglio del nastro e con un omaggio della Polizia di Stato all’atleta di vela paralimpica della Lega Navale Carmelo Forastieri, convocato per l’Italia ai prossimi Mondiali della classe Hansa in Australia.
L’inaugurazione è stata l’occasione per celebrare non solo la rinascita di un luogo simbolico, ma anche l’impegno costante della Lega Navale Italiana nel promuovere i valori della legalità, della solidarietà e della partecipazione attiva nella comunità.
“Dopo due anni abbiamo concluso i lavori in una struttura che forma non solo dei marinai, ma promuove la socializzazione e l’inclusione sociale di tutti coloro che partecipano alle nostre attività associative. Questo luogo, reso accessibile alle persone con disabilità, ci consente di fare emergere le potenzialità e le eccellenze di tutti”, dichiara il Presidente della Sezione LNI di Palermo, Nicola Vitello.
Il Presidente nazionale della Lega Navale Italiana, Donato Marzano, afferma: “L’inaugurazione della rinnovata sede sociale della Lega Navale di Palermo è stata una festa per tutta l’associazione. Dal 2005 questo immobile è un presidio al servizio del territorio e delle fasce sociali più deboli della popolazione, dove diffondere la cultura del mare e promuovere la formazione nautica e sportiva per tutti. Siamo impegnati a terra e in mare nella valorizzazione a scopi sociali di beni sottratti al malaffare per promuovere l’educazione alla legalità e ai valori del rispetto, della lealtà e della solidarietà, in particolare verso i più giovani. Con la campagna “Mare di Legalità” operiamo ad oggi con 22 imbarcazioni confiscate alla criminalità organizzata che lo Stato ha affidato alla LNI per svolgere attività di pubblico interesse legate al mare. A Palermo siamo attivi con le barche “Our Dream” e “Azimut”, intitolate ad eroi della legalità quali i giudici Falcone e Borsellino e Don Pino Puglisi. “Our Dream” è anche la prima “barca della legalità” pienamente accessibile alle persone con disabilità”.