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Il Comune di Menfi ha assegnato alla Delegazione della Lega Navale di Porto Palo di Menfi un ex alloggio confiscato alla mafia, ricevuto dall'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC). Oltre alle funzioni amministrative, la sede, in località Cipollazzo, sarà uno spazio che ospiterà seminari di carattere scientifico e sulla sicurezza nautica e altre attività di formazione legate allo sport e alla cultura del mare.

La sede è stata subito protagonista di un importante appuntamento lo scorso 6 agosto, con la presentazione della terza edizione della regata velica "Inycon Sailing Cup" alla presenza del Presidente della Delegazione, Ignazio Amato, della Presidente della Fondazione Inycon, Nadia Curreri e del Presidente del circolo nautico Nino Barbiera, Nino Palminteri. Alla manifestazione sportiva, che si è svolta domenica 7 agosto, hanno partecipato 21 imbarcazioni provenienti anche dalla vicina Sezione LNI di Sciacca.

Un intervento tempestivo del personale della Lega Navale di Ostia ha consentito di mettere in salvo l’equipaggio di una barca a motore che stava affondando nelle acque antistanti la sede della Sezione. È successo ieri, poco prima delle 11, quando Carlotta Crocetti, istruttrice di windsurf impegnata nello svolgimento della sua attività con i bambini in acqua, nota in mare una barca scuffiata e poco dopo si accorge che attorno ad essa vi erano delle persone in difficoltà che chiedevano aiuto.

L’istruttrice mette subito in allerta il personale della Sezione e, avvicinandosi con un gommone, vede che l’imbarcazione, di 7 metri a motore, non aveva semplicemente scuffiato ma stava affondando. Viene immediatamente allertata la Capitaneria di Porto. Un secondo gommone con l’istruttrice Elena Calderini parte per recuperare gli altri membri dell’equipaggio in difficoltà, mentre viene chiamato il marinaio, addetto alla sicurezza in spiaggia, per coadiuvare a terra le attività lasciate dai due istruttori, con altro personale.

A distanza di poco tempo arrivano due navette della Guardia Costiera risalendo al punto esatto dell’affondamento dell’imbarcazione grazie al punto gps rilevato e segnalato da Elena Calderini. Le 3 persone vengono messe in salvo presso il Circolo e ad imbarcazione oramai completamente affondata viene chiesto il recupero ad una ditta specializzata.

“La Lega Navale di Ostia si conferma, oltre ad una eccellenza della LNI per attività di promozione degli sport nautici, della nautica sociale e solidale, della protezione del mare, un presidio fondamentale per la sicurezza in mare. Grazie all’intervento professionale e tempestivo del personale della Sezione, in supporto alla Guardia Costiera, si è potuto evitare il peggio. Mi unisco ai complimenti della Presidente De Fazio e di tutto il Direttivo della Sezione alle istruttrici Carlotta Crocetti e Elena Calderini. La sicurezza in mare è un aspetto centrale in tutte le attività di formazione e di condotta delle attività per mare della Lega Navale”, ha affermato il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, Amm. Donato Marzano.

Lo scorso 2 agosto, presso il Loft della Veleria Malta Sail Factory, la Sezione della Lega Navale di Palermo ha presentato gli equipaggi delle imbarcazioni che parteciperanno per conto della LNI alla Regata Internazionale Palermo Montecarlo 2022, in programma dal 19 al 24 agosto. Due imbarcazioni per due progetti: uno sociale e uno sportivo.

Il progetto sociale sarà realizzato grazie alla collaborazione con Lo Spirito di Stella, un catamarano totalmente accessibile voluto dal velista e imprenditore Andrea Stella. Nell'equipaggio vi saranno anche gli atleti con disabilità Carmelo Forastieri (Vicepresidente della Sezione LNI di Palermo e Presidente della Classe Hansa) e Fabiola Borruso (atleta AISM e consigliera della Sezione LNI Palermo).

Il progetto sportivo, invece, vedrà protagonista il Rimar 44.3 Starfly dell’armatore Andrea Alaimo, un ingegnere aerospaziale professore universitario che da alcuni anni si dedica al mondo delle regate. L’equipaggio di non professionisti è formato da soci della LNI che si sono distinti, durante l’anno, nelle attività sociali della sezione. Al motto di “Una Vela Senza Esclusi” la Sezione LNI di Palermo da quasi un ventennio utilizza lo sport della vela per l’inclusione con progetti dedicati a soggetti diversabili, bambini di quartieri disagiati, minori seguiti dal servizio sociale e penale per i minorenni, ospedale dei bambini.

Formeranno l’equipaggio: Andrea Alaimo (timoniere), il Presidente della Sezione LNI di Palermo Giuseppe Tisci (randista), Ismail Ashtari (prodiere), Virgilio Caleca (tattico, timoniere), Maurizio Caleca (randista), Leo Calabrò (uomo all’albero), Gianluca Capone (tailer), Giuseppe Collura (tailer), Manfredi Ferrigno (prodiere) e Barbara Gambino (drizzista).

“È un’emozione organizzare due equipaggi – ha dichiarato Giuseppe Tisci, Presidente della Sezione LNI di Palermo – due progetti importanti: uno inclusivo ed uno sportivo. Il primo con “Lo spirito di Stella”, il catamarano totalmente accessibile di Andrea Stella che è stato uno dei nostri miti, ci aiutato a rendere possibile ciò che sembrava impossibile. È stato con noi durante il mondiale di vela paralimpica e sarà un’emozione adesso regatare insieme”. “Il progetto sportivo – ha aggiunto il Presidente Tisci – vede la progettazione di tutti i soci della Lega Navale di Palermo che in questi anni si sono distinti per dedizione e partecipazione. Coloro che hanno dato di più per tutti i progetti della sezione. Faremo della nostra voglia di far bene il nostro punto di forza”.

Prosegue l’impegno della Lega Navale Italiana in favore della nautica solidale e dell’accesso al mare per tutti. L’attività avviata a luglio presso il Centro Nautico Nazionale di Taranto è una prima iniziativa sperimentale in vista di una collaborazione più strutturata con S.I.M.BA. ODV (Sempre Insieme Per il Mondo dei Bambini), associazione nata a Taranto nel 2009 che si occupa, grazie al contributo di oltre 30 volontari, di sostenere e accogliere presso i reparti di Pediatria, Oncoematologia Pediatrica, Ortopedia, Microcitemia e Pronto Soccorso dell’Ospedale SS. Annunziata di Taranto, bambini e famiglie al fine di attenuare i fattori di rischio derivanti dall’ingresso in una struttura ospedaliera.

La partecipazione di bambini e adolescenti oncologici ai corsi di vela, organizzati dalla Lega Navale Italiana presso il Centro Nautico Nazionale di Taranto per decine di ragazze e ragazzi dagli 8 ai 16 anni in collaborazione con la Marina Militare, si inserisce nel più ampio progetto dell’associazione tarantina “Fai sport con SIMBA”, con il quale si incentiva l’attività fisica dei giovani sia durante che dopo la cura oncologica. L’importanza della pratica sportiva, della tutela del mare e della natura per la formazione personale – valori condivisi da LNI e SI.M.BA. ODV – diventa un aspetto ancora più rilevante in bambini e ragazzi oncologici che hanno dovuto affrontare un percorso di cura impegnativo e lunghi periodi di ospedalizzazione con conseguente allontanamento dalla comunità. L’attività sportiva in acqua, praticata a stretto contatto con la natura, può aiutare i giovani pazienti oncologici a superare quelle barriere che sono state create durante la malattia, favorendone la piena reintegrazione nella società.

“Ancora una volta la LNI tramite i tanti progetti portati avanti dalla Presidenza Nazionale e dalle nostre Sezioni consente a tutti di vivere il mare a prescindere da problematiche sanitarie e sociali, come è nella nostra missione da 125 anni”, afferma il Presidente Nazionale della Lega Navale Italiana, Amm. Donato Marzano. “Con un'eccellenza tarantina come SIMBA, a livello sperimentale con il nostro Centro Nautico di Taranto, abbiamo inserito due ex pazienti oncologici nell'attività sportiva nautica di una decina di intense giornate che da anni effettuiamo a Taranto, Sabaudia e Ferrara, ad integrazione del lavoro dei gruppi sportivi di vela, canoa e canottaggio delle nostre 260 strutture periferiche. A seguire struttureremo tali collaborazioni con tutti i nostri Centri Nautici ed ulteriori Associazioni”, conclude il Presidente Marzano.

“Siamo estremamente grati alla Lega Navale per quest’entusiasmante opportunità offerta ai piccoli pazienti oncologici per i quali una sana attività fisica assume un’importanza ancora più rilevante poiché attraverso lo sport i bambini possono raggiungere risultati importanti sotto forma di miglioramento dell’autostima, maggiore socializzazione e aumentata inclusione sociale. Auspichiamo che questa collaborazione si consolidi e prosegua nel tempo”, dichiara la Presidente di S.I.M.BA. ODV, Dott.ssa Deborah Cinquepalmi.

Era il 6 agosto 2004 quando fu trovato morto, nelle acque antistanti il porto di Manfredonia, il delfino Filippo. A 18 anni dalla tragica uccisione, il Centro Cultura del Mare A.P.S./AICS, in collaborazione con la Sezione della Lega Navale Italiana di Manfredonia e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, ha organizzato lo scorso mercoledì 3 agosto un evento per far ricordare la sua presenza che ha impreziosito e reso famosi in tutto il mondo Manfredonia e il suo golfo.

Lo spazio esterno della sede sportiva della Lega Navale di Manfredonia è stato occupato da centinaia di persone, venute anche da città limitrofe, alla presenza anche di molte autorità locali e numerose associazioni. La presenza di tantissimi uditori è il segno tangibile che il delfino Filippo ha lasciato un ricordo indelebile nei cuori di tanti, testimonianza vera dell’amore che i cittadini nutrivano e nutrono tuttora per questo meraviglioso e splendido cetaceo.

La serata è iniziata con la prima relazione Il delfino Filippo: ambasciatore del Golfo Sipontino tenuta dal prof. Giovanni Simone, che con la proiezione di una sequenza di immagini ha fatto rivivere negli ospiti le fasi più salienti della presenza del cetaceo, dal suo arrivo fino alla tragica scomparsa. Il Dott. Vincenzo Prunella, responsabile del settore tartarughe e mammiferi marini del WWF di Taranto, ha relazionato su Un delfino nell’ecosistema uomo. Il Prof. Nicola Zizzo, docente di Anatomia Patologica Dipartimento Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Bari, ha esposto la sua relazione Parliamo del delfino Filippo.

Da ricordare che il prof. Zizzo, quando Filippo era in vita, diede la sua disponibilità monitorando lo stato di salute del nostro cetaceo. Grazie anche a lui si è riusciti a recuperare, dopo un accurato trattamento, l’apparato scheletrico di Filippo, attualmente esposto nel Centro Studi e Ricerche della Cultura del Mare, in viale Miramare, dove è possibile visionare numerosi reperti riguardanti la storia marinara sipontina, la flora, la fauna e una ricca collezione di conchiglie del nostro golfo.

Le interessanti relazioni presentate, di alto profilo scientifico, hanno illustrato argomenti riguardanti altri aspetti di questi meravigliosi e intelligenti mammiferi marini. Molto attesa dal pubblico la verità che ha decretato la tragica morte del delfino Filippo; infatti il prof. Nicola Zizzo è l’anatomo patologo a cui venne affidato, dalla Procura di Foggia, l’incarico peritale sul cetaceo con l’esame autoptico, effettuato presso la sala dell’asta del vecchio mercato ittico di Manfredonia per stabilirne la causa del decesso. La dichiarazione del Prof. Zizzo ha lasciato tutti con l’amaro in bocca nell’apprendere che la morte del povero Filippo, in base alle lesioni riscontrate, è stata causata da una esplosione subacquea. È stato accertato, inoltre, che il cetaceo negli anni pregressi ha subito altri maltrattamenti.

In alcuni intermezzi, Franco Rinaldi ha esordito con una canzone in vernacolo dedicata al mare e con una sua poesia intitolata Felíppe u taleföne. Altrettanto emozionanti e coinvolgenti l’esecuzione di altri due brani, una poesia di Francesco Granatiero, sempre su Filippo, ed una canzone del prof. Michele Guglielmi e G. Totaro. Un sentito ringraziamento al moderatore arch. Donato D’Andrea e al responsabile di Comunication News di Manfredonia Andrea Colaianni, che ha trasmesso un mix di filmati su Filippo.

La Lega Navale Italiana si stringe intorno ai parenti e agli amici delle persone rimaste coinvolte, lo scorso sabato 23 luglio, in un tragico incidente nel tratto di mare tra l'Isola del Giglio e il Monte Argentario (Grosseto). Secondo le prime informazioni – le autorità competenti sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica di quanto avvenuto – un motoscafo avrebbe travolto a forte velocità una barca a vela, la “Vahinè”, con a bordo sei persone tutte a vario titolo Soci o simpatizzanti della Sezione LNI di Santa Marinella.

Una vicenda drammatica che colpisce da vicino la Lega Navale e tutti coloro che amano e vivono il mare ogni giorno.

Il Presidente Nazionale, Amm. Donato Marzano, esprime la sua personale vicinanza e quella di tutti soci della Lega Navale Italiana ai familiari ed agli amici del personale coinvolto ed al Presidente della Sezione di Santa Marinella.