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Il giorno 20 Dicembre 2020, dopo essere stata rinviata più volte a causa del maltempo, finalmente si è potuta disputare la gara di pesca in apnea, valida come Selettiva per la Zona 9 (Calabria e Basilicata) organizzata dall’A.S.D. Isola Ambiente Apnea in collaborazione con il Gruppo Sportivo della Lega Navale Italiana Sezione Le Castella. A supporto dell’organizzazione ci sono stati come supporto a terra il Gruppo di Protezione Civile dell’Associazione Isola Ambiente Apnea, come supporto sanitario l’Associazione Misericordia di Papanice con la presenza di una ambulanza attrezzata per il primo soccorso e come supporto logistico in mare la Cooperativa Blu Mediterranea e il Diving Made in Sub.

La gara, inserita nel circuito delle gare di importanza nazionale dalla F.I.P.S.A.S. –  C.O.N.I., si è svolta nelle acque difronte allo splendido villaggio Praialonga al confine est del Comune di Isola di Capo Rizzuto, l’unica zona del territorio comunale fuori dall’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, all’interno della quale, purtroppo, le gare di pesca in apnea sono vietate.

Il vincitore è risultato l’atleta in forza all’A.S.D. Isola Ambiente Apnea Madia Luigi con uno stupendo carniere che presentava una meravigliosa spigola di oltre 4,00 kg che gli ha permesso di aggiudicarsi anche il premio come miglior preda: una stupenda opera unica del maestro ceramista Vizzacchero Emanuel. Al secondo posto si è classificato l’atleta del Mimmo Arena Palmi Salmieri Roberto e al terzo un altro atleta dell’A.S.D. Isola Ambiente Apnea Rota Alessandro.

L’A.S.D. Isola Ambiente Apnea ha anche vinto la classifica a squadre davanti al Mimmo Arena Palmi e alla Chico Sub di Catanzaro.

Le associazioni organizzatrici A.S.D. Isola Ambiente Apnea e Lega Navale Italiana Sezione Le Castella che da anni, promuovono il nostro meraviglioso territorio organizzando gare di pesca in apnea e di apnea indoor e outdoor, lanciano un appello agli Enti e alle Istituzioni locali e nazionali al fine di poter riconsiderare la figura del pescatore sportivo agonista, non più un ostacolo alla tutela dell’ambiente marino ma, al contrario, una risorsa a disposizione del territorio sia in funzione di conoscenza, sia in funzione di prevenzione sia in funzione di tutela delle risorse marine.

Tre le chiavi di lettura proposte nel fine settimana ecologico dalla Lega Navale: attività didattico-creative, incontri professionali ed esperienze ludico-educazionali, tutte fruibili da adulti e bambini, aperte al pubblico, agli appassionati e ai simpatizzanti

La pesca al tonno aveva i suoi riti. Era collettiva: coinvolgeva decine di uomini, i tonnaroti, sotto la guida di un “raìs”; richiedeva lunghi preparativi e gesti propiziatori. Nelle tonnare siciliane e sarde le reti si calavano in maggio, lunghe reti disposte a “camere” in modo da sospingere i tonni verso le maglie più strette. Allora cominciava la mattanza. I tonni, adulti da un centinaio di chili, erano presi con gli arpioni e issati sulle barche, tra colpi di coda e schizzi di sangue.