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Sul lungomare dedicato a Pietro Mennea, indimenticato sprinter azzurro, si sono svolti i campionati italiani 2021 di beach sprint ed endurance di coastal rowing, il canottaggio da mare. In totale sono stati assegnati 19 titoli (dodici nel beach sprint e sette nell'endurance). Nella mattina del 12 settembre, nelle gare veloci del beach sprint, a fare la parte del leone è stato il CN Posillipo, che si è aggiudicato tre titoli tricolori nelle specialità del doppio misto senior e del singolo e doppio maschile junior. Tre allori sono andati ai sodalizi della Puglia (doppio senior maschile al GS VVF Carrino, quadruplo junior maschile al CC Barion e doppio junior misto alla LNI Barletta), mentre due sono stati vinti dalle società delle Marche (singolo junior femminile alla SC Montefeltro e quadruplo junior femminile alla SC Pesaro) e della Sicilia (doppio senior femminile alla Telimar, singolo senior maschile al CC Peloro). Gli ultimi due titoli in palio se li sono aggiudicati la Canottieri Santo Stefano al Mare (singolo senior femminile) e la Ginnastica Triestina (quadruplo senior maschile)

Nell'Endurance, invece, sulla distanza dei 6000 metri i titoli sono stati vinti da Canottieri Santo Stefano al Mare (singolo maschile e femminile), Telimar (doppio maschile e femminile), RYCC Savoia (quattro femminile), CN Posillipo (doppio mix) e Canottieri Verbanese (quattro maschile). Per il canottaggio nazionale ora il prossimo appuntamento è fissato dal 17 al 19 settembre a Candia Canavese per il Campionato Italiano di Società, GP dei Giovani/Trofeo delle Regioni e Meeting Nazionale Allievi, Cadetti e Master.

 

FONTE e IMMAGINE: FIC

Cagliari si prepara alla grande festa della vela giovanile. Dal 29 al 31 agosto, il capoluogo sardo ospiterà la 36a Coppa Primavela e, a seguire dal 2 al 5 settembre, i Campionati italiani giovanili classi in singolo, una delle Regate FIV che ricorrono ogni anno, assegnate dal Consiglio Federale dopo un esame delle proposte da località, Circoli e consorzi di Club. Un doppio evento atteso da più di un anno. La città aveva ottenuto l’assegnazione dell’edizione 2020, poi spostata sul Lago di Garda per le difficoltà sorte in seguito alla pandemia di Covid.

Un appuntamento solo rimandato e ormai vicino a concretizzarsi, grazie anche agli sforzi dei circoli velici cittadini che – su incarico della Federvela - negli ultimi mesi hanno lavorato senza sosta per curare ogni dettaglio di quello che rappresenta il più importante evento nazionale della vela giovanile federale, dove si raduna la “meglio gioventù” pronta a spiccare il volo con le classi olimpiche.

Per l’occasione, Yacht Club Cagliari, Windsurfing Club Cagliari e Lega Navale Italiana Cagliari, da sempre impegnati in prima linea nella promozione della vela giovanile in ogni sua declinazione, hanno unito le forze nel Consorzio Velico Cagliari 2020, macchina organizzativa del doppio evento che porterà nelle acque del Poetto circa 800 giovanissimi regatanti.

IL PROGRAMMA

Primo atto della kermesse sarà, dal 29 al 31 agosto, la 36a Coppa Primavela, che impegnerà – su tre campi di regata distinti per ogni classe - gli Optimist nati nel 2012 e i windsurf Techno 293 del 2011 e 2012. Collegati allo storico trofeo, la 17a Coppa Cadetti, dedicata agli Optimist nati nel 2011; e la 19a Coppa del Presidente, riservata agli Optimist e Techno 293 nati nel 2010 e agli O’pen Skiff nati nel 2009, 2010, 2011, 2012.

In contemporanea, gli O’pen Skiff Under 17 (nati tra il 2005 e il 2008) disputeranno già il loro campionato italiano.

L’evento si aprirà con la sfilata degli atleti e la cerimonia di apertura in programma sabato 28 agosto, organizzata nella più stretta osservanza delle norme in materia di contrasto e contenimento della diffusione del Covid 19, emanate dalla Federazione Italiana Vela.

A seguire, dal 2 al 5 settembre, il testimone passerà ai Campionati italiani giovanili classi in singolo, che assegnerà il titolo nazionale ai migliori classificati delle flotte Optimist, ILCA 6 (ex Laser Radial) maschile e femminile, ILCA 4 (ex Laser 4.7) maschile e femminile, Techno 293 Under 13, U15, U17, U19 maschile e femminile, Techno 293 Plus U19, i kiteboard Formula Kite U19 e Youth Foil U17 e U15.

GLI ISCRITTI

Le iscrizioni alla 36a Coppa Primavela sono in fase di chiusura ma, stando alle previsioni, verranno superati i 400 iscritti.

Già certa la presenza di 240 Optimist da tutte le zone italiane, divisi equamente tra Coppa Primavela (80), Coppa Cadetti (80) e Coppa del Presidente (80). Saranno invece 57, gli O’pen skiff partecipanti tra Coppa Primavela e campionato italiano

Numeri imponenti anche per i Campionati italiani giovanili classi in singolo, dove i soli Optimist saranno 153. Già definiti anche i partecipanti delle flotte ILCA 4 (ex Laser 4.7) e ILCA 6 (ex Laser Radial), che saranno rispettivamente 120 e 119.

I CAMPI DI REGATA

Per fare fronte al gran numero di regatanti presenti e alle diverse caratteristiche delle derive in gara nella 36a Coppa Primavela, il comitato organizzatore ha disposto il posizionamento di tre aree di regata distinte per classe. Due, più vicine alla spiaggia del Poetto, destinate una agli O’pen Skiff e l’altra alle tavole a vela Techno 293. Più distante, il campo di regata per gli Optimist.

Ancora più articolata l’organizzazione a mare per i Campionati italiani giovanili classi in singolo. In questo caso, i campi di regata saranno quattro: due, di fronte all’arenile (Techno 293 e kitesurf) e altrettanti più al largo (Optimist e Ilca 4 e 6).

Il cuore pulsante del doppio evento sarà il villaggio regata, allestito tra gli spazi di Marina Piccola e i circoli del Consorzio, dove troveranno posto le barche dei partecipanti e i servizi correlati all’organizzazione.

“Come ogni anno, l’inizio di settembre ci fa vivere giornate speciali, di grande coinvolgimento per migliaia di giovani e giovanissimi praticanti del nostro sport, e con loro i Circoli velici, gli allenatori, le famiglie”, la dichiarazione del presidente di Federvela, Francesco Ettorre, “Primavela e Campionati Giovanili delle classi in singolo aprono questo periodo che cade tra le fine delle vacanze e il ritorno a scuola. Penso di poter dire che quest’anno la festa sarà doppia, forse tripla: perché la vela italiana è fresca della medaglia d’oro olimpica di Tokyo 2020, e perché a Cagliari, che ospita le nostre regate giovanili, è di casa il team Luna Rossa Prada Pirelli che all’inizio dell’anno ha mostrato al mondo il valore della vela italiana. Buon vento a tutti i giovani velisti e agli organizzatori”.

“Dopo oltre un anno di lavoro, finalmente si avvicina il traguardo della Coppa Primavela”, afferma il comitato organizzatore, “siamo felici di ospitare quella che sarà una grande festa della vela giovanile, oltre che una grande occasione di visibilità per la città di Cagliari e di confronto e crescita per i nostri piccoli velisti”.

FONTE e FOTO: FIV

 

 

 

Al Campionato Europeo a Squadre Optimist appena concluso sul Lago di Ledro, in Trentino, a vincere è stata la Spagna. Nella finale la formazione iberica, forte del neo Campione Europeo individuale Xavier Garcia Olle e Juan Benasar, Carlota Rodriguez Calvet e Sussan Bestard Mir a completare il quartetto, ha avuto la meglio, con un punteggio di 2-1, sugli azzurrini del CT Marcello Meringolo. Per Niccolò Pulito (Tognazzi Marine Village) vicecampione europeo individuale, Giuseppe Montesano (Sirena CN Triestino), la medaglia di bronzo al campionato europeo individuale Sofia Bommartini (FV Malcesine) ed Emilia Salvatore (FV Desenzano) è sfumato il sogno di un nuovo successo. Terza la Russia che ha preceduto la Croazia nella finalina di consolazione.

Va detto che la squadra italiana ha sempre regatato in modo eccellente ed è stata protagonista di un campionato in crescita che dà fiducia per il futuro. Rimane un pò di amaro per non aver continuato la tradizione del titolo continentale (la Squadra Italiana ha vinto il titolo nel 2018 e 2019 ndr). Alla fine gli azzurrini hanno ricordato Norberto Foletti, storico segretario della Classe Nazionale Optimist che ci ha recentemente lasciati.

Il campionato europeo a squadre Optimist è vissuto su quattro intense giornate di regata sul Lago di Ledro, caratterizzate da condizioni meteo variabili, tanti cambi di vento. Al termine delle prime regate della League Gold la Spagna si presentava come favorita, seguita dagli azzurrini, secondi al primo Round Robin. La squadra iberica si è poi confermata nello stage successiva, seguita da Russia Italia e Croazia.

Le Semifinali hanno visto l'Italia scontrarsi con la Russia, mentre la Spagna con la Croazia, con un punteggio di 2-0 Italia e Spagna ha guadagnato il diritto di giocarsi l'oro mentre Russia e Croazia si sono dovute accontentare della petite final.

È stata una stagione intensa – commenta la presidente Camilla Baruzzi - e per l'Associazione Vela Lago di Ledro c'è molta soddisfazione. Abbiano assegnati Ledro due titoli continentali nel corso dell'estate ed un titolo nazionale nella classe Snipe. Ed ora è già tempo di pensare al 2022 che sarà ricco di manifestazioni e di attività.

FONTE: PressMare

IMMAGINE: FIV

Si conclude con l’undicesimo giorno di regate, e la disputa delle ultime due finali Medal Race per le discipline del doppio 470 maschile e femminile, la regata olimpica della Vela per Tokyo 2020. Il programma pienamente rispettato con un solo giorno di recupero utilizzato, condizioni meteo varie, dal vento forte dei primi giorni per la coda di un tifone, al vento leggero dei giorni centrali, fino alle finali con brezza termina regolare e di media intensità.

Nel 470 maschile l’ultima Medal Race che vedeva impegnati dei velisti azzurri: Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò hanno dato battaglia in una finale combattuta e con distacchi minimi, chiudendo alla fine settimi. Un risultato che gli consente di guadagnare una posizione nella classifica generale: Ferrari e Calabrò concludono la loro prima Olimpiade al 6° posto, un risultato tra i migliori nella storia delle partecipazioni italiane in questa disciplina olimpica. L’oro è andato agli australiani Matt Belcher e Will Ryan, argento agli svedesi Anton Dahlberg e Fredrik Bergstrom, bronzo agli spagnoli Jordi Xammar e Nicolas Rodriguez Garcia-Paz.

LE DICHIARAZIONI DI GIACOMO FERRARI E GIULIO CALABRO’ – Giacomo Ferrari: “Siamo molto contenti, era la nostra prima partecipazione olimpica, eravamo i più giovani, in Medal ce la siamo giocata, sapevamo che avevamo tanto da perdere e poco da guadagnare, siamo andati in acqua provando ad attaccare, purtroppo all’inizio non eravamo tra i primi ma ci siamo messi sotto e recuperato, volevamo chiudere al meglio, recuperare una posizione per noi è tanto. Chiudiamo sesti dietro equipaggi con molta più esperienza di noi. Non abbiamo mollato mai, quelli davanti hanno meritato, per noi tanta crescita. L’unico rammarico è che dovremo separarci visto che il 470 diventa misto.”

Giulio Calabrò: “E’ stata una grandissima esperienza, ne abbiamo tanto sentito parlare, l’abbiamo desiderata, sognata, sinceramente non ci aspettavamo una cosa così grande, è stata una bellissima esperienza di squadra, abbiamo gioito insieme a Ruggero e Caterina, abbiamo sofferto con Mattia, una esperienza a 360 gradi, la squadra ci ha aiutato tanto. Non ce ne sarà un’altra i 470 maschile e femminile, vedremo cosa fare perché entrambi vogliamo continuare a restare nel giro olimpico, è difficile provare emozioni simili nella vita, almeno per uno sportivo. Ringraziamo tutti, a partire da Giacomo (che ricambia, ndr), le nostre famiglie, il nostro allenatore, la Federazione, la Marina Militare. E’ stato un grosso lavoro di squadra.”

Nel 470 Femminile l’oro è andato alle inglesi Hanna Mills e Eilidh McIntyre, argento alle polacche Agneska Skrzypulec e Jolanta Ogar, bronzo alle francesi Camille Lecointre e Aloise Retornaz. Le azzurre Elena Berta e Bianca Caruso, giunte con il terzo posto al Mondiale di pochi mesi fa, non hanno trovato il ritmo olimpico giusto e hanno concluso al 13° posto, per pochi punti fuori dalla finale.

LE DICHIARAZIONI DI ELENA BERTA E BIANCA CARUSO – Elena Berta: “E’ stato fantastico far parte di questa spedizione della squadra italiana della vela, stare vicino a Ruggi e Cate che hanno vinto l’oro e che ci hanno trasmesso tantissime emozioni, così come stare vicino anche a Mattia, è stata dura per tutti, e poi Marta che è stata bravissima, i nostri Giacomo e Giulio con i quali abbiamo condiviso un bellissimo percorso. Una esperienza molto bella che dentro ci darà tanto per il futuro. Anche se non è andata come volevamo, adesso brucia tanto, ma sono sicura che sia stato un passo importante per ka nostra carriera.”

Bianca Caruso: “Nei prossimi giorni faremo una analisi attenta su ciò che non ha funzionato, per andare avanti si deve anche capire cosa si è sbagliato. Bisogna comunque apprezzare tantissimo il fatto di essere qui, di essere presenti a una Olimpiade che non è scontato. In questi giorni ho pensato alle tante persone che mi hanno detto “è già tanto essere lì”… lo so, però quando poi ci sei, e sei bronzo mondiale in carica e non ce le fai, è dura da digerire. Sapevamo della forza di inglesi e francesi, ci hanno sorpreso le polacche, comunque tutta gente che ha fatto almeno due Olimpiadi, e qui l’esperienza conta tantissimo, perché i Giochi sono delle montagne russe, se conosci il percorso sei avvantaggiato.”

IL MEDAGLIERE DELLA VELA A TOKYO 2020 – Un totale di 16 nazioni si è diviso le 30 medaglie in palio nelle 10 discipline della vela a Tokyo 2020. Numero inferiore alle edizioni precedenti, a causa della concentrazione di medaglie di alcune nazioni (5 Gran Bretagna, 3 Olanda, Francia e Germania).

L’Italia, tornata a medaglia dopo due Olimpiadi (Londra 2012 (Weymouth) e Rio 2016) senza podio, grazie all’oro di Tita-Banti si trova al 5° posto del medagliere di Tokyo Enoshima.

LE FINALI CONQUISTATE - Altra osservazione interessante riguarda la presenza delle nazioni nelle Finali olimpiche rappresentate dalle Medal Race dei top-10 di ciascuna disciplina. Dominio inglese anche qui, con 9 finali su 10 classi. Ecco la lista dei paesi che hanno conquistato almeno tre finali, nel leggerla bisogna considerare che solo poche nazioni erano presenti in tutte le discipline, ed è giusto calcolare il rapporto tra finali conquistate (il primo numero) e discipline disputate (tra parentesi). In questa lettura, l’Italia si conferma tra le prime nazioni, presente in 5 finali su 6 discipline presenti, alla pari della Germania. Meglio di tutti ha fatto l’Olanda con 7 finali su 7 discipline.

L’ANALISI FINALE DEL DT MICHELE MARCHESINI: “Ogni Olimpiade è diversa, questi Giochi sono stati particolarissimi, blindati oltre ogni immaginazione, diversi, posticipati di un anno ma alla fine l’aspetto sportivo anche questa volta ha sovrastato tutto. Il livello di queste competizioni, degli atleti è il massimo possibile, difficile da immaginare interamente se non si è dentro. Persone che dedicano la vita e sacrifici impensabili anche solo per essere sulla linea di partenza.

Il bilancio della nostra trasferta, e dunque di tutto nostro quadri-quinquennio, è assolutamente positivo. Sono soddisfatto della prestazione di squadra.

Entrare in una finale Olimpica, in qualsiasi sport è un risultato di rilievo assoluto: abbiamo centrato cinque finali contro le quattro di Rio 2016, in tre siamo entrati con chance di Medaglia e per una di queste il risultato è stato Oro Olimpico. Super!

“La vela Italiana è una dei cinque sport che ad oggi spinge in alto nel medagliere in nostro Paese. Siamo orgogliosi, il Presidente Ettorre ci aveva chiesto del metallo e lo abbiamo portato, accanto alla prestazione complessiva solidissima di un gruppo straordinario. Gli atleti che abbiamo schierato sono dei ragazzi speciali e hanno fatto cose speciali, mi complimento con tutti loro per il percorso tecnico e sportivo che li ha portati qui, al di là della semplice performance.

“Parigi 2024 è a soli tre anni da oggi, continueremo lavorare per confermarci, per migliorare, per portare altre classi al livello che serve per partecipare ai Giochi ed entrare nell’elite dello sport, riservata a poco più di undicimila persone ogni quattro anni su nove miliardi che siamo al Mondo.”

CHIUSURA A CASA ITALIA – Giovedi 5 agosto sarà l’ultimo giorno a Tokyo per gli azzurri della vela, che saranno presenti a Casa Italia insieme al presidente federale Francesco Ettorre. Quest’ultimo ha invitato a Casa Italia anche il presidente della federvela internazionale Quanhai Li, che in questi giorni ha confermato il suo particolare legame con la vela italiana. Per tutti saranno i saluti al Giappone e alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

 

 

FONTE e FOTO: FIV

Vento leggero da sud e programma di gara rispettato, oggi nella prima giornata della 36a edizione della Coppa Primavela, il più importante evento velico giovanile nazionale, che si svolge a Cagliari fino a martedì 31 agosto sotto l’egida della Federazione Italiana Vela e con l’organizzazione del Consorzio Velico Cagliari 2020 formato da Yacht Club Cagliari, Windsurfing Club Cagliari e Lega Navale Italiana Cagliari.

 

LE CIFRE

I concorrenti al doppio evento, tra Coppa Primavela e Campionato italiano classi in singolo (in programma dal 2 al 5 settembre), sono 1016, di età compresa tra i 9 e 16 anni.

La flotta più numerosa è quella degli Optimist (233), seguiti da O’pen Skiff (125) e Techno 293 (79).

LE REGATE

Un libeccio leggerissimo ha accompagnato i regatanti verso i rispettivi campi di regata, assieme ai saluti e agli auguri di buon vento da parte dei familiari e del pubblico distribuito tra la spiaggia e la passeggiata di Marina Piccola.

I primi a partire, poco prima delle 13, sono stati gli Optimist, distribuiti nel campo più esterno e a favore di vento. A seguire, è toccato agli O’pen Skiff, darsi battaglia di fronte all’Ospedale Marino. Nel frattempo, mentre la brezza girava a scirocco per stabilizzarsi a 180°, anche le tavole a vela Techno 293 facevano il loro ingresso in acqua, dipingendo con le loro vele dai colori fluo il tratto di mare antistante la prima fermata del Poetto.

In totale, gli Optimist hanno disputato tre prove, mentre sia gli O’pen Skiff che i windsurf Techno 293 si sono misurati in quattro regate.

 I RISULTATI (sulla base delle classifiche provvisorie).

 - CLASSE OPTIMIST: Dopo tre prove, nella Coppa Primavela (dedicata ai timonieri nati nel 2012) è al comando Filippo Noto (Società Canottieri Marsala, 6 punti) davanti a Vittoria Berteotti (Fraglia Vela Riva, 21) e Mattia Cesare Valentini (CV Torre del Lago Puccini, 27).

A guidare la flotta della Coppa Cadetti (nati nel 2011), Irene Faini (Fraglia Vela Malcesine, 18 punti) davanti a Giovanni Montesano (CNT Sirena, 21) e Andrea Demurtas (Fraglia Vela Riva, 24).

In testa alla graduatoria della Coppa Presidente (riservata ai nati nel 2010), Leonardo Grossi (FV Riva, 10 punti). Secondo e terzo posto provvisorio per Niccolò Maria Sparagna (LNI Formia, 12) e Andrea Tramontano (YCC Savoia, 13).

- CLASSE O’PEN SKIFF. Tre, le flotte in gara degli O’Pen Skiff: i Prime e gli Under 13, in lizza per la Coppa del Presidente, e gli Under 17, che invece si contendono il titolo italiano.

Tra questi ultimi, è in testa Manuel De Felice (CN Monte di Procida, 3 punti) che giusto un mese fa nelle acque di Calasetta si era laureato campione del mondo Under 17. Secondo Riccardo Michelotti (CV Arco, 11). Terza in classifica generale e prima nella femminile, Sara Murru (Lega Navale Italiana Sulcis, 12), tra le veliste più esperte della flotta.

Nella categoria Under 13, è al comando Edoardo Oscar (Ass. Nautica Sebina, 4). Seguono Matteo Attolico (LNI Procida, 5) e Alessio Nessi (YC Como, 11).

Tra i Prime, Andrea Carboni (Veliamoci Oristano, 3) ha anticipato Irene Cozzolino (CN Monte di Procida, 9) e Andrea Massaro (VC Palermo, 14).

- TECHNO 293. Nella graduatoria della Primavela (nati nel 2011 e 2012), Simone Trovato (Planet Sail Bracciano, 5 punti) precede Francesco Casano (CS Bracciano, 8) e Francesco Pomponi (CS Bracciano, 10).

Nella classifica della Coppa Presidente (nati nel 2010), Luca Pacchiotti (FV Malcesine, 3) è in testa, davanti a Mario Brondi (SEF Samura, 9) e Diego Marghinotti (Windsurfing Club Cagliari, 11).

Il segnale di partenza delle regate di domani è stato fissato alle ore 13.

 

KINDER JOY OF MOVING E LA VELA GIOVANILE

Kinder e la gioia di essere bambini - Kinder ha sempre avuto come obiettivo quello di offrire ai bambini e alle famiglie dei piccoli, importanti momenti di gioia, pensati proprio per loro. Non tutti sanno però che da anni Kinder si impegna nel perseguire anche un altro obiettivo, molto importante per la gioia dei bambini: incentivare la loro predisposizione naturale a muoversi e a giocare.

Kinder e la gioia di muoversi - Per questo è nato Kinder Joy of moving: un progetto internazionale di Responsabilità Sociale del Gruppo Ferrero. Il progetto coinvolge oggi più di 4 milioni di bambini, in oltre 30 Paesi del mondo ed è in grado di avvicinare all’attività motoria bambini e famiglie in modo coinvolgente e gioioso, nella convinzione che un’attitudine positiva nei confronti del movimento e dello sport possa rendere i bambini di oggi adulti migliori domani.

 

 

Trentacinque secondi senza fiato poi l’urlo liberatorio: Manfredi Rizza è medaglia d’argento nel K1 200 metri dalla canoa velocità ai Giochi Olimpici di Tokyo. Una medaglia preziosissima che riporta l’Italia della canoa sprint sul podio olimpico a distanza di 13 anni da Pechino 2008.

Sulle acque del Sea Forest Waterway l’azzurro dell’Aeronautica Militare cede soltanto all’ungherese Sandor Totka (35”035) conquistando il secondo posto con il tempo di 35.080 (+0.045) davanti al britannico, oro a Rio 2016, Liam Heath (35.202, +0.167). Il 30enne pavese ha mostrato uno stato di forma eccellente sin dalle qualificazioni con la vittoria in batteria mercoledì e il secondo posto in semifinale questa mattina. In finale l’ingegnere “volante” è partito fortissimo rimanendo in lotta per la vittoria fino alla fine con il magiaro, cedendo di appena 45 millesimi.

Dopo il sesto posto conquistato ai Giochi di Rio nel 2016, Rizza è cresciuto costantemente seguito dal tecnico federale Stefano Loddo, conquistando oggi il risultato più prestigioso della sua carriera. Una medaglia che nobilita tutta la spedizione della canoa velocità azzurra guidata dal diretto tecnico Oreste Perri.

“Ho tenuto duro, purtroppo c'era qualcuno più duro di me. Sono contento ma con un po’ di amaro in bocca per quei centesimi”, ha detto il pagaiatore azzurro a Gazzetta.it. "Questo è lo sport, questa è la nostra distanza e si gioca in attimi. Sono assolutamente contento, ho dato il 100%. Questa medaglia parte dal sesto posto dei Rio 2016, finita quella gara la mia testa era già qui e ho promesso a me stesso che avrei lavorato più duramente possibile per arrivarci. Aver raggiunto questo traguardo mi gratifica perché so che non sempre le cose vanno come si pensa. Sono fiero di me e delle persone che hanno lavorato con me”.

In gara questa mattina anche il K2 1000 di Samuele Burgo e Luca Beccaro. La coppia delle Fiamme Gialle non è riuscita a conquistare una corsia per la gara delle medaglie, chiudendo al quinto posto la semifinale con il tempo di 3.20.591. Nella finale B i due azzurri centrano il terzo posto (3.22.408) dietro Russa e Slovacchia, piazzamento che vale l’undicesima posizione assoluta.

“Una medaglia che ci meritavamo, siamo riusciti a mettere nelle migliori condizioni tutti quanti. Un grande lavoro di squadra”, ha commentato il Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, Luciano Buonfiglio. “Complimenti a Manfredi e al tecnico federale Stefano Loddo che hanno scelto un percorso, a noi sposato, che li ha premiati. Questa medaglia ci deve far capire che dobbiamo essere sempre più squadra e dobbiamo stare insieme, perché mancano solo due anni a Parigi. Questa è una medaglia che deve insegnarci che se lavoriamo seriamente possiamo fare grandi cose: nella canoa slalom dobbiamo riprenderci quello che ci è sfuggito, nella velocità dobbiamo lavorare sulle nuove distanze e sulle barche olimpiche senza disperdere energie. A Parigi dobbiamo essere ancora più pronti e più forti. E’ una medaglia che rappresenta una iniezione di energia e non vedo l’ora di ricominciare a lavorare con le direzioni tecniche per il 2024. Sono stato felice di aver avuto il Presidente del CONI, Giovanni Malagò accanto a me durante la gara. Ci ha fatto sempre sentire la sua vicinanza e la sua fiducia, così come voglio ringraziare la preparazione olimpica e lo staff del CONI. Tutto ha funzionato alla perfezione, un’organizzazione eccezionale, sono fiero di far parte di questa grande famiglia e di aver contribuito con questa medaglia al successo dell’Italia sportiva. E’ stata una olimpiade difficile e forse proporio per questo nel villaggio si è cementata ancora di più questa amicizia tra tutte le discipline”.

 

FONTE e FOTO: Federcanoa