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Si conclude con l’undicesimo giorno di regate, e la disputa delle ultime due finali Medal Race per le discipline del doppio 470 maschile e femminile, la regata olimpica della Vela per Tokyo 2020. Il programma pienamente rispettato con un solo giorno di recupero utilizzato, condizioni meteo varie, dal vento forte dei primi giorni per la coda di un tifone, al vento leggero dei giorni centrali, fino alle finali con brezza termina regolare e di media intensità.

Nel 470 maschile l’ultima Medal Race che vedeva impegnati dei velisti azzurri: Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò hanno dato battaglia in una finale combattuta e con distacchi minimi, chiudendo alla fine settimi. Un risultato che gli consente di guadagnare una posizione nella classifica generale: Ferrari e Calabrò concludono la loro prima Olimpiade al 6° posto, un risultato tra i migliori nella storia delle partecipazioni italiane in questa disciplina olimpica. L’oro è andato agli australiani Matt Belcher e Will Ryan, argento agli svedesi Anton Dahlberg e Fredrik Bergstrom, bronzo agli spagnoli Jordi Xammar e Nicolas Rodriguez Garcia-Paz.

LE DICHIARAZIONI DI GIACOMO FERRARI E GIULIO CALABRO’ – Giacomo Ferrari: “Siamo molto contenti, era la nostra prima partecipazione olimpica, eravamo i più giovani, in Medal ce la siamo giocata, sapevamo che avevamo tanto da perdere e poco da guadagnare, siamo andati in acqua provando ad attaccare, purtroppo all’inizio non eravamo tra i primi ma ci siamo messi sotto e recuperato, volevamo chiudere al meglio, recuperare una posizione per noi è tanto. Chiudiamo sesti dietro equipaggi con molta più esperienza di noi. Non abbiamo mollato mai, quelli davanti hanno meritato, per noi tanta crescita. L’unico rammarico è che dovremo separarci visto che il 470 diventa misto.”

Giulio Calabrò: “E’ stata una grandissima esperienza, ne abbiamo tanto sentito parlare, l’abbiamo desiderata, sognata, sinceramente non ci aspettavamo una cosa così grande, è stata una bellissima esperienza di squadra, abbiamo gioito insieme a Ruggero e Caterina, abbiamo sofferto con Mattia, una esperienza a 360 gradi, la squadra ci ha aiutato tanto. Non ce ne sarà un’altra i 470 maschile e femminile, vedremo cosa fare perché entrambi vogliamo continuare a restare nel giro olimpico, è difficile provare emozioni simili nella vita, almeno per uno sportivo. Ringraziamo tutti, a partire da Giacomo (che ricambia, ndr), le nostre famiglie, il nostro allenatore, la Federazione, la Marina Militare. E’ stato un grosso lavoro di squadra.”

Nel 470 Femminile l’oro è andato alle inglesi Hanna Mills e Eilidh McIntyre, argento alle polacche Agneska Skrzypulec e Jolanta Ogar, bronzo alle francesi Camille Lecointre e Aloise Retornaz. Le azzurre Elena Berta e Bianca Caruso, giunte con il terzo posto al Mondiale di pochi mesi fa, non hanno trovato il ritmo olimpico giusto e hanno concluso al 13° posto, per pochi punti fuori dalla finale.

LE DICHIARAZIONI DI ELENA BERTA E BIANCA CARUSO – Elena Berta: “E’ stato fantastico far parte di questa spedizione della squadra italiana della vela, stare vicino a Ruggi e Cate che hanno vinto l’oro e che ci hanno trasmesso tantissime emozioni, così come stare vicino anche a Mattia, è stata dura per tutti, e poi Marta che è stata bravissima, i nostri Giacomo e Giulio con i quali abbiamo condiviso un bellissimo percorso. Una esperienza molto bella che dentro ci darà tanto per il futuro. Anche se non è andata come volevamo, adesso brucia tanto, ma sono sicura che sia stato un passo importante per ka nostra carriera.”

Bianca Caruso: “Nei prossimi giorni faremo una analisi attenta su ciò che non ha funzionato, per andare avanti si deve anche capire cosa si è sbagliato. Bisogna comunque apprezzare tantissimo il fatto di essere qui, di essere presenti a una Olimpiade che non è scontato. In questi giorni ho pensato alle tante persone che mi hanno detto “è già tanto essere lì”… lo so, però quando poi ci sei, e sei bronzo mondiale in carica e non ce le fai, è dura da digerire. Sapevamo della forza di inglesi e francesi, ci hanno sorpreso le polacche, comunque tutta gente che ha fatto almeno due Olimpiadi, e qui l’esperienza conta tantissimo, perché i Giochi sono delle montagne russe, se conosci il percorso sei avvantaggiato.”

IL MEDAGLIERE DELLA VELA A TOKYO 2020 – Un totale di 16 nazioni si è diviso le 30 medaglie in palio nelle 10 discipline della vela a Tokyo 2020. Numero inferiore alle edizioni precedenti, a causa della concentrazione di medaglie di alcune nazioni (5 Gran Bretagna, 3 Olanda, Francia e Germania).

L’Italia, tornata a medaglia dopo due Olimpiadi (Londra 2012 (Weymouth) e Rio 2016) senza podio, grazie all’oro di Tita-Banti si trova al 5° posto del medagliere di Tokyo Enoshima.

LE FINALI CONQUISTATE - Altra osservazione interessante riguarda la presenza delle nazioni nelle Finali olimpiche rappresentate dalle Medal Race dei top-10 di ciascuna disciplina. Dominio inglese anche qui, con 9 finali su 10 classi. Ecco la lista dei paesi che hanno conquistato almeno tre finali, nel leggerla bisogna considerare che solo poche nazioni erano presenti in tutte le discipline, ed è giusto calcolare il rapporto tra finali conquistate (il primo numero) e discipline disputate (tra parentesi). In questa lettura, l’Italia si conferma tra le prime nazioni, presente in 5 finali su 6 discipline presenti, alla pari della Germania. Meglio di tutti ha fatto l’Olanda con 7 finali su 7 discipline.

L’ANALISI FINALE DEL DT MICHELE MARCHESINI: “Ogni Olimpiade è diversa, questi Giochi sono stati particolarissimi, blindati oltre ogni immaginazione, diversi, posticipati di un anno ma alla fine l’aspetto sportivo anche questa volta ha sovrastato tutto. Il livello di queste competizioni, degli atleti è il massimo possibile, difficile da immaginare interamente se non si è dentro. Persone che dedicano la vita e sacrifici impensabili anche solo per essere sulla linea di partenza.

Il bilancio della nostra trasferta, e dunque di tutto nostro quadri-quinquennio, è assolutamente positivo. Sono soddisfatto della prestazione di squadra.

Entrare in una finale Olimpica, in qualsiasi sport è un risultato di rilievo assoluto: abbiamo centrato cinque finali contro le quattro di Rio 2016, in tre siamo entrati con chance di Medaglia e per una di queste il risultato è stato Oro Olimpico. Super!

“La vela Italiana è una dei cinque sport che ad oggi spinge in alto nel medagliere in nostro Paese. Siamo orgogliosi, il Presidente Ettorre ci aveva chiesto del metallo e lo abbiamo portato, accanto alla prestazione complessiva solidissima di un gruppo straordinario. Gli atleti che abbiamo schierato sono dei ragazzi speciali e hanno fatto cose speciali, mi complimento con tutti loro per il percorso tecnico e sportivo che li ha portati qui, al di là della semplice performance.

“Parigi 2024 è a soli tre anni da oggi, continueremo lavorare per confermarci, per migliorare, per portare altre classi al livello che serve per partecipare ai Giochi ed entrare nell’elite dello sport, riservata a poco più di undicimila persone ogni quattro anni su nove miliardi che siamo al Mondo.”

CHIUSURA A CASA ITALIA – Giovedi 5 agosto sarà l’ultimo giorno a Tokyo per gli azzurri della vela, che saranno presenti a Casa Italia insieme al presidente federale Francesco Ettorre. Quest’ultimo ha invitato a Casa Italia anche il presidente della federvela internazionale Quanhai Li, che in questi giorni ha confermato il suo particolare legame con la vela italiana. Per tutti saranno i saluti al Giappone e alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

 

 

FONTE e FOTO: FIV

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