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La Lega Navale Italiana ha ospitato a Trieste l’evento “Sport di base e Bolkestein”, organizzato dal Ministero per lo Sport e i Giovani in collaborazione con la LNI.

L’incontro è stato l’occasione per discutere delle implicazioni dell’applicazione della direttiva europea Bolkestein sulle concessioni demaniali per le associazioni che, come la Lega Navale Italiana con le sue 256 Sezioni e Delegazioni in tutta Italia, promuovono l’attività sportiva di base senza fine di lucro. Si tratta di aree ed infrastrutture terrestri, marittime, lacuali e fluviali necessarie allo svolgimento della pratica sportiva ed utilizzate per finalità sociali e ricreative in favore delle comunità locali, che le stesse associazioni rischierebbero di perdere se messe a gara con soggetti privati.

Introdotto e moderato da Massimiliano Atelli, Capo di Gabinetto del Ministero per lo Sport e i Giovani, sono intervenuti all’incontro il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il Presidente della Lega Navale Italiana, Donato Marzano, il Presidente della Federazione Italiana Vela, Francesco Ettorre, il Presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz, Massimo Proto, professore ordinario di Diritto Privato e gli onorevoli Emanuele Loperfido e Debora Serracchiani, membri della Camera dei Deputati, dove è in discussione il Decreto-legge n.131 “Salva Infrazioni”.

Nei diversi interventi, è stato ricordato come la Costituzione italiana, all’articolo 33, riconosca “il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme” e ci si è soffermati sul considerando 35 della direttiva Bolkestein, dove si prevede che le attività sportive senza scopo di lucro “non dovrebbero rientrare nel campo di applicazione” della direttiva europea.

“In questa occasione ho visto con soddisfazione un’attenzione fattiva da parte delle istituzioni e della politica sulla problematica che riguarda l’applicazione della Bolkestein alle concessioni demaniali per le associazioni sportive non profit come la Lega Navale Italiana”, ha affermato Donato Marzano, Presidente della Lega Navale Italiana, che ha sottolineato: “La risoluzione di questa problematica rappresenta una discriminante per il futuro delle Sezioni della Lega Navale presenti in tutta Italia, ovvero continuare a lavorare al servizio delle persone e del territorio come fanno oggi oppure perdere le concessioni e conseguentemente chiudere definitivamente. Non siamo in grado, sostenendoci solo con le quote associative e non ricevendo fondi pubblici, di andare in gara con soggetti privati e imprese commerciali. Va salvaguardata la peculiarità della Lega Navale Italiana, che è quella di fare attività sportiva e sociale verso tutti ed in particolare verso le fasce della popolazione più fragili e mi fa piacere che questa specificità della LNI sia stata riconosciuta oggi in modo trasversale da tutte le parti istituzionali e politiche intervenute. Avere la certezza di poter contare su una concessione pluriennale, come ha detto il Ministro Abodi, ci consente di investire di più nel miglioramento delle nostre strutture che svolgono un servizio essenziale per i territori e per le istituzioni. Gli interventi, tutti di livello e centrati, ci consentono di guardare al futuro con maggiore fiducia”.

“Mi sembra paradossale che le Sezioni della Lega Navale Italiana siano sottoposte alle stesse regole delle realtà che operano commercialmente sulle coste. Questo non consente alla Lega Navale di fare investimenti di lungo periodo perché sottoposti alla scadenza delle concessioni”, ha evidenziato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, nel suo intervento, affermando: “È essenziale che sul decreto-legge c.d. salva infrazioni, attualmente all’esame della Camera dei deputati, si crei un’ampia convergenza - fra i partiti di maggioranza e opposizione, partendo dagli emendamenti che sono stati depositati da parlamentari di varie forze politiche - sul tema delle regole per le concessioni relative alle infrastrutture sportive strettamente indispensabili per lo svolgimento delle attività di base, sulle rive del mare, dei fiumi e dei laghi”.

Teta, una delle 21 imbarcazioni confiscate alla criminalità organizzata e affidate dallo Stato alla Lega Navale Italiana, è stata intitolata a Genova al magistrato Francesco Coco, assassinato dalla Brigate Rosse nel capoluogo ligure l’8 giugno 1976 insieme agli agenti della scorta Giovanni Saponara e Antioco Deiana. Il Bavaria 34, sottratto al traffico di migranti, è stato riportato sulla “rotta della legalità” dalla Lega Navale Italiana ed è gestito dalla Sezione di Lerici, che impiega l’imbarcazione nella campagna “Mare di Legalità” in iniziative culturali, sportive, di inclusione sociale e di protezione ambientale legate al mare, svolte anche in collaborazione con partner istituzionali e associazioni. Da oggi, Teta porterà sulla randa e su un gonfalone, che verrà esposto nei diversi approdi, la storia e i valori di Francesco Coco, una delle vittime della mafia e del terrorismo cui queste barche sono state dedicate per essere messe al servizio di progetti di pubblico interesse.

Hanno partecipato all’evento “Mare di Legalità a Genova” Massimo e Francesco Coco, figlio e nipote del giudice ucciso dalle BR, il Presidente della Lega Navale Italiana, Donato Marzano e la Direttrice dell’associazione Il Porto dei piccoli, Gloria Camurati Leonardi. In rappresentanza del Comune di Genova sono intervenute l’Assessore alle attività sportive e al turismo, Alessandra Bianchi e l’Assessore alle disabilità, Lorenza Rosso e per la Prefettura, la Capo di Gabinetto, Veronica Frassinetti, che hanno espresso apprezzamento per la campagna e per l’attività sociale condotta dalla LNI in favore dei soggetti più fragili.

“È stata una splendida iniziativa e abbiamo avuto l’onore e la gioia di avere una barca intitolata alla memoria di mio padre”, ha affermato Massimo Coco: “Buon vento a Teta e alle barche sorelle impegnate nella campagna Mare di Legalità”. Il nipote ventunenne del magistrato, Francesco, ha auspicato un maggiore impegno da parte della scuola nella formazione dei giovani sulle storie di questi “eroi silenziosi”, come li ha definiti il Presidente della Lega Navale Italiana, Donato Marzano: “Il significato della campagna Mare di Legalità, che si svolge da tre mesi nei nostri mari, è quello di dare voce e ricordo delle storie e dei valori delle vittime della mafia e del terrorismo che hanno spinto alle estreme conseguenze il loro spirito di servizio. Ringrazio Massimo Coco e suo figlio per la loro testimonianza e per aver raccontato di anni difficili che hanno caratterizzato la nostra storia. Francesco Coco e Teta navigheranno insieme per proiettare la legalità e i valori della LNI dal mare verso i territori”.

In questa occasione, è stata presentata la collaborazione nazionale tra la Lega Navale Italiana e l’associazione Il Porto dei piccoli per l'avvicinamento al mare e alla vela di bambini sottoposti a percorsi di cura. Dopo le prime attività estive, la sinergia si consoliderà nei prossimi mesi con il progetto “Sailing for Family Building” sviluppato con la Lega Navale Italiana Delegazione Universitaria di Roma e con attività ludico-ricreative nelle sedi della LNI, negli ospedali e a bordo delle barche della legalità tra i locali poli del Porto dei piccoli e le Sezioni della Lega Navale di Milano, Torino, Napoli, Ravenna, Trieste, Napoli, La Spezia, Lerici, Fiumicino, Genova, Genova Sestri e Ostia.

La campagna “Mare di Legalità” approderà nei prossimi giorni in Adriatico e sarà incentrata su attività di monitoraggio ambientale in collaborazione con l’Università di Bari e di formazione nautica in favore di studenti che parteciperanno alla prossima edizione della Barcolana a Trieste.

È stata presentata nella sede della Lega Navale Italiana Sezione di Trieste la campagna “Mare di Legalità”. L’iniziativa, partita il 28 giugno scorso da Ostia alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mira a riportare sulla “rotta della legalità” delle barche a vela confiscate alla criminalità organizzata e affidate dallo Stato alla Lega Navale Italiana.

Dopo un passato impiego nel traffico di migranti e di stupefacenti, queste imbarcazioni sono diventate, grazie all’impegno dei soci della LNI, dei simboli di legalità e vengono impiegate dall’associazione in attività istituzionali legate alla cultura del mare, allo sport e alla formazione nautica, all’inclusione sociale e alla protezione ambientale. Nell’ambito della campagna, le 21 barche a vela ad oggi operative sono state intitolate ad alcune vittime della mafia e del terrorismo.

L’iniziativa è approdata in questi giorni a Trieste per la Barcolana con due “barche della legalità”, “Anassa” ed “Eros”, impegnate in attività nautiche rivolte all’avvicinamento al mare e alla vela di giovani e di persone con disabilità.

Dopo i saluti del presidente della Lega Navale di Trieste, Roberto Benedetti, sono intervenuti all’evento “Mare di Legalità alla Barcolana”, l’assessore regionale Pierpaolo Roberti, l’assessore comunale Massimo Tognolli, il Comandante Interregionale Marittimo Nord, Ammiraglio di divisione Flavio Biaggi, il Direttore marittimo del Friuli Venezia Giulia e Comandante della Capitaneria di porto di Trieste, Capitano di Vascello (CP) Luciano del Prete e il Presidente della Federazione Italiana Vela, Francesco Ettorre. Il presidente nazionale della Lega Navale Italiana, Donato Marzano, ha illustrato le finalità del progetto “Mare di Legalità” e presentato le iniziative svolte nei primi quattro mesi di campagna, evidenziando, tra gli obiettivi futuri, quello di dare maggiore continuità allo svolgimento delle attività nel corso di tutto l’anno e di arrivare a 30 imbarcazioni attive, per valorizzare questi beni confiscati e proiettare la missione istituzionale e i valori della legalità e della LNI dal mare verso terra, con particolare attenzione all’inclusione delle fasce più fragili della popolazione. 

Dopo l’intervento del presidente della LNI, sono state riportate alcune esperienze locali di “Mare di Legalità” in Adriatico e nello Ionio. Il presidente della Lega Navale di Ortona, Luigi Polidoro, ha parlato dei numerosi progetti sociali, di formazione nautica e di protezione ambientale al servizio del territorio e delle istituzioni svolti su “Anassa”, imbarcazione intitolata al giuslavorista Marco Biagi. La barca partecipa alla Barcolana con un equipaggio formato da studenti dell’istituto nautico “Acciaiuoli” di Ortona. Il prof. Michele Greco, Direttore del Centro Culturale Ambientale della Lega Navale Italiana, ha parlato dell’esperienza di “Mare di Legalità” nell'arco ionico-lucano, con attività focalizzate sull’educazione ambientale e la sostenibilità nel settore ittico dello Ionio. Il dott. Giovanni Scardino, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari, ha esposto i primi risultati del monitoraggio delle microplastiche condotto al largo della costa barese a bordo di “Eros”, imbarcazione affidata alla Lega Navale di Ostia e associata a Piersanti Mattarella ed ha sensibilizzato i soci della LNI e tutti gli intervenuti all’uso dell’applicazione per smartphone “iNaturalist-Nauticattiva”, progetto sviluppato dai ricercatori dell’Università di Bari in collaborazione con la Lega Navale Italiana per il monitoraggio dei rifiuti e delle specie marine di interesse conservazionistico. 

Il prossimo evento di presentazione della campagna “Mare di Legalità” si terrà al Castello Aragonese di Taranto il prossimo 25 ottobre. 

La Lega Navale Italiana sarà presente al 64° Salone Nautico di Genova dal 19 al 24 settembre con uno stand espositivo (N24 nell’area Boating Discovery), dove sarà possibile conoscere le attività associative e iscriversi alla LNI.

Tra le iniziative istituzionali del principale ente pubblico associativo che si occupa di mare in Italia, arriva a Genova la campagna “Mare di Legalità” a bordo della barca a vela Teta. L’imbarcazione, modello Bavaria 34, è stata confiscata alla criminalità organizzata che la impiegava nel traffico di migranti e affidata dallo Stato alla Lega Navale Italiana Sezione di Lerici per lo svolgimento di attività di pubblico interesse.

Salpata con otto barche lo scorso 28 giugno a Ostia alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la campagna “Mare di Legalità” ha percorso quest’estate numerose miglia nei mari italiani. Grazie a questa iniziativa, sono stati avvicinati alle attività nautiche centinaia di giovani e adulti, con particolare attenzione alle persone con disabilità e ai soggetti provenienti da contesti di disagio sociale ed economico, che hanno potuto ammirare per la prima volta le città in cui risiedono dal mare, come hanno riferito alcuni di loro.

Le 21 “barche della Legalità” assegnate alla LNI, dopo un passato impiego nel traffico di migranti e di stupefacenti, sono diventate testimoni dei valori e delle storie delle vittime della mafia e del terrorismo cui sono state intitolate, diventando così un simbolo di legalità e di utilizzo virtuoso di beni sottratti al malaffare.

Lunedì 23 settembre alle ore 11, nella sede della Lega Navale Italiana Sezione di Genova (Porticciolo Duca degli Abruzzi - Via al Molo Giano), si terrà l’evento “Mare di Legalità a Genova”, in cui verranno presentate le attività culturali, sportive, sociali e di protezione ambientale della campagna e la collaborazione con l’associazione Il Porto dei piccoli. In questa occasione, verrà ufficializzata l’intitolazione di Teta – unica “barca della Legalità” della LNI presente in Liguria — al magistrato Francesco Coco, ucciso dalle Brigate Rosse a Genova l’8 giugno 1976 insieme agli agenti della scorta Giovanni Saponara e Antioco Deiana.

Alla campagna “Mare di Legalità” è stato dedicato l’ultimo numero della rivista “Lega Navale”, la più antica rivista marittima in ambito civile, edita dal 1897, che sarà distribuita al pubblico nelle giornate del Salone Nautico e presentata domenica 22 settembre alle ore 11 presso la Lega Navale di Genova.

Si è tenuta nella sede della Lega Navale Italiana Sezione di Ostia la seconda edizione di “Ancorati nel futuro”, la festa dello sport della Lega Navale Italiana in cui sono stati premiati i migliori talenti sportivi del biennio 2023-24 nelle discipline della vela, della canoa e del canottaggio.

Gli atleti della LNI, provenienti da tutta Italia, hanno ricevuto l’ambita ancora d’argento al merito sportivo dalle mani di numerosi testimonial del mondo del mare e dello sport, tra cui la medaglia d’oro della vela specialità Nacra 17 alle Olimpiadi di Parigi 2024, Caterina Banti e l’atleta olimpico e due volte campione mondiale di canoa canadese, Nicolae Craciun. Protagoniste della manifestazione due eccellenze della marineria e dell’italianità nel mondo come Luna Rossa e Nave Amerigo Vespucci, con il timoniere Francesco Bruni e il comandante della più antica unità della Marina Militare ancora in servizio, il capitano di vascello Giuseppe Lai, che hanno inviato agli sportivi della Lega Navale premiati a Ostia un videomessaggio di saluto rispettivamente da Barcellona (Spagna) e da Darwin (Australia). A simboleggiare i valori della legalità, dell’inclusione e del rispetto per il mare, da sempre al centro della missione della LNI, è stata “Spyros”, una delle 21 barche a vela confiscate alla criminalità organizzata e impiegate dalla Lega Navale Italiana in attività sociali, sportive, culturali e di protezione ambientale. L’imbarcazione ha salutato gli ospiti prima dell’inizio dell’evento, spiegando le vele della legalità con l’effigie e il nome del generale dell’Arma dei Carabinieri e prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, cui è stata intitolata nell’ambito della campagna “Mare di Legalità”.

Per la vela, sono stati premiati in questa edizione di “Ancorati nel futuro” la coppia del 470 misto alle Olimpiadi di Parigi, Elena Berta (Aeronautica Militare, già LNI Ostia) e Bruno Festo (LNI Mandello del Lario), nella classe 420 l’equipaggio formato da Emanuele Ciavatta e Marco Rolle (LNI Mandello del Lario), nella classe parasailing Hansa 303, Valia Galdi (LNI Chiavari-Lavagna) e Carmelo Forastieri (LNI Palermo), già premiato nel 2023, nella classe Optimist, le giovani promesse della vela Anna Chiara Merlo (LNI Mandello del Lario), Matteo Faraoni (LNI Ostia) e Sara Anzellotti (LNI Ostia).

Per la canoa, ha ricevuto il riconoscimento per il secondo anno consecutivo la campionessa mondiale ed europea di paracanoa Viktorya Pistis Shablova (LNI Cagliari), mentre nella canoa velocità sono state premiate Vittoria Zanazzi (LNI Mantova), Flavia Valente (LNI Molfetta) e Sofia Gavagnin (LNI Venezia).

Per il canottaggio, nella specialità Beach Sprint, disciplina olimpica a partire da Los Angeles 2028, hanno ottenuto l’ancora d’argento della Lega Navale Italiana, Azzurra Severini e Maria Lanciano (LNI Barletta), nel canottaggio in singolo Luigi Moffa (LNI Salerno) e nel canottaggio a sedile fisso lance a 10 remi Domenica Crisafi, in rappresentanza della squadra femminile della LNI Taranto, campione d’Italia 2024.

Tra le novità di quest’anno, sono stati premiati anche gli istruttori: per la canoa Marco Frau (LNI Cagliari), per la vela Paolo Mariotti (LNI Ostia) e per il canottaggio Cosimo Damiano Cascella (LNI Barletta). Si è aggiudicata il premio per i migliori risultati agonistici ottenuti nell’ultimo biennio la Sezione della Lega Navale di Mandello del Lario e tra i dirigenti della Lega Navale Italiana che hanno contributo di più nella promozione dello sport, Carola De Fazio, presidente della Lega Navale di Ostia e consigliere nazionale dell’associazione.

L’evento è stato condotto dal giornalista di Rai Sport Giulio Guazzini e sono intervenuti all’evento numerose autorità regionali e locali, il Vescovo Marcelo Sánchez Sorondo, il Presidente della Federazione Italiana Vela, Francesco Ettorre, il Presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, Luciano Buonfiglio, per la Polizia di Stato il dott. Francesco Montini, per la Marina Militare l’ammiraglio di divisione Stefano Barbieri e per la Guardia Costiera il contrammiraglio Giovanni Canu.

In questa occasione è stata ufficializzata la partnership tecnica tra Mizuno e la Lega Navale Italiana. Una collaborazione prestigiosa che unisce il brand specializzato nell'abbigliamento sportivo alla principale associazione italiana nell'ambito degli sport nautici.

Primo giro di boa per la campagna della Lega Navale Italiana “Mare di Legalità”.

“Quest’estate - spiega il Presidente della LNI, Donato Marzano - abbiamo portato a bordo di ventuno barche a vela che lo Stato ci ha affidato centinaia di giovani e di persone con fragilità che hanno visto per la prima volta le loro città dal mare. Quelli che un tempo erano mezzi impiegati dalla criminalità organizzata nel traffico di migranti e di droga, sono diventati il simbolo delle storie e dei valori di quelle vittime della mafia e del terrorismo che hanno pagato con la vita il loro spirito di servizio. Con quelle stesse barche, che costituiscono la tangibile testimonianza per le nuove generazioni dei valori di quei servitori dello Stato, realizziamo iniziative di pubblico interesse legate al mare”.

La campagna "Mare di Legalità" è stata inaugurata lo scorso 28 giugno a Ostia alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dal Porto di Roma le "barche della Legalità" sono salpate per svolgere iniziative sociali orientate all'avvicinamento al mare senza barriere e all'educazione alla legalità, in collaborazione con numerose istituzioni e associazioni in tutta Italia. Alle prime otto barche se ne sono aggiunte altre approntate dalla Lega Navale Italiana con i propri fondi, per arrivare ad una flotta solidale che conta al momento ventuno imbarcazioni.

Nel Lazio, a bordo delle “barche della Legalità” Eros e Spyros, affidate alla Lega Navale di Ostia e di Fiumicino e intitolate a Piersanti Mattarella e al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, sono state organizzate delle uscite in mare con i bambini e i ragazzi dell’Associazione Stella Selene e dell’Associazione Cheiron ed è stata avviata la sinergia con l’Associazione Il Porto dei Piccoli. La collaborazione proseguirà nei prossimi mesi anche in altre regioni per offrire ai minori con patologie e alle loro famiglie delle opportunità ludico-ricreative a contatto con il mare e la vela.

Attività di nautica solidale sono state portate avanti in Abruzzo con Anassa, barca affidata alla Lega Navale di Ortona e intitolata al giuslavorista Marco Biagi, che ha consentito di vivere le emozioni della navigazione d’altura a giovani con disabilità motoria e psichica dell’Associazione “Pastor Bonus” e con l’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici Abruzzo.

In Liguria, Teta - barca affidata alla Lega Navale di Lerici e intitolata al magistrato Francesco Coco - è stata impegnata in progetti solidali in favore di ragazzi tra i 12 e i 18 anni seguiti dall’Opera Nazionale Figli degli Aviatori (ONFA), che supporta gli orfani del personale militare o dichiarati grandi invalidi per causa di servizio dell’Aeronautica Militare. La barca lericina è salpata ad agosto per una settimana in Corsica con due ragazzi dell’associazione Sorriso Academy, impegnata nell’inserimento lavorativo dei giovani con sindrome di Down. Le barche Teta e Spyros saranno impegnate fino all'8 settembre in attività di avvicinamento alla vela in favore della cittadinanza a Castiglione della Pescaia (GR) in occasione dei Campionati Sportivi Nazionali degli Ordini degli Ingegneri d'Italia.

In Sicilia, l’avvio della campagna “Mare di Legalità” è stato caratterizzato dal successo della seconda edizione di “Vela & Salute” (14-23 maggio), iniziativa di inclusione sociale e di sensibilizzazione sulla prevenzione della talassemia promossa dalla Lega Navale Italiana con ARNAS Garibaldi di Catania, con la partecipazione di dieci imbarcazioni confiscate delle Sezioni della Lega Navale della Sicilia orientale e oltre 900 giovani coinvolti nelle diverse tappe. A Palermo, le barche Our Dream e Azimut - la prima intitolata ai magistrati Falcone e Borsellino, la seconda a Don Pino Puglisi - hanno svolto delle attività di educazione alla legalità e di avviamento alla vela con i giovani dei quartieri Ballarò, Kalsa e Zen e con il Comitato Addiopizzo. Grazie alla collaborazione con il locale Ordine degli Ingegneri e con l'Università di Palermo, l'imbarcazione intitolata ai giudici simbolo della lotta alla mafia è stata la prima tra le “barche della Legalità” ad essere stata resa pienamente accessibile a persone con disabilità fisica. La barca Jonia 97 della LNI Catania - dedicata all'imprenditore Libero Grassi - insieme a Stubborn della LNI Aci Trezza, Lighea della LNI Brucoli-Augusta e Lady Marianna della LNI Riposto - le prime due intitolate ai giornalisti Pippo Fava e Peppino Impastato, la terza a Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani - faranno parte della flotta solidale che il 15 settembre parteciperà alla manifestazione “Trezza in Vela” per lanciare un messaggio di sensibilizzazione insieme ad ACTO - Alleanza Contro il Tumore Ovarico.

La Lega Navale Italiana ha collaborato nei mesi estivi con Save the Children in dieci città italiane con lo scopo di avvicinare al mare e agli sport nautici centinaia di minori provenienti dalle periferie caratterizzate da contesti di disagio socio-economico. I giovani seguiti dai “Punti Luce” dell'organizzazione sono saliti a bordo delle "barche della Legalità" a Ostia, Palermo e Locri e hanno avuto l'opportunità di svolgere dei corsi sportivi presso le Sezioni e Delegazioni della Lega Navale di Napoli, Genova Sestri, Bari, Brindisi, Praia a Mare-Tortora, Falconara Marittima e Venezia.

L'impegno della LNI è stato orientato anche alla protezione ambientale. In Calabria, Eva I, confiscata alla criminalità organizzata che la impiegava nel traffico di migranti e affidata alla Lega Navale di Reggio Calabria, è stata impegnata in un progetto di monitoraggio delle acque con l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Regione Calabria (ArpaCal). L'imbarcazione, intitolata all'Ufficiale del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera Natale De Grazia, continuerà nei prossimi mesi a supportare le attività di campionamento dei ricercatori di ArpaCal nella fascia meridionale della Calabria.

“Fino a dicembre 2025 - conclude il Presidente LNI Marzano - queste imbarcazioni saranno impegnate nei nostri mari in attività di diffusione della cultura del mare, nella formazione nautica accessibile a tutti, nell’inclusione sociale, nella protezione ambientale e nella divulgazione dei valori del mare e della legalità, com’è nella missione istituzionale della Lega Navale Italiana da 127 anni”.