Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy. 

Colors: Orange Color

Il 18 Novembre a Livorno si è svolto, presso la struttura di biologia marina dello "Scoglio della Regina”, il convegno – organizzato dalla sezione LNI di Livorno  e dal delegato della regione Toscana, l’ammiraglio Piero Vatteroni – che ha visto come temi cardini l’inquinamento, i cambiamenti climatici e, l’ormai noto, progetto plastic free.

Nel corso dei lavori, presieduti da Fabrizio Monacci (Presidente della LNI di Livorno), hanno preso la parola l’Ammiraglio Piero Fabrizi (Vice-Presidente Nazionale dell’LNI), il Dott. Gagliardi (Presidente locale dell’Unicef) ed il Maresciallo Ferrandino della Capitaneria di porto di Livorno, che ha illustrato come anche la Guardia Costiera si impegni nella lotta all’inquinamento e nella tutela del mare. Tra i presenti, oltre ai soci della LNI, vi era l’associazione dei cani da salvataggio, con la quale la LNI ha siglato, tempo fa, un protocollo di intesa.

Al convegno è intervenuto, con un ruolo centrale, anche il Prof. Adriano Madonna– biologo marino di fama internazionale e membro del Centro Culturale Ambientale della Lega Navale Italiana – che ha illustrato, in modo dettagliato e accurato, la fragilità del mare e la sua sostenibilità nell’era dei cambiamenti climatici. «Nel Mar Mediterraneo, essendo un ambiente semi-chiuso, è più facile percepire la presenza di plastica, o l’aumento delle temperature! Pertanto sarebbe utile andare a monitorare aree più vaste».
Anche per questo, sono diverse le ricerche scientifiche condotte dal professor Madonna nella Patagonia Argentina, regione conosciuta per il suo clima rigido, ma che, a causa dei cambiamenti climatici che si stanno verificando, si è rivelata in realtà meno fredda del previsto.

Il prof. Madonna ha anche accennato a quello che lui stesso definisce “Paradosso del Mediterraneo”. E’ ormai, infatti, noto che il nostro mare si stia tropicalizzando, e pertanto, le specie tropicali che arrivano nel Mediterraneo fanno poca fatica ad ambientarsi. Paradossalmente, infatti, sono le nostre specie autoctone che, essendo nate in un mare temperato, devono adattarsi alle nuove e calde temperature.
Paradossale, no?

Primo step la sistemazione delle attuali banchine, entro maggio 2020, per un investimento pari a 450mila euro. Poi la realizzazione del pontile 9 entro marzo 2021 per un totale di 3milioni di euro, e la messa in opera dei nuovi pontili 1 e 8 e landscaping entro maggio 2021, con altri 500mila euro di investimento. 


iCare S.r.l., società in house del Comune di Viareggio, dal 1 agosto 2019, lo ricordiamo, è divenuta concessionaria dell’approdo turistico “La Madonnina”, oltre che delle banchine “Ceina” e “Antonini”, succedendo così alla Viareggio Porto S.r.l. (in liquidazione e concordato preventivo). Nell’immediato futuro si prevede la costituzione di una nuova società partecipata al 50% da iCare e al 50% dalla Regione Toscana, con la volontà, da parte del Comune, di acquisire di quote iCare nei prossimi tre anni.

Il presidente della Società velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz, parlerà nella veste di organizzatore della Barcolana all’Assemblea Annuale della Federazione Cinese Della Vela. Il 16 novembre Gialuz sarà, assieme a Kim Andersen - presidente della World Sailing, la Federazione mondiale della vela - l’ospite d’onore dell’incontro annuale di tutti gli yacht club cinesi, dei rappresentanti di oltre trenta municipalità della Cina - identificate come aree in cui gli sport nautici si svilupperanno nei prossimi anni - e i presidenti degli yacht club di Hong Kong, Macau, Taiwan.

Per Barcolana si tratta di un grande onore, che segue i contatti e le attività di relazione internazionale iniziati lo scorso luglio e proseguiti durante la 51.a edizione della Barcolana. L’evento di Trieste sarà illustrato come case history: una manifestazione - questo hanno riconosciuto all’evento gli organizzatori cinesi - che ha saputo sostenere lo sviluppo di una tradizione nautica, incrementare lo sport della vela ma anche l’immagine e il turismo internazionale.

Nel corso degli ultimi decenni è cresciuta la consapevolezza che le pressioni antropiche sugli ecosistemi marini siano troppo elevate, lo sfruttamento delle risorse marine sempre più intenso e, di conseguenza, il loro impatto sulle acque marine debba essere contenuto ed auspicabilmente ridotto.

Come noto, infatti, uno dei temi più discussi negli ultimi anni, ma spesso poco apprezzato e compreso, è proprio quello dello sviluppo responsabile e sostenibile delle risorse marine. Il mare svolge un ruolo essenziale e fondamentale per la vita sul pianeta Terra e tutti noi dipendiamo – direttamente o indirettamente – dagli effetti legati agli oceani.

Mari ed oceani sono fonte di cibo, regolano il clima e la composizione chimica dell’atmosfera, oltre ad avere effetti determinanti sul ciclo dell’acqua e sulle condizioni metereologiche. I mari e gli oceanisono la fonte principale di ossigeno insieme alle foreste e, coprendo il 71% del pianeta, contengono la quasi totalità della biosfera. Dal mare, del resto, si raccolgono molti prodotti, comprese le alghe per il cibo e per i medicinali salvavita.

E’ fondamentale comprendere l’importanza dell’oceano e la sua interconnessione con la vita sul pianeta. Nonostante tutto questo, i mari sono perennemente minacciati. Con le sue attività, infatti, l'uomo li inquina con acque di scarico, petrolio, pesticidi e plastica.Sempre di più sono le spiagge cosparse di mozziconi di sigarette o invase da carta e lattine di alluminio.

Per questo motivo è di notevole importanza effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti, molto spesso sottovalutata. Riusare, riutilizzare e valorizzare i rifiuti, contribuirebbe a restituirci e conservare un ambiente sano.

I rifiuti sono una delle principali minacce per gli ecosistemi marini e rappresentano un rischio per la biodiversità, l’ambiente, l’economia e la salute. Sono definiti come “rifiuti marini”, ma in gran parte arrivano da terra, da discariche abusive e da pratiche di smaltimento scorrette.

La stragrande maggioranza dei rifiuti trovati in spiaggia e sui fondali è in plastica: si stima che ogni anno, in tutto il mondo, circa 8 milioni di tonnellate di plastica finiscano in mare; la quantità è destinata ad aumentare e nel 2050 ci sarà più plastica che pesce in mare. Questo materiale, oltretutto, non è biodegradabile, ma con il tempo si frammenta, senza mai sparire del tutto, finendo ingoiato da quegli stessi pesci, crostacei e molluschi che arrivano poi sulle nostre tavole.

Chi più risente dell’ inquinamento da plastica sono, ovviamente, gli abitanti del mondo sommerso. Le tartarughe per esempio, oltre a rimanere impigliate nelle reti dei pescherecci, scambiano sacchetti di plastica per le meduse di cui sono ghiotte. I cavallucci marini, invece, si appigliano con la loro coda ai cotton fioc galleggianti che trovano in mare.

La Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana – che da sempre favorisce opere di tutela ambientale – ha già intrapreso passi per sposare una politica “plastic free”. In tal modo si può  contribuire a contrastare in modo sinergico il grave fenomeno del degrado ambientale che tanto sta influenzando il nostro Pianeta.

Tra le linee guida che il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare ha proposto, e la Lega Navale Italiana sta seguendo, vi sono: la regola delle 4 R: riduci, riutilizza, ricicla e recupera; eliminare o ridurre la vendita di plastica monouso; limitare la vendita di prodotti con imballaggi eccessivi; fornire o invitare i dipendenti ad utilizzare borracce o tazze per consumare le bevande; non utilizzare plastica monouso durante eventi aziendali e riunioni; promuovere azioni di sensibilizzazione sull’importanza di ridurre l’inquinamento da plastica.

Nello specchio acqueo del Porto di Molfetta si è disputato il 2° Trofeo del Sole-Memorial Marta Veneziano, una competizione sportivo-remiera su bilancella a 10 vogatori più timoniere, organizzata dall’I.I.S.S. A. Vespucci e dalla Lega Navale Italiana di Molfetta.

La gara ha visto in acqua gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di Molfetta Fornari, Da Vinci, Ferraris, Vespucci, Spinelli di Giovinazzo, Cafiero di Barletta, Caracciolo di Bari, Caboto di Gaeta e Pira di Siniscola (Sardegna).

La manifestazione – patrocinata dal Comune di Molfetta, dalla Federazione Italiana Canottaggio a sedile fisso e dalla Federazione Italiana Cronometristi – quest’anno si inserisce nei festeggiamenti per i 100 anni di vita dell’Istituto Vespucci.

Il Trofeo nasce per ricordare la prof.ssa Marta Veneziano, prematuramente scomparsa, che aveva avvicinato i giovani del Tecnico Nautico a questo sport con radici nella tradizione marinara molfettese.

La banchina Seminario ha fatto da scenario ad una bellissima giornata di sport, di mare e di sole.

Vincitori di questa edizione gli studenti del Tecnico Nautico Vespucci di Molfetta, seguiti in seconda posizione dal Nautico Caracciolo di Bari e in terza dal Ferraris.

Per la gara femminile, al primo posto le studentesse del Cafiero di Barletta, seguite dal Fornari in seconda posizione e dal Classico Da vinci in terza posizione.

I più letti