Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione nel sito acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy. 

La FIV, in occasione delle Olimpiadi di Tokyo 2020, lancia l’iniziativa “FACCIAMO ARRIVARE IL SUPPORTO AGLI AZZURRI FINO A ENOSHIMA!”.

La Federazione raccoglierà foto e video dai Circoli velici, dalle squadre agonistiche, dalle barche, dalle vacanze e dalle case. Una iniziativa italiana e internazionale, una raccolta di scatti, immagini, anche video, che testimoniano come la comunità della vela si stringe intorno agli atleti impegnati nelle regate olimpiche. In Giappone, senza pubblico, con poche apparizioni in tv, i velisti hanno bisogno del vostro sostegno.

Oltre ad aiutare gli azzurri della vela, sarà un modo per far risaltare l’Italia (che in fatto di tifo non ha rivali) nel partecipare all’iniziativa “Show your support” di World Sailing. Il supporto arriverà ai nostri velisti, e le clip o le foto migliori saranno raccolte in un video finale di World Sailing destinato al CIO, per un confronto tra la vela e gli altri sport!

Si sottolinea che per l'iniziativa è richiesto il video con telefonino orizzontale e evitare qualsiasi tipo di marchi commerciali che possano comparire all'interno del video, pena l'esclusione del materiale.

Il materiale va inviato a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Forza azzurri, forza vela!

 

FONTE e FOTO: FIV

Silvia Zennaro (Laser Radial) è stata protagonista di un’altra giornata di grande spessore alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Al Sesto giorno di regate a Enoshima, la timoniera veneta si è difesa in due regate complicatissime che hanno falcidiato gran parte delle migliori in classifica, incappate in piazzamenti altissimi o squalifiche. A fine giornata la regolarità della Zennaro (9-13) le ha consentito di chiudere il gap con le prime, e dopo 10 prove la classifica la vedrà partire per la Medal Race di domenica 1 agosto dal 6° posto a soli 5 punti dal bronzo e 13 dall’argento.

La classifica vede al comando sempre la danese Anne-Marie Rindom con 64 punti, seguita dall’olandese Marit Bouwemeester con 71, dalla svedese Josefin Olsson con 79, quindi la canadese Sarah Douglas (82), la belga Emma Plasschaert (84), l’azzurra Silvia Zennaro (84), la finlandese Tuula Tenkinen (87). Completano la Finale, più staccate, la norvegese Flem Hoest (101), la greca Vasileia Karachaliou (106) e l’inglese Allison Young (117).

Dichiarazione Di Silvia Zennaro Alla Mixed Zone - “E’ andata molto bene, giornata difficilissima, in condizioni di vento leggero che non sono proprio le mie preferite, ma ho deciso di fare del mio meglio e non mollare neanche un metro, non mi sono mai arresa fino alla fine, anche nella seconda regata quando ero indietro ho recuperato. Ho portato a casa una buona giornata che mi ha fatto avvicinare alle prime, e adesso… vediamo cosa succederà in Medal. Il mio obiettivo era sempre stato di entrare in Medal e fare il meglio che potevo, ora che sono a pochi punti dal podio posso attaccare, e lo farò sicuramente. Non ho pensato alla strategia, voglio partire e arrivare più avanti possibile, so che non dipende solo da me, ma di sicuro io farò tutto quello che posso!”

 

FONTE e FOTO: FIV

Giornata di sole e vento leggero con parecchie oscillazioni sui campi di regata della vela olimpica a Enoshima. Sono state disputate tre regate per i windsurf RS:X maschili e femminili, e due regate per i Laser Radial femminili e i Laser maschili, in due sessioni tra le 12 e le 14 e tra le 15 e le 17.

RS:X Maschile – Le tavole maschili hanno regatato con vento di 8 nodi nella prima prova, sceso a 7 nella seconda e tornato oltre i 10 nodi nella terza e ultima prova. Il civitavecchiese Mattia Camboni è stato costantemente nelle prime posizioni, e dopo tre piazzamenti positivi 4-2-4 è al 4° posto della classifica generale, a pari punti con il terzo. In testa lo svizzero Mateo Sanz Lanz (1-1-9), secondo lo spagnolo Angel Granda-Roque (2-4-13), terzo ex-aequo con Camboni il campione del mondo e d’Europa l’olandese Kiran Badloe (5-7-1).

RS:X Femminile – Le tavole femminili hanno corso le prime due prove con vento sui 10 nodi, e l’ultima con vento in calo a 7 nodi. La cagliaritana Marta Maggetti è stata protagonista di tre regate di vertice su un campo difficile dove tutte le favorite hanno sbagliato almeno una prova. Con i tre piazzamenti del giorno 6-3-3 Marta è terza nella classifica generale, alle spalle della francese Charline Picon, oro di Rio 2016 (1-6-2), e della polacca Zofia Noceti-Klapacka (4-1-14). Per la terza prova c’è una protesta proprio tra la francese e la polacca che potrebbe cambiare la classifica.

Laser Radial – Prima prova con vento di 8-9 nodi, Silvia Zennaro chiude al 13° posto. Poi una attesa di circa 1 ora per il ritorno del vento che sale a 10 nodi. In questa seconda prova Zennaro si trova molto indietro e fa una notevole rimonta chiudendo al 20°. In classifica generale è 15ma, a 7 punti dalla top-10. Prima la tedesca Svenja Weger (5-1), seconda la danese Anne-Marie Rindom, bronzo di Rio 2016 (6-5), terza la croata Elena Vorobeva (11-2).

Laser Maschile – Una sola prova con vento di 7-8 nodi in calo, e seconda rinviata, per i Laser maschili, con vittoria del francese Jean Baptiste Bernaz, davanti al finlandese Kaarle Tapper e al norvegese Hermann Tomasgaard. Non ci sono italiani in questa disciplina.

Il DT della vela olimpica azzurra Michele Marchesini ha commentato il primo giorno di regate: “Una giornata che si preannunciava complicata da interpretare, con il gradiente da nord-est in conflitto con la termica, e così si è confermata. Dobbiamo rimanere sui fondamentali, ragionare prova per prova e, in questa fase guardare solo al punteggio lordo. Maggetti e Camboni sono stati solidi, confermando una condizione in linea con i nostri dati. Domani è un altro giorno.”

Oggi, lunedi 26 luglio, secondo giorno di regata ancora solo windsurf RS:X e Laser. Prima partenza per le tavole femminili, con Marta Maggetti, alle 12:05, nel pomeriggio alle 14:05 RS:X maschili con Mattia Camboni e Laser Radial con Silvia Zennaro.

 

 

CLICCA QUI PER LE CLASSIFICHE AGGIORNATE

 

FONTE e FOTO: FIV

La Vela di Tokyo 2020 entra nella fase decisiva. Quinto giorno di regate a Enoshima, ancora condizioni meteo eccezionali, con vento da Sud (dal mare) che dai 10 nodi del mattino è arrivato fino a 14 nel pomeriggio, con le tipiche onde di questo campo di regata, appena meno insidiose di ieri. Programma ricchissimo: hanno corso regate nove discipline sulle dieci totali, utilizzando quattro dei cinque campi di regata nella Sagami Bay.

Nacra 17 - Nelle regate del mattino protagonisti gli azzurri Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti, sul catamarano misto foiling, che dopo l’ottimo avvio di ieri (1-3-1) si confermano oggi (2-5-1) e sono saldamente primi nella classifica generale dopo 6 prove sulle 12 totali, quindi a metà programma prima della Medal Race finale, con 3 punti di vantaggio sugli inglesi John Gimson e Anna Burnett e 11 sui tedeschi Paul Kohloff e Alica Stuhlemmer. Nella prima prova la coppia mista azzurra ha anche avuto una leggera collisione in un incrocio con la barca USA, a seguito della quale ha effettuato una auto-penalizzazione (un giro completo della barca su sé stessa di 360 gradi), rimontando poi fino a chiudere al 2° posto la manche. Gli italiani confermano grande velocità e padronanza della tecnica del foiling (gli scafi del catamarano si sollevano e “volano” sull’acqua). Domani per Ruggero e Caterina giornata di riposo, torneranno in gara sabato 31 e domenica 1 agosto per le restanti 6 prove che determineranno la classifica prima della Medal Race, che per loro è in programma martedi 3 agosto.

Windsurf RS:X Maschile – Grandi emozioni e regate combattute allo spasimo nel windsurf maschile, con l’azzurro Mattia Camboni chiamato a lottare per difendere un posto nella zona podio, anche in condizioni di vento non ideali per lui che predilige aria più leggera tra 7 e 10 nodi. Nelle tre prove l’atleta di Civitavecchia ha dato battaglia: prima un 8°, quindi un ottimo 3°, poi una terza prova ad alto rischio, con l’azzurro attardato da un salto di vento sfavorevole, ma protagonista di una rimonta di potenza fino al 9° posto. In classifica Mattia è 3°, i punteggi prefigurano una Medal da cuori forti. L’olandese Badloe (33 punti) ha l’oro in tasca, gli basta arrivare ed è suo. Secondo il francese Thomas Guyard a 52, terzo Mattia a 54, quarto il polacco Piotr Myszka a 57. Questi tre atleti si giocheranno argento e bronzo.

Windsurf RS:X Femminile – Le ultime tre prove della serie forniscono il primo verdetto: sfuma il sogno di una medaglia per Marta Maggetti, a cui va l’onore di aver corso una Olimpiade di grande carattere e sempre all’attacco. Nelle tre prove di oggi la cagliaritana è rimasta sempre nel gruppo di testa (5-6-8), ma non è bastato: resta al 4° posto ma il distacco dalle prime tre è aritmeticamente incolmabile. Nell’ordine la cinese Yunxiu Lu (30 punti), l’inglese Emma Wilson (34) e la francese Charline Picon (36), sono già sicure del podio, e si giocheranno il metallo delle medaglie nella Medal di sabato. Marta Maggetti nella finale partirà comunque dallo splendido 4° posto (58 punti), davanti a due campionesse mondiali, l’olandese Lilian De Geus e l’israeliana Katy Spychakov.

Laser Radial – Bravissima Silvia Zennaro, altra grande giornata con due piazzamenti autorevoli (3-10) che la tengono al 6° posto e ancora a 15 punti dal podio. Arrivata in sordina e con l’obiettivo di raggiungere la Finale, la timoniera veneta ha trovato costanza e condizioni congeniali, trovarsi a questo punto a due prove dal termine è una impresa degna di nota. Domani le ultime due prove che determineranno la classifica e il punteggio per la Medal Race finale in programma domenica 1 agosto. In testa la danese Anne-Marie Rindom (bronzo a Rio 2016), davanti alla finlandese Tuula Tenkanen e alla svedese Josefin Olsson.

470 Femminile – Due prove non brillanti per Elena Berta e Bianca Caruso nella seconda giornata di regate (9-12), che le vede al 9° posto della classifica generale dopo 4 prove totali. In serata sarà discussa una protesta delle azzurre contro le israeliane per una mancata precedenza a un incrocio su diverse mura, che potrebbe mutare la classifica. In testa sempre le polacche Agnieszka Skrzypulec e Jolanra Ogar, seconde le inglesi Hannah Mills e EWilidh McIntyre e terze le francesi Camille Lecointre e Aloise Retornaz. Domani altre due prove previste per i 470.

470 Maschile – I giovani Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò non trovano le loro condizioni ideali, nelle due prove del pomeriggio restano senza acuti (12-9) e dopo quattro prove sono al 12° in classifica generale. Per loro l’Olimpiade è ancora lunga e c’è tempo di recuperare e arrivare alla Medal Race del 4 agosto.

 

CLICCA QUI PER LE CLASSIFICHE AGGIORNATE

 

 

FONTE e FOTO: FIV

Quarto giorno di regate per la vela di Tokyo 2020 a Enoshima, in condizioni spettacolari, con cielo leggermente velato e vento termico medio-forte dal mare, tra 14 e 16 nodi per tutto il giorno, onda corta e ripida molto impegnativa. Programma rispettato pienamente.

Questi i risultati delle regate del mattino tra le 12 e le 14:30.

Windsurf RS:X Maschile – Continua la battaglia al vertice tra l’olandese Kiran Badloe e l’azzurro Mattia Camboni, rispettivamente campione e vicecampione europeo e mondiale in carica. Oggi è andata meglio all’olandese (2-4-1), che si è ripreso la testa della classifica, davanti all’azzurro (oggi 8-13-4), terzo il francese Thomas Guyard (3-6-7). Sfortunato l’azzurro nella seconda prova: quando era secondo, c’è stata una rotazione del vento a sinistra che lo ha svantaggiato. Dopo 9 prove, a 3 dal termine del programma più la Medal Race, Camboni ha 8 punti di ritardo da Badloe, 5 punti di vantaggio sul francese e 7 sul quarto, il polacco Myszka.

Windsurf RS:X Femminile – Le condizioni di vento forte non sono le preferite da Marta Maggetti, ma la cagliaritana lotta con regate sempre di vertice (5-6-3). In classifica resta al 4° posto alle spalle dell’inglese Emma Wilson (1-1-UFD) che però nella terza di oggi ha una squalifica per partenza anticipata che potrebbe pesarle, seconda la cinese Yunxiu Lu che vola nelle sue condizioni (4-2-1) e terza la francese Charline Picon, oro di Rio 2016, che si difende (2-3-6). I punteggi: 3 punti dividono le prime tre della classifica, mentre Marta al 4° posto ha un ritardo di 14 punti dal podio, con tre prove più la Medal Race da disputare. La partita è aperta.

470 Maschile – Esordio olimpico per i giovani romani Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò, condizioni toste che fanno emergere l’esperienza, ma i segnali dagli azzurri sono incoraggianti. Dopo due prove (9-9) gli azzurri sono al 9° posto della classifica, subito in zona Medal Race. La velocità è buona e nella seconda prova hanno girato intorno al 5°6° posto, finendo superati solo nel lato di poppa conclusivo. Il livello della flotta è altissimo e non sono ammessi errori.

Nacra 17 – Ottima partenza di Olimpiade per Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti, che confermano di meritare un posto tra i favoriti con tre prove maiuscole in condizioni meteo bellissime e impegnative per il catamarano misto foiling. La coppia azzurra vince dominando la prova di esordio, cui segue un 3° nella seconda prova, con rimonta notevole e sorpasso sfiorato al secondo proprio sulla linea, infine nuovo 1° anche nella terza manche. Velocità e tecnica: Ruggero e Caterina sono primi in classifica, con 4 punti di vantaggio sui tedeschi Paul Kohloff e Alica Stuhlemmer, e sugli australiani Jason Waterhouse e Lisa Darmanin (medaglia d’argento a Rio 2016).

470 Femminile – Elena Berta e Bianca Caruso chiudono la prima giornata della loro Olimpiade al 6° posto in generale, quale risultato dei due piazzamenti nelle manche odierne: 5-11. Il vento forte e il mare formato ha reso le regate piuttosto dure, entrambi i risultati sono arrivati in rimonta, segno di buona velocità e carattere. In testa sembrano avere una marcia in più in queste condizioni le polacche Agnieszka Skrzypulec e Jolanra Ogar (1-1), seconde le francesi Camille Lecointre e Aloise Retornaz (3-2), terze le inglesi Hannah Mills e EWilidh McIntyre (4-3). Nei prossimi giorni si attende un calo del vento e le carte torneranno a mischiarsi per tutte.

L’analisi del DT Michele Marchesini: “Le chiamate meteo che avevamo per oggi si sono confermate, uno scenario tra quelli tipici di Enoshima, con un’onda molto particolare che quando il vento da sud supera i 13 nodi per via dei fondali si alza molto e diventa impegnativa. Bella la giornata di Maggetti, se le prime si sono leggermente allungate va detto che si portano dietro degli scarti pesanti, domani sarà importante chiudere tre prove bene, per provare ad andare in Medal a giocarsela. Camboni ha reagito molto bene sul finale di giornata, ha inanellato il suo scarto, ma vale per tutti. Badloe si è confermato oggi un atleta molto interessante in queste condizioni.

“Poi ci sono le classi che oggi hanno cominciato. Nel 470 sia maschile che femminile recriminiamo per qualche piccola sbavatura che ci è costata qualche punto, è il primo giorno, usciamo comunque a testa alta. Per i Nacra, condizioni straordinarie e molto spettacolari, Tita-Banti hanno fatto oggi i Tita-Banti.

“I programmi delle varie discipline sono diversi e distribuiti nel tempo, ma se facciamo una fotografia a oggi, abbiamo tutti gli equipaggi piazzati per una finale olimpica.”

PROGRAMMA DI GIOVEDI 29, GIORNO 5 PER LA VELA A ENOSHIMA

Ultime 3 regate per Mattia Camboni e Marta Maggetti nei windsurf maschili e femminili. L’obiettivo è chiudere la serie con un punteggio che consenta di giocarsi un posto sul podio nella Medal Race. I windsurf RS:X saranno le prime classi della vela a disputare le finali, sabato 31 luglio.

Domani torna in regata anche Silvia Zennaro (Laser Radial), per altre due prove; altre 3 regate per i Nacra 17, e 2 regate per i 470 maschili e femminili.

 

 

CLICCA QUI PER LE CLASSIFICHE AGGIORNATE

 

FONTE e FOTO: FIV

Via alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Di seguito una guida alle regate di vela che si terranno nel corso della competizione in Giappone.

Ci sono 6 campi di regata possibili nella Sagamy Bay, che portano i nomi dei luoghi chiave dell’area: due più vicino alla costa denominati “Enoshima”  (l’isola che ospita il porto olimpico) e “Kamakura” (città affacciata sulla baia), un terzo sempre vicino alla costa ma più a Ovest, denominato “Zushi” (città della prefettura di Kanagawa nella parte occidentale della baia con una spiaggia famosa). I tre campi più al largo sono, nell’ordine di distanza dal porto: “Fujisawa” (la città davanti all’isola), “Sagami” (il nome del grande golfo), e “Hayama” (altra città nella parte più a Ovest del golfo.

La prima giornata di regate vede esordire il windsurf RS:X maschile e femminile sul campo di regata più vicino al porto e alla costa: “Enoshima”, e i singoli Laser maschile e Laser Radial femminile nel campo “Kamakura”.

L’avvio dei segnali di partenza è previsto alle ore 12:05. Partono in contemporanea le regate dei Laser Radial, previste 2 prove in sequenza, e dei windsurf RS:X maschili, previste 3 prove.

A seguire nella giornata, dalle ore 14:35 inizieranno i segnali di partenza per i Laser maschili (previste 2 prove) e dalle 15:05 per i windsurf RS:X femminili (previste 3 prove).

In gara i velisti azzurri: il civitavecchiese Mattia Camboni (windsurf RS:X M), la cagliaritana Marta Maggetti (windsurf RS:X W) e la veneziana Silvia Zennaro (Laser Radial). Nessun italiano nella classe Laser maschile.

Le previsioni meteo per domenica 25 indicano una rotazione della brezza termica che abitualmente soffia da Sud Ovest, con un vento previsto da Nord Est, quindi da terra, di intensità media tra 10 e 16 nodi, in aumento. Il vento proveniente da terra ha la tendenza a essere molto più oscillante nella direzione, con regate più difficili soprattutto nelle scelte tattiche.

L’evoluzione meteo dei prossimi giorni sui campi di regata della vela è influenzata dal passaggio di un tifone, che porterà venti forti (superiori ai 20 nodi) sempre da Nord Est lunedi e martedi, per poi ruotare nuovamente da Sud Ovest ma sempre di intensità medio-forte. I meteorologi attendono gli sviluppi della rotta seguita dal tifone per aggiornare le previsioni.

 

FONTE e FOTO: FIV

La vela azzurra vede sfumare una delle possibili medaglie di Tokyo 2020, quella nel windsurf maschile. Mattia Camboni, dopo essere stato nelle prime tre posizioni per l’intera serie olimpica, è stato colto oltre la linea in partenza anticipata proprio nella Medal Race di finale che valeva il podio olimpico.

L’azzurro, molto tonico e motivato alla partenza, con vento sui 7-8 nodi (le sue condizioni preferite), ha scelto il lato sinistro della linea, che si è rivelato quello giusto, ed ha navigato subito nelle prime posizioni. Sulla barca del Comitato di regata, però, pochi secondi dopo la partenza è comparsa la bandiera della lettera X, che indica un richiamo individuale, cioè una partenza anticipata. A metà della prima bolina, un gommone della Giuria si è avvicinato al windsurf di Mattia, che era in testa alla regata, sventolando la bandiera che gli comunicava la squalifica per OCS (On Course Side, ovvero oltre la linea) nella Medal Race. La sua regata finisce qui, ma la Medal continua ed è piena di colpi di scena.

Poco dopo viene squalificato per lo stesso motivo anche il polacco Piotr Myszka, e dopo un altro bordo la stessa sorte tocca al francese Thomas Goyard. I tre che si contendevano due medaglie sono tutti fuori gara. Le attenzioni si spostano sul punteggio, e in base ai piazzamenti che maturano nella Medal, alla fine Kiran Badloe (NED) è l’annunciata medaglia d’oro, Thomas Goyard (FRA), nonostante l’OCS riesce a conservare l’argento, mentre per il bronzo Mattia Camboni è superato di 1 punto dal cinese Kun Bi, con un semplice quarto posto nella finale.

Nella classifica generale di Tokyo 2020, Camboni è 5°, a pari punti con l’israeliano Cohen  che lo supera per la migliore Medal Race. A terra Mattia fatica ad accettare questo verdetto, nell’anno in cui è stato vice campione europeo e mondiale. Poi parla e racconta cosa è successo e come si sente.

LA DICHIARAZIONE DI MATTIA CAMBONI: “Ieri ero più agitato, stanotte ho dormito molto bene e stamattina ero pronto, ieri avevamo fatto una bella giornata, eravamo usciti in acqua con Marta e avevamo provato, tra l’altro, proprio delle partenze! Stavo bene, andava tutto bene, il vento era quello giusto, mi sentivo veloce, non temo nessuno in queste condizioni.

“Non pensavo di aver forzato così tanto la partenza, forse c’era della corrente che spingeva fuori, e poi non ho sentito nessun suono dal Comitato e quindi non mi sono neanche girato, non pensavo di essere fuori. Quando ho visto i Giudici che indicavano me con la bandiera… mi è crollato il mondo addosso. Non ho parole, si vede che doveva andare così. Mi dispiace perché ho dato la mia vita per tutto questo, non me lo meritavo io, non se lo meritava il mio allenatore, però così è lo sport, puo’ regalare i momenti più belli della vita e anche questi. E’ difficile da accettare, anche solo pensare che tutto questo sia vero, ma è così. Sembra un incubo.

“Pensare a ripartire? Ammetto che lavorare intensamente, giorno dopo giorno, come abbiamo fatto in questi anni è veramente tosta, ho lavorato il doppio di tutti gli altri perché sono sempre stato quello partito dietro a tutti, col fisico meno adatto a questa tavola, perciò ho lavorato più di tutti. E’ dura adesso pensare che dovremo ricominciare tutto daccapo, altri tre anni, in questo momento non riesco a pensarci.  Voglio solo andare a casa riabbracciare i miei cari e stare un po’ di tempo con loro.”

Nell’altra Medal Race RS:X femminile, brava Marta Maggetti, che chiude quarta alle spalle del terzetto di atlete che si è diviso il podio. La cagliaritana ha fatto una bella finale, attaccando sempre e restando nelle prime posizioni. Alla fine l’oro va alla cinese Yunxiu Lu, l’argento a Charline Picon (FRA) e il bronzo a Emma Wilson (GBR), subito dietro c’è Marta. Nelle tavole la Cina vince un oro e un bronzo, la Francia due bronzi, l’olanda un oro e la Gran Bretagna un bronzo.

Nel catamarano misto foiling Nacra 17, Ruggero Tita e Caterina Banti rafforzano il primo posto in classifica, in una giornata difficile e potenzialmente rischiosa con vento leggero e oscillante. Dopo una prima prova chiusa all’8° posto in rimonta, Ruggero e Caterina hanno fatto un 3° e un 2° nelle successive, e a fine giornata, dopo 9 prove disputate, hanno portato a 6 punti il vantaggio sugli inglesi John Gimson e Anna Burnett, secondi. I tedeschi Paul Kohloff e Alica Stuhlemmer sono terzi a 12 punti, e gli australiani Jason Waterhouse e Lisa Darmanin sono quarti a 15 punti dagli italiani. Domani per il catamarano misto foiling in programma le ultime tre prove della serie, che definiranno la griglia di partenza della Medal Race in programma martedi 3 agosto.

DICHIARAZIONI DI RUGGERO TITA E CATERINA BANTI: “Per noi giornata positiva anche se abbiamo lasciato qualche punticino sulla strada, ma comunque allunghiamo in classifica, quindi contenti di quello che abbiamo fatto. Le condizioni non sono un problema per noi, con vento forte sappiamo di andare veloci, ma siamo allround, siamo pronti su tutto, il vento leggero puo’ essere più difficile per l’instabilità. Con vento forte le regate sono più vere.

“Agli avversari guardiamo poco, pensiamo a noi stessi, dobbiamo fare il meglio ogni giorno di quello che sappiamo fare, e non pensare ancora alla classifica, vedremo più avanti. Essere considerati i favoriti non ci da particolare pressione, anzi pensiamo sia meglio essere in questa posizione, la pressione devono averla gli altri.”

L’ANALISI DEL DT DELLA VELA AZZURRA MICHELE MARCHESINI: “Maggetti è stata veramente brava, una Medal Race di carattere e astuzia a mettere in acqua tutto quello che ha costruito in questi anni e sfruttare fino alle minime spinte pompando in fase con il chop del campo di gara.

Marta migliora le prestazioni Olimpiche dell’Italia a Londra 2012 e Rio 2016. Non basta per mettere i piedi sul podio, ma la Cagliaritana puó essere orgogliosa di sé, così come tutta la vela Italiana di lei.

Riguardo Camboni, non mi sento di fare ora commenti tecnici. Certo li faremo, ma più avanti: Mattia ha preso un colpo bruttissimo, è un momento delicato per il ragazzo, è a pezzi e personalmente mi sento ora di tenere il lato umano davanti a tutto. Anche per questo Mattia partirà subito per l’Italia con il suo allenatore, è bene per lui e per la squadra che gli è vicina e gli vuole bene.

Infine il Catamarano: il campo Zushi con queste condizioni è estremamente insidioso; Tita e Banti hanno interpretato con la giusta prudenza la brezza che stentava a stendersi, in conflitto con una situazione sinottica non favorevole. Rientrare a terra oggi con il secondo miglior score di giornata della flotta è un passo molto importante nella direzione giusta. Abbiamo una previsione di maggiore intensità di vento per domani: rimaniamo concentrati, c’è ancora tanto da fare, c’è ancora tanto in palio.”

Domani domenica 1 agosto tocca a Silvia Zennaro scendere in acqua per la Medal Race Laser Radial. L’azzurra che è stata una bella sorpresa a questi Giochi parte dal 6° posto a soli 5 punti dal bronzo e 13 dall’argento, e ha detto che proverà ad attaccare. Sempre domani tornano in acqua i 470 maschili con Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò che ripartono dal 9° posto, e femminile con Elena Berta e Bianca Caruso, che sono al 10°. Previsioni di vento sui 10 nodi.

 

CLICCA QUI PER LE CLASSIFICHE AGGIORNATE

 

FONTE  e FOTO: FIV

Terzo giorno di regate per la vela di Tokyo 2020 a Enoshima con meteo instabile. Per le regate del mattino vento forte fino a 20 nodi, molto oscillante di direzione e poi anche di intensità, tra 6 e 15 nodi. Nel pomeriggio lunga attesa di un vento stabile per regatare.

Laser Radial – Unica velista azzurra in gara oggi, Silvia Zennaro ha avuto alti e bassi, con cambiamenti di posizione frequenti in entrambe le prove disputate. A fine giornata con le due manche chiuse al 17° e 11° posto, la timoniera veneta è comunque buona ottava in classifica generale, a 14 punti dalla zona podio e con 11 punti di margine per difendere il posto nella top-10 che vale la Medal Race di domenica 1 agosto. In testa le migliori allungano: prima la danese Anne-Marie Rindom, seconda la svedese Josefin Olsson e terza l’olandese Masrit Bouwemeester. Ma tutte le atlete soffrono le condizioni difficili per il vento instabile. Domani mercoledi 28 i Laser riposano.

IL PROGRAMMA DI MERCOLEDI 28: TANTI AZZURRI DELLA VELA IN GARA

L’Olimpiade della vela entra nelle fasi centrali e decisive. Domani mercoledi 28 luglio, quarto giorno di regata, sarà uno dei due giorni con più barche e regate in acqua, con ben 8 discipline (riposano solo i Laser Radial e Laser maschili).

Tornano in acqua i windsurf RS:X maschili con Mattia Camboni che riparte dal 1° posto in classifica (3 regate in programma con prima partenza prevista alle 12:05), e i windsurf femminili con Marta Maggetti che è al 4° posto (3 regate in programma con partenza sullo stesso campo in sequenza con gli uomini).

Sempre domani mercoledi 28 prime regate per gli equipaggi azzurri della classe 470: Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò tra i maschi hanno 2 prove in programma con prima partenza alle 12:05; Elena Berta e Bianca Caruso con la flotta femminile anch’esse 2 prove con prima partenza nel pomeriggio dalle 14:45.

Infine entrano in scena anche gli azzurri del catamarano misto foiling Nacra 17, Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti: per loro 3 prove in programma sul campo Kamakura con primo start alle 14:30.

Agli orari giapponesi si devono togliere 7 ore per l'ora italiana.

 

CLICCA QUI PER LE CLASSIFICHE AGGIORNATE

 

FONTE e FOTO: FIV

Dopo una vita certamente vissuta con intensità, se n’è andato a 92 anni Bruce Kirby, un nome che a molti potrebbe risultare sconosciuto, ma di cui tutti gli amanti del mare e gli appassionati di nautica conoscono il frutto del suo ingegno, quella piccola barca diffusa in 150 nazioni e costruita in circa 220mila esemplari: il Laser, nato con il nome di Weekender e diventato oggi ILCA Dinghy a seguito di complesse dispute legali. Proprio in virtù della sua economicità e di essere la classe velica più diffusa al mondo, il Laser è classe olimpica sia per gli uomini che per le donne, differenziandosi nella superficie velica.

Nato a Ottawa, Kirby è stato egli stesso un ottimo velista, ha rappresentato tre volte il Canada alle Olimpiadi, a Melbourne ’56 e Tokyo ’64 (Enoshima) sul Finn e sulla Star in Messico (Acapulco) nel ’68, non prese parte a Roma ’60 (le regate si svolsero a Napoli) perché diventato padre da poco. Ha inoltre progettato due 12 metri Stazza Internazionale per la sfida canadese di America’s Cup a Newport R.I. nell’83 (quella in cui debuttò Azzurra), tante altre derive e barche da crociera o d’altura, incluso il 40’ Runaway per la squadra canadese all’Admiral’s Cup.

Non tutti sanno però che era un progettista autodidatta “lo yacht design non è un’operazione chirurgica al cervello, anche se facciamo credere che lo sia…” ebbe a dire con simpatia. Il suo principale lavoro era di cronista per un quotidiano canadese e non abbandonò il giornalismo neanche successivamente scrivendo su Sailing World. La vela è sempre stata presente nella sua famiglia di origine, in un’intervista del 2019 ha ricordato di quando, prima della Seconda Guerra Mondiale, ascoltavano con il padre e il fratello le radiocronache dell’America’s Cup con i J Class. “Probabilmente – ha aggiunto – sono rimasto ormai l’ultimo in vita a ricordare il momento in cui, nel ’37, le parole del radiocronista annunciarono in diretta la vittoria del Defender Ranger sul Challeger Endeavour”.

Kirby iniziò progettando sette differenti versioni dello skiff International 14, una classe definita da una regola che lascia alcune libertà di sviluppo, nella quale regatava in prima persona. Il suo International 14 è stato venduto in 739 esemplari. La nascita di quello che divenne il Laser è ammantata da un po’ di leggenda, non è infatti vero che venne disegnata su un tovagliolo di carta, come ebbe a spiegare lo stesso Kirby. La barca ha avuto un successo superiore alle aspettative e fonda il suo successo tanto su un progetto decisamente azzeccato - semplice, performante e innovativo, valido a 50 anni di distanza - che su un’idea vincente da parte di Ian Bruce, proprietario di un International 14 di Kirby e di professione product developer. Il Weekender – che poi diventerà Laser – non nasce per “fare una nuova barca” ma per essere aggiunto a una gamma completa di prodotti per l’outdoor, con la richiesta di poterla anche facilmente caricare sul tetto di un’auto. Ian Bruce divenne successivamente socio di Kirby occupandosi della produzione, poiché il cliente dell’outdoor non era interessato a produrre la barca. Il primo esemplare fu costruito nel ‘71 in fretta e furia per prendere parte a una regata per derive che costassero meno di 1000 dollari, un’iniziativa della rivista nautica per la quale Kirby scriveva. Con un secondo posto il primo giorno e un primo in quello successivo, avendo iniziato a metterla a punto, la barchetta di 4 metri destò subito interesse e richieste di acquisto all'esordio in acqua. Si scelse il nome Laser, come quel fascio di luce coerente che al tempo era una delle meraviglie tecnologiche, per il debutto al New York Boat Show del ’71; ne vennero venduti 144 esemplari al prezzo di 700 dollari, 695 per l’esattezza.

Nel corso dei successivi 50 anni, migliaia di velisti hanno potuto gioire sul Laser e grandi campioni hanno scritto pagine di grande vela sportiva, come lo storico duello tra Scheidt ed Ainslie vinto da quest’ultimo nel 2000 a Sydney e, alla vigilia della 7^ olimpiade per questo monotipo, altre ne scriveranno. Per citare qualche nome: Robert Scheidt (due volte oro e una argento olimpico nella sola classe Laser, nove volte oro, due argento e un bronzo Mondiali, Tom Slingsby (un oro olimpico, cinque volte oro e una argento mondiali), Ben Ainslie (un oro e un argento olimpico, tre volte oro, di cui una nel Radial, e due bronzo ai mondiali), tra le donne Marit Bouwmeester (un oro e un argento olimpico, quattro volte oro e quattro argento mondiali), la cinese Xu Lijia (un oro e un bronzo olimpico, un oro e due argenti mondiali), la nostra Larissa Nevierov, triestina (un oro e tre argenti mondiali) e Gintare Scheidt, (un argento olimpico e un oro mondiale) il cui cognome lituano è impronunciabile, ha quindi scelto quello del marito Robert, proprio quello sopra citato, e il primogenito della coppia promette bene..

Circa 220mila esemplari dopo, il 2 febbraio 2021 una Corte di Giustizia americana ha riconosciuto in via definitiva il diritto di proprietà intellettuale e del marchio alla società di Kirby, condannando due cantieri, che non gli avevano versato le royalties per alcuni anni, al pagamento di 6 milioni di dollari. Il 18 luglio 2021 Kirby è mancato. Il 25 luglio a Enoshima le classi Laser (ci piace continuare a chiamarle così) scenderanno in acqua per la prima delle regate olimpiche.

 

 

FONTE e FOTO: Pressmare.it

E’ in arrivo la prima medaglia per la vela azzurra a Tokyo 2020, nella Finale Medal Race di martedi 3 agosto sapremo di quale metallo sarà, ma già adesso l’argento è garantito. Ruggero Tita e Caterina Marianna Banti, nella disciplina del catamarano misto foiling Nacra 17, hanno concluso la serie di 12 prove di qualifica confermandosi sempre in testa ed estendendo il vantaggio ogni giorno, realizzando quattro primi, tre secondi e due terzi di manche. Anche oggi le tre ultime prove li hanno visti grandi protagonisti (2-1-2), e la classifica consente di pregustare, ancora prima della Finale di martedi, la prima medaglia olimpica per la vela italiana, 13 anni dopo le due conquistate a Pechino 2008 (Qingdao).

In classifica Tita-Banti hanno 12 punti di vantaggio sugli inglesi John Gimson e Anna Burnett, e ben 24 sui terzi, i tedeschi Paul Kohloff e Alica Stuhlemmer. Nella Finale di martedi, gli azzurri potranno difendere la prima posizione per l’oro, concludendo entro il 6° posto o evitando di arrivare più di cinque barche dietro agli inglesi.

DICHIARAZIONI MIXED ZONE RUGGERO TITA E CATERINA BANTI – Ruggero Tita: “Sicuramente noi abbiamo fatto il nostro lavoro, ci siamo allenati tanto proprio per questo e abbiamo semplicemente fatto quello che dovevamo fare. Al momento ci sta girando tutto bene, siamo molto veloci, come avevamo dimostrato anche negli anni precedenti il campo di regata di Enoshima ci piace molto, le condizioni si adattano bene al nostro stile di navigazione. Adesso dobbiamo rimanere concentrati fino alla fine e continuare a fare del nostro meglio.

“Non abbiamo ancora pensato a una strategia per la Medal Race, ci siederemo sicuramente con Ganga Bruni, il nostro allenatore, e con Michele Marchesini il DT, per analizzare la situazione e verremo fuori con un piano d’attacco, non di difesa.”

Caterina Banti: “Alla medaglia non ci stiamo pensando, non abbiamo ancora fatto niente, pensiamo solamente a navigare al nostro meglio, è quello che continueremo a fare fino alla fine, quel che arriva arriva.”

DICHIARAZIONE DEL TECNICO NACRA 17 GABRIELE BRUNI: “Quando sono arrivato a terra e mi hanno detto che eravamo argento matematico non avevo ancora realizzato, ero troppo concentrato sulle regate di oggi… Ovviamente sono contentissimo, per me era un traguardo importante, però restiamo molto concentrati sulla prossima regata che sarà la più importante di tutte.

“Ruggero e Caterina hanno gestito benissimo queste dodici regate partendo sempre liberi e riuscendo a sviluppare quella che noi chiamiamo velocità di gara, diversa da quella in allenamento, sembra che i ragazzi abbiamo avuto qui una dote particolare nello sviluppare fin da subito la velocità utile, fin dal taglio della linea di partenza, e questo rende la vita più facile. Hanno fatto scelte tattiche importanti, hanno saputo controllare la flotta, finora è una Olimpiade esemplare, sono felice ed emozionato perché allenare atleti così è un vero piacere.

“Per la Medal ne parleremo, domani faremo una uscita di allenamento per restare caldi, e studieremo le nostre strategie che spero saranno vincenti.”

Nella Medal Race del Laser Radial non è riuscito l’assalto al podio di Silvia Zennaro, che partiva dal 6° posto. L’azzurra ha provato ad attaccare da subito, e ha finito per incappare in un’altra partenza anticipata, come capitato ieri nella finale dei windsurf a Mattia Camboni. Quando a metà della prima bolina la Giuria le ha comunicato l’OCS, la reazione della timoniera azzurra è stata di rabbia, perché era anche nelle prime posizioni e voleva giocarsela. Zennaro chiude comunque Tokyo 2020 al 7° posto, che è il migliore risultato di sempre di una italiana nella disciplina olimpica del singolo femminile.

DICHIARAZIONE DI SILVIA ZENNARO: “Alla fine sono contenta del risultato che ho ottenuto, sono andata oltre il mio obiettivo che era entrare in Medal, sono arrivata alla finale vedendo la medaglia. Ho pianto per la partenza anticipata perché volevo fare la regata e giocare le mie carte, anche se guardando a come è andata non avrei avuto chanche di podio, visto che la svede ha battuto addirittura la fortissima olandese. Insomma sono contenta ho dato tutto, e alla fine credo sia un bel risultato per la classe Laser. Il fatto che sia il miglior piazzamento nel singolo olimpico femminile dimostra quanto sia difficile l’Olimpiade specie col Laser. Le prime 15-20 timoniere potevano vincere una medaglia. E’ il bello, e il brutto, del Laser.

“Per il futuro so già cosa voglio fare, questa Olimpiade mi ha dato una motivazione fortissima, voglio continuare e avere lo stesso atteggiamento e con l’equilibrio trovato qui. Voglio ripartire da questo e puntare a Marsiglia: ora che ho visto da vicino la medaglia voglio andare a prenderla.”

Altre due regate per il 470 Maschile: Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò con i risultati di manche (14-3) risalgono al 7° posto assoluto. Un errore ha condizionato la prima prova, quando erano nelle prime cinque posizioni, hanno commesso una irregolarità e compiere una auto-penalizzazione facendo compiere alla barca un giro completo di 360 gradi. Domani in programma le ultime due prove per determinare la griglia dei partenti per la Medal Race.

DICHIARAZIONI DI GIACOMO FERRARI E GIULIO CALABRO’ - Giacomo Ferrari: “La flotta è fortissima, ce lo aspettavamo, sappiamo che stiamo lottando con gente che non è alla sua prima Olimpiade, velisti di esperienza e fortissimi. Oggi purtroppo un brutto errore in approccio alla seconda bolina della prima prova, eravamo nel gruppo di testa ma abbiamo dovuto fare una penalità di 720 gradi che ci ha tagliato le gambe. Nella seconda è stata una grande reazione anche di testa, abbiamo fatto un buon 3° che ci ritira su. Ora in classifica siamo a parecchi punti da quelli davanti e a pochi da quelli dietro. Domani andiamo in acqua senza pensieri e la classifica la vedremo alla fine. Noi diamo sempre tutto.”

Giulio Calabrò: “Nella nostra posizione di classifica non si fanno conti, ma si regata prova per prova, come abbiamo fatto fino a oggi, regata per regata cercando di limare ogni punto, dando il massimo. Purtroppo non sempre va esattamente come volevamo, però siamo lì, peccato ripensare ai vari punti qua e là che abbiamo lasciato in molte prove e che ci hanno allontanato dalle prime posizioni. Questo è un po’ il rammarico, ma domani ci sono altre due prove, vogliamo fare bene.”

Nel 470 Femminile, Elena Berta e Bianca Caruso escono dalla top-ten con due prove a metà flotta (14-16), servirà una giornata conclusiva di grande impegno e risultati, per centrare la Finale Medal Race che alla vigilia era ampiamente alla loro portata.

L’ANALISI DEL DT MICHELE MARCHESINI: “Anche oggi un pattern meteo particolare con un moderato gradiente da Sud-SudOvest, dato in aumento per somma con il termico e in rotazione nella baia. Condizioni non semplici e molto interessanti.

Tita e Banti sono rimasti solidi su ogni punto, in ogni passaggio, in tutti i fondamentali, come piace a noi. La chiave della giornata dei Nacra è stata la performance fisica, soprattutto a prua. A mio avviso erano evidenti le flessioni di diversi equipaggi sul boat-handling e sulla velocità in poppa, sintomo che la stanchezza sta venendo fuori e simmetricamente anche la preparazione fisica, in particolare delle prodiere. Banti ha confermato uno stato di forma perfetto, consentendo al nostro equipaggio di avere il migliore score del giorno, alla pari con i Danesi che infatti schierano un maschio molto prestante a prua. Dopo le regate, ho chiamato il nostro preparatore fisico Luca Parisi per complimentarmi per lo stato di forma con cui è arrivata qui Caterina. Domani probabilmente uscita in scarico per il nostro Nacra, quindi martedì sarà Medal Race.

“Zennaro ha chiuso senza praticamente regatare oggi, certo non partiva da una posizione di classifica facile ma così si è messa nelle mani delle altre. Settimo posto Laser Radial comunque da incorniciare, la migliore prestazione di sempre di una singolista Italiana alle Olimpiadi.“I 470 erano chiamati oggi a un passaggio difficile, il momento rimane delicato, soprattutto per il femminile. Vediamo domani di chiudere le qualifiche con un sorriso da parte di Berta e Caruso. Per quanto riguarda il maschile, Ferrari e Calabrò oggi erano a mio avviso abbastanza a loro agio, ma una situazione difficile in boa di seconda bolina di prova 7 interpretata male è costata carissima in termini di bilancio di giornata.”

 

CLICCA QUI PER LE CLASSIFICHE AGGIORNATE

 

FONTE e FOTO: FIV

Una buona giornata per la vela azzurra a Tokyo 2020: nelle tre classi in cui sono in gara in questi due primi giorni del programma olimpico, i velisti azzurri sono tutti in zona podio.

La coda del tifone influenza i campi di regata a Enoshima per la Vela. Cielo velato e poi nuvoloso, vento robusto che per le regate del mattino ha sfiorato i 20 nodi per poi stabilizzarsi nel pomeriggio sui 14-15 nodi, proveniente da terra.

Programma rispettato con altre tre prove per i windsurf RS:X maschili e femminili, arrivati così a 6 prove disputate, la metà del totale previsto prima della Medal Race, e due ciascuna per i Laser maschili e Laser Radial femminili.

RS:X Maschile – Nel pomeriggio le tre regate dei windsurf maschili con Mattia Camboni grande protagonista. L’atleta di Civitavecchia è 8° nella prima prova con vento ancora medio-forte sui 15 nodi, e poi due volte 3° nelle manche successive (diventati due secondi dopo le proteste discusse in Giuria la sera), con aria scesa a 8-10 nodi. I conti finali arrivano solo nella tarda serata nipponica, per alcune proteste che hanno riguardato la quinta e sesta prova e coinvolto atleti di classifica. Una in particolare è presentata (e vinta) da Mattia Camboni proprio contro Kiran Badloe, per un incrocio forzato dall’olandese con l’italiano mure a dritta. La classifica ufficiale dopo 6 prove vede dunque primo Mattia Camboni, secondo lo svizzero Mateo Sanz Lanz, terzo Kiran Badloe. Domani i windsurf riposano e tornano in acqua mercoledi 28.

RS:X Femminile – Tre prove con vento robusto da terra, da Nord Est: nella prima è arrivato a 17 nodi, per poi stabilizzarsi sui 13-14 nelle due manche seguenti. Marta Maggetti sfortunata nella prima regata: era nel gruppo di testa quando ha urtato un grosso ramo semisommerso, ha dovuto fermarsi e liberare la tavola, alla fine ha chiuso 13ma, il suo peggior piazzamento finora, che infatti scarta. In rimonta la cagliaritana nelle altre due prove con un 6° e un 7°, chiude la giornata al 4° posto in generale ai piedi del podio che vede nell’ordine Charline Picon (FRA), Emma Wilson (GBR) e Yunxiu Lu (CHN). Anche per Marta una giornata di riposo martedi 27.

Laser Radial – Il vento forte piace a Silvia Zennaro, che fa la sua grande giornata: un 2° nella prima prova, nella quale è stata a lungo in testa, e un 6° nella successiva. Con questi piazzamenti la veneta scala la classifica generale e dopo quattro regate si scopre in un ottimo 4° posto, alle spalle della norvegese Flem Host, della greca Vasilea Karachaliou e della danese Anne-Marie Rindom, bronzo a Rio 2016, e davanti all’olandese Marit Bouwemeester, argento a Londra 2012 e oro Rio 2016.

Laser Maschile – Due prove anche per i Laser maschili, dove non ci sono italiani in gara. In testa dopo tre regate Kaarle Tapper (FIN), davanti a Tonci Stipanovic (CRO) e a Pavlos Kontides (CYP). Risale la china il leggendario campione brasiliano Robert Scheidt, 8°.

La consueta dichiarazione lapidaria del DT della vela azzurra Michele Marchesini è indicativa del clima che si respira nella squadra dei velisti italiani a Enoshima, estremamente votato alla concretezza e alla concentrazione: “Altra giornata difficile, altra prestazione solida”.

Domani martedi 27 luglio, terzo giorno di regata, in acqua solo i Laser Radial e i Laser maschili, mentre riposano i windsurf RS:X. Prima partenza prevista per le 12:05.

 

CLICCA QUI PER LE CLASSIFICHE AGGIORNATE

 

FONTE e FOTO: FIV

Altro fine settimana di grande vela, da incorniciare, dove ben trenta timonieri provenienti da molte regioni di Italia si sono dati battaglia nella XIV edizione della Regata Nazionale 2.4mR – Trofeo Sandro Ricci – Trofeo Rotary Club di Fermo Memorial Francesco Raccamadoro Ramelli. Una manifestazione a carattere internazionale con la partecipazione di atleti svizzeri e della nazionale paralimpica austriaca.

Bellissime condizioni meteo, con giornate soleggiate e molto ventose, il Sabato, e con brezze, la Domenica, che hanno permesso al Comitato di Regata Presieduto dall’Ufficiale di Regata Stefano Antoncecchi ed ai componenti Paolo Salatino, Eugenio Fanini, Lorenzo Viandante e Gialluca Palma Francesco di effettuare tutte e cinque le prove in programma.

Vittoria finale che è andata al campione paralimpico della Federazione Italiana Vela Antonio Squizzato della Canottieri Garda Salò davanti all’atleta della Liberi nel Vento Giancarlo Mariani e all’altro campione paralimpico Davide Di Maria.

Molte le autorità presenti alla cerimonia delle premiazioni in segno di vicinanza e collaborazione con il team Liberi nel Vento impegnato, in collaborazione con la Lega Navale Italiana di Porto San Giorgio, nell’organizzazione di tante iniziative in pochi giorni. Nutrita la rappresentanza del Rotary Club di Fermo che da sempre è vicino e sostenitore delle finalità associative. Presente il Presidente Arch. Danilo Coletti, la delegata del progetto Liberi nel Vento Marzia Marchionni, le Past President Margherita Bonanni, Stefania Scatasta, Silvana Zummo. Hanno premiato anche la Comandante della Capitaneria T.V. Simona Gentile, l’assessore allo sport di Fermo Sergio Maria Scarfini, il Presidente del Consiglio Comunale di Porto San Giorgio Giuseppe Catalini, il Presidente del Comitato Paralimpico Marche Luca Savoiardi ed il Presidente della Decima Zona FIV Simon Conti. Presente anche il Consigliere Federale Nadia Meroni e Lars Bedtson amministratore dell’azienda danese Guldmann che produce gruette per lo spostamento di persone con disabilità da anni sostenitrice delle regate della Classe Italiana 2.4mR.

“Sono state due settimane molto intense ed impegnative per tutto il team della Liberi nel Vento impegnato, in collaborazione con la Lega Navale di Porto San Giorgio, in due grandi eventi sportivi nel giro di pochissimi giorni. Porto San Giorgio si conferma un posto eccezionale per fare vela visto che in tutti e gli undici giorni dove gli atleti sono scesi in acqua c’è sempre stato vento e sole. – dice il Presidente Daniele Malavolta – Due settimane da un grande Campionato Nazionale Hansa 303, ben tre giorni di regata e cinquantaquattro timonieri tra singolo e doppio, preceduto da tre giorni di allenamento con l’allenatore federale Filippo Maretti. Poi martedì l’Open Day di Vela Paralimpica, in collaborazione con INAIL ed il Comitato Italiano Paralimpico, con la presenza di una ventina di persone vittime di incidenti sul lavoro della Regione Marche. E dopo ben due intensi giorni di allenamenti con l’istruttore Davide Ballarin un fine settimana di grande vela per tutti con ben trenta imbarcazioni 2.4mR ed altrettanti timonieri a sfidarsi nelle acque sangiorgesi per contendersi gli ambiti Trofei del Rotary Club Fermo e Sandro Ricci. Devo ringraziare di cuore tutto lo staff Liberi nel Vento che, in un periodo molto complicato a causa dell’emergenza sanitaria ancora presente, dopo aver applicato tutti i protocolli anti contagio, hanno dato il massimo per dare a tutti i timonieri, agli istruttori ed accompagnatori massima accoglienza ed ospitalità. Un grazie va al Presidente del Gruppo Marinedì, Ing. Renato Marconi, che ha appoggiato e sostenuto le manifestazioni sportive insieme all’A.D. Eugenio Michelino del Marina di Porto San Giorgio. Grazie anche a Leonardo Crosta dello Studio Crosta per la redazione dei Paini di Sicurezza, ai collaboratori della Croce Azzurra, Protezione Civile di Porto San Giorgio e ai Vigili del Fuoco Volontari di Fermo per l’assistenza a terra ed in acqua. Grazie a tutti i nostri sponsors, sostenitori e collaboratori che animano, credono e sostengono le finalità associative: il mare e le sue emozioni per tutti!!!”.

Sull'ottimo lavoro e l'intenso programma parasailing si esprime così il Consigliere Federale Fabio Colella: "sono felice del successo delle regate che si sono svolte a Porto San Giorgio, ritengo che siano anche il frutto del numero, sempre in crescita, delle attività parasailing della nostra Federazione. Mi preme sottolineare che quest'anno, come non mai, i nostri circoli hanno aperto le porte con le scuole di vela a questa attività; sono orgoglioso e contento del successo che stiamo riscontrando come Federazione."

Ora un po' di giorni di riposo e poi la squadra agonistica tornerà in acqua in preparazione dell’importanti regate in programma a Dervio, sul Lago di Como, Malcesine, sul Garda, e ad inizio Ottobre a Palermo con il Campionato del Mondo della Classe Hansa 303.

Liberi nel Vento è un’importante realtà sportiva sostenuta da privati, aziende ed enti. Di cuore ringraziamo gli Amministratori di: Sollini Accessori Calzature, Sollini Unip Lda, Gruppo Marinedì, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, Premiata, Solettificio Biccirè, Sace MarineCork, Triride Italia Srl, Solgas Fermo, Rotary Club di Fermo, Farmacia Laura Pompei, Porto Turistico Marina di Porto San Giorgio Spa. In collaborazione con Lega Navale di Porto San Giorgio, Centro Servizi per il Volontariato delle Marche, Croce Azzurra e Protezione Civile di Porto San Giorgio.   

 

 

FONTE e FOTO: Comunicato stampa FIV