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Oggi, lunedì 11 Aprile 2022, si celebra la quarta edizione della Giornata del Mare e della cultura marina, istituita nel 2018 con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 229/2017.

Con questo provvedimento la Repubblica Italiana ha riconosciuto l’11 aprile di ogni anno come il giorno nel quale celebrare il mare, l’oro blu, inteso come risorsa di grande valore ambientale, scientifico-ricreativo ed economico.

La giornata ha, infatti, lo scopo di sensibilizzare i giovani attraverso attività e momenti di confronto organizzati in collaborazione con il Comando generale della Guardia Costiera, al fine di sviluppare il concetto di "cittadinanza del mare" e rendere gli studenti cittadini "attivi" del mare.

Tematiche assai care alla Lega Navale Italiana, che ha da sempre tra i suoi obiettivi il sostegno e la difesa dell’ambiente marino. Tante sono le attività ed i protocolli d’intesa siglati con altri enti ed Università italiane, al fine di collaborare per un mare più ecosostenibile e fruibile per tutti.

La Repubblica riconosce il giorno 11 aprile di ogni anno quale "Giornata del Mare e della cultura marina" presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, al fine di sviluppare la cultura del mare inteso come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.

- DECRETO LEGISLATIVO 3 novembre 2017, n. 229 - art.36

Per celebrare questa giornata, condividiamo con piacere un articolo del dottor Carlo Romeo, giornalista e amico di lungo corso della Lega Navale.

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Si è tenuta presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare alla Spezia, la Conferenza Stampa di presentazione delle attività organizzate per celebrare la Giornata del mare, in conformità con il nuovo Codice della navigazione (DECRETO LEGISLATIVO 3 novembre 2017, n. 229) che istituisce in data 11 Aprile di ogni anno, la “Giornata del mare e della cultura marina”.

Al tavolo dei relatori erano presenti: Il CV Massimo Fabbri, CSM Comando Marina Nord, il Capitano di Vascello Alessandro Ducci, Comandante della Capitaneria di porto – Guardia Costiera, il Dottor Roberto Peccenini, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale e l’Ammiraglio di squadra Roberto Camerini, Delegato Regionale Lega Navale Italiana. Molte le Autorità intervenute: il dottor Pier Luigi Peracchini, Sindaco della Spezia e presidente della Provincia, il dottor Lorenzo de Conca, Dirigente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, il dottoressa Laura Toracca, Assessore del Comune di Lerici e il dottor Emilio Di Pelino, Vice Sindaco di Porto Venere, Dottoressa Marzia Vivaldi, Ufficio Comunicazione Parco 5 Terre.  

I conferenzieri hanno coralmente illustrato lo scopo della manifestazione finalizzata alla costruzione, in particolare nelle giovani generazioni, della consapevolezza del valore della transizione ecologica e della cultura del mare, valorizzando la vocazione marittima del Paese. L’ evento dell’11 aprile, mette inoltre in rilievo come la risorsa mare contribuisca allo sviluppo sociale ed economico del territorio.

Il Vice Presidente della Sezione della Spezia della LNI, Roberta Talamoni e la Dottoressa Gloria Rossi, dell’Ufficio scolastico regionale, hanno sottolineato quanto l’edizione 2022 confermi e rafforzi la coesione che si è creata nel tempo alla Spezia, oltre che tra Capitaneria di Porto, Istituto Scolastico Regionale e Lega Navale Italiana, anche tra numerosissime istituzioni, enti ed associazioni che aderiscono all’iniziativa e che cooperando, sono riuscite a realizzare un impianto formativo di laboratori e mostre che come un grande puzzle vedrà coinvolti:

 

  • 54 tra istituzioni, enti ed associazioni;
  • 38 offerte formative tra laboratori, mostre, premiazioni sulle tematiche che riguardano ambiente, biologia, territorio, arte marinaresca, sport, orientamento, tecnologia, arte e letteratura e quest’anno, per la prima volta anche professioni del mare e blu economy, abbracciando con i laboratori i 3 Comuni che si affacciano sul Golfo.

 

Alla Spezia: DLTM-Falcomatà, Sezione Velica MM, Assonautica, Passeggiata Morin, Zona antistante Capitaneria di Porto, Molo Italia, Stazione Marittima, Circolo Velico Sp, IIS Nazario Sauro, Cantiere San Lorenzo, Porto Lotti.

A Lerici: San Terenzo e Circolo Velico Erix

A Porto Venere: Fezzano – Goletta Oloferne, Le Grazie – Cantiere della Memoria

 

Patrizia Saccone, ideatrice del Premio Nereidi, ha illustrato il Premio Nereidi 3.0: «Parole, suoni, colori del mare» che ha l’obiettivo di stimolare i ragazzi di tutte le età, attraverso un momento creativo, per comprendere e celebrare il mare.

Il Premio è articolato in quattro sezioni:

 

  • Disegni per la scuola primaria
  • Racconto breve o poesia per gli istituti secondari di primo grado
  • Racconto breve o poesia per il centro d’istruzione per gli adulti
  • Video per gli istituti secondari di secondo grado

 

Una Giuria d’eccezione della quale fanno parte anche i tre maestri: Pietro Bellani, Giuliano Tomaino, Francesco Vaccarone, renderà merito agli elaborati dei ragazzi.

Cristiana Pagni, presidente di IBG, organizzatrice di Seafuture manifestazione internazionale le cui tematiche vertono a 360° sul mare ha dichiarato che sarà lieta, nella giornata dell’11 aprile, di premiare le 3 tesi vincitrici del “SEAFUTURE Awards 2021”.

Il premio è rivolto a laureati, dottorandi e dottori di ricerca che hanno sviluppato tesi sperimentali, magistrali o di dottorato, legate allo sviluppo di processi e prodotti nell’ambito delle tecnologie del mare. In particolare, il premio intende valorizzare le tesi sperimentali che approfondiscono tecnologie e progetti del mare impiegabili in settori diversi, che utilizzino materiali innovativi, prevedano attività di refitting, facciano ricorso a tecnologie IoT, riguardino la robotica, a basso impatto ambientale.

Proprio a fronte della ricchezza dei contenuti e della completezza delle tematiche l’evento è stato inserito nell’Agenda dell’European Maritime  Day 2022.

 

FONTE e FOTO: Giornatadelmare.com

“Buttare via la plastica al mare è criminale, questo uccide la terra. Dobbiamo tutelare la biodiversità, dobbiamo prenderci cura del Creato”.

Queste le parole di Papa Francesco che, durante la trasmissione domenicale “Che tempo che fa, torna a parlare di ambiente, fornendo uno spunto di riflessione sul dramma legato alla quantità sempre maggiore di plastica presente in mare e sui danni provocati dall'inquinamento, le cui conseguenze vanno a discapito dell'uomo e delle nuove generazioni.

Marevivo, che dal 1985 lotta contro la plastica dispersa in mare, prende forza dalle parole di Papa Francesco a supporto della sua mission e rinnova al Parlamento la richiesta dell’approvazione urgente della Legge Salvamare, rilanciando la petizione che finora ha raccolto oltre 55.000 firme e che vede sempre più persone unirsi all’appello, insieme al mondo del mare (Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, Lega Italiana Vela, Stazione Zoologica Anton Dohrn e La Grande Onda).

Ogni giorno 731 tonnellate di plastica entrano nel Mar Mediterraneo, trasformandosi in microplastiche che finiscono sulle nostre spiagge, vengono ingerite dai pesci e arrivano nei nostri piatti.

Per fermare questa assurdità Marevivo ha chiesto e ottenuto la Legge Salvamare, già approvata dal Senato lo scorso 8 novembre 2021. Da allora la legge è ferma alla Camera dei Deputati per un cavillo legislativo e, nel frattempo, sono finite in mare altre 61 mila tonnellate di plastica!

È una situazione paradossale e inaccettabile. Non ci basta sapere che le microplastiche sono arrivate dappertutto, nell’aria che respiriamo, nell’acqua che beviamo, nel cibo che mangiamo? Addirittura sono state trovate nei tessuti della placenta umana.

La Legge Salvamare è uno strumento efficace e concreto che permetterebbe ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti. Attualmente, infatti, sono costretti a ributtarla in mare perché altrimenti commetterebbero il reato di trasporto illecito di rifiuti e dovrebbero pagare per il loro smaltimento.

Il provvedimento prevede, inoltre, l’installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare i rifiuti prima che arrivino in mare. E non solo: si occupa anche di educazione, campagne di pulizia, dissalatori, inquinamento da microfibre e tanto altro!

Da oltre tre anni chiediamo che venga approvata subito, eppure continua a subire ritardi e rinvii ingiustificati.

 

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La Legge Salvamare è passata in Senato con 220 voti favorevoli e 15 astenuti.

Marevivo, insieme a Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, Lega Italiana Vela e Stazione Zoologica Anton Dohrn, ringrazia i Senatori per aver accolto l’appello con il quale il mondo del mare ha chiesto a gran voce l’approvazione del provvedimento.

«Siamo molto soddisfatti, ma ora non possiamo abbassare la guardia – dichiara la presidente di Marevivo Rosalba Giugni – Continueremo a seguire l’iter legislativo per la sua approvazione definitiva, che ora più che mai è necessaria. Il mare infatti ha un ruolo decisivo nella lotta ai cambiamenti climatici. Produce più del 50% dell’ossigeno che respiriamo, assorbe un terzo dell’anidride carbonica nell’atmosfera ed è un grande regolatore del clima con le sue correnti e maree. Tuttavia, per svolgere queste funzioni vitali deve essere in buona salute. L’approvazione di questo provvedimento sarebbe un segnale forte, la prima risposta concreta dell’Italia alla Cop26 di Glasgow. Avanti tutta!»

 

FONTE e FOTO: Marevivo.it

Non c’è più tempo! Parte oggi un video-messaggio con cui Marevivo,Federazione del Mare, Assonave, Assoporti, Confindustria Nautica, Confitarma, Federpesca, Lega Navale, LIV e Stazione Zoologica Anton Dohrn chiedono al Parlamento con forza l'approvazione immediata della Legge SalvaMare. L'inquinamento è un'emergenza planetaria che va affrontata con misure adeguate.

La legge Salvamare è uno strumento efficace e concreto, che ci chiede anche l’Europa con Green Deal e la Mission Healthy Oceans. Ferma al Senato dopo l’approvazione in Commissione, la legge aspetta ora di essere calendarizzata e votata in aula.

Il provvedimento consentirebbe ai pescatori di portare a terra la plastica recuperata con le reti, attualmente ributtata in mare per non commettere il reato di trasporto illecito di rifiuti.

La legge prevede, inoltre, l'installazione di sistemi di raccolta alla foce dei fiumi per intercettare la plastica prima che arrivi in mare. E non solo: si occupa anche di dissalatori, educazione, campagne di pulizia, inquinamento da microfibre, Posidonia oceanica e tanto altro.

Le acque territoriali italiane rappresentano un quinto del Mar Mediterraneo, scrigno di biodiversità unico. Il nostro Paese è caratterizzato, infatti, da oltre 8.000 chilometri di coste, trentadue Aree Marine Protette, nove arcipelaghi, 27 isole minori abitate, oltre 500 porti e approdi e sono 200.000 le imprese italiane blu che producono il 3% del nostro PIL. Inoltre, vista la posizione dell'Italia “Promontorio di Europa nel Mediterraneo”, può avere parte preminente di cerniera nelle politiche euro mediterranee.

L'inquinamento è una piaga per l'ecosistema marino, che produce più del 50% dell'ossigeno che respiriamo e assorbe il 30% della CO2 prodotta, ma solo se è in buona salute.

Per questo non possiamo più permetterci di non agire.

 

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La sezione di Pisa della Lega Navale Italiana ha partecipato, domenica 24 ottobre, alla raccolta dei rifiuti depositati da correnti e mareggiate sulla spiaggia più bella del parco di San Rossore, quella del Gombo e della Buca del Mare, dove da diversi anni trova il suo ambiente naturale la tartaruga caretta caretta per nidificare la propria  prole.

Organizzata dalla associazione  Onlus Plastic Free assieme al Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli centinaia di volontari si sono dati appuntamento  sulla spiaggia che hanno pulito per una lunghezza di circa due chilometri raccogliendo plastiche, polistirolo, ferro, vetro ed altro materiale inquinante che infestava la spiaggia.

I soci della LNI a bordo di gommoni  hanno trasportato i sacchi di materiale raccolto,lasciati dai volontari sulla battigia,  trasportandoli fino al punto di raccolta dove successivamente verranno recuperati dalla società di smaltimento.

Le difficoltà sono sopraggiunte,  quasi al termine della manifestazione, quando il vento che fino a quel momento soffiava da terra  a regime di brezza ha girato da maestrale formando delle piccole onde rendendo  problematica la raccolta dei sacchi dei rifiuti .

Fortunatamente come dicevamo le difficoltà si sono verificate al termine della manifestazione quando ormai il più era stato fatto.

 

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