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La Sezione della Lega Navale Italiana di Trapani ha commemorato il giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto a quarant'anni dalla barbara uccisione per mano della mafia. Era la sera del 25 gennaio 1983 quando i sicari di Cosa Nostra lo freddarono in Via Antonino Carollo a Valderice. Il magistrato milanese indagava sulle connessioni tra mafia, politica e massoneria, con particolare attenzione ai tornaconti economici legati al traffico di droga.

Momenti di memoria per ricordare il suo impegno e la lotta per la legalità contro la criminalità organizzata. Alla presenza di un folto numero di studenti in rappresentanza di istituti superiori, inferiori e del quinto anno della scuola elementare, di autorità civili e militari, alcuni magistrati hanno tracciato e ricordato l’alto profilo del magistrato, la sua professionalità e la sua umanità. I giudici Petralia e Genna hanno raccontato la loro personale conoscenza e testimonianza dell’operato di Ciaccio Montalto, descrivendo la grande passione con cui ha svolto il suo delicato e rischioso lavoro.

I ragazzi hanno ascoltato attentamente come in una società civile si possa vivere meglio se ognuno fa onestamente la sua parte e il suo dovere, a cominciare dagli amministratori pubblici, uomini delle istituzioni e non ultimi i cittadini, che devono scegliere la via della legalità e del rispetto delle leggi.

Da qualche anno la Lega Navale di Trapani dedica una regata velica al magistrato, appassionato di vela e socio della Lega Navale Italiana, la cui effige campeggia in uno splendido murales che lo ritrae pensieroso, come a guardare la città con alle spalle il mare che tanto amava.

 

FOTO: Telesud

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