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Oggi si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, l’evento organizzato (dal 1992) da The Ocean Project e con World Ocean Network e riconosciuto (a partire dal 2008) dall’Onu.

L’edizione 2021 della Giornata ha come tema "Oceano: vita e sostentamento", che mira a sottolineare il ruolo del mare per la vitalità con produzione di ossigeno e cibo, oltre che per l'assorbimento della CO2. Quest’anno, inoltre, la Giornata Mondiale degli Oceani sostiene il movimento globale "30x30", che vuole arrivare a far dichiarare area protetta (nel 2030) almeno il 30% della superficie terrestre (terre e acque).

In una giornata così importante è giusto ricordare le due grandi minacce contemporanee per gli oceani: l'inquinamento da plastiche e il riscaldamento globale. Basti pensare che ogni anno finiscono in mare una media di 8 milioni di tonnellate di plastica. Secondo una ricerca del World Economic Forum, di questo passo nel 2050 negli oceani il peso complessivo della plastica supererà quello degli animali marini.

La minaccia del riscaldamento globale, invece, provoca il fenomeno della "acidificazione". L'aumento della CO2 in atmosfera fa aumentare questa anche nelle acque: 1/4 dell'anidride carbonica atmosferica finisce disciolta nelle acque. La CO2 in acqua si trasforma in acido carbonico, aumentando l'acidità. Questo impedisce ai gusci e alle conchiglie di formarsi, mettendo a rischio plancton, molluschi bivalvi, coralli, e tutta la catena alimentare che parte da loro, compresi pesci e crostacei mangiati dall'uomo.

 

FONTE: Ansa

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